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AGEVOLAZIONI
Tra i beneficiari del superbonus 110% vi rientra anche il promissario acquirente dell’immobile purché
sostenga effettivamente le spese che danno diritto al beneficio. Analizziamo nel seguito se ci sono altre
condizioni da rispettare e cosa succede se dopo aver sostenuto le spese il contratto definitivo di vendita
non dovesse stipularsi, fornendo anche le indicazioni per la trascrizione del preliminare stesso.
Premessa
Come già avuto modo di illustrare più volte in nostri precedenti elaborati dedicati al superbonus
110% di cui all’art. 119 del Decreto “Rilancio”, ai fini della potenziata detrazione fiscale, chi sostiene la
spesa deve possedere o detenere l’immobile oggetto dell’intervento in base ad un titolo idoneo.
In particolare, i soggetti beneficiari devono:
possedere l’immobile in qualità di proprietario, nudo proprietario o di titolare di altro diritto
reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
oppure detenere l’immobile in base ad un contratto di locazione, anche finanziaria, o di co-
modato, regolarmente registrato, ed essere in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori
da parte del proprietario.
Attenzione
Con riferimento al secondo punto, la mancanza di un titolo di detenzione dell’immobile ri-
sultante da un atto registrato preclude il diritto alla detrazione anche se si provvede alla suc-
cessiva regolarizzazione (circolare n. 24/E del 2020).
Si tenga presente che la condizione di possesso o di detenzione dell’immobile deve risultare verifi-
cata al momento di avvio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese, se antecedente il
predetto avvio.
Ricorda
La data di inizio dei lavori deve evincersi dai titoli abilitativi (SCIA, CILA; ecc.), se previsti, ov-
vero da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
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MySolution | Commento | 20 novembre 2020
Superbonus 110%: le regole per il promissario acquirente
Ricorda
Il compromesso di vendita (detto anche contratto preliminare) è un contratto che obbliga
entrambe le parti (venditore e acquirente) alla stipula del contratto di vendita definitivo. De-
ve riportare gli elementi principali della vendita, ossia:
• il prezzo di cessione;
• la casa da acquistare, l’indirizzo e una precisa descrizione (piani, stanze etc.)
• i dati catastali dell’immobile
• la data del rogito definitivo.
Non è obbligatorio che il contratto preliminare sia stipulato da un notaio, ma è comunque
opportuno chiarire con il notaio quali sono gli obblighi da esso derivanti.
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MySolution | Commento| 20 novembre 2020
Superbonus 110%: le regole per il promissario acquirente
È eseguita dal notaio (che ha ricevuto o autenticato il contratto preliminare) entro 30 giorni dalla
stipula del contratto medesimo (l’efficacia della trascrizione decorre dal momento in cui è stata effet-
tuata la trascrizione e non dal momento di stipula del preliminare).
La trascrizione del preliminare comporta i seguenti costi:
l’imposta fissa di trascrizione (attualmente 200,00 euro);
i diritti fissi di trascrizione (attualmente 35,00 euro);
l’onorario del notaio.
Se poi il preliminare prevede anche caparra confirmatoria ed acconto, allora occorrerà pagare an-
che:
lo 0,50% sulla caparra
il 3% delle somme pagate come acconto prezzo.
Questi importi saranno recuperati in sede di stipula del definitivo.
Riferimenti normativi
D.L. 19 maggio 2020, n. 34, artt. 119 e 121;
Agenzia delle Entrate, circolare 8 luglio 2020, n. 19/E del 2020;
Agenzia delle Entrate, circolare 8 agosto 2020, n. 24/E del 2020.
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MySolution | Commento| 20 novembre 2020