Immagini: il sorriso del Tibet 1 Scienza: la sintassi dello spazio 1 Società: sogni a scatola chiusa

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28 gennaio / 3 febbraio 2000 N°319 Anno 7
5.000 lire 2,58 euro

REPORTAGE

Bosnia
Cinque anni dopo la pace
la convivenza è ancora una sfida
www.internazionale.it
 SULLA CARTA

El Comercio (Ecuador), 26 gennaio 2000

Ecuador

Il golpe di Palazzo
È stato uno dei colpi di Stato più brevi della storia dell’America
Latina. Nell’arco di un fine settimana, alla guida dell’Ecuador si
sono succeduti: il presidente (Jamil Mahuad), il capo di una
giunta militare (il generale Carlos Mendoza) e il vicepresidente
(Gustavo Noboa), oggi diventato presidente. La situazione è
precipitata, ma la crisi covava da mesi. Il 1999 è stato uno degli
anni più duri per la nazione andina: l’inflazione è schizzata al
60,7 per cento (nel 1997 era al 30,7), il prodotto interno lordo è
calato del 7,5 per cento, la valuta – il sucre – si è svalutata
arrivando a 25mila sucre per un dollaro. Durante l’anno il
presidente era ricorso a misure d’emergenza, come il
congelamento dei depositi bancari. Considerando che il salario
medio è di circa quattro dollari al mese e che oltre il 60 per
cento della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, la
situazione era esplosiva. Il governo aveva ottenuto qualche
successo, tra cui l’accordo di pace con il Perù. Ma quando
Mahuad ha annunciato la “dollarizzazione”, ossia l’adozione
della valuta statunitense come moneta corrente, le
manifestazioni sono esplose. Migliaia di indios (che sono il 40
per cento della popolazione ecuadoriana) hanno invaso la
capitale, chiedendo le dimissioni del presidente. Ne hanno
approfittato i militari che hanno poi consegnato il potere nelle
mani di Noboa. Avvocato laureato ad Harvard e negoziatore
della pace col Perù, Noboa si è impegnato a salvare l’economia
del paese, sconfiggere la corruzione e decentrare il governo. Ma
continuerà la politica economica di Mahuad. Gli indios sono
tornati alle loro case con una promessa che è una minaccia: se
entro sei mesi le cose non cambieranno, ci rivedrete. In prima
pagina sul Comercio del 26 gennaio, la notizia che il Fondo
monetario internazionale ha appoggiato la “dollarizzazione”.

internazionale 319, 28 gennaio 2000 5

 Sommario
28 gennaio/3 febbraio 2000, numero 319, anno 7
“Vi sono più cose in cielo e in
terra, Orazio, di quante se ne
“L’odio è la cosa meno costosa da distribuire quando la gente non ha più niente”
François Maspero, a pagina 18
sognano nella vostra filosofia”.
Amleto, William Shakespeare
Le fonti di questo numero
Asiaweek. È un settimanale indipendente in inglese, pubblicato a Hong
Kong. È di proprietà del gruppo Time e vende circa centomila copie. L’arti- Redazione viale Regina Margherita Editore Internazionale srl
colo a pagina 54 è uscito il 21 gennaio 2000, con il titolo On Duty: “Dirty 294, 00198 Roma Consiglio di amministrazione
Harry”. Telefono 06 441 7301 Brunetto Tini (presidente), Emanuele
El Correo Español – El Pueblo Vasco. È un quotidiano spagnolo. Con sede a Fax 06 4425 2718 Bevilacqua (amministratore delegato),
Bilbao, è il giornale più importante dei Paesi Baschi. Fa parte di un gruppo Email la.redazione@internazionale.it Giovanni De Mauro, Mauro Miccio,
editoriale che riunisce altre importanti testate locali spagnole (El Diario Web www.internazionale.it Carlo Vitiello
Vasco, Sur) e l’agenzia di stampa Colpisa. Molta informazione, pochi edito- Informazioni sugli abbonamenti Sede legale via Prenestina 685,
riali e grandi inchieste sono le caratteristiche principali del giornale, sem- Tel. 030 319 9345, 030 372 0543 00155 Roma
pre in equilibrio tra informazione seria e popolare. Fax 030 319 8202 Produzione e diffusione
Hoy. È uno dei più importanti quotidiani ecuadoriani. Ogni numero dà lar- Email abbonamenti@mondadori.it Francisco Vilalta
go spazio all’economia e all’attualità internazionale. Vende circa 50mila Numeri arretrati Tel. 02 9273 5353 Amministrazione
copie (1999). Fax 02 9210 9002 Tommasa Palumbo
The Independent. Fondato nel 1986, è uno dei giornali inglesi di qualità. Email collez@mondadori.it Concessionaria esclusiva
Dopo una gravissima crisi, nel 1998 è stato acquistato dal re della stampa Direttore Giovanni De Mauro per la pubblicità Editoriale Progetto
irlandese, Tony O’Reilly. Vende 222.000 copie (2000). In Italia può essere Comitato di direzione e Servizi srl
acquistato nelle edicole che vendono stampa straniera. Costa 4.500 lire. Elena Boille, Giovanna Chioini, Stefa- Tel. 06 2258 2330, 02 5501 9141
L’articolo a pagina 43 è uscito sul magazine dell’Independent on Sunday, nia Mascetti, Chiara Nielsen, Alberto Fax 06 2275 4239, 02 5501 9210
edizione domenicale del quotidiano, il 9 gennaio 2000, con il titolo Notarbartolo, Jacopo Zanchini Acquisizione delle fotografie Articoli LETTERA DALL’ITALIA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
The swag and bone men. La recensione a pagina 58 è uscita il 3 gennaio Da Parigi: Gian-Paolo Accardo &Co, Roma IN COPERTINA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Roman Arens, del quotidiano Frankfurter Rundschau
2000, con il titolo It’s like merrie melodies all over. Segreteria Teresa Censini Stampa Ilte, Caleppio di Settala (Mi) Ritorno in Bosnia. Cinque anni dopo la pace, la DEAR SIR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
Komsomolskaja Pravda. È un quotidiano russo. Fondato nel 1925, oggi è Traduzioni Marina Astrologo (inglese, Distribuzione Arnoldo Mondadori convivenza è ancora una sfida. François Maspero racconta Le lettere ai giornali
uno dei migliori giornali d’informazione generale della Russia. spagnolo, tedesco), Giuseppina Caval- Editore, Segrate (Mi) su Le Monde il suo viaggio nel cuore dei Balcani IN TELEVISIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49
Meridiano. È un quotidiano ecuadoriano. Fondato a Guayaquil nel 1983, “dà lo (inglese), Andrea De Ritis (france- Numeri arretrati il triplo del prezzo SCIENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 Internazionale sul piccolo schermo
voce a opinioni diverse, sempre rispettando la libertà di espressione e il se), Nazzareno Mataldi (francese, di copertina attuale al momento La sintassi dello spazio, New Scientist. Per combattere AH, AH, AH! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62
pluralismo ideologico”. inglese, spagnolo), Carla Patanè (fran- dell’ordine, indipendentemente traffico e criminalità è utile capire come si usano le strade Le vignette dalla stampa di tutto il mondo
Le Monde. È un quotidiano francese di centrosinistra. Rigoroso e sobrio, cese), Monica Saba (inglese), Bruna dal numero richiesto. UZBEKISTAN . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
è uno dei più autorevoli giornali europei. Vende 350mila copie (1999). Tortorella (inglese) Inviare l’importo a: Arnoldo Il paese di Tamerlano, Komsomolskaja Pravda. La vecchia Cartoline
L’articolo a pagina 18 è stato pubblicato a puntate il 28, 29 e 30 dicembre Impaginazione Martina Recchiuti e Mondadori Editore, ufficio Tashkent non esiste più: diario di un viaggiatore russo AFRICA, MEDIO ORIENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50
1999, con i titoli Deux entités, trois identités, “Il n’existe pas de noms inno- Mirijam Klieber collezionisti, ccp n. 925206. IMMAGINI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39 Vigilia elettorale a Dakar, Le Témoin
cents”, Un protectorat européen. L’articolo a pagina 56 è stato pubblicato Consulenza grafica Sebastiano Cossia Specificare sul bollettino il proprio Il sorriso del Tibet. La regione resiste alla Le copertine di: The East African, Le Nouvel Afrique Asie,
il 28 gennaio 2000, con il titolo La confiance en soi rétrouvée de la Finlande. Castiglioni indirizzo e i numeri richiesti. Per colonizzazione culturale cinese. Le foto di Luca Pauti Les Echos, Majallat al-Dirasat al Filastiniyah
New Scientist. È un settimanale britannico di informazione e divulgazio- Disegni Anna Keen. I disegni delle l’estero aumentare l’importo di un STATI UNITI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 AMERICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52
ne scientifica. Vende 122mila copie. L’articolo a pagina 28 è uscito il 13 opinioni sono di Ivan Pericoli contributo fisso di lire 4.000 per le Sogni a scatola chiusa, The Independent on Sunday Review. Il riscatto dei guaraní, Meridiano
novembre 1999, con il titolo Well connected. Hanno collaborato Omero Ciai, spese postali. I depositi abbandonati possono nascondere un tesoro Le copertine di: Time, Harper’s Magazine, Ercilla, Vistazo
El País. Quotidiano spagnolo di centrosinistra, è uno dei giornali di riferi- Carlo Ciurlo, Emanuele Coen, Copyright le condizioni di utilizzo ASIA, PACIFICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54
mento europei. Vende 450mila copie (1999). Sara Fortuna, Roberto Giovannini, dei testi coperti da copyright sono Rubriche Lo sceriffo delle Filippine, Asiaweek
Der Spiegel. È un settimanale tedesco. Nato nel 1947, è indipendente dai Claudia Grisanti, Alessandro Lubello, concordate con i detentori prima SULLA CARTA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Le copertine di: Asiaweek, India Today, Far Eastern Economic
grandi gruppi editoriali – la metà del suo capitale è di proprietà dei dipen- Andrea Marchesani, Giuliano Milani, della pubblicazione. Se ciò non è stato El Comercio Review, Free China Review
denti. Si occupa della politica e dell’economia tedesca e internazionale, Monica Morabito, Clement Njoroge, possibile, l’editore si dichiara disposto LE FONTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 EUROPA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
spesso con inchieste che rivelano scandali e intrighi segreti. Vende un Lore Popper, Giuseppe Salvaggiulo, a riconoscere il giusto compenso. I giornali di questo numero La nuova fiducia dei finlandesi, Le Monde. Le copertine di:
milione di copie (1999). Marco Sutera È vietata la riproduzione, anche LE OPINIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 The Economist, Der Spiegel, Le Point, Das Magazin
Le Témoin. È un settimanale senegalese specializzato nell’attualità sociale e Consulenti Giovanni Lussu, parziale, con qualsiasi mezzo Kohl: a proposito d’onore; la pagina Craxi; CULTURA E SPETTACOLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58
nelle inchieste. Fondato nell’aprile 1990, è il giornale più letto di Dakar. Daniele Turchi effettuata, compresa la fotocopia, Ecuador, dov’è il potere?; chiarezza contro l’Eta; Un relitto degli anni Quaranta, The Independent
Vende 15mila copie. L’articolo a pagina 50 è uscito il 29 dicembre 1999, con Chiuso in redazione alle 20 di merco- anche a uso interno o didattico. troppe armi per Tony Blair Le copertine di: Opéra international, New Musical Express,
il titolo Putsch en Côte-d’Ivoire: les ondes de choc au Sénégal. ledì 26 gennaio 2000 Registrazione tribunale di Roma MASS MEDIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 Premiere, Decanter
Die Woche. È un settimanale tedesco d’informazione generale. Fondato nel In copertina Sarajevo. Una foto di Paul n. 433 del 4 ottobre 1993 Il mondo dell’informazione SCIENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
1993, è considerato un concorrente diretto di Die Zeit. Stampa circa 100mila Lowe (Magnum/Contrasto) Direttore responsabile LE NOTIZIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Il microbo lavandaia, Die Woche
copie (1999). Issn 1122-2832 Giovanni De Mauro Cosa è successo nel mondo Le copertine di: Nature, Science & Vie, New Scientist, Eurêka

6 internazionale 319, 28 gennaio 2000 internazionale 319, 28 gennaio 2000 7

 Le opinioni
Kohl: a proposito di onore
RUDOLF AUGSTEIN, DER SPIEGEL, GERMANIA
Rudolf Augstein è il direttore di Der Spiegel.
F
ra tutti quelli che hanno derubato lo stato,
Helmut Kohl resta un’eccezione rara: per quanto è
dato vedere, non si è arricchito personalmente. No-
nostante questo, la sua condotta in una sfera tanto
fondamentale per la democrazia ha fatto più dan-
ni di tanti scandali e scandaletti finanziari del passato.
Il paragone con l’affare Spiegel del 1962, proposto da
Gunther Hofmann sulla Zeit, è a mio parere fuori luogo.
È vero, all’epoca si trattò del primo scandalo di Stato del
dopoguerra, ma è anche vero che venne ordito da
due “demo-dittatori” e che pose fine al machiavel-
lismo di entrambi i leader più in vista della Cdu:
Adenauer e Strauss. Entrambi ne furono danneg-
giati, e Strauss perfino condannato. Era evidente
che la cittadinanza si risvegliava da una sorta di
narcosi.
Tutto diverso il caso Kohl, che è e rimane l’e-
nigma del millennio: per lui era addirittura vita-
le venir considerato un uomo onesto. C’è quindi da chie-
dersi come mai un uomo politico tanto esperto e tanto as-
sertivo sia arrivato a tenere in piedi di nascosto, come una
sorta di regno sotterraneo delle ombre, un intero sistema
di finanziamento illegale. Era forse un ingenuo? La ripo-
sta è facilissima: tutt’altro.
Ma allora, che cosa l’ha spinto a farlo? È stata la sua ma-
niacale fame di potere a indurlo a rafforzare ulterior-
mente le sue già forti posizioni lavorando sottobanco. Non
si è tirato indietro davanti ad atti di cui certamente cono-
sceva l’illegalità. Tramite i suoi fondi neri, ha reso docili
coloro che pensava di non poter conquistare con mezzi le-
gali. Diventato cancelliere, ha voluto generosamente gui-
dare una “svolta morale e spirituale” – che però non c’è sta-
ta. Al suo posto è arrivato il sistema Kohl, un sistema che
corrompeva tutti quelli con cui entrava in contatto. E che
funzionava per contagio.
Fatti di pubblico dominio come i torbidi affari di un in-
timo di Kohl, Horst Weyrauch, e come altre manovre fi-
nanziarie poco chiare della Cdu, che lo Spiegel aveva già
smascherato nel 1995, sono stati messi a tacere dal partito
del cancelliere e dai suoi compari bavaresi come se fosse
ancora in carica il vecchio Gran Capo Adenauer. Allora i
dirigenti della Cdu, che oggi vomitano accuse, hanno ta-
ciuto o non hanno voluto saper niente dei fondi neri.
Anche stavolta Kohl è rimasto fedele alla sua famosa te-
8 internazionale 319, 28 gennaio 2000
Editoriali e commenti
nacia. Se si fosse ritirato tempestivamente, avrebbe reso
un gran servigio alla Cdu e a se stesso. Invece ha deciso,
come dice lui, di “dare battaglia”, e così facendo non ha
messo in crisi la Cdu: l’ha cacciata in un pantano.
Nessun politico di spicco, che abbia o meno responsa-
bilità di governo, si è mai preso una strigliata come quel-
la che Angela Merkel ha inflitto a Kohl in dicembre: du-
ra e senza tanti complimenti. Del resto, è noto che la Cdu
non conosce la pietà quando, nell’imminenza di impor-
tanti elezioni locali, uno dei suoi dirigenti rischia di com-
promettere la vittoria alle urne.
È vero che la volontà degli elettori è imprevedibile e
non si può valutare esattamente neanche con i sondaggi.
Tuttavia prima del disastro Kohl era facile prevedere che
il cancelliere Schröder avrebbe subìto un’altra sconfitta in
Schleswig-Holstein e nella Renania settentrionale-West-
falia. E che, in questo caso, sarebbe stata l’attuale coalizio-
ne di governo a entrare in crisi. Ma può darsi che l’eletto-
rato reagisca in modo completamente diverso: a que-
sta gravissima crisi nazionale potrebbe rispondere
anche con l’astensione dalle urne. E questo, secondo
la tradizione, andrebbe comunque a vantaggio
della Spd.
Quanto ai Verdi, sotto la guida di Joschka Fischer,
accetteranno qualsiasi compromesso che li avvantaggi
nelle prossime elezioni politiche. Il loro istinto di auto-
conservazione li spingerà ancora di più nell’abisso, dun-
que. Kohl ha certamente compromesso il proprio onore,
ma almeno ha dato vita a due campagne elettorali cariche
di tensione.
Il ruolo di Kohl e quello di Gorbaciov nella riunifica-
zione sono stati sopravvalutati: meriterebbero di essere ri-
cordati anche i ministri degli Esteri Shevardnadze e Gen-
scher, ma soprattutto James Baker. In una situazione come
quella, un cancelliere tedesco non avrebbe potuto com-
portarsi in modo diverso. (m.a.)
La pagina Craxi
EL PAÍS, SPAGNA
L
a morte di bettino craxi, avvenuta nell’esilio
tunisino che si era imposto, ha chiuso in modo
inappellabile la discussione in corso sull’opportu-
nità di consentire il rientro in patria dell’ex primo
ministro italiano, fuggitivo e malato. Un tema che
la Procura della Repubblica di Milano e il governo stesso
discutevano dall’ottobre scorso – a pochi giorni dall’asso-
luzione di Giulio Andreotti dalle accuse sui suoi presunti
LE OPINIONI
legami con la mafia – quando Craxi fu ricoverato in un
ospedale di Tunisi per i problemi cardiaci che ne hanno
poi provocato la morte. Quello sul mancato ritorno è uno
dei dibattiti che la scomparsa del più duraturo dei primi
ministri italiani non mancherà di aprire. Al momento di
morire Craxi era imputato in due processi e condan-
nato in contumacia a un totale di dieci anni di carce-
re.
Craxi è stato una delle vittime più illustri degli scan-
dali che negli anni Novanta hanno travolto la vecchia
guardia italiana. Per 17 anni aveva dominato il Parti-
to socialista, oggi a pezzi, ed era riuscito a farne la ter-
za forza politica del paese, rompendo con l’eccezione
per cui in Italia non c’era altra sinistra forte oltre quel-
la comunista. Ma la caduta in disgrazia di Craxi è sta-
ta rapida e drammatica, così come trionfali erano sta-
ti i suoi anni al potere, gli anni dal 1983 al 1987, in cui “re
Bettino” – brillante e autoritario, primo socialista a di-
ventare capo del governo – aveva presieduto due succes-
sivi gabinetti e aveva imposto un nuovo ritmo alla politi-
ca. L’anno del grande scandalo è stato il 1992; l’anno se-
guente Craxi ha dovuto abbandonare la segreteria del par-
tito e nel 1994, disprezzato dalla maggioranza degli italia-
ni, è fuggito a Hammamet. Ufficialmente era un latitante.
Dal suo esilio dorato, Craxi rappresentava il memento
più crudo dell’ondata che si è sollevata contro la classe po-
litica italiana del dopoguerra. L’Italia di oggi ha acquista-
to credibilità internazionale via via che diminuiva il desi-
derio dei suoi cittadini di vedere dietro le sbarre i diri-
genti politici. Con la morte di Craxi, e chiusi i conti di An-
dreotti con la giustizia, l’Italia dovrebbe poter chiudere
per sempre un torbido capitolo della sua storia. (m.a.)
Ecuador, dov’è il potere?
PABLO CUVI, HOY, ECUADOR
L’esercito dell’Ecuador ha rovesciato il presidente democristiano Ja-
mil Mahuad. Il potere è stato assunto dal vicepresidente, Gustavo
Noboa. Il cambiamento è avvenuto dopo che migliaia di indios (che
sono il 40 per cento della popolazione) erano scesi nelle strade di
Quito per chiedere le dimissioni di Mahuad e un governo di salute
pubblica.
D
urante una sommossa la gente si chiede, ora
dopo ora, chi sarà il vincitore finale, chi andrà a
“prendere il potere”. Questa è l’inquietudine che
ci ha tenuto davanti alla televisione o con l’orec-
chio incollato alla radio nei giorni scorsi.
Sulla scena politica, dove i protagonisti del momento
esibiscono il loro coraggio, le cose sono ovviamente abba-
stanza confuse. Qualcuno è arrivato a pensare che dei co-
lonnelli sconosciuti, amici degli indios, avessero qualche
possibilità di arrivare al potere.
La sollevazione è proseguita con la presa di luoghi ed
edifici. Ma i simboli, per definizione, non sono la cosa sim-
boleggiata. Quasi mai il potere – il vero potere – risiede
nel palazzo presidenziale o nel ministero della Difesa.
Molti, tuttavia, tendono a confondere il bastone con la sua
ombra e credono che il potere sia qualcosa che “può esse-
re preso”, equivoco da cui nascono drammi terribili.
Da parte mia appartengo alla categoria di chi pensa
che solo l’analisi dei gruppi sociali e dei loro interes-
si, complementari o contrari, permette di capire chi
detiene il potere reale. Da questo punto di vista la
dollarizzazione ha implicato il riconoscimento di
fatto che l’unico elemento capace di egemonizzare
la classe politica stava fuori. Ma la risposta “controe-
gemonica” interna è stata un’illusione (non lo dico
per la prima volta: già il 10 gennaio scrivevo che gli
indios “confondono pericolosamente capacità di
mobilitazione con potere decisionale” e che il vicepresi-
dente Noboa si muoveva per occupare il centro della scac-
chiera).
Gli interessi e le illusioni
Con avventatezza alcuni dirigenti e intellettuali vicini al
movimento indigeno si sono trasformati in golpisti e han-
no condotto la loro organizzazione alla sconfitta. Chi ri-
sponderà delle dolorose, terribili immagini degli indios
che a testa bassa e mani vuote tornano alle loro comunità?
Inoltre, agli occhi di molti, questo “insuccesso” colpisce
anche le forze armate, che per azioni e omissioni sono sta-
te coinvolte nella sedizione: il capo dell’esercito Mendoza
ha agito come massima autorità militare, e non come un
individuo qualsiasi. Dopo la morte del sucre, la nostra mo-
neta, il golpe del 21 gennaio ha indebolito l’immagine di
altri elementi fondamentali dell’identità nazionale: gli in-
dios e i militari.
Dal punto di vista della dollarizzazione, della globaliz-
zazione e dell’abbattimento della resistenza interna, la ta-
vola è stata così ben apparecchiata che dietro si è tentati di
vedervi l’azione di una mano ispiratrice. Perché se il po-
tere è la capacità di una classe di imporre i suoi interessi
oggettivi, era semplicemente una follia credere che i con-
tadini indios, appoggiati da quattro colonnelli, sarebbero
andati a realizzare dal palazzo presidenziale i loro inte-
ressi, che sono in conflitto con gli interessi di chi detiene
il vero potere. E che di solito non risiede lì. (n.m.)
Chiarezza contro l’Eta
EL CORREO ESPAÑOL– EL PUEBLO VASCO, SPAGNA
L
a manifesta zione per la pace e la libertà e
contro il terrorismo, che si è svolta il 23 gennaio a
Madrid, si è trasformata in una dimostrazione di
massa di serena indignazione. Decine di migliaia
di cittadini hanno voluto dare una risposta unani-
me contro la barbarie, con alla testa tutte le forze rappre-
internazionale 319, 28 gennaio 2000 9

