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FONDI - La soddisfazione del capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli e del gruppo
consiliare Lega per il nuovo piano regionale quinquennale
8 Marzo 2022 - Ore 17:01
messaggio importante: lo sport non è solo agonismo, ma salute, valori, socialità. Grazie
all’impegno dell’assessore regionale Giorgia Latini nel fare rete con tutte le componenti
del mondo sportivo e sociale, possiamo non solo valorizzare le eccellenze sportive, ma
puntiamo sulla pratica sportiva per includere e per contrastare abitudini e comportamenti
che impattano negativamente sulla comunità».
Carlo Ciccioli
E’ il capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Carlo
Ciccioli, il relatore di maggioranza della proposta di atto amministrativo “Piano
regionale per la promozione della pratica sportiva e dello sport di cittadinanza
2021/2025” approvato durante la seduta odierna del Consiglio regionale. «Questa
maggioranza conferma la massima attenzione che ripone nella promozione e
valorizzazione dello Sport per tutti i marchigiani da molteplici punti di vista:
sociale, politiche giovanili, economico e turistico».
«Nell’ambito delle politiche di sviluppo delineate dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza), sono previsti interventi per il potenziamento di infrastrutture per l’attività
fisica e lo sport a scuola ed interventi di investimento per lo sport ed inclusione sociale.
Nel Piano, quindi, si prevede uno stretto lavoro sinergico fra Regione, Enti Locali, il
Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), il Comitato italiano paralimpico (Cip), le
Federazioni sportive nazionali, le Discipline sportive associate, gli Enti di promozione
sportiva riconosciuti dal Coni, la Scuola di Scienze Motorie dell’ Università degli Studi
di Urbino Carlo Bo, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Usr Marche, l’Asur e gli altri
soggetti pubblici e privati interessati – sottolinea Ciccioli.
Il Consiglio regionale
Per noi, la pratica sportiva regolare favorisce l’integrazione e l’inclusione fra tutte
le fasce d’età; salute in quanto si ripercuote in positivo sul sistema sanitario
regionale riducendo la sedentarietà e contribuendo a ridurre il rischio di
particolari malattie croniche. E, attraverso un’opportuna promozione di eventi a
caratura nazionale e internazionale, si implementeranno anche risvolti in campo
economico e turistico.
Dunque, favorire il connubio sport e turismo può diventare un eccezionale volano per
agganciare nuovi target, in particolare le giovani generazioni, interessati a vivere
l’esperienza del turismo sportivo, una combinazione di attività fisica, fruizione in modalità
sostenibile dell’ambiente, delle strutture dell’ospitalità alberghiera ed extra-alberghiera
della Regione -prosegue -. Si potranno individuare manifestazioni di particolare
rilevanza, sul territorio regionale, a cui destinare specifici contributi a favore delle
manifestazioni sportive. Inoltre, verranno promosse iniziative capaci di disincentivare
l’abbandono della pratica sportiva.
L’obiettivo da perseguire è la diffusione delle attività sportive in tutti gli istituti scolastici.
Considerata la dimensione trasversale dello sport, in collaborazione con i servizi
regionali competenti in materia di istruzione e lavoro, si verificherà la fattibilità ad avviare
un corso di studi universitario che preveda l’acquisizione di conoscenze di carattere
economico-manageriale, legale e storico-culturale utili alla direzione tecnica, operativa e
gestionale di strutture e organizzazioni sportive, mediante l’istituzione di figure
professionali quale il manager sportivo, nonché verrà sostenuta la figura professionale
del chinesiologo.
Inoltre la Regione favorirà il coinvolgimento attivo delle Università marchigiane
per le importanti e qualificate competenze in materia – conclude Ciccioli. C’è
l’intento di realizzare il Museo dello Sport che dovrà essere un “work in progress”,
non un luogo statico, ma vivo, attraverso la fruizione delle scolaresche e la
realizzazione presso la sua sede di convegni, manifestazioni, incontri e
approfondimenti.Infine, la Regione intende adoperarsi per attivare le “palestre
della salute” nel proprio territorio. Si tratta di strutture che, oltre ad ospitare le normali
attività di palestra, presentano appositi requisiti che le rendono idonee ad accogliere
cittadini con patologie croniche non trasmissibili stabilizzate (cardiopatici,
broncopneumopatici, diabetici, nefropatici…) nello svolgimento di programmi di esercizio