LE OPINIONI
sentative della volontà popolare. Chiaro il messaggio di
questa mobilitazione: per la stragrande maggioranza del-
la società, la pace è un bene così prezioso che in nessun ca-
so la sua conquista può essere soggetta alle fluttuazioni
della speculazione politica.
Alle immagini della marea umana che ha inondato il
centro di Madrid hanno fatto da contrasto la divisione po-
litica e l’impotenza delle istituzioni in Euskadi, i Paesi Ba-
schi. Alla risposta di massa che si è svolta a Madrid, la so-
cietà basca ha assistito per televisione. Di certo molti cit-
tadini baschi avranno provato un misto d’invidia e di ver-
gogna di fronte alla spontaneità con cui la cittadinanza ri-
spondeva all’appello unitario di partiti, sindacati e orga-
nizzazioni pacifiste, e avranno deplorato la sensazione di
assenza che l’impassibilità delle istituzioni basche ha
proiettato sull’opinione pubblica.
Gli errori dei nazionalisti democratici
Da qualche tempo, anche da prima delle mobilitazioni
successive all’assassinio di Miguel Angel Blanco, il nazio-
nalismo moderato basco ha cominciato a pensare che l’u-
nità d’azione nei confronti del terrorismo contribuisse a
indebolire le sue rivendicazioni. Contrariamente a ciò che
i suoi dirigenti si ostinano a credere, questa logica non ha
affatto consentito al nazionalismo democratico di inte-
grare la sinistra nazionalista radicale nel gioco democra-
tico, bensì è riuscita a stravolgere le regole della libertà,
sommergendole in un groviglio di spropositi e nella con-
tinua violazione dei valori della convivenza e della tolle-
ranza. Non c’è esempio più scoraggiante di quello degli ul-
timi giorni.
Assistiamo oggi a un tremendo paradosso: nel mo-
mento in cui l’Eta trasferisce il suo terrore fuori dai Paesi
Baschi, le istituzioni basche non sono neanche capaci di
dare una risposta chiara alla violenza, evitano di affron-
tare le divergenze con i radicali sull’inserimento della so-
cietà basca nello Stato costituzionale e di aprire una pa-
rentesi urgente di risposta comune al terrorismo.
L’altro terribile paradosso cui assistiamo è che mentre
in tutta la Spagna il dolore e l’indignazione davano luogo
a una protesta unitaria, a Pamplona il giorno dopo l’at-
tentato si inneggiava all’Eta e in altre località proseguiva-
no le aggressioni contro militanti di formazioni non na-
zionaliste.
Il cammino verso la pace può assumere i connotati di
una somma di sforzi diversi, una confluenza di iniziative
che in un dato momento possono persino
apparire contraddittorie. Una cosa però
è fuor di dubbio: la pace non si conqui-
sterà mai con il disarmo morale di una
società che corre oggi il rischio d’im-
pantanarsi fra impotenza e indifferenza,
con atteggiamenti pavidi da parte delle
istituzioni, o trasformando le situazioni di
violenza in terreno propizio per lo scontro
o il baratto politico. (m.a.)
10 internazionale 319, 28 gennaio 2000
Mass media
Troppe armi per Tony Blair
Il mondo dell’informazione
THE INDEPENDENT, GRAN BRETAGNA
L
’
embargo non c’è e non c’è mai stato, ha pro- sioni in serbo e in albanese, per INTERNAZIONALE
clamato il 20 gennaio al Cairo il ministro degli contrastare la censura imposta ADOTTA SAN SAN NWEH
Esteri britannico Robin Cook. Commentava la no- Warner Emi, nasce il colosso musicale dal regime di Milosevic [23] p In
tizia secondo cui Blair avrebbe deciso di scaval- Appena due settimane dopo l’accordo con America Online Russia il governo ricorre a un Per aderire alla campagna
carlo consentendo l’esportazione nello Zimbabwe (Aol), la Time Warner è protagonista di una nuova clamorosa consulente per migliorare l’im- in favore della scrittrice birmana in
di pezzi di ricambio per armamenti. Dopo l’Indonesia e il fusione dal valore di 20 miliardi di dollari. Warner Music ed magine dell’intervento milita- carcere dal 1994, collegarsi a
Emi hanno annunciato di aver raggiunto un accordo per la re in Cecenia. L’opinione pub- www.internazionale.it
Pakistan, è l’ultima sconfitta della politica estera “etica” di
Robin Cook (o, per essere fedeli all’espressione da lui usa- creazione di una società che diventerà il più grande gruppo del- blica russa è stata infatti negati-
ta nel 1997, della “dimensione etica” che dovrebbe distin- l’industria musicale del mondo. La nascita della Warner Emi vamente colpita dalle ultime
guere la politica estera del New Labour). Music – una joint-venture alla pari tra i due giganti – rivoluzio- notizie dal fronte. Sergej Ja- notizia che sia “direttamente o
Ma non basta. Se è vero che un embargo non c’è mai sta- na il panorama dell’industria discografica. In particolare, la re- strzhembskij, diplomatico ed indirettamente dannosa alla
to, avrebbe dovuto esserci, e se non c’è nessun embargo, bi- cente unione tra Warner e Aol dovrebbe permettere alle eti- ex portavoce del presidente Elt- politica attuale del governo e al-
chette discografiche di proprietà del nuovo megagruppo di in- sin, è stato incaricato di “coordi- la sua sicurezza”. In Birmania è
sognerebbe imporlo subito. È una vergogna che la Gran
traprendere il primo tentativo su vasta scala di commercializza- nare il flusso d’informazioni vietato possedere computer o
Bretagna esporti i pezzi di ricambio che permettono allo
zione via internet della musica registrata. Gli artisti oggi riuniti sulla Cecenia” [24]. fax senza l’autorizzazione uffi-
Zimbabwe di continuare a far volare i suoi aerei a reazio-
sotto il marchio Warner Emi sono 2.500, tra questi: i Beatles, Ma- ciale [19] p Radio France Inter-
ne Hawk nella guerra omicida in corso in Congo.
donna, Eric Clapton e le Spice Girls, l’intero catalogo di Atlantic SENTENZE. Una corte d’appello national ha aperto un sito sulla
Di tutte le tragedie dell’Africa postcoloniale, quella del- e Virgin, e l’archivio storico di musica classica della Voce del Pa- turca ha confermato la condan- guerra nella Repubblica demo-
lo Zimbabwe è una delle più atroci: al momento di con- drone. Il Financial Times riferisce che alcuni gruppi concorren- na a sette anni e mezzo di pri- cratica del Congo e nei paesi vi-
quistare l’indipendenza, infatti, pochi paesi disponevano ti stanno valutando se fare ricorso alle autorità antitrust degli gione per i cinque poliziotti ac- cini: www.rfi.fr/Kiosque/Mfi/
di un potenziale economico maggiore o godevano di tan- Stati Uniti, dal momento che la Warner Emi controllerebbe più cusati dell’uccisione di Metin AfriqueCentrale/index.htm
ta benevolenza da parte della comunità internazionale. del 25 per cento del mercato musicale globale. Ma è più probabi- Göktepe, giornalista del quoti-
Questo capitale è stato sperperato nel corso degli ultimi le che nei prossimi mesi le altre grandi multinazionali del disco diano di sinistra Evrensel, avve- ALLEANZE. Abc News e The New
vent’anni dal presidente Robert Mugabe. Che governa – Sony, Bmg Bertelsmann e Universal – preferiranno conclude- nuta nel gennaio del 1996 [20]. York Times realizzeranno insie-
uno Stato corrotto e fallimentare, disprezza i diritti uma- re altri accordi tra loro o con il nuovo colosso. me un quotidiano politico onli-
ni in patria e si sta dissanguando per la folle decisione di WEB. L’ente governativo birma- ne. La collaborazione non si li-
intervenire in una guerra civile fuori dai confini nazio- LIBERTÀ DI STAMPA. Il governo colo 19 ha scritto al governo del- no delle poste e telecomunica- miterà a internet: i giornalisti
nali. Mugabe ha inviato undicimila militari in Congo allo egiziano ha ordinato la chiusu- lo Sri Lanka esprimendo la sua zione ha annunciato le norme del Nyt appariranno nelle tra-
scopo di tenere in piedi il legittimo governo di Laurent Ka- ra di 14 giornali locali. L’Orga- preoccupazione per ciò che de- che regolano l’uso di internet smissioni della Abc e aiuteran-
bila. Ma c’è un’altra spiegazione, più calzante: proteggere nizzazione egiziana per i diritti finisce “persecuzione e intimi- nel paese. In particolare è proi- no il network nei servizi sulla
gli interessi che certi comandanti militari dello Zimbabwe, umani, la cui newsletter è stata dazione di membri della stam- bito diffondere in rete qualsiasi tecnologia e la salute [20].
e i loro parenti, hanno acquisito con mezzi discutibili nel- colpita dal provvedimento, ha pa”. La lettera segue la notizia
le miniere del Congo. definito la decisione delle auto- che la polizia starebbe indagan-
Peter Hain, sottosegretario agli Esteri per gli affari afri- rità “una chiara violazione del- do sul coinvolgimento di alcuni MASS MEDIA NELLA NOTIZIA UTNE READER
cani, ha detto che lo Zimbabwe deve far ordine nei propri la libertà d’espressione” [19] giornalisti nell’attentato del
Da undici anni Utne Reader, bi-
p Vitalis Musembe, managing mese scorso contro la presiden-
affari economici e che le prossime elezioni potrebbero ve- mestrale statunitense che pub-
editor del quotidiano keniano tessa Chandrika Kumaratunga
nire truccate per mantenere al potere il dittatore. Ma al- blica i migliori articoli della
The People Daily, e Mukalo was [19] p La polizia nigeriana ha
lora perché noi inglesi lo aiutiamo a mantenere efficienti stampa alternativa americana,
Kwayera, redattore della stessa fatto irruzione nel Centro inter-
le armi che usa per combattere una guerra di aggressione assegna gli Alternative Press
testata, sono stati denunciati nazionale della stampa di La-
fuori dai suoi confini e che minaccia addirittura di rivol- Awards. Cathy Madison, direttri-
per violazione della legge sul gos, dove si era appena tenuta
gere contro alcuni settori della sua stessa cittadinanza? ce della rivista, spiega che i premi vengono attribuiti dopo un
segreto di Stato. Il 17 gennaio una conferenza del Movimento
Di fronte a questi interrogativi il governo non ha sapu- attento e accurato processo di selezione. In particolare Utne Rea-
The People Daily, di proprietà di liberazione degli odua. La po-
to far di meglio che dare le solite risposte: l’industria de- der segnala “lo sforzo di piccole pubblicazioni che offrono pro-
del leader d’opposizione Ken- lizia ha perquisito i locali e ar-
gli armamenti è una realtà, e se le armi allo Zimbabwe spettive stimolanti, innovative e spesso ignorate dai mass me-
neth Matiba, aveva pubblicato restato i presenti [23].
non le vendiamo noi ci penserà qualcun altro, a spese dia”. Divisi in categorie, i premi sono andati a The Oxford Ame-
in prima pagina la notizia che
dell’occupazione nel Regno Unito. E ancora: vendendo rican (miglior rivista); L.A. Weekly (miglior settimanale); The
l’esercito era stato messo in sta- POLITICA. Radio Free Europe e
Green Guide (miglior newsletter); McSweeney’s (miglior nuova
le armi aumentiamo il nostro potere contrattuale nei to d’allerta, dopo il ritrovamen- Voice of America hanno ridotto
testata); Mother Jones (reportage); The American Scholar (scrit-
confronti del paese acquirente, il che ci consente di “eser- to nelle caserme del paese di vo- i loro programmi in serbo per
tura); Gadfly (cultura); The American Prospect (politica e so-
citare una pressione maggiore del nostro peso effettivo” lantini che esprimevano lo ragioni di budget. Durante la
cietà); The Sciences (scienza e ambiente); Transition (esteri).
sul piano internazionale. Fra tutte queste risposte non ce scontento di settori delle forze guerra della Nato contro la Ju-
Nella sua pagina web (www.utne.com) Utne Reader pubblica le
n’è una che regga a un esame approfondito: né in Colom- armate [18] p Il gruppo interna- goslavia le due emittenti aveva-
schede e i link dei giornali vincitori.
bia né in Sri Lanka e ancora meno nello Zimbabwe. (m.a.) zionale contro la censura Arti- no intensificato le loro trasmis-
internazionale 319, 28 gennaio 2000 11

Cecenia, diario di guerra
Diciassettesima settimana del-
l’offensiva russa contro la re-
pubblica separatista di Cecenia.
I ceceni sono accusati di ospita-
re le basi dei ribelli fondamenta-
listi che, all’inizio di settembre,
avevano lanciato una serie di
attacchi in Daghestan e di aver
compiuto alcuni attentati in
Russia.
Giovedì 20 gennaio. Proseguo-
no i raid dell’aviazione russa
sulla capitale cecena, Grozny,
dove circa tremila ribelli com-
battono casa per casa contro i
soldati di Mosca. I bombardieri
russi compiono 180 missioni. I
russi ammettono che il genera-
le Mikhail Malofeev è morto in
combattimento il 18 gennaio e
di aver recuperato il suo corpo.
È il militare russo di grado più
elevato morto finora in Cece-
nia. Il leader ribelle Shamil Ba-
saev annuncia che Malofeev è
vivo ed è stato catturato dai ce-
ceni. Di ritorno dall’Inguscezia
la delegazione del Consiglio
d’Europa guidata da lord David
Russell-Johnston annuncia che
non ci saranno sanzioni per la
12 internazionale 319, 28 gennaio 2000
Le notizie
Cosa è successo nel mondo
Grozny, 24 gennaio 2000
Russia né l’esclusione dall’orga-
nizzazione. Russell-Johnston af-
ferma di non avere prove di
violazioni dei diritti umani né
dell’uso di armi pesanti o del
rientro forzato dei profughi in
Cecenia. Il presidente dell’as-
semblea parlamentare del Con-
siglio d’Europa aggiunge che
riconosce il diritto di Mosca a
combattere il terrorismo rap-
presentato dal governo ceceno.
Basandosi sulle testimonianze
di numerosi rifugiati ceceni
raccolte nei campi profughi in
Inguscezia, l’organizzazione
per i diritti umani statunitense
Human Rights Watch accusa i
militari russi di aver violentato
e ucciso diverse donne dopo
aver conquistato Alkhan-Jurt e
Shali. Il presidente russo
ad interim, Vladimr Putin, no-
mina l’ex portavoce di Boris
Eltsin, Serghej Jastrembskij,
consigliere presidenziale inca-
ricato della comunicazione sul-
la guerra.
Venerdì 21. I russi ammettono
di aver perso venti soldati. Il
ministro della Sanità ceceno
annuncia che 37 civili sono
morti di freddo a Grozny – pri-
va di luce e riscaldamento –
nelle ultime 48 ore.
Sabato 22. Le truppe federali
consolidano le posizioni nella
gola di Vedeno. Il comando rus-
so annuncia che il presidente
ceceno Aslan Maskhadov è sta-
to ferito ed è rifugiato nelle vi-
cinanze di Argun. La famiglia
di Maskhadov smentisce la no-
tizia.
Domenica 23. L’aviazione russa
compie 160 missioni su Grozny
e sulle posizioni dei ribelli nel
sud. I militari federali annun-
ciano di avere issato per la pri-
ma volta la bandiera russa su
un quartiere di Grozny, ma am-
mettono di aver perso 50 solda-
ti negli ultimi tre giorni. Mosca
annuncia di aver firmato un ac-
cordo con la Georgia per “com-
battere insieme il terrorismo
internazionale”.
Lunedì 24. A Grozny gli scontri
si concentrano sul ponte ferro-
viario sul fiume Sunzha e sulla
centrale piazza Minutka. Scon-
tri si segnalano anche nelle go-
50 km Russia
Cecenia
Terek
Pervomajskaja Argun
Grozny
Gudermes
Achkhoj- Alkhan-Jurt
Martan
Urus-Martan
Shali
Serzhen-
Jurt
Vedeno
Inguscezia
Itum-Kale
Georgia
Frontiera bloccata dai russi
Zona sotto controllo russo
Concentrazione di profughi
Città bombardate
Corridoio umanitario
le di Argun e Vedeno e nei vil-
laggi di Duab-Jurt, Chishkij e
Dachu-Borzoj. Sul quotidiano
Nezavisimaja Gazeta l’ex pre-
mier Serghej Stepashin accusa
il governo russo di aver pro-
grammato l’invasione della Ce-
cenia fin dal marzo 1999. I mi-
nistri degli Esteri dell’Unione
europea riducono la coopera-
zione con la Russia per protesta
contro le operazioni in Cece-
nia.
Martedì 25. L’aviazione russa
compie 250 missioni su Grozny,
Argun e Vedeno. I media russi
cominciano a dare nuove cifre
sui soldati russi morti al fronte:
secondo l’agenzia Interfax, 1.173
militari sono morti e oltre
3.500 sono stati feriti dall’inizio
delle operazioni, in agosto; se-
condo la televisione Ntv, i mor-
ti russi sono almeno dieci volte
superiori; il settimanale Itoghi
li stima in tremila. La Novaja
Gazeta mette in rete (www.no-
vayagazeta.ru) l’elenco dei sol-
dati russi uccisi.
Mercoledì 26. A Grozny la neve
caduta nelle ultime ore rallenta
l’avanzata dei soldati russi ver-
so la piazza Minutka e blocca a
terra i bombardieri russi. Mo-
sca ammette di aver perso sette
soldati. Il vicepresidente cece-
no Isa Astamirov è ucciso a
Grozny. Secondo l’Alto commis-
sariato Onu per i rifugiati (Ac-
nur) oltre diecimila ceceni so-
no entrati in Inguscezia in
quattro giorni. L’Acnur denun-
cia il sovraffollamento dei cam-
pi profughi, dove si trovano ol-
Daghestan tre 220mila rifugiati, e il diffon-
dersi di epidemie di influenza
e tubercolosi. In molte città
vengono rafforzate le misure di
sicurezza per timore di attenta-
ti dei ribelli.
LE NOTIZIE
Algeria. Trentadue fondamen- loro strumenti. Lo ha annun-
talisti del Gruppo islamico ar- ciato l’Associazione per la pro-
mato (Gia) e 25 soldati sono tezione dei bambini infelici,
morti durante gli scontri scop- che lotta contro le mutilazioni
piati negli ultimi giorni nella genitali femminili [20].
provincia di Relizane, una del-
le roccaforti del Gia nel nordo- Bosnia Erzegovina. I soldati
vest [22]. Il Movimento algerino della Sfor, la forza internazio-
dei liberi ufficiali, un gruppo nale di pace, hanno arrestato a
dissidente dell’esercito guidato Visegrad il serbo-bosniaco Mi-
dal colonnello in esilio Ali Baa- tar Vasiljevic, ricercato dal Tri-
li, ha annunciato che si prepara bunale internazionale per l’ex
a consegnare alla giustizia spa- Jugoslavia (Icty) per crimini
gnola e di altri paesi un docu- contro l’umanità e crimini di
mento in cui dimostra che i guerra. Membro delle Aquile
vertici delle forze armate han- Bianche, un’unità paramilitare
no rapito, torturato e ucciso serba, Vasiljevic è accusato di
1.700 civili durante la guerra ci- aver partecipato a un’azione in
vile cominciata nel 1992. Baali cui furono bruciati 135 musul- Golpe bianco in Ecuador
ha rivelato anche l’esistenza di mani bosniaci di Visegrad du- L’esercito ha deposto il presidente, il democratico-cristiano Jamil
due fosse comuni a Bainem e rante la guerra di Bosnia. Va- Mahuad. Un triumvirato guidato dal generale Carlos Mendoza ha
Beni Messous [22]. siljevic è stato trasferito nel preso il potere per ventiquattr’ore, per poi cederlo al vicepresi-
centro di detenzione dell’Icty, dente Gustavo Noboa (nella foto), anch’egli democristiano. Il Con-
Austria. Il Partito popolare all’Aja [25]. L’Icty ha ridotto gresso, riunito nella capitale economica, Guayaquil, ha conferma-
(Övp) e il Partito liberale (Fpö, di cinque anni in appello la to Noboa alla presidenza fino allo scadere del mandato di Mahuad,
estrema destra) di Jörg Haider pena del serbo-bosniaco nel 2003. Noboa ha annunciato di voler proseguire la politica di
hanno avviato delle trattative Dusan Tadic, condannato in Mahuad e che manterrà la “dollarizzazione” dell’economia: l’ag-
per la formazione di un gover- primo grado a 25 anni per aver gancio del sucre – la valuta nazionale – al dollaro. Il cambio al ver-
no di coalizione. Nei giorni torturato e ucciso dei musul- tice è avvenuto dopo che migliaia di indios (che sono il 40 per cen-
precedenti era fallito il tentati- mani e dei croati bosniaci nel to della popolazione) erano scesi nelle strade di Quito per chiede-
vo del cancelliere uscente, il so- campo di concentramento di re le dimissioni di Mahuad – accusato di non aver saputo impedire
cialdemocratico Viktor Klima, Omarska durante la guerra di la bancarotta dello Stato – e un governo di salute pubblica. Il 20
di formare un esecutivo di mi- Bosnia [26]. gennaio gli indios hanno occupato il Congresso e la presidenza,
noranza [25]. accelerando la reazione dei militari. I rappresentanti degli indios
Burundi. Un gruppo di ribelli hanno condannato Noboa, sostenendo che tutta la vicenda è stata
Benin. Novantotto escissori del- hutu interahamwe ha ucciso 30 una farsa, e sono tornati nei loro villaggi minacciando nuove pro-
la regione di Borgou hanno civili e incendiato 1.600 case teste [21].
consegnato simbolicamente i nella regione di Rutana [22].
Cambogia. La polizia ha arre- per crimini contro l’umanità
stato il colonnello Chhouk Rin, contro l’ex presidente Hissène
SCIENZA E MEDICINA un ex ufficiale dei Khmer rossi Habré, che vive in esilio a
reintegrato nell’esercito cam- Dakar dal 1990. Habré, a capo
Salute. Con la quarantasettesima giornata mondiale dei malati
bogiano. È accusato di aver par- del Ciad dal 1982 al 1990, è accu-
di lebbra si conclude il 30 gennaio la Campagna internazionale
tecipato all’uccisione di tre tu- sato di 97 omicidi politici, 142
contro il morbo di Hansen. Nel 1998 l’Organizzazione mondiale
risti occidentali nel 1994. casi si tortura e di aver fatto
della Sanità ha registrato 804.449 nuovi casi della malattia: oltre
Chhouk Rin è il primo ufficia- scomparire un centinaio di
duemila al giorno, di cui 200 sono bambini.
le Khmer rosso passato con il persone [25].
Ricerca. La Lega francese antitumori ha lanciato un vasto pro-
governo a essere detenuto [18].
getto per delineare la “carta d’identità molecolare dei tumori”.
Cina. Il Quotidiano del popolo
Obiettivo: classificarli per affinare le diagnosi e poter proporre
Ciad. I ribelli del Movimento ha rivelato che 14 persone sono
a ogni malato un trattamento adatto al suo caso [26]. Un’équipe
per la democrazia e la giustizia state interrogate dalla polizia
di ricerca italoamericana della Thomas Jefferson University di
in Ciad hanno attaccato una con l’accusa di aver intascato
Filadelfia ha individuato un nuovo gene soppressore di tumori
guarnigione militare a Yebbi- una parte dei cinque miliardi
e, grazie a una terapia genica, è riuscita a far regredire il cancro
Bou, nella regione del Tibesti,
ai polmoni in 80 topi [24].
provocando un numero impre-
Spazio. Rimandato a luglio il lancio del modulo russo Zvezda, il
cisato di morti e di prigionieri Gli abbonati possono ricevere
terzo elemento della Stazione spaziale internazionale [26].
[23]. Sei organizzazioni per i di- la rubrica Le notizie il giovedì via
Genetica. L’azienda biotecnologica Geron Biomed – che ha ac-
ritti umani africane e occiden- email. Per sapere come, collegarsi a
quistato la Roslin Biomed, del Roslin Institute – ha ottenuto il www.internazionale.it
tali hanno presentato alla giu-
brevetto della tecnica di clonazione usata per creare Dolly [20].
stizia senegalese una denuncia
internazionale 319, 28 gennaio 2000 13
LE NOTIZIE LE NOTIZIE

Budisa dovranno affrontarsi al liardi di lire) alla Cdu tra il 1994 1.300 marchi (circa 1,3 milioni (2003) ma, se la corruzione do-
ballottagio il 7 febbraio. Il bal- e il 1998 su richiesta dell’allora INTERNET E TECNOLOGIE di lire) e a 18 mesi di reclusione vesse essere provata, potrebbe
lottaggio tra Mesic e Budisa e presidente francese François con la condizionale per spio- essere costretto alle dimissioni.
l’eliminazione di Granic chiude Mitterrand [22]. Birmania. La giunta militare ha vietato l’uso di internet per naggio. L’epilogo delle due vi- Intanto Weizman ha rinunciato
definitivamente l’era segnata diffondere testi di carattere politico. Le due società private che, cende dovrebbe permettere la a parte dei suoi poteri finché
dalla presidenza dell’ultrana- Giappone. La setta Aum Shin- attraverso dei server all’estero, fornivano un servizio di email normalizzazione dei rapporti dureranno le indagini [20].
zionalista Franjo Tudjman, rikyo ha cambiato nome e ha sono state chiuse [21]. tra Iran e Germania, resi diffi-
morto l’11 dicembre [24]. annunciato di non riconoscere Giordania. Il governo ha venduto il 40 per cento dell’operatore cili da passate vicende giudizia- Jugoslavia. La polizia ha an-
più il suo guru storico, Shoko di telefonia pubblico Jordan Telecommunication Company al rie [20]. La Guida suprema della nunciato di aver catturato l’as-
Germania. L’amministratore fi- Asahara, attualmente detenuto. concorrente francese France Télécom per 508 milioni di dollari rivoluzione, l’ayatollah Ali sassino del leader paramilitare
nanziario del gruppo parla- La setta si chiama ora Arefu, (circa mille miliardi di lire) [23]. Khamenei, ha graziato l’ex sin- serbo Zeljko Raznatovic, detto
mentare dell’Unione cristiano- dal nome di una sua filiale im- Stati Uniti. Kevin Mitnick, il pirata informatico diventato cele- daco di Teheran, il popolare Arkan, ucciso a Belgrado il 15
democratica (Cdu) al Bunde- mobiliare. Aum aveva ammes- bre per aver attaccato i sistemi delle più grandi aziende tecno- riformista Gholamhossein Kar- gennaio. È Dobrosav Gavric, ar-
stag, Wolfgang Hüllen, si è sui- so l’attentato con il gas sarin logiche provocando danni per milioni di dollari, è uscito dal baschi, condannato nel maggio restato in una clinica di Lozni-
cidato a Berlino per “motivi che aveva provocato 12 morti carcere di Lompoc, in California. Mitnick era stato condannato 1999 a due anni di reclusione ca. Era ricoverato per le ferite
personali”. Secondo il quotidia- nella metropolitana di Tokyo a cinque anni di reclusione e dovrà astenersi da qualsiasi colle- per corruzione [25]. riportate nella sparatoria in cui
no Berliner Zeitung, Hüllen nel 1995. La polizia di Tokyo ha gamento a internet per i prossimi tre anni [21]. è stato ucciso Raznatovic. La po-
avrebbe ammesso di aver usato arrestato Naruhito Noda, uno Svizzera. L’operatore Swisscom ha annunciato che il servizio di Israele. La polizia ha aperto lizia avrebbe anche arrestato
Un milione di spagnoli contro l’Eta per sé denaro proveniente dai dei leader di Aum, perché aveva accesso a internet attraverso i telefoni cellulari (Wap) sarà ope- un’inchiesta per accertare la due complici di Gavric, Dejan
Il tenente colonnello Pedro Antonio Blanco García è morto a Ma- fondi neri della Cdu. La Cdu è minacciato di far intervenire rativo dal 21 febbraio [18]. natura delle donazioni in dena- Pitulic e Vujadin Krstic, en-
drid nell’esplosione di un’autobomba rivendicata dall’organizza- al centro di uno scandalo politi- gruppi di estrema destra contro ro ricevute dal presidente Ezer trambi ex poliziotti [22]. Ha
zione terroristica basca Euskadi Ta Askatasuna (Eta). Quattro per- co da quando, alla fine di no- una banca che rifiutava di apri- subire il processo di estradizio- med Suharto e militari fedeli al Weizman. Il quotidiano Maariv aperto la prima nuova banca
sone sono rimaste ferite. Pochi minuti dopo, un’altra esplosione si vembre, l’ex cancelliere cristia- re un conto alla setta [18]. ne. In base al referto, emesso da ministro della Sicurezza, il po- ha rivelato che il banchiere del Kosovo, la Micro Enterprise
è verificata nello stesso quartiere, sede di diversi edifici militari. È no-democratico Helmut Kohl una commissione indipenden- tente generale Wiranto. Il loro francese Edouard Seroussi ha Bank (Meb), una filiale della
il primo attentato dell’Eta da quando, il 28 novembre, l’organizza- aveva ammesso l’esistenza dei Gran Bretagna. Sei organizza- te, il ministro dell’Interno, Jack scopo sarebbe di spingere il versato 453mila dollari (circa Meb Bosnia specializzata in ser-
zione ha annunciato la fine della tregua unilaterale che era stata fondi neri. Il presidente della zioni per i diritti umani – Am- Straw, aveva annunciato che presidente Abdurrahman 900 milioni di lire) a Weizman vizi finanziari per le piccole e
proclamata il 16 settembre 1998. Blanco García è anche la prima vit- Repubblica, Johannes Rau, ha nesty International, Human Ri- era prono a lasciar tornare in Wahid ad appoggiarsi sempre tra il 1988 e il 1993. Weizman go- medie imprese e i privati [24].
tima dell’Eta dal giugno 1998. L’attentato ha sollevato un’ondata di nominato una commissione indi- ghts Watch, la Medical Founda- Cile Pinochet. L’estradizione di più all’esercito, presentato co- de di un’immunità totale fino al-
indignazione in Spagna. Un milione di persone, fra cui i principa- pendente di cinque membri che tion, la Redress Trust, l’Associa- Pinochet era stata chiesta dalla me unico garante dell’ordine e lo scadere del suo mandato Russia. Guerra diplomatica tra
li leader politici, ha partecipato a Madrid a una marcia silenziosa dovrà indagare sul finanzia- zione dei parenti delle persone giustizia spagnola, che vuole della sicurezza. Il Parlamento
di protesta (nella foto) [21]. mento dei partiti [20]. Le reti te- scomparse e Justicia – hanno processare Pinochet per i citta- europeo ha chiesto agli Stati
levisive francese France 2 e te- presentato un ricorso all’Alta dini spagnoli morti durante la membri dell’Unione europea di
di yuan (circa 1,2 miliardi di li- tri beni di consumo sarebbero desca Ard hanno rivelato che il corte affinché riveda il referto dittatura (1973-1990). Il Belgio ripristinare l’embargo sulla ven-
re) destinati a indennizzare 1,2 stati importati illegalmente gruppo petrolifero francese Elf medico secondo il quale l’ex ha presentato un ricorso simi- dita di armi all’Indonesia, deci-
milioni di persone spostate du- dall’organizzazione guidata Aquitaine avrebbe versato 30 dittatore cileno Augusto Pino- le, mentre il giudice francese so a settembre e scaduto il 17
rante la costruzione della diga dall’uomo d’affari Lai milioni di marchi (circa 30 mi- chet non sarebbe in grado di Roger Le Loir ha chiesto a gennaio [21]. Venticinque cri-
delle Tre Gole, sul fiume Yangt- Changxing [23]. Straw una copia del referto, ri- stiani sono morti nell’isola di
ze [21]. La fondazione statuni- masto per ora segreto [25]. Haruku, nelle Molucche, vitti-
tense Cardinal King ha rivelato Comore. Gli abitanti di CULTURA E SPETTACOLI me di attacchi compiuti da
che la polizia di Yongnian, nel- Anjouan hanno respinto a stra- India. Gurupada Bagchi, diri- gruppi di estremisti musulma-
Cinema. Jack Valenti sta pensando di dimettersi da presidente
lo Hebei, ha arrestato Han grande maggioranza il piano gente locale del Partito comu- ni. La vicepresidente, Megawati
della Motion Picture Association of America, la carica più im-
Dingxiang, un vescovo della di autonomia nell’ambito della nista indiano (Icp), è stato ucci- Sukarnoputri, incaricata di ri-
portante dell’industria di Hollywood. Secondo il New Yorker
Chiesa cattolica clandestina, e federazione delle Comore pre- so da quattro uomini masche- solvere la crisi delle Molucche,
sono sempre più insistenti e credibili le voci secondo le quali il
quattro fedeli [24]. Le autorità visto dall’accordo firmato nel rati nel quartiere di Kasba, a si è recata in visita nell’arcipe-
suo successore potrebbe essere addirittura Bill Clinton. “Per
hanno incaricato la temuta vi- 1998 ad Antananarivo, confer- Calcutta. Dopo l’assassinio alcu- lago [24]. Wahid è andato in visi-
questo lavoro il requisito numero uno è avere una reputazione
cesegretaria della Commissio- mando di fatto la secessione ni militanti dell’Icp hanno in- ta ad Aceh, a Sumatra, dove ha
di scala mondiale, in qualsiasi campo”, ha commentato Valenti,
ne disciplinare centrale del dell’isola decisa nel 1997 [23]. cendiato una quarantina di ne- incontrato i leader separatisti.
che ha 78 anni ed è in carica dal 1966. [10] p Hedi Lamarr, nome
Partito comunista (Pcc), Liu gozi del quartiere [24]. Nel fine settimana quattro mi-
d’arte di Hedwig Eva Maria Kreisler, è morta ad Altamonte
Liying, di indagare sullo scan- Croazia. Il candidato di centro,
Spring, Florida, Stati Uniti. L’attrice cinematografica austriaca
litari e tre guerriglieri sono La marea nera nella Baia di Rio
dalo che riguarda i vertici del Stipe Mesic, e quello social-libe- Indonesia. Nell’isola di Lom- morti, mentre 145 ribelli si sono La fuoriuscita di 1.300 tonnellate di petrolio nella baia di Guanaba-
era presentata dalla Mgm negli anni Trenta come “la donna più
partito di Xiamen. Duecento di- rale, Drazen Budisa, hanno su- bok gli scontri tra estremisti consegnati alle autorità [25]. ra a Rio de Janeiro (nella foto), che ha provocato la più grave cata-
bella del mondo”. Celebre la sua scena di nudo in Estasi, film-
rigenti locali del Pcc – poliziot- perato il primo turno delle ele- musulmani e le minoranze cri- strofe ecologica in Brasile degli ultimi 25 anni, costerà cara alla Pe-
scandalo cecoslovacco del 1933. Aveva 86 anni [21].
ti, doganieri, banchieri – sono zioni presidenziali, ottenendo stiane e induiste si sono estesi Iran. Le autorità hanno scarce- trobas. Il governo ha deciso di multare la compagnia nazionale pe-
Arte. Velázquez, Rubens e Van Dyck, pittori di corte del Dicias-
accusati di aver dato vita alla rispettivamente il 41,11 per cen- dalla capitale Mataram alla lo- rato Helmut Hofer, un cittadi- trolifera per 50 milioni di real (quasi 54 miliardi di lire) più il pa-
settesimo secolo è il titolo della mostra, definita “illuminante”
più importante operazione di to e il 27,71 per cento dei voti. calità turistica di Senggigi, do- no tedesco condannato nel 1997 gamento delle operazioni di pulizia [25]. Al largo delle coste degli
da El País, che il Museo del Prado dedica ai 400 anni dalla nasci-
contrabbando dalla fondazione Mate Granic, candidato dell’U- ve diversi bar sono stati incen- per aver avuto dei rapporti ses- Emirati Arabi Uniti è affondato un cargo battente bandiera ecua-
ta del pittore spagnolo. Fino al 5 marzo, museoprado.mcu.es [15].
della Repubblica popolare. Ol- nione democratica croata, il diati. Secondo fonti indipen- suali con un’iraniana. Il giorno doriana che trasportava 900 tonnellate di carburante pesante. Circa
Musica. Richard Ashcroft, cantante e leader dei disciolti Verve,
tre diecimila miliardi di lire di partito nazionalista al potere denti le violenze sono provoca- prima un tribunale di Berlino 300 tonnellate si sono riversate in mare. In Irlanda, dopo lo scontro
ha quasi finito di registrare il suo primo album solista. Il disco,
sigarette, petrolio, telefoni cel- dal 1991 al 1999, ha ottenuto il te da funzionari legati al regi- ha condannato l’iraniano Ha- tra un peschereccio olandese e una nave spagnola, 155 tonnellate di
ancora senza titolo, dovrebbe uscire entro l’aprile prossimo [10].
lulari, gomma, automobili e al- 22,46 per cento dei voti. Mesic e me dell’ex presidente Moha- mid Khorsand a una multa di carburante sono finite in mare [25].

14 internazionale 319, 28 gennaio 2000 internazionale 319, 28 gennaio 2000 15

LE NOTIZIE L E T T E R A D A L L’ I T A L I A

sentanti di 52 paesi, alcuni so- zazione terroristica fondamen-

pravvissuti ai campi di stermi- talista e anticurda Hezbollah.
Sette giorni in Italia visti da Roman Arens, corrispondente del quotidiano
nio, storici e accademici. La Le fosse sono state rinvenute a Frankfurter Rundschau e di altri giornali di lingua tedesca
conferenza si è concentrata sui Istanbul, Adana, Konya e Tarsus
modi per combattere l’intolle-
ranza e l’antisemitismo attra-
verso l’istruzione dei più giova-
e secondo la polizia potrebbero
contenere in tutto un centinaio
di cadaveri. Le vittime – legate,
Tra Bettino Craxi
ni [26-28]. imbavagliate e con segni di tor-
tura – sono per la maggior par-
e Helmut Kohl
Thailandia. Un gruppo di guer- te uomini d’affari curdi, simpa-
riglieri dell’Esercito di Dio, un tizzanti islamici rapiti negli ul- chi detiene il potere troppo a lungo perde la capacità tesi e amministrati illegalmente? O for-
movimento ribelle dell’etnia timi tre mesi e dissidenti del- se dietro il suo rifiuto di fare i nomi dei
birmana karen, ha preso in l’Hezbollah [24].
di restare coi piedi per terra. Alla corte dei faraoni è facile donatori si nasconde una corruzione e
ostaggio 700 pazienti di un non riuscire più a vedere la realtà, e spesso istinto e intui- una manipolazione del potere di di-
ospedale di Ratchaburi. Le for- Unione europea. Il presidente mensioni ancora più vaste di quanto
ze speciali tailandesi sono in- della Commissione, Romano
zioni si fanno fiacchi. I favoriti non vogliono incorrere nel- s’immagini? Comunque vada a finire,
tervenute e, dopo 24 ore di asse- Prodi, ha revocato l’invito al le ire dei loro suscettibili sovrani e preferiscono non arri- Kohl si è silurato con le sue mani.
dio, hanno ucciso i dieci ribelli leader libico Muammar Ghed- Il titano Craxi viveva di menzogna.
Al via le presidenziali negli Stati Uniti e liberato gli ostaggi. I ribelli dafi perché “attualmente le
schiarsi a dire neanche una parola schietta, magari critica. Non era in esilio, non si era sottratto a
Il vicepresidente degli Stati Uniti, il democratico Al Gore, e il go- volevano attirare l’attenzione condizioni non sussistono”. Il Nel 1992, quando lo beccarono, Bettino to di onore al disopra della Costituzio- una persecuzione politica, ma alle sue
vernatore del Texas, il repubblicano George W. Bush (nella foto), sulla repressione di cui i karen 23 dicembre Prodi aveva invita- Craxi credette di aver partita facile. Fi- ne, parla di persecuzione. Una penosa responsabilità e alle sanzioni previste
hanno vinto la prima sfida verso le elezioni presidenziali del 7 no- sono oggetto in Birmania e ac- to Gheddafi a Bruxelles, ma il nanziamenti illegali al partito? Ma se lo geremiade e, come dimostra il grande dalla legge nei suoi confronti. Avrebbe
vembre. Durante i caucus – gli scrutini locali organizzati dai ri- cusavano la Thailandia di bom- Parlamento europeo e molti sapevano tutti, lo facevano tutti! Chi scandalo che sta scuotendo la Germa- potuto in qualsiasi momento tornare a
spettivi partiti – che si sono tenuti nell’Iowa, Bush ha raccolto il 41 bardare la loro base di Kama- Stati membri avevano espresso era disposto a giurare il contrario in nia, da sinistra a destra, un grottesco er- Milano, come qualsiasi altro criminale
per cento dei voti – un risultato inferiore alle aspettative – batten- palw, appoggiando l’esercito perplessità sull’eventuale visita parlamento, era pregato di alzarsi. Na- rore di valutazione. latitante, e lì avrebbe potuto ottenere
do il magnate Steve Forbes (30 per cento). Gore con il 65 per cento birmano. L’Esercito del signore [22]. turalmente non si alzò nessuno e nes- Craxi e Kohl hanno dunque sven- cure mediche come qualsiasi altro. Ba-
dei voti ha battuto l’ex senatore Bill Bradley (35 per cento). I caucus è una fazione dissidente della suno espresse solidarietà verso il mata- duto per soldi gli ideali che erano e sa- stava che non cercasse di crearsi attor-
dell’Iowa segnano l’inizio delle presidenziali e sono il primo vero guerriglia dell’Unione nazio- Le notizie sono aggiornate alle 20 dor del procacciamento illegale di fon- rebbero dovuti restare il fondamento no una leggenda, tanto più che non era
test elettorale per i candidati [24]. nale cristiana karen ed è guida- di mercoledì 26 gennaio 2000. Tra di. Ma Craxi non poteva più fare a me- della loro politica. Il primo è rimasto certo il tipo adatto a fare il martire.
to dal 1997 dai dodicenni ge- parentesi quadre è indicato il no della sua stravagante strategia di- imprudente fino alla morte, l’altro lo è Fin troppo trasparenti i tentativi di
Mosca e Varsavia: le autorità nel carcere di Huntsville, in melli Johnny e Luther Htoo [25]. giorno al quale si riferisce la noti- fensiva: tutti sono colpevoli, ergo non ancora: pensa di restare a galla grazie seguaci come Boselli, De Michelis e
russe hanno espulso nove di- Texas. Quattro giorni dopo, zia. Fonti: Afp, Ap, Bbc, Cnn, Fi- si può punire me (solo). Così disse po- alla sua caparbia ostinazione. Nessuno Martelli d’impossessarsi adesso dell’e-
plomatici polacchi per ritorsio- nello stesso carcere, è stato giu- Turchia. La polizia ha scoperto nancial Times, Foreign Report, Ja- co meno di otto anni fa, dei due ha potuto evitare redità del loro grande maestro e di
ne contro l’espulsione da Varsa- stiziato anche Glen McGinnis, una serie di fosse comuni con- ne’s, Kavkaz-Tsentr, Le Monde, così ha scritto nel dossier Craxi era andato la sconfitta: il primo da strumentalizzare persino la sua morte
via di altrettanti diplomatici condannato a morte nel 1990 tenenti i corpi di almeno 33 Libération, Lusa, El País, Misna, reso noto immediatamen- parte dei giudici, il secon- per i loro fini. Se prendessero sul serio
russi accusati di spionaggio [21]. per un omicidio commesso presunte vittime dell’organiz- Reuter, Stratfo. Foto: Reuters. te dopo la sua morte. Una a cacciarsi in una do da parte delle elezioni quel socialismo cui continuano a in-
quando era minorenne. A nul- penosa geremiade e, co- parlamentari dell’autun- neggiare, con bandiere tutte diverse fra
strada senza
Sierra Leone. L’ex leader ribel- la sono serviti gli appelli del pa- me dimostrano i numero- no 1998. A entrambi, la loro, cercherebbero di sviluppare un
le Foday Sankoh, attualmente pa, dell’Unione europea e di STORIE VERE si processi, un grottesco uscita. perdita del potere ha tolto progetto di sinistra moderna. Per esem-
capo della Commissione per le Amnesty International [25]. errore di valutazione. ogni lustro. pio, sarebbe impresa davvero meritoria
risorse strategiche, ha revocato
Germania. In una birreria all’aperto di Amburgo un uomo d’af-
Alla fine del 1999, quan- Hammamet era adoperarsi per promuovere il bipola-
fari di 42 anni è stato ucciso a bottigliate da un altro cliente, irri-
le licenze per l’estrazione dei Sudan. Sembra essersi concluso do è stato beccato, Helmut ormai diventata Craxi poteva tornare rismo e l’unità della sinistra in Italia.
tato dal continuo suono del suo telefono cellulare. La vittima,
diamanti, la principale fonte di a vantaggio del presidente Kohl non poteva assoluta- Craxi se ne stava malato a Invece gli epigoni di Craxi puntano
dopo le proteste, si era rifiutata di spegnere l’apparecchio e an-
finanziamento della guerra ci- Omar al-Bashir lo scontro al
che di abbassare la suoneria, che secondo un testimone “emet-
mente immaginare che una trappola Hammamet e non poteva sulla frammentazione. Da quando An-
vile. Le nuove licenze saranno vertice dello Stato con l’ideolo- tegola stava per cadergli certo contare seriamente dreotti è stato prosciolto avvertono di
teva una melodia irritante” [10].
assegnate solo dopo aver verifi- go del regime fondamentalista, in testa. Ma sì, qualche fondo nero e su quel trionfale ritorno in Italia che nuovo nelle narici l’odore marcio del-
Austria. Singolare incidente per il paracadutista Bernhard
cato i concessionari, come pre- e presidente del parlamento, qualche finanziamento all’insaputa del orgogliosamente pretendeva. Conti- la restaurazione che attizza la loro no-
Trammer, 21 anni: durante un lancio da 2.000 metri d’altezza
visto dall’accordo di pace di Hassan al-Turabi, scoppiato a fisco… Un “errore”, certo, ma garanti- nuava a mandare fax, a cui i mass me- stalgia, la loro brama di commistioni,
entrambi i suoi paracadute si sono aperti contemporaneamen-
Lomé del luglio scorso [24]. metà dicembre. Al-Bashir ha re col denaro sonante la vittoria eletto- dia non prestavano più molta attenzio- poco importa se con la sinistra o la de-
te aggrovigliandosi. Bernhard è precipitato su un parcheggio a
nominato un nuovo governo rale su una sinistra inaffidabile andava ne e che incidevano sempre meno sul- stra. Bei socialisti davvero, quelli che
una velocità stimata intorno agli 80 chilometri orari e, inspie-
Stati Uniti. La società discogra- formato unicamente da fedelis- a tutto vantaggio del partito e del pae- la politica nazionale. Il leader socialista tornano oggi prepotentemente in pri-
gabilmente, se l’è cavata senza neppure un piccola frattura [8].
fica britannica Emi ha annun- simi, mentre il Fronte naziona- se! Il fine giustifica i mezzi, quindi giu- di un tempo era andato a cacciarsi in mo piano! (m.a.) p
Stati Uniti. Un turista canadese, Edward Skwarek, ha fatto causa
ciato la fusione con la divisione le islamico ha privato Al-Turabi stifica anche un errore. una strada senza uscita. Hammamet si
alla grande catena di caffè Starbucks dopo che la tavola del wc
musicale del gruppo multime- di ogni potere [24]. Ma è stato davvero solo un errore? era ormai trasformata in una trappola. Roman Arens
di un locale della catena si è staccata mentre il signor Skwarek
diale statunitense Time Warner Eh no: è stata una violazione continua- Quanto a Kohl, ha avuto l’opportu-
ci era seduto sopra, fracassandogli il pene. Secondo il suo avvo-
[24]. Il 21 gennaio Larry Robin- Svezia. Si è tenuto a Stoccolma ta del diritto e della Costituzione. L’ex nità di concludere dignitosamente la Nato nel 1944, è corrispondente
cato difensore, Edward, 37 anni, ora “soffre di gravi disturbi eia-
son, un malato di mente con- il terzo Forum internazionale cancelliere tedesco, che grazie ai suoi sua lunghissima permanenza in carica, dall’Italia della Frankfurter
culatori, deficit di sperma, infertilità, morbo di Peyronie e im-
dannato a morte nel 1982 per sull’Olocausto. Organizzato dal meriti storici si riteneva invulnerabile, ma se l’è fatta sfuggire. Non avrebbe Rundschau e di altre testate di lingua
potenza”. Il malcapitato ha chiesto un milione di dollari di ri-
cinque omicidi, è stato giusti- governo svedese, riunisce i capi lotta adesso per il suo “onore”. Proprio forse potuto conservare i suoi incarichi tedesca.
sarcimento per sé e 500mila dollari per sua moglie [4].
ziato con un’iniezione letale di Stato e di governo e i rappre- lui, che ha posto quello strano concet- con le elezioni, anziché con denari pre-

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IN COPERTINA RITORNO IN BOSNIA

RITORNO
IN BOSNIA
Cinque anni dopo la pace, la convivenza è ancora una sfida.
Reportage dai luoghi che hanno visto esodi e massacri
F R A N Ç O I S M A S P E R O , L E M O N D E , F R A N C I A . F O T O G R A F I E D I K L AV D I J S L U B A N

“probabilmente sarajevo le sembrerà cambiata”, mi dice l’amica che ci ospita.

Le rispondo: “Per fortuna!”. Lei piange. Sì, dal mio ultimo soggiorno, all’inizio del 1995,
Sarajevo è cambiata. Ritorno alla normalità: una graziosa città dell’Europa centrale. Sa-
rajevo cancella le tracce dell’assedio che è durato 1.395 giorni, dall’aprile 1992 al febbraio
1996, e ha fatto più di diecimila morti e cinquantamila feriti. Una città normale? Con abi-

tanti normali?
Bisogna ricordarselo: ciascuno di loro
avrebbe da raccontare una storia che
non ha niente di normale. Una storia
carica di esodi e di nostalgia del luogo
natale – gran parte della popolazione
della città non ne è originaria, ma ci si
è rifugiata da tutti gli angoli della Bo-
snia Erzegovina –, carica dell’assenza di
parenti dispersi o in esilio, carica di
massacri. L’amico che di giorno sorri-
de vi confessa poi che le sue notti, in
quel momento, sono popolate di incu-
bi, perché – finalmente! – hanno appe-
na esumato da una fossa comune il cor-
po di un parente scomparso.
La nostra amica piange. “Per fortu-
François Maspero
Scrittore ed editore, François Maspe-
ro è un intellettuale francese.
È autore tra l’altro del libro Balkans-
Transit (Internazionale 257), diario
del suo viaggio dall’Adriatico al Mar
Nero con il fotografo Klavdij Sluban.
Il suo reportage “Ritorno a Cuba” è
apparso su Internazionale 297.
In Italia è stato pubblicato da Einau-
di Il tempo degli italiani.
na? Quando eravamo sotto assedio ave-
vamo la speranza. Oggi invece…”. Che
cosa resta di quella speranza? In appa-
renza, dice con orgoglio suo marito –
ma ci crede davvero? –, Sarajevo è sem-
pre “la città delle quattro religioni”:
musulmana, ortodossa, catto-
lica ed ebraica. I luoghi di cul-
to sono restaurati, i muezzin
cantilenano e le campane suo-
nano, anche se le uniche zone
frequentate, a qualsiasi ora, so-
no quelle intorno alle mo-
schee. È per questo, in nome di questo
“prima”, che la gente ha resistito per
quattro anni.
Dopo l’assedio
Ma, alla fine di quella che era via To-
mislava, il cartello che segnala che il
terreno è minato è sempre al suo posto.
L’immensa stazione, un tempo punto
di partenza per tutta la Jugoslavia, è
buia e vuota. Alcuni vagoni arruggini-
ti sostano lungo un marciapiede deser-
to. Quattro treni al giorno arrivano po-
co più in là di Mostar. Ed è tutto. La re-
te ferroviaria è ancora inutilizzabile?
No, ci dicono, è l’ostruzionismo dei tra-
sportatori stradali a impedirne la ria-
GRAZIA NERI
pertura: il trasporto con autobus e ca-
mion è stato uno degli investimenti più
rapidamente redditizi dei profitti di
guerra.
Cinque minuti di tram. Il perimetro
di Sarajevo, come tutte le periferie ju-
goslave, aveva sperimentato
uno sviluppo formidabile ne-
gli anni Settanta: interi quar-
tieri, grattacieli di trenta piani,
alternati con le zone industria-
li. Sopravvissute qua e là, le vil-
lette unifamiliari con i loro
giardini: vite intere di pazienti econo-
mie per assicurarsi quel tranquillo ri-
fugio. Gli amici che andiamo a trovare
portando loro una lettera dalla Francia
– in questo caso, poche centinaia di
marchi per completare una minuscola
pensione – abitano in una di queste ca-
se. Bisogna attraversare dei terreni in-
colti: l’uomo ci mostra il luogo in cui
sorgeva una industria di pneumatici o
una fabbrica; quaggiù dovrebbe venire
a insediarsi la Volkswagen. Percorria-
mo una serie di scorciatoie. Alcuni
bambini tornano da scuola seguendo
la ferrovia. Di fronte alla casa dei nostri
amici, un nuovo cimitero. Un centi-
naio di tombe: le date di morte sono
Bihac. La popolazione cerca di quest’apparenza è colpita da mali che nei particolari. Dobbiamo rassegnarci,
recuperare una parvenza di normalità non capisce fino al momento in cui ar- quasi nessuno fornisce spontaneamen-
riva la diagnosi: cancro, leucemia. Il lo- te particolari su questo genere di cose.
quelle degli anni di assedio. L’uomo gorìo. Ma, per questa donna, l’ospitalità Come, e soprattutto perché, forzare
era “nell’amministrazione” della città, viene prima di tutto il resto: si è alzata questo riserbo? Stanchezza di ripetere
faceva l’autista, e un giorno ha portato per offrirci dei baklava. quello che è stato detto e spiegato in ab-
persino Tito: un bel ricordo. Aveva de- bondanza senza che nulla cambiasse.
gli amici tra i compagni di lavoro, ma Un incubo incomprensibile Fare domande significa introdurre l’o-
ora sono dispersi. Aveva fatto il neces- In un quartiere periferico alcuni edifi- scenità in una conversazione amiche-
sario per assicurare ai suoi figli una ci di forma allungata intorno ai gratta- vole. Nel migliore dei casi, si ottiene
promozione sociale, sua fi- cieli di trenta piani sono una risposta come quella che ci ha da-
glia ha studiato medicina. stati restaurati. Pochi ne- to una giovane donna: “Sai bene come
La Jugoslavia era anche Ogni abitante di gozi, due caffè nuovi e vanno le cose quando ti vedi bruciare
questo: adesso sono tutti vuoti. Le finestre dei grat- la casa”.
all’estero.
Sarajevo tacieli hanno i vetri fino al Qui il nostro amico lavora come
Attaccato alla sua abita- potrebbe decimo piano. Più in alto operaio per un’organizzazione umani-
zione, il cantiere di una si vede il cielo tra i pilastri taria, ma è un lavoro precario. È torna-
nuova casa è stato abban- raccontare di cemento. Eppure, in to una volta al suo paese. No, non è sta-
donato otto anni fa: dove- uno di questi grattacieli, to accolto male. È fortunato, la sua casa
va servire da alloggio per una storia che al quattordicesimo piano è ancora in piedi. Il serbo che l’ha oc-
alcuni membri della fa- un appartamento è occu- cupata ha detto che gli lascerà il posto
miglia. Le trincee degli non ha niente di pato: accanto, sotto e sopra appena anche lui potrà tornare a casa.
“altri” erano a poche cen- c’è il vuoto. L’uomo che ci Ci crede? Come tanti altri, dice che que-
tinaia di metri e il quartie-
normale vive con la sua famiglia st’incubo gli riesce incomprensibile:
re era costantemente sotto non è originario del luo- “Vivevamo insieme. Tutto questo è col-
il fuoco dei loro cannoni: hanno passa- go: la maggior parte degli abitanti del pa della politica”.
to mesi chiusi in casa. In questo perio- quartiere sono come lui. Gestiva un Centinaia di migliaia di granate si
do sua moglie ha tutti i giorni la febbre. caffè in un villaggio del nord, che oggi sono abbattute sulle abitazioni civili,
Ci sono molte malattie così, a Sarajevo: si trova nella “Repubblica serba”. Gli prese di mira come bersagli. La vita
la gente ha l’aria “normale”, ma sotto hanno detto di andarsene. Non entra continua, la gente torna dal mercato e

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IN COPERTINA RITORNO IN BOSNIA

dal lavoro, i bambini che giocano han- sniaco (croato, serbo o musulmano) vedono il loro futuro? Abbiamo tre set- larga nella vallata. Qui la devastazione
no i giubbotti di tutti i bambini d’Eu- avrebbero sottratto dagli aiuti interna- timane davanti a noi. Gli autobus loca- è sempre presente. Tuttavia, tra le fac-
ropa. E, dovunque, si continua a respi- zionali un miliardo di dollari su un to- li sono il mezzo di spostamento più len- ciate delle grandi costruzioni au-
La Bosnia oggi
rare la morte. tale di cinque miliardi. Per gli abitanti to e più propizio agli incontri. Inoltre stroungariche annerite dal fuoco, c’è Brcko
Banja Luka
La morte e il denaro della morte: che non partecipano al festino le porte Klavdij Sluban, il fotografo che viaggia molta gente per la strada e piccoli caffè Bihac

torniamo alle luci del centro. C’è il del mondo esterno rimangono chiuse: con me, parla quello che – quando era propongono burek e cevabcici a tutte le Tuzla
mondo dei passanti la cui aria indiffe- niente denaro, niente visti. Sotto questo bambino – si chiamava ancora “serbo- ore. Ci informiamo sulla prosecuzione
rente nasconde il logorìo, aspetto l’assedio non è sta- croato”, la lingua usata in tutta la ex Ju- del viaggio: a che ora partirà domani Serbia
Travnik
la preoccupazione quoti- to tolto. Ed è già lontano il goslavia. Una possibilità in più per non l’autobus per Stolac? (con le sue case ot-
diana; è il mondo delle C’è il mondo di tempo in cui si diceva che viaggiare da sprovveduti. Ci aspetta tomane, Stolac è stata una delle città Croazia Bosnia Erzegovina Srebrenica

donne che, come nei peg- Sarajevo era la “capitale l’autobus per Mostar. più pittoresche del paese e fa anch’essa
giori momenti dell’asse-
chi cerca di culturale dell’Europa”. La nostra carta stradale è quella che parte della Federazione). Nessuna ri-
Sarajevo
Pale

ina
sopravvivere con Sarajevo è, secondo quan-
Ner

dio, curano l’abbiglia-
mento e il trucco: vivono
con un salario – quando
c’è – di circa due o trecen-
to stabilito nel 1995 dagli
dignità e il accordi di Dayton, la capi-
tale di uno Stato, la Bosnia
Dr
distribuiscono le autorità di Sarajevo e sposta. Non c’è un autobus? No, co- etv
a Gorazde
su cui sono indicate le due “entità”: in munque non qui. Dove lo si prende al- Foca
grigio la Federazione croato-musul- lora? Alzate di spalle. Il cameriere di
mana (51 per cento del territorio), capi- un caffè ci dà finalmente le informa- Mare Adriatico
Medjugorje Mostar Jugoslavia

to marchi al mese (dal mo-
mento che il marco con-
vertibile è la moneta na-
zionale). Le vetrine espon-
mondo di quelli Erzegovina. Questo Stato tale Sarajevo; in beige la “Repubblica zioni che cerchiamo: quegli autobus
Stolac
Nevesinje
dispone di una presidenza serba di Bosnia” (49 per cento), “capita- partono dalla riva destra. Dove sulla ri-
per cui la guerra tricefala e di un parla- le” Banja Luka: le virgolette sono di ri- va destra? Di questo non sa niente. Non Montenegro
Trebinje
gore, in quanto gli accordi di Dayton
è stato un affare mento. Il suo territorio è va dunque dall’altra parte? No, tranne Federazione croato-musulmana

gono scarpe a 200 marchi diviso in due “entità” di- sono così singolari da riconoscere quando ne ha realmente bisogno. E Repubblica serba Podgorica

(circa 200mila lire), i risto- stinte: la Federazione (transitoriamente) questa repubblica con l’aria nauseata aggiunge: “Cioè,
ranti offrono piatti a 20 marchi e le au- croato-musulmana e la Repubblica ser- autoproclamata che non ha la dignità mai…”. Ma, se proprio ci teniamo, il miglia. L’enorme graffito che ci ha ac- mente ricomincia la vita nelle viuzze,
tomobili che circolano ne costano fino ba di Bosnia, in cui vivono tre “iden- di uno Stato di diritto. ponte moderno, intatto, è a cento me- colto all’uscita dal ponte, You have fucked tra i muri pericolanti. Non ci sono più
a centomila. E c’è l’altro mondo, che tità”, quella serba, quella croata e quel- tri. Lo attraversiamo: il traffico è scar- us, but we fuck you! (Voi ci avete bandiere né slogan. Siamo nel-
trasuda articoli di lusso, Mercedes e ri- la musulmana. Il tutto garantito dalla Verso sud so, solo qualche raro passante. Sull’al- fottuto, ma noi fottiamo voi), l’enclave musulmana della ri-
storanti. È il mondo di quelli per cui la presenza militare della Forza di stabi- Mostar sembra trovarsi all’interno del- tra riva, passate le prime rovine, non rifletteva realmente lo spirito va destra che si è difesa prima
guerra è stato un affare e per cui il do- lizzazione della Nato (Sfor) e di un Al- la zona della Federazione. L’autobus ci abbiamo più dubbi: siamo in un altro del luogo? dall’offensiva serba, poi dal-
poguerra continua a esserlo: si parla to rappresentante delle Nazioni Unite. deposita alla stazione, sulla riva sinistra posto. Alcuni edifici ufficiali. Un l’accanimento croato. Il ponte
molto qui dell’articolo apparso in ago- Come vivono i suoi abitanti la realtà di della Neretva, a est. Questa parte della Non solo perché è il quartiere mo- albergo di classe internaziona- secolare è stato distrutto pro-
sto sul New York Times, che affermava questo Stato? Come convive quest’ulti- città è stretta, chiusa tra il fiume e la derno della città, strade dritte fian- le. Librerie che espongono il prio per isolarla definitiva-
che dal 1995 le alte sfere del potere bo- ma con la loro personale realtà? Come montagna. La riva destra, invece, si al- cheggiate da ricchi edifici degli anni “libro nero” delle atrocità musulmane, mente dal mondo. L’arco spezzato gia-
Settanta, spazi verdi, cam- il ritratto del cardinale ce nel fiume. Dei soldati spagnoli fan-
pi sportivi. Ma perché tut- Stepinac, che ha fatto par- no la guardia alla passerella. Riva sini-
Prostituzione: missioni di pace sotto accusa to è diverso. Fioriscono le Le rovine della lare di sé al tempo degli stra: pochi minuti di cammino nella
bandiere, i gonfaloni e i ustascia e, più recente- via principale, dove passano i camion
Bosnia non sono
I
n Bosnia più che altrove la non guadagnano nulla, mentre il loro i serbi con i
“ manifesti dai colori croati. mente, quando il papa ha con rimorchio e i blindati della Sfor
prostituzione e il commercio di debito nei confronti del protettore musulmani e dopo gli
donne sono fiorenti settori economici cresce per i costi di mantenimento”. Si affari bevono
E lo slogan: “Nessuna il risultato di deciso di beatificarlo. Edi- (spagnoli e francesi), ci permettono di
identità senza entità”. Il cole che vendono la stam- ammirare alcune moschee rimesse a
grazie alla presenza delle forze di tratta infatti di investimenti che insieme, uniti dal
pace. Migliaia di uomini stranieri, tutti devono garantire un ritorno nostalgico ricordo di Tito. Le fosse
che significa: noi che combattimenti pa croata del giorno e rivi- nuovo in mezzo agli edifici anneriti.
manteniamo l’identità ste tedesche. I prezzi sono
forniti di valuta occidentale e ormoni,
garantiscono una stabile domanda
immediato. “Le ragazze hanno un
orario di lavoro severo: dalle otto di
comuni e i crimini di guerra non
interessano a nessuno. Solo il
croata vogliamo avere la accaniti, ma di in kuna, la moneta della “Non esistono nomi innocenti”
nostra entità – quella che è Croazia. un’ora di autobus quasi vuoto

per le case d’appuntamento, dove
sempre più donne sono costrette a
prostituirsi”. È questa la terribile
realtà denunciata dal settimanale
tedesco Die Zeit. Il fatto che una tale
presenza di uomini abbia incentivato
la prostituzione potrebbe passare per
un effetto collaterale. Ma questi
uomini sono i soldati delle forze di
pace arrivate in Bosnia per difendere i
diritti umani. E finiscono per
calpestare i diritti delle donne,
sfruttate come una qualunque merce.
“Gli stranieri pagano prezzo pieno:
cento marchi per un’ora, cinquanta
per trenta minuti, ma i clienti più
fidati hanno degli sconti. Le ragazze
sera fino alle sei del mattino ballano e
servono i clienti, poi dormono fino al
pomeriggio. Ma alle tre si riprende
con le pulizie. A una media di tre
clienti per notte si può ammortizzare
il prezzo d’acquisto in due
settimane”. Le donne sono attirate in
Bosnia attraverso false offerte di
lavoro e quindi vendute a prezzi che
oscillano tra i 1.500 e i 3.000 marchi. Il
principale centro di smistamento è
Arizona-Market, un villaggio al
confine tra la parte serba e quella
croato-musulmana. “Qui si vendono
merci di contrabbando: musicassette
bulgare, lenzuola turche, sigarette
macedoni. I croati trattano con i serbi,
A
commercio è importante”. Le
esistita durante la guerra una distruzione Camminiamo verso sud da Mostar, al di là delle vette
istituzioni non sembrano
sotto il nome di “Herzeg- con l’intenzione di riattra- spoglie, annidata sul fianco del-
preoccupate. “I politici locali
Bosna”; non abbiamo
meticolosa versare la Neretva sulla la montagna, c’è la cittadina di
considerano utili le prostitute perché
niente a che vedere con passerella che sostituisce Nevesinje, nella zona della Repubblica
proteggono le bosniache dalle insidie
gli “altri”. Se questo quartiere ha subìto il famoso vecchio ponte. Improvvisa- serba di Bosnia. Lasciamo rapidamen-
degli stranieri”. Solo pochi inviati
gli effetti della guerra, sono stati can- mente vediamo la nuova cattedrale. Un te la valle della Neretva per imboccare
dell’Onu e dell’Osce aiutano le
cellati. silo di cemento. Terribile. Incompiuta una strada di montagna. Superiamo un
organizzazioni umanitarie. Una
Le nostre domande si scontrano con ma già, nel sottosuolo (non osiamo di- accampamento militare spagnolo e al-
possibile soluzione al problema viene
visi diffidenti. Siamo noi a immaginar- re la cripta), i riflettori illuminano de- cune pattuglie di blindati. Più avanti
dall’americana Maureen Kelly, che
li ostili quegli uomini che discutono cine di file di comode sedie rivolte ver- un altro accampamento, questa volta
propone una maggiore presenza di
davanti ai caffè? Hanno dai venticinque so l’altare come verso la scena di un ucraino. E sempre le pattuglie. Se non
donne nei contingenti. “Le donne
ai cinquant’anni, il cranio sistematica- music-hall. ci fossero loro la strada sarebbe quasi
violentate e traumatizzate si fidano
mente rasato e vestono tute sportive dai I passanti diventano più rari, riap- deserta. Attraversiamo un valico a cir-
più di una donna in uniforme che di
colori sgargianti che portano come se, paiono le distruzioni. Ancora pochi ca 1.100 metri e sbuchiamo in un alto-
un uomo”, afferma. Ma al momento il
avendo abbandonato a malincuore l’u- passi, qualche rovina occupata dagli piano vuoto dove c’erano un tempo vil-
progetto ha ottenuto l’appoggio solo
niforme, avessero adottato provviso- zingari e non c’è più niente. Passiamo laggi, fattorie, giardini e greggi: in-
di Gran Bretagna e Stati Uniti.
riamente l’abbigliamento che più le so- su un piccolo affluente. Progressiva- somma la vita. Oggi, per venti chilo-

20 internazionale 319, 28 gennaio 2000 internazionale 319, 28 gennaio 2000 21

 IN COPERTINA RITORNO IN BOSNIA

chiedono la convocazione degli amba- dalla parte croata di Mostar, non im- piedi i nuovi occupanti sono ancora co-
sciatori dei paesi dell’Organizzazione bocca la strada diretta, che si trova nel- stretti a sostituire le finestre con delle
per la sicurezza e la cooperazione in la zona “musulmana”. Si arrampica sul- tavole di legno.
Europa (Osce) presenti in Bosnia Erze- le montagne che limitano la valle a Stolac, in fondo alla sua valle dalle
govina: si tratta di un intollerabile at- ovest per una strada stretta e sinuosa pendici boscose: lungo il fiume, i ra-
tentato alla sovranità na- che non è stata progettata gazzini pescano le trote. Del borgo no-
zionale, ma quale? per un traffico intenso. to per le sue dimore ottomane resta for-
Da quando siamo arri- Serbo-croato è se una casa su venti. File di muri peri-
vati, ci scontriamo col pro-
blema della lingua. Klav-
una parola tabù. Ali francescane
La pianura dell’Erzegovi-
colanti, ciascuno dei quali porta scritto,
in nero, il nome musulmano della fa-
dij Sluban ha imparato il Si parla croato, na in cui sbuchiamo è ri- miglia che ha vissuto lì. Nella strada
serbo-croato da bambino, dente. Il rosso dei tetti di centrale, una ventina di caffè di un lus-
parallelamente allo slove- serbo, bosniaco: tegole si confonde con so aggressivo: sedie cromate, neon, mu-
no dei suoi genitori. Al- quello delle bandiere sica a tutto volume. Due drogherie, do-
trove si direbbe che “parla cioè la stessa croate. Villaggi stretti in- ve si trovano prodotti dai prezzi euro-
la lingua del posto”. Qui torno alla loro chiesa, case pei. Alle due estremità della città, un
questo fatto gli si può ri- lingua con nuove o in costruzione in deposito di beni di prima necessità. Le
strade adiacenti sono state sgomberate
torcere contro. Parla la lin-
gua, sì, ma non proprio
accento diverso mezzo ai campi. La regio-
ne vive sotto l’ala protet- dai bulldozer, ma sui lati giacciono an-
“quella” lingua. Da dove trice dei francescani di cora, arrugginiti, alcuni elettrodome-
viene? Perché è lì? Contemporanea- Medjugorje. Nel 1981 qui è apparsa la stici.
mente troppo vicino e diverso. Diffi- Madonna. Da allora, anche nei mo- Isolata fra le macerie, qualche casa
denza. È necessario spiegare: è france- menti peggiori della guerra, grazie ai intatta: giardino, biancheria stesa, ru-
se, di origine slovena… Non importa: milioni di pellegrini e a un intenso mori di televisione, bambini che gio-
lui che ha vissuto la sua infanzia, la proselitismo in tutto il mondo, cano, la vita senza storia. Ciò
scuola, le vacanze, le partite di calcio, i la Madonna ha fatto piovere non toglie che le famiglie che
gruppi rock, i fumetti in un paese che l’abbondanza sui monaci e su vivono lì debbano sentirsi sole
GRAZIA NERI

si chiamava Jugoslavia e che lui amava, tutto ciò che qui è croato e cat- e che abbiano tutte alle spalle,
è diventato altrettanto straniero e forse tolico – un pleonasmo. sicuramente, una storia diffici-
più sospetto di chi non ne parla la lin- I francescani gestiscono le le. Ma di che cosa possiamo ac-
Sarajevo. La periferia è cresciuta negli campana della chiesa ortodossa suona il ripiegamento su se stessi. L’ostilità. Fi- gua. parrocchie della diocesi. Sono cusarle? Non sono state loro a
anni Settanta tra grattacieli e industrie mezzogiorno. Sarebbe inutile cercare niamo per confessarci che ci stiamo fa- Il serbo-croato? Una parola tabù. Si stati il lievito del “rinnovamento” croa- far questo. Il lavoro è stato cominciato
la moschea, la torre dell’orologio otto- cendo la stessa domanda: quale inci- deve parlare “croato”, “serbo”, “bosnia- to. Che importa se Roma non ha aval- dall’esercito nazionale jugoslavo, cioè
metri e fino all’orizzonte limitato dalle mana segnalata nelle guide. Molta gen- dente improvviso – e violento? – verrà co”. Cioè, fondamentalmente, la stessa lato i pretesi miracoli e se, nel 1991, l’ar-
montagne, solo pezzi di muro anneriti te nella strada principale. Siamo gli a rompere la bolla? Eppure no, è im- lingua, ma accentuando tutte le varia- civescovo di Mostar ha denunciato gli
La Bosnia Erzegovina in cifre
dal fuoco. Di tanto in tanto un cumulo unici stranieri, se si eccettuano i carri possibile, dal momento che quegli uo- zioni di accenti e di vocabolario. Una “interessi turistici” che alimentavano il
più consistente: un villaggio, di cui ri- armati tedeschi che sfilano lentamen- mini hanno deciso che non esistiamo. parola diversa – per esempio per dire “mito di Medjugorje”. Forti del loro Superficie 51.631 kmq
mangono soltanto i türbe del cimitero. te. Non possiamo passare inosservati. Se hanno un conto in sospeso, ce l’han- “pane” o “stazione” – o pronunciata in esorbitante potere economico, questi Popolazione (1999, stima) 3,4 milioni di abitanti
Non è il risultato di com- Ma gli sguardi non si fer- no con la loro storia. O semplicemente maniera differente denuncia “l’altro”. “crociati” della lotta contro l’islam sono Gruppi etnici
musulmani (43%), serbi
battimenti accaniti, ma di mano su di noi più che sui con la storia, che li ha lasciati lì, in trap- A Sarajevo l’insegnamento è impartito stati la punta di lancia del regime na- (31%), croati (17%)

una distruzione meticolo-
sa.
Eppure no, la vita non
“Se hanno un blindati, ci attraversano, si pola. Hanno sognato una grande Ser- obbligatoriamente in bosniaco. Risul- zionalista di Franjo Tudjman. È nella Moneta marco convertibile (marco ted.)
Lingue bosniaco, croato e serbo
ostinano a ignorarci. Nel bia e si ritrovano nella minuscola en- tato: la gente che incontriamo non sa loro città che gli estremisti neoustascia
conto in caffè buio dove entriamo clave di una minuscola repubblica. In- più dare un nome alla sua lingua: allo- delle forze croate di difesa (Hos) hanno Capitale Sarajevo

è completamente assente. sospeso, ce per riscaldarci nessuno torno a questa città, la morte si deposi- ra dice “la lingua” o “la nostra lingua”. insediato, nel 1992, il loro quartier ge- Ordinamento dello Stato Repubblica federale com-
posta da due entità: la Federazione croato-musulmana
Sbucata non si sa da dove, degli uomini seduti ai ta- ta su ogni cosa come la fuliggine sulle In proposito, Paul Garde aveva già det- nerale, preludio alla nascita della “re- (51% del territorio) e la Repubblica serba (49%). Ogni
una banda di adolescenti l’hanno con la voli volta la testa. Qui, più rovine. Se hanno scelto di negare la no- to tutto nel 1994 nel suo Journal de voyage pubblica” croata di Erzegovina (Her- entità è dotata di un proprio parlamento e governo (gui-
dato da un presidente e da un vicepresidente).
con le scarpe da tennis sa- ancora che nella Mostar stra esistenza, è forse perché sanno che, en Bosnie-Herzégovine, testimonianza in- zeg-Bosna), oggi scomparsa, che avreb- La presidenza della Repubblica centrale è composta da
le sull’autobus: in quello loro storia. O croata, crani rasati e tute là da dove veniamo, è la loro esistenza sostituibile: “Molte altre cose in questo be dovuto a sua volta preludere al ri- tre membri, eletti a suffragio universale, in rappresentan-
za delle tre etnie (un musulmano, un serbo, un croato);
che è il loro paesaggio sono la regola. Con l’ag- a essere negata. paese sono innominabili. Non esistono congiungimento con la Croazia, se a
quotidiano chiacchierano semplicemente giunta di qualche folta nomi innocenti”. Dayton Tudjman non l’avesse sacrifica-
presiede, a rotazione, colui che ha ottenuto la maggioran-
za dei voti. Il Consiglio dei ministri è nominato dalla pre-
sidenza. Il parlamento centrale è composto dalla Camera
e si agitano rumorosa- barba. Tutti, probabil- Quale sovranità? Il nostro autobus per Stolac, città ta in cambio dell’appoggio americano.
mente come tutte le licea-
con la storia” mente, hanno fatto la Ritorno a Mostar est. La stampa dà am- croata della Federazione croato-mu- Questo aspetto di vetrina della pro-
dei rappresentanti (eletti a suffragio diretto, per due terzi
croato-musulmani e per un terzo serbi) e dalla Camera
dei popoli (5 delegati per ogni etnia).
li d’Europa. guerra. Adesso sembra pio spazio a un grave incidente che si è sulmana, passa, e questo mi stupisce, sperità croata è tanto più significativo
Pil (1998, stima) 5,8 mld. $
Scendiamo attraverso una foresta di che non facciano altro che aspettare. verificato dall’altra parte del fiume. Al- per Medjugorje. Certo, Medjugorje è a se lo confrontiamo con la Krajina, nel-
Pil pro capite (1998, stima) 1.720 $
pini. La stazione di Nevesinje è squalli- Che cosa? Di ricominciarla? O sempli- cuni soldati della Sfor hanno circon- sud, come Stolac: ma Stolac è a trenta la stessa Croazia. Questa regione da cui,
Inflazione (1997) 11,8 %
da. Un centinaio di blindati verdastri si cemente niente? dato un edificio e hanno scoperto un chilometri a est della Neretva, mentre alla fine del 1995, i trecentomila abitan-
Disoccupazione 75 %
arrugginiscono in un campo: i resti di Il gestore ci comunica il prezzo dei arsenale, documenti falsificati e forti Medjugorje si trova sul lato opposto, a ti serbi sono stati cacciati in poche ore
Debito estero 815 mld. $
quello che è stato l’esercito della Re- nostri tè in dinari. Ancora pochi passi. somme di denaro. La popolazione del ovest. L’autista alza le spalle: “Certo, hai dall’offensiva dell’esercito croato, non
Tasso di emigrazione 33,4 per mille
pubblica serba di Bosnia. Qui siamo in Camminiamo come in una bolla. Si re- quartiere croato è scesa in strada, le au- ragione, attraverso la valle era più bre- gode delle stesse attenzioni da parte di
Fonti: The World Fact Book 1999; Calendario De Agostini 2000
una delle sue postazioni avanzate. La spira la penuria, e non solo materiale: torità croate della città protestano e ve… una volta”. E dunque, partendo Zagabria. Nelle poche case rimaste in

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IN COPERTINA RITORNO IN BOSNIA

le forze regolari serbo-montenegrine, da serbi – lui dice da “ortodossi” – sono fatto un grande balzo in avanti. Sono
nella sua offensiva del 1991, e completa- state tutte distrutte. Sedici famiglie passati direttamente alla fase del post-
to dall’esercito croato, che ha riconqui- hanno presentato domanda di rico- capitalismo. Gli occidentali non lo san-
stato la città. Gli abitanti di queste case struzione e, nel frattempo, i croati no, ma siamo noi in anticipo su di lo-
provengono da altri luoghi. Altri luo- hanno costruito duecentotrenta case. I ro”.
ghi in cui le loro case, a loro volta… musulmani? Sono stati loro ad acco-
In questo posto quasi deserto, stupi- glierlo quando è stato cacciato. Ma re- Un protettorato europeo
sce l’abbondanza di caffè, centemente, quando è an- i confini tra le diverse zone del-
ai cui tavoli stanno seduti
uomini dalla testa rasata.
In realtà Stolac è a pochi
chilometri dalla “frontie-
I politici hanno
fatto un grande
dato a Mostar, è rimasto di-
verse ore seduto in un
caffè, aspettando che pas-
sasse una faccia conosciu-
A la Bosnia Erzegovina, le rovine.
Al centro di queste zone, l’appa-
renza di una vita “normale”. Si
impara a riconoscere in che zona ci si
ra” con la Repubblica ser- balzo in avanti: ta. Nessuno. trova. Sulla strada da Sarajevo a Tuzla
ba. Lungo la strada un im- La giovane donna, rifu- si sa di essere nel territorio che dipen-
menso mercato allinea le sono passati giata in Montenegro, sta de direttamente da Sarajevo perché i
sue bancarelle fatte di terminando i suoi studi di minareti convivono con qualche cam-
blocchi di cemento. Lì, la direttamente legge a Podgorica. Da un panile. Qui, come in tutta la Bosnia, i vi-
mafia serba e quella croa- anno ha trovato un lavoro si e i comportamenti portano il segno
ta concludono i loro affa- alla fase del che le permette di soprav- di una vita difficile e di un passato do-
ri: il più grande traffico di
auto rubate d’Europa. Du-
postcapitalismo vivere: 300 marchi al me-
se. È la prima volta che tor-
loroso. Ma si vede talvolta, sul bordo
della strada, un agnello che arrostisce
rante la guerra del Kosovo na nel suo paese natale, il davanti a una locanda, e lo straniero
i carri attrezzi serbi venivano a conse- viaggio costa troppo per le sue possibi- non si sente rifiutato. Nelle zone croate
gnare il bottino razziato nelle strade di lità. Gli abitanti l’hanno salutata, ma si vedono solo chiese cattoliche, do-
Pristina e di altre città. uno solo ha parlato di quello che è suc- vunque sventolano le bandiere a scac-
Proseguiamo verso sud. L’autobus cesso quando i croati le hanno brucia- chi bianchi e rossi, c’è un’atmosfera di
che collega Stolac a Trebinje, nella Re- to la casa, e non era nativo del luogo. attività e un atteggiamento di sfida ver-
pubblica serba, sulla Drina, circola da Come molti è ossessionata dal pro- so lo straniero. Nella zona serba è evi-

GRAZIA NERI
appena una settimana. E non basta: blema dei documenti d’identità. È ser- dente che gli abitanti si sentono abban-
non passa da due giorni, ci dicono, per ba ed è nata nella zona che og- donati, traditi da tutto il mon-
mancanza di viaggiatori. Effettiva- gi è croata; tra pochi mesi la do, a cominciare da Milosevic. Sarajevo. I visi e i comportamenti mente famosi, come Sarajevo o Mo- sono affluiti quelli che venivano cac-
mente siamo in otto alla partenza. An- sua tessera di rifugiata rila- Si sentono in un universo chiu- portano il segno di una vita difficile star), è inevitabile che tenda a norma- ciati dalle campagne. Le tensioni do-
cora una strada di montagna dove, a sciata in Montenegro non sarà so, senza prospettive. Trasuda- lizzare definitivamente il paesaggio ur- vute alla sovrappopolazione sono sfo-
tratti, i veicoli sono costretti a far ma- più valida. Impossibile ottene- no la miseria, l’estrema po- nite le lezioni, tornano nei villaggi cir- bano. È proprio fra le persone, quanto ciate, nel 1993, in combattimenti per le
novra quando si incrociano. Si susse- re a Podgorica dei documenti vertà e il rimpianto – tra gli costanti. Hanno quindici anni e dicono o più che sui muri e sulle pietre delle strade tra musulmani e croati che si so-
guono le pattuglie della Sfor. E sempre montenegrini. Non può avere uomini apparentemente sfac- di non essersi mai spinti oltre un rag- loro città, che vanno cercate le conse- no conclusi con una spartizione: croati
i villaggi distrutti. l’identità jugoslava, perché Belgrado cendati – di un’impossibile rivincita, gio di dieci chilometri intorno alla guenze della guerra. Ma nel borgo moderno di No-
non vuole bosniaci. Dubita che Saraje- una violenza contenuta. città, al di là del quale si trovano una queste persone, che resta- vi Travnik e musulmani
Identità divise vo le conceda dei documenti dello Sta- Sarebbe facile lasciarsi ingannare cintura di distruzioni e le mine. Resta il no malate di passato, non La guerra e la nella città vecchia. Trav-
Vicino a noi un uomo che ha l’età del- to bosniaco: è una cosa molto compli- dall’aspetto delle città. Un villaggio di- fatto che lo straniero deve fare uno vogliono parlarne. Del re- nik è uscita dall’isolamen-
la pensione discute con una giovane cata e poi “non si fidano dei serbi”. Do- strutto si riconosce immediatamente. sforzo di memoria. Questa enclave sto molte di loro, non es-
pulizia etnica to solo nel corso della
viaggiatrice. Sono serbi e tornano dai ve andrà, che farà? A che le serviranno Una città, anche se mostra ancora le fe- martire ha rischiato di subire la stessa sendo della città, non ne sono riuscite a campagna d’inverno del
rispettivi villaggi di origine, vicino a i suoi studi? rite, è un’altra cosa. Foca, sulla Drina, sorte di Srebrenica, che ha perso circa conoscono il passato e, del 1995, grazie all’esercito bo-
Mostar. Lui aveva una casa di trecento- Lui ripete quello che dicono le per- era una città per il 70 per cento musul- diecimila dei suoi abitanti musulmani, loro, non sono riuscite a cancellare la sniaco di Sarajevo. Il pre-
cinquanta metri quadrati. Ci viveva be- sone della sua età: si viveva bene in Ju- mana, dal fascino orientale. Ribattezza- cacciati dall’esercito della Repubblica salvare nulla. mio Nobel bosniaco cre-
ne: in famiglia entravano quattro sti- goslavia. Negli anni Settanta il livello ta “Srbinje” – la Serba – è un borgo che serba e poi massacrati nella foresta per Ivo Andric riconosce- storia antica e deva nella vita in comune
pendi, solo la figlia non lavorava per- di vita era superiore a quello della Spa- sembra quasi senza passato, pieno di ri- ordine del generale Mladic, in una not- rebbe la sua città natale? dei popoli della Jugosla-
ché studiava, e lui rimpiange il suo gna, si viaggiava come si voleva. Lei ac- fugiati insediati “provvisoriamente” da te d’estate del 1995, mentre tentavano di Alte sulla valle si ergono recente di via, al di là dei regimi po-
amico croato scomparso dalle parti di cusa il socialismo, lui lo difende: “C’era anni. L’“urbicidio”, qui, non è la città ra- raggiungere Gorazde. sempre le rovine della cit- litici. A Pale, Karadzic ha
Spalato. Rifugiato a Trebinje, torna a ca- un futuro, era sempre possibile mi- sa al suolo, ma la città spossessata della tadella dove, nella sua Cro-
molte città tentato di recuperarlo,
sa regolarmente perché ha ottenuto “la gliorare”. Sicuramente i quadri diri- sua storia, svuotata dei suoi antichi abi- Ricostruire passato e futuro naca di Travnik, il pascià con la scusa che era di lin-
ricostruzione” sotto la direzione degli genti ne approfittavano: avevano la ca- tanti, decerebrata. Se la guerra e la pulizia etnica sono riu- Husref riceveva un tempo il console gua serba. E poiché aveva scritto alcu-
italiani; ma soltanto due stanze con cu- sa, una macchina, una seconda abita- Più in alto sulla Drina, Gorazde è scite a cancellare la storia antica di mol- francese Daville. Bisognerebbe scrive- ne pagine che non lusingavano il na-
cina. Pensa di andarci a vivere? Non ri- zione… Lei gli parla della residenza un’enclave musulmana: alcune case di- te città, anche la loro storia recente si re una nuova cronaca di Travnik: sa- zionalismo musulmano, ne è nata una
sponde. Per il momento cerca di racco- estiva di Tito. Lui: “Non erano i ricchi strutte, lungo il fiume, ricordano che la cancella. La ricostruzione, finanziata rebbe quella della fine della tolleranza, polemica sulla stampa di Sarajevo. La
gliere i prodotti del suo frutteto. Ma di adesso, auto da centomila marchi e città è stata, per anni, bersaglio dei can- dagli aiuti internazionali, condotta trama del racconto di Andric. Travnik tolleranza è lontana.
glieli rubano, gli tagliano gli alberi: case da un milione”. Lei: “Guarda dove noni serbi piazzati sulle montagne co- spesso dai contingenti della Sfor, rap- contava nel 1991 circa settemila musul- Da Travnik a Bihac, a perdita d’oc-
“Non ci sono più uccelli né animali, so- ci ha portato il tuo socialismo”. La ra- perte di boschi. Ma la sera, su una piaz- presenta un enorme sforzo per far usci- mani, seimila croati e duemila serbi. chio, la terra “liberata” è un’immensa
lo topi”. gazza spiega il suo punto di vista: “Do- za, alcuni abitanti commentano una gi- re gli abitanti dal caos. Ma, nello stesso Nel 1992 tutta la zona ha subìto la puli- distesa di campi vuoti e di pietre anne-
Le settanta case del villaggio abitate po tutto, i nostri uomini politici hanno gantesca partita a scacchi. I giovani, fi- tempo (a parte i luoghi particolar- zia etnica dei serbi. Nella città assediata rite. Sul bordo della strada, un campo

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 IN COPERTINA RITORNO IN BOSNIA

ro vagone per quelli del Kosovo. Siamo del presidente Izetbegovic, a comincia- mento è paradossale, perché i regimi
passati da Belgrado e hanno aggancia- re dal suo stesso figlio. dei due Stati, quello del defunto Tudj-
to un altro vagone, a Sarajevo un altro Le strade che collegano le diverse man e quello di Milosevic, condivido-
e a Zagabria un altro ancora; quando zone sono costantemente pattugliate no la responsabilità di questa guerra e
siamo arrivati in Istria avevamo forma- dai blindati della Sfor: è questa la con- hanno attuato la stessa politica di odio
to un treno e in tutti i vagoni si cantava, dizione essenziale perché restino libe- e di sterminio. Quanto agli abitanti,
si faceva baldoria. Che cosa è successo? re da posti di blocco, da controlli della musulmani o meno, della zona cosid-
Che cosa ci è accaduto?”. Un diploma- polizia locale e dal racket. Per mante- detta “musulmana”, devono digerire il
tico francese mi ha detto a Sarajevo: nere la libertà di circolazione bisogna fatto che oggi il loro futuro dipende
“Un amico del presidente Izetbegovic dunque mantenere una sorta di stato soltanto dall’appoggio della comunità
mi ha confidato che le persone ci met- d’assedio. internazionale – che tanto gli è manca-
teranno molto tempo ad accettare di La presenza militare dei 60mila uo- to nelle ore cruciali.
non essere in tre nella loro testa”. mini e donne della Sfor, delle missioni
Le persone che abbia- dell’Osce (i cui uffici di I punti nella partita
mo incontrato non fanno sminamento sono onni- Anche per quelli dei suoi abitanti che
parte della cerchia presi- Per ricostruire presenti) e delle organiz- non lo contestano, lo Stato bosniaco,
denziale. Né sono di quel- zazioni umanitarie assicu- formato da tutto il territorio della Bo-
le che viaggiano in auto,
uno Stato di rano le condizioni di un snia Erzegovina e con sede a Sarajevo,
hanno telefoni cellulari e diritto, non più minimo di pace sociale e resta lontano e complicato, creato da
ville nuove di zecca che di attività economica. I mi- accordi altrettanto lontani e complica-
sembrano aver scelto Eu- lacerato da litari stranieri danno mol- ti. Anche il nome della moneta uffi-
rodisney come prototipo to, in compiti che non so- cialmente “nazionale”, il deutsche-
del lusso. Sono persone rapporti etnici, no specificamente i loro. mark, il marco convertibile, non è na-
modeste. Molte sono trop- Bisogna aver visto l’eserci- zionale. Possono solo segnare i punti
po vecchie per aver parte- servirà più di una to spagnolo organizzare, nella partita fra l’amministrazione in-
cipato attivamente alla per i bambini di una città ternazionale e i poteri locali, legali o
guerra; sono adolescenti
generazione serba completamente occulti. La realtà quotidiana è un pro-
GRAZIA NERI

che vanno al liceo; donne spenta, la “maratona del- tettorato, senza il quale tutto crolla.
che cercano di vendere o di comprare l’amicizia”, per capire l’importanza di Per l’Unione europea l’intervento in
qualcosa al mercato di un’altra città. quest’impegno e la scommessa che pre- Bosnia è diventato un test della sua stes-
Sarajevo. La maggior parte degli casa”. Invece gliel’hanno bruciata. “So- o arruolarsi nelle forze montenegrine. Compongono la massa delle vittime, in suppone: vincere la battaglia del tem- sa esistenza? Ma i bosniaci, al centro
abitanti non è originaria della città no stata ricoverata in un reparto di Lui è andato in Bosnia. Médecins sans questa guerra che è stata scatenata pri- po. dell’Europa, sono gli oggetti e non i
neuropsichiatria”. Non poteva restare: frontières l’ha mandato qui. E dopo? ma di tutto contro i civili. E sembra che Nel frattempo croati e serbi di Bo- soggetti di questo test: “protetti”, sì, ma
per i rifugiati del Kosovo: erano 1.500, bosniaca, non parla né albanese né ser- Non può tornare “a casa”. Del resto è – nonostante quello che si dice nella snia si sentono ugualmente traditi. I in una riserva, un cordone sanitario
ripartono senza gioia, rassegnati. Ri- bo-croato. In Kosovo è una straniera. In sconvolto da quello che ha appena sen- cerchia presidenziale – non riescano ad primi vivono nella frustrazio- che molti vivono come una
mangono gli “irrecuperabili”. Come Bosnia non ha più una famiglia, tutti i tito alla radio. Un funzionario bulgaro accettare l’idea di essere in tre. Ma che ne di non appartenere alla ve- prigione. E se un vero Stato di
questa famiglia di rom: “Ma no, non sia- suoi documenti sono rimasti laggiù. delle Nazioni Unite è stato linciato: al- peso hanno di fronte a quei loro con- ra Croazia. I secondi non si diritto, fondato su rapporti so-
mo rom, parliamo solo Dove andrà? cuni uomini gli avevano semplice- cittadini, più attivi e più determinati, aspettano più nulla dalla Ser- ciali e non più lacerato da rap-
serbo”. I bambini non so- mente chiesto l’ora in serbo, lui ha ri- per cui l’odio resta l’unico bene di con- bia. La Croazia sogna di candi- porti etnici, potrà essere rico-
no a scuola: “Gli altri bam- I rom del Kosovo Vita da rifugiati sposto senza alcun sospetto nella stessa sumo accessibile sul mercato? Quei lo- darsi all’Unione europea; la struito, le potenze che si sono
bini zingari li hanno cac- Il giovane medico del lingua, firmando la sua condanna a ro concittadini hanno fatto la guerra Serbia è stata sconfitta e messa impegnate a farlo devono sa-
ciati: li accusano di essere
non tornano a campo era caporeparto di morte. Il medico parla albanese, ma per cacciare definitivamente gli altri, al bando dalla stessa Unione: vista dal- pere che occorrerà più di una genera-
dei traditori”. Non posso- casa: gli zingari li pediatria a Pristina. “Sono male. È musulmano come gli albanesi, dalla testa come dalla terra. E quindi, la Bosnia questa differenza di tratta- zione. (c.p.) p
no tornare in Kosovo: “Per un rifugiato che si occupa ma per loro la sua lingua è quella del per ragioni esattamente inverse, non si
gli albanesi siamo collabo- accusano di di rifugiati; la mia condi- nemico. “Eppure ho curato tutti i loro rassegnano neppure loro a essere in Un libro
razionisti”. La Serbia non zione è precaria quanto la figli…”. tre. In ogni caso, sono molte le teste
Lo specchio di Sarajevo
vuole sentirne parlare. In essere traditori, loro”. Musulmano del I suoi documenti di rifugiato sono malate.
di Adriano Sofri (Sellerio 1997, 24.000 lire)
Bosnia non c’è posto per Montenegro, è nato a Tito- provvisori. Deve recuperare un’iden-
questi stranieri. Dove an- serbi e bosniaci grad, oggi Podgorica. tità. Ma quale? Quella montenegrina? Una prigione dorata
V
orrei spiegarvi l’impressione della prima sera in cui percorsi al buio le strade
dranno? E questa donna Quando era bambino suo Andrà a Podgorica. Se laggiù non gli ri- “L’odio è la cosa meno costosa da di- di Sarajevo, su un’auto che correva a fari spenti, slittando sul ghiaccio, per
che ha perso tutto? Bo-
non li vogliono padre, noto professore, lasceranno dei documenti montene- stribuire quando la gente non ha più eludere il tiro dei cecchini. Il guidatore – poi diventato mio amico, lo chiamano
sniaca musulmana, aveva decise di andare a eserci- grini, dovrà arrivare a Belgrado. Ma co- niente, e rende molto”, ci dice un uo- “avantreno” perché una volta una granata centrò la parte posteriore della sua
seguito il marito in Kosovo. Suo mari- tare a Pristina, dove mancavano i me- sa devono farsene i serbi di un musul- mo. C’è anche, e soprattutto, la nuova macchina, e lui proseguì di corsa su due sole ruote, fino a ripararsi dietro un
to è morto. Suo figlio era al quarto an- dici. mano? Sogna di andare in Canada. Per classe dei venditori di odio, per cui la muro – accendeva ogni tanto per un momento i fari, e in quella luce breve e
no di architettura. “Era?”. Non ne sa- Il ragazzo è cresciuto e ha studiato in presentare una richiesta di emigrazio- divisione è, come lo è stata la guerra, la spettrale scoprivo una folla di pedoni che marciavano ai lati della strada, e anzi
premo di più. Kosovo. Otto giorni prima dei bom- ne bisogna avere un passaporto. E nel condizione di un potere e la fonte di in- schizzavano via al passaggio dell’auto in modo patetico e buffo. Quella
Quando l’esercito è venuto a svuo- bardamenti è partito con la famiglia. In frattempo? numerevoli traffici che non è il caso di moltitudine di figurine rapide e solitarie svelate come in un’impresa clandestina
tarle la casa, per calpestare tutto quello Montenegro tutti i suoi vecchi amici “Mi ricordo”, dice, “quando sono an- lasciare inaridire. Questi sì, restano in dal bagliore di un faro, che si affrettavano ciascuna a una propria meta, mi
che non valeva la pena di essere porta- hanno dovuto scegliere: o entrare a far dato ai campionati studenteschi di pal- tre nella loro testa. E ne esistono alcuni fecero sentire davvero come un visitatore all’inferno.
to via, si è detta: “Mi resterà sempre la parte dell’esercito nazionale jugoslavo lacanestro di Jugoslavia: c’era un inte- esemplari, è vero, anche nella cerchia

26 internazionale 319, 28 gennaio 2000 internazionale 319, 28 gennaio 2000 27

SCIENZA SCIENZA

zione tra due corpi è direttamente pro-

Capire come le persone usano le strade delle città può essere utile per porzionale alla loro massa e inversa-
progettare luoghi più funzionali, combattere il traffico e la criminalità. mente proporzionale al quadrato della
distanza che li separa. Nella versione
Una nuova teoria sfida le pratiche architettoniche tradizionali degli esperti di traffico, la quantità di
traffico tra due zone collocate all’in-

LA SINTASSI
terno di un’area più ampia sarà diret-
tamente proporzionale al numero di
veicoli che cominciano e finiscono il
loro tragitto in ciascuna zona e inver-
samente proporzionale al tempo ne-
cessario per spostarsi da una zona al-

DELLO SPAZIO
l’altra. Se si progetta di creare un per-
corso più rapido, il modello prevede
che la nuova strada raccoglierà il traf-
fico che prima utilizzava i tragitti più
lenti tra le due zone.
Per raccogliere i dati necessari a co-
struire questo modello, gli ingegneri
M I C K H A M E R , N E W S C I E N T I S T, G R A N B R E TA G N A
del traffico conducono un costosissimo
sondaggio tra gli automobilisti, chie-
state per attraversare la strada quando si ferma fatto che permette di progettare spazi dendo loro da dove vengono e dove
che funzionano. Alcuni architetti han- stanno andando. A partire da questi
una macchina. Un passeggero si affaccia al finestrino e vi no utilizzato la sintassi dello spazio per dati calcolano quanto traffico proviene
chiede come arrivare alla banca più vicina. Si dà il caso che progettare uffici che favoriscono la da ciascuna zona. Aggiungono qual-
creatività, per rivitalizzare le zone ur- che fattore artificiale per fare in modo
i tragitti possibili siano due, uno più lungo, che prevede di

percorrere la strada principale e girare una sola volta a si-
nistra, e uno molto più breve ma contorto, attraverso stra-
de secondarie. Quale gli consigliate?
Probabilmente la via più lunga e più
semplice. Se provaste a dargli indica-
zioni con troppe svolte a destra e a si-
nistra, il guidatore rischierebbe di per-
dersi. Forse questo accade perché il no-
stro cervello non riesce a gestire un’ec-
cessiva complessità, gli esseri
umani preferiscono i percorsi
facili a quelli labirintici. È lo
stesso desiderio di semplicità
che ispira una vecchia battuta:
“Come arrivo a Old Kent Road da qui?”,
chiede un tizio. “Be’, se fossi in lei, io
non partirei da qui”, risponde l’altro.
La nostra preferenza per i percorsi
lineari può apparire ovvia, ma sembra
sfuggire a molti architetti e urbanisti.
Non è così per Bill Hillier, che se ne era
già accorto negli anni Ottanta, mentre
cercava di capire perché certi edifici
“funzionano” per favorire la creatività
e la comunicazione. Ma per Hillier,
professore di architettura all’Univer-
sity College di Londra (Ucl), strade e
corridoi sono la stessa cosa. Le strade
sono spazi che collegano edifici tra lo-
ro, i corridoi sono spazi che collegano
scrivanie, fotocopiatrici, fax e distribu-
tori del caffè. “La gente usa lo spazio in
modo intuitivo, come fa con la gram-
matica”, dice. E proprio come la gram-
matica, lo spazio ha le sue regole, che
noi utilizziamo senza pensarci quando
ci spostiamo da un luogo all’altro.
Queste regole, che nascono
dalla preferenza delle persone
per i percorsi più lineari, sono
alla base di una teoria che Hil-
lier chiama sintassi dello spa-
zio. Questa teoria sfida le pratiche ar-
chitettoniche tradizionali e impiega
una terminologia difficile: due fattori
che le hanno impedito di diffondersi
rapidamente. Ma si sta dimostrando
sempre più efficace.
Seguendo i suggerimenti di Hillier,
i ricercatori del Laboratorio per la sin-
tassi dello spazio dell’Ucl riescono per
esempio a spiegare come si sviluppano
le città e perché i negozi si concentra-
no in certe zone piuttosto che in altre.
La sintassi dello spazio aiuta anche gli
archeologi a dedurre l’organizzazione
di antiche società a partire dalle rovine
delle loro costruzioni.
Ma la vera forza della teoria sta nel
SPACEIMAGING.COM
bane abbandonate e addirittura per
rendere le case meno soggette a furti.
Alcune recenti ricerche hanno anche
dimostrato che la sintassi dello spazio
consente di prevedere i flussi di traffi-
co in modo più accurato dei costosi stu-
di che si fanno oggi.
Rapporti matematici
Hillier non sostiene solo che il modo in
cui gli spazi sono collegati determina
quanto verranno utilizzati, ma anche
che questo rapporto è matematica-
mente prevedibile. “Se progettiamo
qualcosa in un certo modo, questo mo-
do influenzerà i movimenti delle per-
sone e potremo prevedere quando
queste persone saranno nello stesso
spazio”, spiega. L’analisi di Hillier è to-
pologica, si basa sul modo in cui sono
collegati gli elementi di una rete. Per
tornare agli automobilisti che si erano
persi, se è più facile indicare loro una
strada piuttosto che un’altra, dipende
da come le strade sono collegate. Hil-
lier evidenzia l’accessibilità delle stra-
de, o il suo contrario, in modo più for-
male. Con i suoi colleghi cataloga i per-
corsi per andare da una strada a tutte le
altre inserite in una rete, in base al nu-
mero di svolte necessarie per spostarsi
da una all’altra. Un modo per visualiz-
zare questo sistema consiste nel dise-
gnare un grafico semplificato per ogni
9 ottobre 1999. Roma vista dal satellite
strada. Quando si combinano tutti que-
sti grafici utilizzando il modello com-
puterizzato del laboratorio, appare evi-
dente la graduatoria di accessibilità di
ogni strada a partire da tutte le altre.
Uno dei casi studiati dal Laboratorio
è la rete viaria della zona centrale di
Londra. Oxford Street, che attraversa la
città da est a ovest, è la strada meglio
collegata con il resto della rete. “In me-
dia”, dice Alan Penn, un collega di Hil-
lier, “a partire da Oxford Street, basta
girare a destra o a sinistra nove volte
per raggiungere qualsiasi strada del
centro di Londra. Se invece si parte da
una strada secondaria della zona ovest,
saranno necessarie venti svolte o anche
di più”. Nell’analisi complessiva,
Oxford Street occupa il primo posto
nella graduatoria di accessibilità men-
tre le strade laterali sono in fondo alla
lista.
Da queste graduatorie derivano due
importanti conseguenze. In primo luo-
go, i ricercatori possono prevedere
quante macchine utilizzeranno una
strada in base al posto che occupa. In
secondo luogo, possono prevedere
che il modello concordi con i dati rac-
colti, fattori che verranno forniti dalla
nuova strada nelle ore di maggior scor-
revolezza, e poi eseguono i calcoli che
permetteranno di prevedere i livelli di
traffico del futuro. Questa tecnica è pa-
quali strade attireranno un maggior lesemente poco affidabile nelle aree
numero di uffici e negozi. urbane. “I modelli convenzionali sono
assolutamente letali”, sostiene Phil
Newton e il traffico Goodwin, docente di politiche del tra-
Il metodo tradizionale per prevedere i sporto pubblico all’Ucl e consulente
flussi di traffico si basa su una vaga ana- per i trasporti del governo britannico.
logia con la legge della gravità di New- Penn e i suoi colleghi hanno sco-
ton, secondo la quale la forza di attra- perto che c’è una forte correlazione tra
Gli spazi nell’antichità
L
e rovine dei palazzi a più piani trovate a Chaco Canyon, nel New Mexico,
hanno lasciato a lungo perplessi gli archeologi. Come venivano utilizzati e da
che tipo di società? La teoria della sintassi dello spazio sta contribuendo a
risolvere l’enigma. Studiando in che modo le stanze degli edifici, che risalgono a
mille anni fa, sono collegate tra loro, è possibile stabilire una gerarchia che
mostra quali stanze erano facilmente raggiungibili e quali no. Questa analisi
può essere utilizzata per sostenere o contraddire le conclusioni raggiunte con
altri metodi. In alcune delle stanze sono state trovate pietre da macina, che
servivano per fare la farina di mais. L’archeologia convenzionale si concentra
sulla funzione delle stanze, mentre analizzando il modo in cui erano collegate
tra loro Wendy Bustard, curatrice della collezione di Chaco Canyon per l’Us
National Park Service, ha dedotto che le pietre da mola erano un bene comune
e venivano utilizzate da diverse famiglie. Sembra quindi che gli abitanti della
regione avessero una struttura sociale fortemente organizzata. Ciò che rende la
sintassi dello spazio uno strumento molto utile, sostiene la Bustard, è che
consente un approccio “completamente diverso” all’archeologia.–New Scientist

28 internazionale 319, 28 gennaio 2000 internazionale 319, 28 gennaio 2000 29

 SCIENZA
SPACEIMAGING.COM
11 ottobre 1999. New York vista dal satellite
la posizione di una strada nella gra-
duatoria, combinata con la sua am-
piezza, e il volume di traffico che la
percorre. In una ricerca pubblicata
l’anno scorso hanno dimostrato che
con questo metodo si possono spiegare
l’80 per cento delle variazioni del flus-
so di traffico da una strada all’altra. Ri-
spetto ai metodi convenzionali, i risul-
tati sono sorprendenti. Una verifica uf-
ficiale effettuata dal governo sulle pre-
visioni del 1995 ha rivelato che la metà
di esse era sbagliata almeno al 20 per
cento.
La sintassi dello spazio consente an-
che di spiegare perché il traffico scom-
pare miracolosamente quando una
strada viene chiusa. Gli ingegneri del
traffico di solito sostengono che se si
chiude una strada, bisogna creare un
altro sfogo per il traffico. Ma uno stu-
dio condotto l’anno scorso da Goodwin
mette in discussione questa teoria. Il ri-
cercatore ha preso in considerazione
un certo numero di strade che erano
state chiuse e ha scoperto che una bel-
la fetta di traffico era semplicemente
evaporata. In pratica significa che gli
30 internazionale 319, 28 gennaio 2000
automobilisti sono molto flessibili: in-
vece di prendere la macchina per an-
dare al lavoro, un giorno a settimana
possono restare a lavorare in casa.
Penn sostiene che questo è esattamen-
te il risultato che ci si può aspettare dal-
la sintassi dello spazio. Se in una rete si
elimina un collegamento, un certo nu-
mero di strade risulteranno più diffici-
li da raggiungere. Il loro posto
nella graduatoria di accessibi-
lità sarà più basso e quindi il
volume di traffico che le per-
corre diminuirà.
La logica che si nasconde dietro que-
sti schemi del traffico è fondamentale
per comprendere come si sviluppano
le città. Le teorie di Hillier offrono la
possibilità di prevedere questo proces-
so e forse anche di evitare che certe
aree urbane vengano abbandonate. Se-
condo la sintassi dello spazio, una stra-
da facilmente raggiungibile, a piedi o
in macchina, tenderà a essere molto
affollata: un’ottima opportunità per i
negozianti e per le persone che devono
aprire degli uffici. “Il traffico di pas-
santi influisce molto sulla richiesta di
affitto dei negozi”, spiega Brian Rag-
gett del Royal Town Planning Institu-
te di Londra.
Penn cita il motto degli agenti im-
mobiliari: “Sono solo tre le cose che
contano: la posizione, la posizione e la
posizione”. Una buona posizione pro-
duce un effetto di moltiplicazione. Al-
l’inizio del secolo Oxford Street era già
una delle strade più accessibili di Lon-
dra. Nel 1906 Gordon Selfridge, un ne-
goziante americano cominciò a co-
struire il grande magazzino che porta
ancora il suo nome. In breve tempo il
negozio divenne una destinazione di
per sé, rendendo la strada ancora più
attraente. Furono poi aperti altri gran-
di negozi, che attiravano sempre più
persone. Ancor oggi, la maggior parte
dei grandi magazzini di Londra è in
Oxford Street.
Mercanti di Venezia
L’accessibilità degli spazi ci aiuta anche
a capire lo sviluppo di una città senza
macchine come Venezia. La sua labi-
rintica struttura appare sul computer
di Hillier. Come in altre mappe del La-
boratorio per la sintassi dello spazio, la
gerarchia è visualizzata attraverso i co-
lori: le strade più accessibili sono rosse,
le meno accessibili blu. Di un bel rosso
brillante è il ponte di Rialto sul Canal
Grande, dove per secoli i mercanti di
Venezia hanno trattato i loro affari.
Poi c’è Berlino. Dopo la Seconda
guerra mondiale, quando la Germania
Est costruì il muro che tagliava la città
in due, il vecchio quartiere commer-
ciale intorno a Friedrichstrasse rimase
isolato nella zona orientale. Non era
raggiungibile dall’ovest e per
l’est era una zona periferica.
Berlino sviluppò due nuovi
quartieri di uffici. A Berlino
Est il centro si spostò più a est.
A Berlino Ovest sorse un nuovo centro
commerciale intorno alla Kufürsten-
damm.
Poi, dieci anni fa, il muro cadde. Se-
condo i modelli convenzionali di svi-
luppo urbano, il più forte dei due cen-
tri, presumibilmente quello della
Kufürstendamm, avrebbe finito per
dominare la città e l’altro avrebbe subì-
to un declino. Ma Jake Desyllas dell’U-
cl ha scoperto qualcosa di diverso. Co-
me previsto il centro orientale è scom-
parso, ma gli affitti degli uffici sono di-
minuiti anche sulla Kufürstendamm.
SCIENZA
Il mondo ricco ed elegante è tornato al- dalle agenzie pubblicitarie. In questi Gran Bretagna si è fatto di tutto per ab-
la Friedrichstrasse. La sua accessibilità, alveari di creatività, gli uffici più pro- battere i grandi condomini e sostituir-
ora che la rete stradale della città è sta- duttivi sono quelli in cui gli impiegati li con case monofamiliari. Per rendere
ta riunificata, fa sì che venga conside- possono parlare tra loro. Alcune ricer- i nuovi quartieri meno pericolosi per i
rato un posto ideale per le attività com- che condotte dal Massachusetts Insti- bambini, si è cercato di evitare il traffi-
merciali, proprio come prevede la sin- tute of Technology hanno dimostrato co veloce e l’intrusione di estranei pro-
tassi dello spazio. che circa l’80 per cento delle conversa- gettando i quartieri senza strade di
Penn contrappone il modo in cui zioni apparentemente casuali avviate passaggio per macchine e pedoni. Ma
l’effetto di moltiplicazione ha funzio- in ufficio riguardano il lavoro. questa soluzione ha prodotto un effet-
nato per Oxford Street a quello in cui I ricercatori dell’Ucl hanno installa- to collaterale inatteso. Alcune ricerche
la sua mancanza ha creato il vuoto sul- to delle telecamere in un’agenzia per del Laboratorio per la sintassi dello
la South Bank, la riva sud del Tamigi. vedere come le persone usava- spazio sulle zone residenziali
Alla fine della Seconda guerra mon- no gli spazi. E hanno scoperto inglesi hanno rivelato l’esi-
diale, la South Bank era stata progetta- che le conversazioni comin- stenza di un rapporto diretto
ta per diventare il centro culturale di ciavano per lo più in modo ca- tra la disposizione dei quartie-
Londra. Ci sono sale da concerto, teatri, suale. Per far aumentare il nu- ri e il numero di furti. Le case
un museo, una galleria d’arte e palazzi mero di questi incontri accidentali, situate in strade senza uscita corrono
di uffici. Ma nonostante tutto ciò, la zo- hanno sistemato le scrivanie in uno più il rischio di essere svaligiate che
na non ha attirato molti negozianti. spazio aperto, così che la maggior par- non quelle che si trovano su strade di
Uno dei motivi di questa diserzione te degli impiegati sedesse vicino al pas- passaggio. “Lei che cosa farebbe se fos-
è che i pianificatori hanno diviso i pe- saggio principale. Ne è conseguito un se un ladro?”, chiede Hillier. “Rompe-
doni dai veicoli, per ri- notevole aumento delle rebbe una finestra che può essere vista
durre gli incidenti e im- conversazioni che, secon- da una strada di passaggio o ne sce-
pedire che i pedoni ral- Alcuni architetti do Penn, ha contribuito a glierebbe una meno visibile?”.
lentassero il traffico. Di stimolare la creatività. Il La soluzione di Hillier, che sfida
conseguenza le auto pro-
hanno utilizzato Laboratorio ha anche pro- ogni teoria consolidata, è evitare di
la sintassi dello
cedono a livello della stra- gettato il quartier genera- creare zone con meno persone o meno
da, mentre i pedoni sono le della Powergen di Co- traffico. Il rischio di incidenti stradali
condannati a percorrere spazio per ventry, una delle grandi può essere ridotto facendo rallentare il
passaggi sopraelevati società fornitrici di elet- traffico con metodi come quello dei
spazzati dal vento. Il nu- progettare uffici tricità inglesi. La percen- dossi artificiali.
mero delle persone che tuale di conversazioni ca- Dopo vent’anni la sintassi dello spa-
possono passare davanti a che favoriscono suali all’interno dell’edifi- zio comincia a essere ampiamente uti-
eventuali negozi è quindi cio è aumentata del 9 per lizzata. “Sta decollando”, dice Hillier.
troppo basso perché valga
la creatività cento. “Funziona davvero Trova molto seguito anche a livello in-
la pena di aprirli. “La zona bene”, afferma uno dei ternazionale e in Gran Bretagna sono
viene usata dai residenti, dagli impie- portavoce della società. “Si incontrano sempre più numerose le amministra-
gati degli uffici, dal pubblico degli molte persone in modo informale e ci zioni locali che chiedono l’aiuto del La-
eventi culturali e dai turisti. Ma si me- si può sedere a dei tavoli messi lì appo- boratorio. Se vogliamo modificare la
scolano poco. La usano in ore diverse e sitamente per fare brevi riunioni”. struttura urbana, prima di intervenire
seguendo percorsi diversi”, dice Mike dobbiamo capire come funziona il si-
McCart, direttore commerciale del Quartieri anticrimine stema, dice Hillier. “Si tratta di proget-
South Bank Centre, che ha incaricato il Una delle ipotesi più controverse ge- tare e di pianificare sulla base di prove,
Laboratorio per la sintassi dello spazio nerate dalla sintassi dello spazio è che proprio come si fa in medicina”. Solo
di analizzare gli spostamenti dei pedo- sia possibile progettare i quartieri resi- che in questo caso i pazienti sono fatti
ni. “La gente ha la sensazione che sia denziali in modo da tenere alla larga la di pietra e cemento piuttosto che di
un posto poco sicuro e ostile”. criminalità. Negli anni Settanta in carne e ossa. (b.t.) p
Il progetto del Laboratorio per la ri-
strutturazione del quartiere prevede Un libro
che vengano eliminati alcuni passaggi
Percezione e Architettura
sopraelevati per rendere più com-
di M. Sambin e L. Marcaro (Raffaello Cortina Editore 1999, 39.000 lire)
prensibile la planimetria della zona, e
che venga consentito a pedoni e auto-
Q
uesto volume ha lo scopo di offrire una chiave di lettura nell’osservazione di
mobilisti di mescolarsi di più. I cam- opere architettoniche. Architettura è un termine che sottintende un vasto
biamenti dovrebbero far aumentare il insieme di eventi. Alcuni sono materialmente realizzati , altri possono
passaggio e favorire lo sviluppo di atti- comparire solo nella progettazione, altri ancora sono trasmessi attraverso la
vità commerciali. parola. In questo panorama così ampio ci siamo scelti una chiave di lettura,
I ricercatori della sintassi dello spa- forse non molto frequentata, che deriva dalla psicologia della percezione,
zio hanno impiegato le stesse tecniche principalmente a impianto gestaltista.
per riprogettare uffici, cominciando
internazionale 319, 28 gennaio 2000 31
 U Z B E K I S TA N

IL PAESE
DI TAMERLANO
Otto anni dopo l’indipendenza, della Tashkent sovietica non rimane
quasi nulla. Nemmeno la sua atmosfera accogliente e multietnica.
Il racconto di un viaggiatore russo, originario della capitale uzbeca
O L E G R A S H I D O V, K O M S O M O L S K A J A P R AV D A , R U S S I A . F O T O G R A F I E D I G U E O R G U I P I N K H A S S O V

T
ashkent. questa città è tor-
nata spesso a visitarmi in so-
gno, con la rumorosa confu-
sione dei suoi bazar, il fra-
stuono polifonico delle sue
strade polverose e i suoi vecchi tram
traballanti. D’estate l’asfalto scaldato
MAGNUM/CONTRASTO
dal sole diventava molle come la cera.
La lanugine dei pioppi piramidali vo-
lava nell’aria e dall’Afghanistan arri-
vavano gli storni.
Venuta la sera i mercanti, senza vo-
ce per aver gridato tutto il giorno, di-
stribuivano gratuitamente le loro an-
gurie rosse fiammanti e troppo matu-
re. Quella era Tashkent, una capitale
accogliente, soleggiata, feudale, intor-
pidita nel caldo delle sue notti stellate.
Sul far della sera dei ragazzini a torso
nudo andavano a sciacquarsi nella più
grande fontana della città, sulla piazza

Uzbekistan. Nel paese vivono più di dieci gruppi etnici. Tra questi i russi, i tagichi, i kazachi, i tatari e i caracalpachi

internazionale 319, 28 gennaio 2000 35

U Z B E K I S TA N U Z B E K I S TA N

centrale, piazza Lenin, sotto lo sguardo
divertito di poliziotti in camicia bian-
ca. Eravamo un gruppo di amici. C’era
Shukhrat il kazaco, Shavkat il tataro,
Valerka l’ucraino, Janna l’ebrea di
Bukhara, Lioshka, russo fino alla pun-
ta dei capelli, e Laziz l’uzbeco. C’erava-
mo scelti senza prestare attenzione ai
nostri accenti o ai nostri occhi più o
meno a mandorla, e il futuro ci appa-
riva tranquillo come il fruscio delle fo-
glie di acero nel giardino al centro del-
la piazza, intorno alla statua di Karl
Marx.
“È da voi che c’è il nazionalismo. Qui siamo tutti uguali,
russi e uzbechi. Uguali in che cosa? Nella miseria”
Ma in seguito ci furono i massacri
interetnici di Fergana e di Osh, nel
1989. I blindati per le strade, il rombo
degli elicotteri, i cadaveri bruciati, le
storie terribili di bambini impalati sui
forconi. Le prime vittime furono i tur-
chi meskhet (giugno 1989), poi i kir-
crime, tenta di fondersi nello stampo
russo, quello della nostra “patria”.
Uno Stato giovane
Nel corso di questi otto anni ho sempre
avuto il desiderio di tornare in Uz-
bekistan. Anche solo per qualche gior-
no. E adesso ci sono. Della Tashkent so-
vietica non rimane quasi nulla. Sem-
bra che il governo non badi a spese per
ristrutturare la città, che oggi assomi-
glia piuttosto alla capitale di un emira-
to del Golfo. Efficienti operai turchi
l’hanno resa rapidamente irriconosci-
bile. Nuovi ponti e svincoli stradali,
fontane grandiose, alberghi a cinque
stelle, come lo Sheraton o l’Interconti-
nental, supermercati, e un parlamento
(Oli Majlis) di una bellezza fiabesca. I
mercati sono stati rasi al suolo e sosti-
tuiti da nuove costruzioni di pietra
dannato e messo in prigione. Ormai è
un eroe nazionale. Al posto della statua
di Karl Marx si erge ora quella del con-
quistatore Amir Timur, o Tamerlano
(1336-1405). Certi storici lo descrivono
come un pazzo sanguinario: a nessuno
verrebbe in mente di innalzare una sta-
tua a Gengis Khan al centro della Piaz-
za Rossa. Ma siccome l’Uzbekistan è
uno Stato giovane con un bisogno vi-
tale di eroi nazionali, li trova dove può.
Tanto più che questa statua è bella. Ti-
mur, che in realtà era basso, guercio e
zoppo, in questa versione uzbeca ap-
pare degno del prode Ilja Murometz,
l’eroe ufficiale della Russia medievale.
Il museo di Timur e dei timuridi si tro-
va a due passi. Il suo aspetto esterno
grandioso e l’eleganza del rivestimen-
to di marmo fanno dimenticare la po-
vertà delle collezioni, che si compon-
gono di qualche costume nazionale,
armi e strumenti musicali. La mappa
dei “Sogni di Timur” mostra, in verde,
i territori su cui progettava di estende-
re il suo dominio. “Peccato che sia mor-

ghisi (giugno 1990). Dicevano che pre-
sto sarebbe toccato ai russi. Si moltipli-
cavano i volantini del movimento na-
zionalista Birlik (L’unità) e i raduni sot-
to le bandiere verdi dei musulmani.
Allora i russi cominciarono a fuggi-
re. Container di cinque tonnellate ve-
nivano portati nei cortili, e la gente ci
ammucchiava tutta la sua roba. Le don-
ne anziane chiudevano la marcia, por-
tando con tenerezza un vaso di gerani
e qualche cactus pieno di polvere. Lio-
shka Sergeev, il russo, andò a vivere da
sua sorella a San Pietroburgo. Shavkat,
il tataro, optò per la misteriosa città di
Sterlitamak, nella repubblica dei Ba-
schiri. Janna, l’ebrea, si trasferì defini-
tivamente negli Stati Uniti, portando
con sé il suo lampadario antico e il suo
vecchio gatto. Versammo molte lacri-
me. “Qui il clima è pesante”, si mise a
MAGNUM/CONTRASTO
bianca. I vecchi autobus arcigni hanno to così giovane”, sospira la giovane
lasciato il posto ad autobus Mercedes donna che ci accompagna nella visita.
nuovi fiammanti, mentre le “Immaginate che immenso
auto a buon mercato della Stato avremmo oggi!”.
fabbrica Uz Daewoo locale Malgrado qualche divagazio- Uzbekistan. Con i suoi 24 milioni di abitanti è la più popolosa delle ex repubbliche sovietiche dell’Asia centrale
hanno da tempo soppianta- ne ideologica e i tram dipinti
to le piccole Lada. in verde islam, l’Uzbekistan è barbe lunghe e le donne coperte dalla moscovita Aleksandr Ostrovskij (1823- aerea uzbeca ha chiesto (e ottenuto)
In via Sharaf Rashidov uno Stato laico, che ha decre- paranja sono scomparsi. I terroristi so- 1886) che fa il tutto esaurito. E tutti que- asilo politico negli Stati Uniti al termi-
c’è una statua di Sharaf Ra- tato l’uguaglianza delle nazio- no stati rapidamente catturati e fucila- sti cellulari che non smettono di suo- ne di un volo Tashkent-Kiev-New York,
shidov. Per chi l’avesse dimenticato, ni e delle religioni. Non un’ombra di ti. Un decreto vieta ai musulmani di nare… Ma dove sono finito? esibendo una cassetta su cui era regi-
quest’uomo è stato il primo segretario fondamentalismo in questo paese, do- servirsi di altoparlanti per diffondere Al mercato centrale di Alai ci sono strata la voce del suo capo che le grida-
del Comitato centrale del Partito co- ve l’estremismo musulmano è assai te- il loro culto. La Chiesa russa, invece, tappeti di melograni, uva, mele e pere va: “Cretina, russa che non sei altro!”.
munista uzbeco, al centro di diversi muto. Dopo gli attentati del febbraio continua a far suonare le sue campane. disposti come in una natura morta. “Nazionalismo? Quale nazionali-
scandali legati alla produzione del co- 1999 compiuti dai taliban nel centro di Molti prodotti, pochi clienti. Per un smo?”: Galina Grigorevna, un’anziana
tone, per i quali è stato processato, con- Tashkent, gli uomini col turbante e le I cittadini di origine russa russo i prezzi sono ridicoli, ma per la signora che vende abiti usati per bam-
La sera la città è illuminata dalle inse- gente di qui sono astronomici. Il sala- bini nella zona del mercato riservata ai
gne al neon delle discoteche, dei ne- rio medio va dai settemila agli robivecchi, mi guarda con dif-
Le etnie dell’Uzbekistan gozi di lusso e dei locali notturni. La ottomila sum (da 21mila a fidenza. “È da voi, in Russia,
strada frequentata dai giovani, battez- 25mila lire). Un pensionato ne che c’è il nazionalismo. Qui
Kazakistan
Lago zata Broadway dalla popolazione, pro- riceve cinquemila. Un chilo di siamo tutti uguali, russi e uz-
d’Aral
pone montagne di cassette e cd di mu- uva di buona qualità costa fra bechi. Uguali in che cosa? Nel-
y;@y;@ ;@y

dire mia madre. “Non mi ci sono mai Repubblica autonoma

sica leggera russa e libri della popola- i cinquecento e i mille sum, un la miseria”. Galina Grigorevna
Kirghizistan
y;@y;@ y;@y;@

trovata bene. La Russia è la nostra pa-
tria. Le nostre radici sono laggiù”.
Questo divenne il ritornello di
mamma, nata sul sito di un campo pe-
trolifero fra le steppe del Karakum, do-
ve mio nonno estraeva il greggio e fra
le cui sabbie il mio bisnonno, ufficiale
bolscevico, faceva calpestare dal suo
cavallo i basmashi, i musulmani con-
trari alla rivoluzione. La mia famiglia
raggiunse dunque la regione di Rostov,
dove da otto anni, fra il sangue e le la-
dei Caracalpachi re giallista Aleksandra Marinina. I bar melone 300, un chilo di pere ha quasi 70 anni. Ha lavorato
R T all’aperto, dove è possibile mangiare 400, un chilo di carne 650. È tutta la vita come ingegnere
Nukus K
Tashkent C
Uzbekistan
Tu
Ta M
R M plov (riso pilaf), shashlyks (spiedini) e per questo motivo che gli uzbechi fan- nella fabbrica di trattori di Tashkent.
Fergana dolci, diffondono la voce della cantan- no la spesa al mercato solo nelle gran- Quando i russi hanno cominciato a
Bukhara Samarcanda te russa Zemfira, che strazia le orecchie di occasioni. Al negozio il formaggio di emigrare in massa, sua figlia maggio-
T
R R degli orientali. Il cinema dotato di buona qualità e il salame costano 800 re, Marina, si è trasferita in un villaggio
Uzbechi (71% della popolazione) T
Kazachi e Caracalpachi
Dolby stereo proietta l’ultimo successo sum. Per una bottiglia di vodka finlan- vicino a Riazan, con il marito ingegne-
T Tagikistan
R Russi K Kirghisi T americano, Matrix. Il teatro russo, che dese (quella locale è da sconsigliare) re e il figlio. Meno di un anno dopo, lei
C Coreani M Meskheti
T recentemente ha lasciato la vecchia se- un ufficiale di polizia dovrà sborsare la è andata a trovarli. Sashka, suo nipote,
Turkmenistan
Ta Tatari Tu Turkmeni de per traslocare in un edificio rimes- metà del suo salario. era coperto di lividi: i suoi compagni
T Tagichi Afghanistan
so a nuovo, presenta la prima di uno Recentemente c’è stato uno scanda- l’avevano pestato dandogli dell’uzbe-
250 km spettacolo ispirato al drammaturgo lo: una hostess russa della compagnia co. Marina, che lavorava all’ospedale,

36 internazionale 319, 28 gennaio 2000 internazionale 319, 28 gennaio 2000 37

U Z B E K I S TA N IMMAGINI

era perseguitata dai suoi colleghi che
la trovavano troppo intelligente, e suo
marito, a forza di non ricevere lo sti-
pendio, si era completamente lasciato
to, gli avevano tagliato la coda e l’ave-
vano gettato davanti alla sua porta. Ma
le cinque persone dopo di lei hanno
raccontato tutte la stessa storia del po-
Il sorriso del
ce degli emissari del racket. Inoltre è
sempre più difficile far passare merci
di contrabbando. L’ultima volta Va-
lerka ha dovuto faticare parecchio per

andare, non si radeva più e passava il
“In Uzbekistan non c’è racket. Per il primo furto d’auto
ti danno sette anni, al terzo c’è la pena di morte”
tempo a bere acquavite scadente al-
lungata col latte. “Sono tornati, cosa
vuole. Qui va meglio. Nessuno picchia
nessuno. Pensioni e salari sono bassi,
ma arrivano tutti i mesi. Mia figlia cu-
ra la gente, suo marito lavora per la Co-
ca-Cola. Hanno di che vivere. Il pro-
blema è la lingua”.
A Tashkent non ci sono più indica-
zioni in russo di quante se ne trovino in
uzbeco a Mosca. Nelle classi elementa-
ri la giornata comincia con l’inno na-
zionale, intonato da tutti. A partire dal
2005 ogni imprenditore avrà il diritto
di licenziare gli impiegati che non ab-
biano superato il test di lingua uzbeca.
“Sarebbe strano che la lingua naziona-
le dell’Uzbekistan fosse il russo o l’in-
glese”, osserva Viktor Rynza, incarica-
to d’affari provvisorio della Russia in
Uzbekistan. “È uno Stato sovrano indi-
pendente, con una storia plurisecolare.
Il problema è che molti russi, la mag-
gioranza dei quali ha ormai preso la
cittadinanza uzbeca, non riescono a to-
gliersi l’abitudine di comandare. Per
decenni sono stati la nazione domi-
nante, mentre oggi si ritrovano al li-
vello di tutti gli altri”.
È senza dubbio per questo motivo
che il flusso di emigranti non si arresta.
Circa duemila persone si accalcano da-
vanti ai cancelli dell’ambasciata di Rus-
sia, dove l’appello comincia alle 5 di
mattina. Vi si incontrano persone ve-
nute dai più svariati angoli dell’Uz-
bekistan. Nella fila la gente filosofeg-
gia: “Islam Karimov è un uomo per be-
ne, ma non è eterno. Dopo di lui po-
trebbe esserci un presidente filoisla-
mico, e sarebbe terribile”. La maggior
parte di queste persone pretende, oltre
alla nazionalità russa, lo status di rifu-
giato, adducendo sempre lo stesso mo-
tivo: discriminazione dovuta alla na-
zionalità. “Spesso quest’ostilità è in-
ventata di sana pianta”, assicurano al-
l’ambasciata russa. “Recentemente
un’anziana signora sosteneva che i suoi
malvagi vicini le avevano ucciso il gat-
Tibet
vero gatto assassinato. Si può capire: far entrare clandestinamente un ca-
mion di soprascarpe di gomma prove-
niente da San Pietroburgo.
Siamo andati a festeggiare il nostro
incontro nell’ultimo locale alla moda,
un ristorante coreano in periferia. Po-
un normale appartamento a Tashkent chi tavoli in un cortile ripulito, illumi-
vale tra i 30 e i 40 milioni di lire. Quan- nato da lampadine sospese. Nell’ango-
do si trasloca lo status di rifugiato offre lo di destra un gruppo di rumorosi co-
La regione resiste a stento alla colonizzazione culturale cinese.
dei vantaggi: sdoganamento gratuito reani di mezz’età, tutti provvisti di cel- E l’identità tibetana rischia di scomparire. Le fotografie di Luca Pauti
dei container, credito per acquistare un lulare, in camicie nere ricamate d’oro.
nuovo alloggio. Noi non possiamo ve- A sinistra una brigata di uzbechi. La
rificare le dichiarazioni delle persone. clientela è internazionale! Alcune ca-
Firmiamo le loro richieste. Che altro meriere coreane paffutelle portano un
possiamo fare?”. enorme piatto smaltato dove pezzi di
carne cotta alla griglia sono immersi in
La gente riga dritto una salsa piccante, poi tazze di brodo,
Ma per alcuni la vita è dolce. Basta ave- un’insalata e la vodka. La carne è un
re un po’ di denaro, che si sia russi, co- po’ dura.
reani o uzbechi. Valerka, il mio amico “Che cos’ha di speciale questo risto-
d’infanzia ucraino, è diventato un ric- rante?”, chiedo a Valerka uscendo.
co businessman: Opel di se- “Come?”, s’indigna lui. “Sai al-
conda mano, giacca di pelle, meno che cosa abbiamo man-
telefono cellulare e abbona- giato? È la migliore carne di
mento alla tv via cavo, grazie a cane di tutta Tashkent!”.
cui può guardare le grandi Alla fine del mio soggiorno,
emittenti russe. Importa dalla uscendo dalla metropolitana,
Russia paioli per il plov, deter- per la scala dai gradini di mar-
sivo in polvere e deodoranti a mo su cui sostano alcuni men-
sfera. “In Uzbekistan non c’è racket. dicanti, vengo chiamato da un’anziana
Per il primo furto d’auto ti danno sette donna con i capelli corti e lo sguardo
anni, al terzo c’è la pena di morte. An- penetrante. “So leggere il futuro, an-
che per la violenza su un minore c’è la che nei fondi di caffè. Non costa molto.
morte. Allora la gente riga dritto”. So che vuoi partire, qui non ti trovi be-
Quindi bisogna rispettare la legge: ne”.
cioè, nel suo caso, “ungere” i doganie- Era vero, avevo molta voglia di tor-
ri, i poliziotti e gli ispettori fiscali inve- nare a casa. (c.p.) p
Vittoria schiacciante per Islam Karimov
I
slam Karimov è stato rieletto presidente dell’Uzbekistan il 9 gennaio scorso
con il 91,90 per cento dei voti. L’unico altro candidato in lizza, Abdulkhafiz
Dzhalalov, ha ottenuto il 4,17 per cento dei voti. L’affluenza alle urne è stata
del 93 per cento. L’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa
TIBET. Cinquant’anni di occupazione cinese hanno profon- spinti ai margini della società. Dopo la Rivoluzione cultu-
ha rifiutato di inviare degli osservatori, sostenendo che lo scrutinio non offriva
damente trasformato il Tibet. La colonizzazione compiuta rale, durante la quale quasi tutti i monasteri buddisti furo-
“una vera scelta”. Lo stesso Dzhalalov aveva annunciato che avrebbe votato per
da Pechino ha sconvolto le proporzioni tra la popolazione no distrutti insieme alle opere d’arte e ai testi sacri, i tibeta-
il presidente uscente. Ex apparatcik dell’era sovietica, Karimov dirige
tibetana e gli han, di ceppo cinese. Spinti dagli incentivi ni possono da qualche anno praticare di nuovo la loro reli-
l’Uzbekistan con pugno di ferro dal 1991, quando venne proclamata
del governo, i coloni cinesi sono ormai più numerosi dei ti- gione. I pellegrini sono sempre numerosi ma i monasteri
l’indipendenza. L’opposizione è stata ridotta al silenzio e molti dei suoi leader
betani nelle province orientali del Kham e dell’Amdo – possono impartire solo gli insegnamenti approvati da Pe-
sono stati costretti all’esilio. I mezzi d’informazione sono al servizio del regime,
oggi inglobate nello Sichuan e nel Qinghai cinesi. Anche chino. Nessuna concessione invece per quanto riguarda
la cui priorità dichiarata è la lotta all’islamismo. Anche se gode di una certa
nella stessa Regione autonoma del Tibet i sei milioni di ti- l’autonomia del Tibet: le rivendicazioni in questo senso so-
stabilità l’Uzbekistan non è al riparo dalle tensioni che agitano la regione. Nel
betani sono in minoranza. Se nelle campagne la vita tradi- no represse duramente. Processi pubblici, torture, deten-
febbraio del 1999 sei attentati dinamitardi hanno colpito la capitale. Uno di
zionale sopravvive, nelle città lo stile di vita fatto di ka- zioni arbitrarie ed esecuzioni sono molto frequenti.
questi, che ha messo in pericolo la vita del capo di Stato, è stato attribuito a un
raoke, negozi, discoteche e bordelli, introdotto dai cinesi, Sopra, monastero di Sera, a Lhasa. ll 40 per cento dei monaci
gruppo integralista islamico.–Le Monde
va imponendosi sempre di più, mentre i tibetani vengono collabora con la polizia cinese

38 internazionale 319, 28 gennaio 2000 internazionale 319, 28 gennaio 2000 39

IMMAGINI IMMAGINI

TIBET. Una sosta sul lago Yamdrok-tso. Sotto, il mercato del Barkhor, a Lhasa TIBET. Shigatse, giovani prostitute tibetane. Sotto, Lhasa. I pellegrini si prostrano davanti al Potala, residenza del Dalai Lama

40 internazionale 319, 28 gennaio 2000 internazionale 319, 28 gennaio 2000 41

IMMAGINI
Sogni
a scatola chiusa
Negli Stati Uniti c’è chi campa comprando depositi abbandonati.
A volte c’è dentro spazzatura. A volte un tesoro. A volte un cadavere.
È l’ultima incarnazione del sogno americano
TA M A R A S M I T H , T H E I N D E P E N D E N T O N S U N D AY R E V I E W, G R A N B R E TA G N A
E
ra un’altra giornataccia per lucky ed, ed il
fortunato, come lo chiamavano i colleghi del gi-
ro di Los Angeles. Faceva un caldo spaventoso –
qui nella San Fernando Valley ci sono sempre
dieci gradi di più che in città – e Lucky Ed aveva
appena sborsato duemila dollari a un’asta per
comprare l’intero contenuto di un de-
posito. Entrò nel capannone per ritirare il suo mi-
sterioso bottino: due grandi casse dall’aspetto mol-
TIBET. Una foto del Dalai Lama può portare in prigione. Sotto, Kathmandu, dove vivono molti monaci tibetani in esilio
to poco promettente. Le casse gli sembravano ben
sigillate e in ottime condizioni. Ma il pavimento di
pietra del deposito male illuminato era pieno di naf-
talina e stick deodoranti. E già mentre strappava il nastro
adesivo dalla prima cassa, Ed si accorse di un tanfo di gran
lunga peggiore, più organico. A pochi passi di distanza il
battitore stava concludendo un’altra asta, un’altra vendita di
oggetti abbandonati in un deposito di cui non era stato pa-
gato l’affitto: “Può avvicinarsi, ma i suoi piedi non devono
varcare la soglia prima che il lotto sia stato aggiudicato”. C’è
gente che con queste aste ha fatto veramente fortuna, e cir-
colano molte storie di tesori nascosti, ma visto che nessuno
è autorizzato a ispezionare in anticipo il contenuto di un lot-
to gli acquisti possono rivelarsi spaventosi.
UN’OSSESSIONE AMERICANA. Ed credeva che i cadaveri che aveva
trovato in quelle casse fossero due, ma i medici legali della
squadra omicidi della polizia di Los Angeles più tardi gli te-
lefonarono per dirgli che in realtà erano tre: il loro stato di
decomposizione era talmente avanzato che non era riuscito
a contarli. Lucky Ed aveva comprato quel lotto perché ave-
va intravisto alcuni fucili dall’aria costosa appoggiati alla pa-
rete in fondo al box. Sembra che l’omicida, Harnoko Dewan-
tono, avesse nascosto i corpi dei suoi tre partner – con cui evi-
dentemente non andava troppo d’accordo – e poi se la fosse
svignata in Indonesia, dove in seguito è stato arrestato.
Ed Zaharof e un’altra trentina di tipacci come lui sono i re
del commercio di roba vecchia e cianfrusaglie di Los Ange-
les. Lui è un ex giocatore d’azzardo e operaio di piattaforme
petrolifere di origine russa. Si considera membro di una
42 internazionale 319, 28 gennaio 2000
S TAT I U N I T I
banda di avventurieri incalliti, e a sentire lui sembra che non
gliene sia mai andata storta una. “In questo mestiere non
puoi perdere. In effetti sarebbe più giusto chiamarci caccia-
tori di tesori. Io ce l’ho nel sangue. Quando fai questo me-
stiere per anni impari a riconoscere un buon lotto”.
Più realisticamente, capita che chi compra depositi a sca-
tola chiusa trovi roba del tutto inutile per settima-
ne e poi azzecchi un acquisto e recuperi tutte le spe-
se. Questi robivecchi che si spacciano per commer-
cianti sbarcano il lunario acquistando merci ab-
bandonate da perfetti sconosciuti e messe all’asta
dai depositi pubblici o dagli ufficiali giudiziari del-
la contea per poi rivenderle attraverso vari canali. I “traffi-
canti di robaccia”, come vengono anche chiamati, inseguo-
no una variante ossessiva e rischiosa del sogno americano.
Ma a volte, fra i cadaveri e i resti di tanti sogni perduti, capi-
ta davvero di trovare un tesoro.
Negli Stati Uniti tutti sanno perfettamente cos’è un de-
posito pubblico. Ora che i grandi condomini urbani pren-
dono sempre più il posto delle tradizionali villette america-
ne con giardino e garage, il deposito pubblico a lungo ter-
mine è diventato un prolungamento culturalmente accet-
tato della casa. Ricevi la chiave del tuo lotto, che può essere
un armadio o un box di cento metri quadri, e hai accesso
ventiquattro ore su ventiquattro alle tue cose. In tutti gli Sta-
ti Uniti i depositi pubblici attualmente in funzione sono
25mila.
Anche la roba vecchia è un’ossessione americana, e acca-
parrarsela è un passatempo nazionale. Soprattutto sulla co-
sta orientale, dove il clima è secco e le cose non arruggini-
scono, gli oggetti da collezione degli anni Cinquanta sono
in vendita ovunque, dalle automobili ai segnali stradali. È il
sogno americano imballato in scatole di cartone. Per favori-
re il commercio di questi oggetti esiste una fiorente infra-
struttura di mercatini delle pulci e del baratto, case d’asta e
fiere. È un’attività talmente diffusa che il comune di Los An-
geles ha vietato ai privati di organizzare più di due vendite
all’anno nel giardino di casa. Ma sembra che questo divieto
non sia rispettato da nessuno e in molti quartieri della ster-
internazionale 319, 28 gennaio 2000 43
S TAT I U N I T I
minata periferia di Los Angeles capita di vedere mercatini
quasi permanenti.
Nati in questo contesto, i re del commercio di cianfrusa-
glie di Los Angeles hanno messo a punto una tecnica spie-
tata e rischiosa che consiste nel comprare tutti i misteriosi
“lotti abbandonati”. Sono allo stesso tempo appassionati e os-
sessionati dal loro lavoro e, ovviamente, hanno la bocca ben
cucita e non amano sentirsi fare troppe domande. Reg
Smith, detto “Reggie culo di pietra”, è un emigrato britan-
nico di sessant’anni che diciotto anni fa venne a Los Ange-
les per tre mesi con un incarico di pubbliche relazioni. “So-
no finito nel commercio di roba vecchia perché non riusci-
vo a ottenere il permesso di soggiorno”, racconta, “ed è la pri-
ma volta in vita mia che sono contento di un lavoro”. Ha ri-
cevuto il soprannome dai suoi colleghi perché è molto rigi-
do sui prezzi che chiede nei mercatini. Parla della zona do-
ve lavora, nella San Fernan-
do Valley, come di un suo
feudo. “Più gente vuole en-
Nel lotto comprato da Travis c’era solo
trare in questo mestiere e più un congelatore pieno di cemento.
si alzano i prezzi delle aste.
Qui da noi ci sono state sco- E dall’impasto spuntava un gomito
perte abbastanza preziose da
poterci campare di rendita. Ma il nostro è un ecosistema
complesso”. Reggie culo di pietra ricorda quasi allegra-
mente che l’ultimo ritrovamento di un cadavere, il 14 set-
tembre dell’anno scorso, è stato fatto da uno degli odiatissi-
mi “novellini”, una donna che aveva offerto solo 20 dollari:
“Dubito che voglia continuare nell’attività, ora”.
Dopo l’asta abbiamo incontrato un altro vero pro-
fessionista, Travis, che nel 1998 comprò un lotto mol-
to economico in un deposito sul Santa Monica Bou-
levard. Era un semplice congelatore bianco, chia-
ramente visibile dalla porta. Quando lo esaminò da
vicino scoprì che era pieno di cemento, con un gomito che
spuntava dall’impasto grigiastro. Dopo questa macabra sco-
perta, il deposito ha installato il sistema di illuminazione e
sicurezza più avanzato di Los Angeles.
Travis ha un atteggiamento filosofico sulle sue disavven-
ture. “Comprare grossi elettrodomestici è un rischio. Quan-
do non funzionano bene trasportarli fino alla discarica è
una gran rottura di scatole. Non solo hai sprecato un sacco
di soldi per una stronzata, ma poi devi spendere altri soldi
per disfartene”. Il regolamento delle aste stabilisce che gli
acquirenti devono ritirare gli oggetti entro ventiquattr’ore
e lasciare il deposito “in perfetto ordine”.
Quanto a Reg, in questo mestiere c’è un lato avventuroso
che soddisfa la sua natura allo stesso tempo romantica e da
capitalista rapace: “Le scatole possono essere piene di vesti-
ti sporchi o di spazzatura, è pericoloso. Ma certe volte un
mucchio di luridi sacchetti di plastica nasconde oggetti pre-
ziosi”. Qualche anno fa Reg comprò per 20 dollari un lotto
che non prometteva niente di speciale. Il contenuto fu una
vera delusione: carte inutili e vestiti vecchi. “Non riuscivo a
capire perché la gente pagasse dei soldi per conservare que-
ste schifezze. Chiesi a un compagno di caricare un po’ di ro-
ba sul suo furgone e di gettarla via di notte nei cassonetti del-
la città. Mentre caricavo il resto delle scatole sul mio camion
volò fuori un biglietto da 20 dollari nuovo di zecca. Ricordo
che mi sentii molto sollevato all’idea di non aver buttato via
44 internazionale 319, 28 gennaio 2000
S TAT I U N I T I
i miei soldi. Poi da un blocchetto di appunti spuntò un’altra
banconota da 20 dollari. Trovai 1.200 dollari solo in quel bloc-
chetto. C’erano soldi dappertutto, ficcati tra lettere e docu-
menti bancari, infilati dentro calzini e mutande. Rispedii il
mio compagno a fare il giro dei bidoni della spazzatura del-
la città per recuperare il bottino. Setacciammo tutto per
quattro giorni: alla fine avevamo raccattato 20mila dollari.
Tutta roba di una vecchietta che evidentemente non si fida-
va delle banche. Ma un bel giorno era morta”.
DUE RENNE IN GIARDINO. Reg mi sta portando a visitare il suo
“ranch”. So che ha un magazzino immenso: oggetti artistici
in attesa di una stima, aggeggi che hanno bisogno di essere
aggiustati – o soltanto di pile nuove – e un po’ di quei pezzi
speciali che aspettano soltanto il compratore giusto. “In pri-
mavera è morta una collezionista di bambole, e i tre lotti che
aveva affittato in un deposito
sono stati messi all’asta. Il pri-
mo lotto è stato venduto a
2.500 dollari, una cifra inab-
bordabile per le mie povere
tasche, e il secondo è stato
battuto per 1.200 dollari. Il
terzo lotto non aveva l’aria invitante, così l’ho avuto per 60
bigliettoni. Dentro c’erano bambole per un valore di quat-
tromila dollari”. Negli ultimi diciotto anni Reg ha imparato
parecchie cose sull’antiquariato e gli oggetti da collezione:
ASSOCIATED PRESS
“Quando penso a certi pezzi rari che in passato vendevo per
una miseria mi prenderei a schiaffi”. La sua casa si
riconosce subito. Nel giardino ci sono due gigante-
sche renne impagliate e una fontana di pietra alta Depositi. Magazzini per uso privato lungo una strada di East Montpelier, Vermont
quasi quanto la casa: lui li chiama “regali tempora-
nei per mia moglie”. Sul retro c’è un capannone im- da un piccolo deposito”, racconta Reg. Successe più o meno zata di sacchetti di plastica pieni di unghie false e lunghissi-
menso, cinque volte più grande della casa, dove Reg all’epoca di quella sfortunata storia del marito. Lei telefonò me, addirittura grottesche. Sono color pelle e bucano i sac-
ammucchia, restaura e contempla la sua sterminata distesa alla società che gestiva il deposito e disse che potevano fare chetti come se stessero proliferando. “Non so proprio come
di robaccia. tutto quello che volevano con i suoi vestiti”. Se fosse stata liberarmene. Voglio dire, ai mercatini riesco a venderne un
“Ci siamo trasferiti qui in modo che Reggie potesse avere un’iniziativa di beneficenza pubblicizzata dalla stampa e or- sacchetto o due per un dollaro, ma qui ce ne sono migliaia.
più spazio per le sue cose”, spiega la moglie Caroline, ingle- ganizzata da Sotheby’s a Londra, lo avrebbero saputo tutti e Non mi va di buttarle via, qualcuno magari le comprereb-
se. Per questa minuscola villetta con annesso capannone nel- gli abiti sarebbero costati una be. E non ho tempo per met-
la Sun Valley hanno rinunciato al loro elegante stile di vita
a Silverlake, una collina poco lontano dal Sunset Boulevard
fortuna. Invece furono sven-
duti per quattro soldi e la
Nel deposito di Reg ci sono sacchetti termi a telefonare agli istitu-
ti di bellezza. Ne vuoi un sac-
dove oggi abitano tutti quelli che lavorano per il cinema e metà di quelli che partecipa- con migliaia di unghie false: chetto?”. Siamo circondati da
la tv. “Nella casa di prima non facevo altro che inciampare rono all’asta non si resero scatole di cartone. Ogni sca-
su vecchi grammofoni o scatoloni pieni di manifesti di Ri- neppure conto di chi era la “Non so proprio come liberarmene” tola è un microcosmo di vita
torno al futuro 2, o altra roba del genere”, racconta Caroline. proprietaria del lotto. “Pro- americana: parrucche lucci-
Quando qualcuno scova un pezzo che sembra veramen- babilmente lei voleva soltanto fare piazza pulita”. canti, bicchieri dell’epoca della Depressione, bandiere con
te prezioso o che potrebbe piacere agli appassionati di cul- Reg ha avuto il suo ultimo contatto con la “vera” Hol- 48 stelle, vecchie targhe, distributori di gomma da mastica-
tura pop, va alla casa d’aste Butterfield and Butterfield, sul lywood al mercatino di Rose Bowl, quando Madonna ha fat- re, oggetti da cucina in bachelite e un’incredibile quantità
Sunset Boulevard – la risposta di Los Angeles a Sotheby’s. “Di to una breve apparizione alla sua bancarella. Una piccola di materiale pornografico. Reg dice che la maggior parte dei
regola loro trattano solo oggetti molto pregiati. Ma hanno donna bionda con un omone al seguito si era avvicinata per lotti contiene materiale pornografico di qualche tipo, ma è
anche un servizio di stime gratuite e noi, la gentaglia, fac- guardare un paio di graziosi zoccoletti dipinti a mano che roba che a lui non va di commerciare, così accanto alle un-
ciamo la fila lì”, spiega Reg. Trovare qualcosa di veramente Reg aveva trovato in un deposito. “Non avevo idea di chi dia- ghie false si è formata una montagna di oscenità.
importante per Butterfield può essere un buon sistema per volo fosse. Cercai di essere gentile e le dissi che non erano “Quello che veramente abbonda nei depositi di Hol-
diventare una star del Sunset Boulevard. Reg ci ha portato zoccoli olandesi ma cinesi, e piuttosto rari. Mi lanciò una di lywood sono gli avanzi di tutti i giovani ambiziosi arrivati a
oggetti di Lalique, Clarice Cliff e Frank Lloyd Wright, Bar- quelle occhiate che ti stendono, del tipo ‘come osi intromet- Los Angeles con l’idea di diventare famosi e che non ce
bie d’annata e perfino una scultura precolombiana prove- terti in una conversazione privata’. Io ci rimasi di sasso. Poi l’hanno fatta. Impari a conoscere la storia della loro vita. Si
niente dal Messico – tutta roba trovata nei depositi. “Butter- se ne andò. Arrivarono subito gli altri venditori dicendo che trovano lotti pieni di diplomi di recitazione, manuali di can-
field e Butterfield sanno passare dal disprezzo al servilismo quella era Madonna e chiedendomi com’era e cosa aveva det- to e di danza, costumi coperti di lustrini, certificati di costo-
in un batter d’occhio: li adoro”. to. Be’, sostanzialmente è una stronzetta arrogante”. si corsi per modelle. A un certo punto rinunciano ai loro so-
“Il guardaroba di Elizabeth Hurley venne messo all’asta Entriamo nel “fienile” di Reg. Una parete intera è tappez- gni e tornano a casa”. Nel fienile siamo circondati da album
internazionale 319, 28 gennaio 2000 45
 S TAT I U N I T I

Dear Sir Le lettere ai giornali

La festa più bella trariamente a quanto dite pos-

del millennio siamo essere orgogliosi di non
Avete attribuito a Luigi xiv la avere inventato questa crudele
festa del millennio, quella te- barbarie. Forse è un fatto storico
nuta per l’inaugurazione della di importanza minore, ma è in
reggia di Versailles. Ma questa gioco l’orgoglio nazionale. Co-
fu nulla in confronto a quella me il necklacing si sia diffuso
voluta da un re assiro, Assurna- dal Vietnam in Sudafrica resta
sirpal ii, che nell’879 aC, inau- un mistero, a meno che non ci
gurando la capitale imperiale sia stato qualche legame segre-
di Nimrud, organizzò la più to tra la Cia e le bande delle
grande festa del primo millen- township.
nio avanti Cristo. Il Re Sole

Krauze, The Guardian, Gran Bretagna

Phillip Altbeker
ospitò 600 invitati per una setti- Mail & Guardian
mana. Secondo l’iscrizione su
una lastra di pietra ritrovata nel Il posto nella storia
1951, Assurnasirpal convocò in- di Helmut Kohl
vece 69.574 ospiti da tutto il re- Tony Paterson suggerisce che le
gno, li intrattenne con feste e accuse contro l’ex cancelliere
banchetti per dieci giorni, e poi tedesco Helmut Kohl potrebbe-
ASSOCIATED PRESS

li salutò augurando “pace e feli- ro mettere in discussione il suo

cità”. posto nella storia a fianco di Bi-
Erica Ehrenberg smark. Ironia della sorte, nem-
Depositi. Incendio in un magazzino frigorifero di Worcester, Massachusetts The Economist cazioni, e guadagno 80mila pe- trasformasse nella Russia di Bo- meno Bismark fu estraneo a
setas al mese (930mila lire). E ris Eltsin non sarebbe certo un una vicenda di fondi neri. Men-
fotografici, ardenti lettere d’amore, cartoline degli anni Cin- denza fissata. L’asta è veramente l’ultima spiaggia. E co- Vivere con i genitori con questo stipendio mi invita- cambiamento in meglio. In sé e tre era impegnato a unificare i
quanta indirizzate agli amici rimasti nell’Iowa, diari appas- munque i proprietari sono liberi di presentarsi e fare un’of- La campagna pubblicitaria di no ad andarmene di casa? per sé la caduta del comunismo vari Stati tedeschi confiscò la
sionati… le storie di una vita, gli oggetti strettamente per- ferta per la loro roba, ma capita molto raramente”. una nota azienda di arredamen- Montse Guerrero non è una garanzia di libertà. fortuna del re di Hannover e la
sonali, tutto ridotto a merce. “Non ho il coraggio di buttare L’asta più memorabile a cui abbiamo assistito si è svolta a to nordica invita i giovani a El País La libertà ci sarà solo se i paesi usò per costituire un fondo ne-
via questo genere di cose. Dietro ci sono tante tragedie”. Torrance. Poco prima che cominciassero le offerte, nel de- prendere la valigia e abbando- coopereranno tra loro, come è ro, utilizzato per comprare
Non sempre si riesce a scoprire perché la gente abbando- posito si aggirava una famiglia incredibilmente pallida e nare la casa dei genitori: “Di- La fine dei accaduto nel processo di inte- giornalisti e altri personaggi,
na i suoi beni terreni. “Non è quasi mai una questione di po- magra. Sul gruppo dei frequentatori incalliti è sceso il si- venta indipendente”. Con que- regimi comunisti grazione europea. Perciò chi compreso il re di Baviera.
vertà”, spiega Reg. “I depositi seguono norme severe. Prima lenzio: quel marito con lo sguardo smarrito, la moglie e i tre sto imperativo i pubblicitari Scrivo per commentare il vo- spera nella caduta del comuni- Andrew Bonnell
di mettere all’asta i lotti devono scrivere per tre mesi una se- bambini sembravano usciti dalle pagine di Furore. Avevano nordici o i loro referenti spa- stro editoriale sulla prossima fi- smo in Asia dovrebbe anche es- The Guardian
rie di lettere con ricevuta di ritorno chiedendo ai proprie- un’aria affamata e surreale. Quando l’asta è cominciata il ma- gnoli dimostrano di non cono- ne dei regimi comunisti in sere preparato a offrire soluzio-
tari di venire a ritirare le loro cose e avvertendoli della sca- rito ha provato a fare un’offerta bassissima per un lotto che scere la triste realtà sociale ed Asia. A questo proposito vale la ni ai problemi che potrebbero Cittadini responsabili
sembrava piuttosto promettente. Nessuno si è fatto avanti economica di buona parte della pena ricordare che pochi go- presentarsi. Anche se i detenuti meritano la
Un libro per alzare il prezzo. gioventù spagnola. Siamo in verni asiatici appoggiati dal- Sehat Nauli loro condanna, la condanna
molti ad avere superato la tren- l’Occidente hanno adottato Far Eastern Economic Review non deve essere un’umiliazio-
Il silenzio degli innocenti
ARRIVA INTERNET. Adesso qualcosa di nuovo rischia di togliere tina e a vivere ancora a spese di principi democratici. In realtà ne. La pubblicazione di alcuni
di Thomas Harris (Mondadori 1998, 14.000 lire)
cuore e romanticismo al mondo dei robivecchi: internet. I mamma e papà. Dicono che sia- molti di questi sono stati così Torture d’autore brani del libro scritto dal medi-
professionisti come Reg ora riescono a fare più soldi con le mo la generazione meglio pre- corrotti che viene spontaneo Avete fatto un elenco delle in- co carcerario Vasseur ha aperto
S
plit City è un posto squallido e ventoso. Come il volo
domenicale dei divorzi dall’aeroporto La Guardia a vendite online che ai mercatini e alle fiere. “Per otto anni so- parata di Spagna. Siamo laurea- chiedersi: a cosa pensavano i venzioni che il Sudafrica avreb- un dibattito grave, e ciò è positi-
Juarez, rappresenta un servizio per l’irrazionale moto no stato in lista d’attesa per avere un posto al mercatino del ti, conosciamo le lingue, abbia- paesi occidentali quando for- be regalato al mondo. Tra que- vo. Il sistema penitenziario assi-
browniano della nostra popolazione; quasi tutto ciò che vi Pasadena City College, ma ora ci ho rinunciato perché mi mo anche accumulato espe- mulavano la loro politica este- ste citate il necklacing, un meto- cura, almeno in parte, la sicu-
viene custodito è il frutto delle spartizioni che seguono i fanno offerte incredibili proprio qui, sullo schermo del com- rienza lavorativa nelle nostre ra? Ma restando più in tema con do di tortura/esecuzione, che rezza dei cittadini. In questo
divorzi. I suoi capannoni sono pieni di mobili da puter”. Il grande sito web eBay ha in vendita due milioni e professioni. Malgrado questo il vostro editoriale, dovremmo consiste nel dar fuoco a un co- senso siamo tutti “azionisti” di
soggiorno, tinelli, materassi macchiati, giocattoli e mezzo di articoli e viene visitato da un miliardo e mezzo di molti di noi occupano posti che stare attenti a cosa potrebbero pertone bagnato di benzina ap- questa impresa. Siamo tutti re-
fotografie di legami che non hanno funzionato. I persone al mese. La moglie di Reg ogni giorno inserisce nel non corrispondono alla propria diventare i regimi comunisti peso al collo della vittima. Que- sponsabili del fine e dei mezzi,
dipendenti dell’ufficio dello sceriffo della Contea di sito gli acquisti del marito, e con la spedizione compresa nel formazione. Il mio esempio quando l’ideologia che li guida sto sistema fu usato per la pri- e ancora più responsabili dal
Baltimora sono convinti, inoltre, che Split City nasconda prezzo hanno un bel daffare a mandare la loro roba in tutti può essere rappresentativo: la- non sarà più in alcun modo di- ma volta dagli americani in momento che sappiamo.
parecchia roba di valore sottratta ai tribunali fallimentari. gli Stati Uniti e, a volte, all’estero. “Almeno in questa fase ini- voro in una filiale della prima fendibile. Per esempio, se la Co- Vietnam, dove era noto come Claude Jacques Engelbach
ziale c’è ancora il gusto della scoperta”. (g.c.) p società spagnola di telecomuni- rea del Nord di Kim Jong-il si “Charlie Flambé”. Quindi con- Le Monde

46 internazionale 319, 28 gennaio 2000 internazionale 319, 28 gennaio 2000 47

 In televisione Internazionale sul piccolo schermo

Sigarette
in tribunale
Tobacco Wars (terza parte)
Tvl (Stream)
28 gennaio 2000, ore 20.00
Internazionale presenta sul canale Tvl
di Stream i migliori reportage e documenta-
ri giornalistici realizzati dalle televisioni
di tutto il mondo. Il documentario di
questa settimana, Tobacco Wars, è stato
prodotto dalla Bbc.
Terza e ultima parte del documenta-
rio Tobacco Wars. Gli anni Ottanta
segnano l’inizio dei tempi duri per i
produttori di sigarette. Se fino ad
allora la guerra del tabacco si era
combattuta a colpi di ricerche scienti-
fiche, adesso la battaglia si sposta sul
fronte legale. Come in passato, l’indu-
stria continua a commissionare studi
segreti sulle conseguenze del fumo
sulla salute censurando le conclusio- Tobacco Wars, documentario della Bbc in onda venerdì 28 gennaio su Tvl
ni. Ora, però, c’è chi comincia a rifiu-
tarsi di mantenere il segreto. Nel 1988 del fumo si era allargato al fumo si in rate annue, serviranno per risar-
Merrell Williams, impiegato in uno passivo. Riconoscere che chi fuma fa cire gli Stati dei costi dell’assistenza
studio legale che rappresenta la Briti- del male anche a chi gli sta intorno sanitaria fornita ai fumatori, inden-
sh American Tobacco, trafuga i spostava la questione da un piano nizzare i privati che hanno vinto
documenti che dimostrano chiara- strettamente personale a uno sociale. azioni penali contro i produttori e
mente come l’industria sapes- Il fumo diventava così infine per finanziare ricerche e
se che la nicotina provoca la ufficialmente una minac- programmi per dissuadere i giovani
dipendenza. Poi si mette in cia pubblica: una vera e dal contrarre l’abitudine del fumo.
contatto con un avvocato del propria rivoluzione. Una sconfitta per l’industria del
Mississippi, che a sua volta L’epilogo è storia recente. tabacco? Probabilmente no. I costi di
trasmette il prezioso materia- Nel marzo del 1997 la questo accordo saranno in gran parte
le a un attivista antitabacco, Liggett, produttrice delle pagati dagli stessi consumatori, attra-
Stan Glantz, della biblioteca dell’Uni- Chesterfield, è costretta ad ammette- verso l’aumento del prezzo delle
versità della California. Era il 1994. re che le sigarette generano assuefa- sigarette.
Malgrado le pressioni degli industria- zione e che da anni i giovani sono il
li, la biblioteca diffuse su internet il bersaglio privilegiato delle campa- Internazionale su Tvl
contenuto dei documenti: per la gne di marketing. Sollecitata dal
prima volta le prove sulla nocività del governatore del North Carolina, la Questa settimana Internazionale va
fumo erano di dominio pubblico. Casa Bianca chiede al procuratore in onda sul canale Tvl di Stream
L’idea del procuratore capo Michael capo del Mississippi di aprire una venerdì 28 gennaio alle 20.00.
Moore era che si potesse sconfiggere trattativa con le industrie produttrici. In replica il sabato alle 9.30,
l’industria citandola in tribunale non Le industrie hanno concordato con i 12.30, 18.30 e 23.00 e la domenica
per conto dei singoli individui responsabili della giustizia di quasi alle 20.00. Internazionale su
danneggiati dal fumo, per i quali si quaranta Stati americani che, nei Stream è presentato da Tana de
poteva invocare la “libertà di scelta”, prossimi 25 anni, sborseranno 368 Zulueta. Gli orari sono soggetti a
ma per conto dello Stato, costretto a miliardi e mezzo di dollari di risarci- cambiamenti. Consultare la guida ai
pagare per le cure dei fumatori menti, e che modificheranno radical- programmi di Stream:
ammalati. mente le loro strategie di marketing. www.stream.it
Nel frattempo il discorso sui danni I soldi versati dalle industrie, suddivi-

internazionale 319, 28 gennaio 2000 49

 C A R T O L I N E D A L L’ A F R I C A E D A L M E D I O O R I E N T E

CARTOLINE DALL’AFRICA E DAL MEDIO ORIENTE

Il colpo di Stato in Costa d’Avorio deve far riflettere il Senegal. Anche qui c’è una
democrazia senza alternanza. E i militari potrebbero decidere di intervenire

Vigilia elettorale a Dakar

OUSSEYNOU NAR GUEYE, LE TÉMOIN, SENEGAL

C
ambiare o morire? la costa fronte al loro ex “compagno presiden- no” e a combattere la “gestione patri- UGANDA NIGER MALI AUTORITÀ PALESTINESE
d’Avorio ha appena dimostrato te”.
che una facciata costituzionale, In entrambi i paesi il Ps e fino a po-
moniale” del potere. Parlano con co-
gnizione di causa. In Costa d’Avorio la
Segnali Fuori dal Navigazione Pace
istituzioni bloccate e riti elettorali “con- co fa il Pdci, solidamente radicati nelle rivelazione delle massicce sottrazioni inquietanti purgatorio a vista e democrazia
fermativi” non bastano a fare una de- campagne, hanno difficoltà a farsi di fondi sugli aiuti europei al settore the east african le nouvel afrique asie les echos majallat al-dirasat
mocrazia. È un’evidenza a Mauritania
ascoltare dalle masse urba- della sanità aveva fornito un argomen- kenya francia mali al-filastiniyah
23 gennaio 2000 gennaio 2000 16 gennaio 2000 libano, inverno 1999-2000
cui dobbiamo arrenderci Oceano Atlantico ne. In realtà le elezioni del to importante alle denunce dell’oppo-
se non vogliamo che l’al- Senegal 2000 in Senegal e in Costa sizione. Il corpo diplomatico kenio- “Dopo il colpo di Stato dello La possibile diminuzione L’ultimo numero di Majallat
Dakar
ternanza si faccia a colpi di Gambia d’Avorio (se si svolgeran- La prima reazione dei governi a ta, alle prese con gravi caren- scorso 9 aprile e la morte del delle borse di studio ha susci- al-Dirasat al-Filastiniyah si
Mali
fucile. È un imperativo in no) saranno le prime orga- questa serie di contrarietà è stato l’irri- ze di personale in sedi strate- presidente Ibrahim Baré Maï- tato l’allarme nelle scuole e apre con tre lunghe intervi-
un continente come l’Afri- nizzate in paesi a maggio- gidimento. Da noi alcuni sindacalisti giche come Washington e nassara, nessuno credeva che nelle università maliane. Les ste sulla situazione e i possibi-
Guinea
ca, dove agli oppositori si Bissau
Guinea
ranza urbana. Secondo il sono stati imprigionati e uno sciopero Londra, apre la prima pagina il Niger potesse tirarsi fuori Echos, settimanale vicino al li sviluppi delle trattative
offre solo la scelta fra uno censimento del 1998, in Co- generale ha paralizzato il paese per la di East African. Il governo dal purgatorio dei paesi ma- governo, smentisce la notizia, israeliano-palestinesi. Tre in-
strapuntino su cui vivacchiare e il ri- sta d’Avorio il 54 per cento degli abi- prima volta dopo anni. parla di difficoltà tempora- ledetti”. Così Le Nouvel Afri- invitando i giovani “a tornare terviste ad autorevoli espo-
corso alle armi. Un ricorso alle armi tanti vive in città, cifra che rivela un’ur- In entrambi i paesi i media pubblici nee legate ai tagli alle spese e que Asie racconta come, con- in classe”. L’integrazione re- nenti della politica e della
che avviene sempre più per procura. banizzazione ancora più rapida del sono stati mobilitati al servizio del po- a lungaggini burocratiche, trariamente alle aspettative, gionale è l’altro argomento cultura palestinese: Nayef
L’esercito prende il potere per resti- previsto. tere. Ieri ad Abidjan e oggi in Senegal, ma gli osservatori mettono in il Niger dopo le elezioni pre- di questo numero di Les Hawatmeh, segretario del
tuirlo o addirittura per renderlo più È in questa trasformazione sociale non si tratta semplicemente di far rie- dubbio l’efficacia dell’azione sidenziali del 24 novembre Echos. L’entrata del Mali nel- Fronte democratico per la li-
virtuoso. E questo potrebbe accadere che bisogna cercare le cause della leggere il presidente, ma di farlo pas- diplomatica di Nairobi. Al- stia uscendo dall’isolamento. l’Unione economica e mone- berazione della Palestina,
anche in Senegal, se le elezioni presi- mancanza di popolarità del presidente sare al primo turno. Per i loro sosteni- l’interno torna in primo pia- “La mia vittoria è un successo taria dell’Africa occidentale è Abu Ali Mustafa, leader del
denziali di febbraio non cancelleranno Bédié, percepito come lontano dal po- tori i benefici che porterebbe un’ele- no l’Uganda. Nelle regioni per l’intero popolo nigeri- l’occasione per fare un bilan- Fronte popolare per la libera-
la sgradevole impressione che i risul- polo. Quest’allontanamento ha provo- zione realmente combattuta (un’im- settentrionali gli eserciti ri- no”. Queste le prime parole cio della situazione del paese. zione della Palestina, e Hai-
tati del voto siano decisi in anticipo. cato una reale esasperazione in un pae- magine internazionale migliore, una belli hanno sferrato violenti del presidente Mamadou “Da un decennio la scuola è dar Abdel Shafi, ex negozia-
Il Senegal deve fare molta attenzio- se in cui – contrariamente al Senegal – vita nazionale più dinamica) non val- attacchi contro obiettivi civi- Tandja, eletto con circa il 60 in stato di abbandono. Sforna tore ai colloqui di Oslo. L’Au-
ne a ciò che è appena accaduto dai no- la ripresa economica è palpabile, ma i gono il rischio di una sconfitta. li, causando la morte di alme- per cento dei voti dopo uno dei diplomati che non posso- torità Palestinese (Ap) si trova
stri cugini. La Costa d’Avorio e il nostro suoi frutti non sono accessibili alla Infine, nei due paesi, di fronte alle no sessanta persone. Segnali scrutinio che, secondo gli os- no reggere la competizione in una situazione complessa.
paese costituiscono i due pilastri del- maggioranza. minacce di una sbandata, le reazioni inquietanti per un paese che, servatori presenti, ha onorato con nessun altro prodotto Mentre le trattative con il
l’Africa francofona. E sotto molti aspet- sono state identiche: gli occhi di tutti, dopo la pace con il Sudan, l’intero continente africano. scolastico della regione. Qua- premier israeliano Barak so-
ti la loro evoluzione è stata simile. Per Campioni del buon governo al potere e nell’opposizione, si sono ri- paga gli effetti di una prolun- Secondo il mensile, “questo è le impresa farebbe harakiri no in una fase di stallo, Israe-
quarant’anni dopo l’indipendenza il La specificità ivoriana, a cui il Senegal volti verso Parigi. Dopo le elezioni le- gata crisi economica e di un potuto accadere perché la assumendo simili scarti?”. Ma le è impegnato nel dialogo
Partito democratico della Costa d’Avo- ha la fortuna di sfuggire? L’etnicizza- gislative del 1998, la prima manifesta- duro conflitto, le cui tracce giunta militare ha saputo ri- non è questo l’unico tasto do- con i siriani per risolvere il
rio (Pdci) di Félix Houphouët-Boigny e zione dei partiti. In compenso il Sene- zione dell’opposizione senegalese è sta- sono ancora evidenti. Lo pro- spettare scrupolosamente gli lente: “Quasi tutte le nostre problema del Golan. All’in-
il Partito socialista senegalese (Ps) han- gal ha il triste privilegio di far fronte al- ta organizzata davanti alla sede del- va la presenza dei numerosi impegni presi. La giunta è aziende sono gestite malissi- terno un lungo articolo af-
no esercitato il potere senza interru- la secessione di una parte del suo terri- l’Assemblea nazionale, a Parigi. campi minati, oggetto di un stata capace”, continua Le mo”, “la corruzione è onni- fronta un altro argomento
zione. I loro successori? torio. Il conflitto nella regione meri- In occasione delle precedenti cam- programma di bonifica della Nouvel Afrique Asie, “d’inse- presente” e “la società civile delicato: “La costruzione del-
Henri Konan Bédié si era presenta- dionale, il coinvolgimento dell’eserci- pagne elettorali la Francia si è sempre Croce Rossa, che coinvolge, diare un governo che ha ge- non è organizzata”. È vero, lo Stato: le possibilità della
to per un nuovo mandato alle elezioni to in Casamance (ma anche, fino a po- schierata con il presidente uscente. Il oltre all’Uganda, altri dodici stito la transizione serena- continua il settimanale, che i democrazia in Palestina”.
dell’ottobre 2000. Proprio come Abdou co tempo fa, nella vicina Guinea-Bis- caso ivoriano ci illumina su quello che Stati. “L’esercito ugandese”, mente. Attuando un pro- maliani vengono spesso citati Una questione di grande at-
Diouf è candidato a succedere a se stes- sau), tutto questo costa caro e potrebbe sarà l’atteggiamento di Parigi. Possia- sottolinea il settimanale, “do- gramma economico e sociale come campioni dell’arte di tualità, soprattutto alla luce
so nel febbraio prossimo. Da tempo l’e- diventare sempre più un motivo di ma- mo scommettere che non appoggerà vrebbe distruggere 50mila in base a quanto stabilito dal arrangiarsi. “Ma”, conclude, dei recenti arresti ordinati
gemonia di Bédié sul suo partito non lessere in seno all’esercito. Di fronte nessuno dei candidati del Ps, per non mine antipersona in suo pos- forum economico-finanzia- “il dilettantismo e la naviga- dall’Ap di giornalisti e uomi-
era più quella di un tempo. In Senegal agli apparati indeboliti dei partiti, le parlare degli altri. Questa prima ele- sesso, ma un numero impre- rio che, nel settembre del- zione a vista hanno i loro li- ni politici, colpevoli di avere
Djibo Ka e Moustapha Niasse avranno opposizioni hanno buon gioco a pro- zione del millennio riguarderà i soli cisato di ordigni è ancora nel- l’anno scorso, ha riunito tutte miti in un mondo in cui criticato pubblicamente la di-
senza dubbio un peso importante di clamarsi i campioni del “buon gover- elettori senegalesi. (c.p.) p le mani dei ribelli”. le forze vive del paese”. l’informatica detta legge”. rigenza palestinese.

50 internazionale 319, 28 gennaio 2000 www.internazionale.it/cartoline/cartoafrica.html internazionale 319, 28 gennaio 2000 51


CARTOLINE DALLE AMERICHE
In America Latina gli indios sono la parte più povera e discriminata della
popolazione. Nel sudest della Bolivia molte famiglie vivono addirittura in schiavitù
Il riscatto dei guaraní
ALEJANDRO CAMPOS, MERIDIANO, ECUADOR
A
ll’alba del ventunesimo secolo
in Bolivia sopravvive un sistema
che mantiene in condizione di
schiavitù circa 700 famiglie di indios
guaraní, che saranno liberate nei pros-
simi tre anni grazie alla cooperazione
internazionale. Il Consiglio dei capita-
ni guaraní ha dato il via al progetto
Rekota Tekove (liberazione delle fami-
glie, in guaraní), promosso grazie al
contributo di più di un milione di dol-
lari (circa due miliardi di lire) offerto
dalla comunità autonoma spagnola di
Navarra e dall’organizzazione non go-
vernativa Medicus Mundi.
Anche se la Costituzione boliviana
vieta ogni forma di schiavitù, i vari go-
verni sono restati indifferenti a questo
sistema, presente in alcune provincie
dei dipartimenti di Chuquisaca, Santa
Cruz e Tarija, nel sudest del paese. Dei
14.240 indios guaraní che vivono in
questa parte del Chaco boliviano, circa
4.250 lavorano per i latifondisti molte
ore al giorno, sei giorni a settimana,
per tutti i mesi dell’anno, senza riceve-
re alcun compenso. I padroni ripaga-
no il lavoro degli indios con vestiti e
prodotti alimentari in quantità appena
sufficiente ai bisogni delle loro fami-
glie. E alla fine dell’anno, quando si
fanno i conti, spesso gli indios risulta-
no addirittura in debito. Ci sono casi di
giovani guaraní che cominciano a la-
vorare intorno ai dieci anni, ereditan-
do i debiti dei loro genitori verso i la-
tifondisti e prolungando così una cate-
na senza fine di sfruttamento. Le don-
ne guaraní, che lavorano per gli stessi
padroni dei mariti, non godono di per-
messi di maternità e molte ragazze
vengono violentate prima di compiere
dodici anni. I maltrattamenti fisici e i
soprusi non sono meno drammatici
52 internazionale 319, 28 gennaio 2000
CARTOLINE DALLE AMERICHE
della situazione lavorativa. Per decen- proprietario terriero boliviano e l’ha GERMANIA SOCIETÀ CILE AMERICA LATINA
ni gli indios non hanno avuto nessuno consegnata al gruppo di famiglie indi-
a cui rivolgersi, perché le autorità fa- gene.
Il gigante Sotto Parla l’architetto Gli indios
cevano parte della stessa catena di Anche se per ora la priorità è con- piccolo piccolo controllo della vittoria contro il dollaro
sfruttamento o erano legate ai pro- quistare la libertà, le comunità guaraní time harper’s magazine ercilla vistazo
prietari terrieri da rapporti di paren- sanno che poi dovranno affrontare stati uniti stati uniti cile ecuador
31 gennaio 2ooo gennaio 2000 24 gennaio 2000 20 gennaio 2000
tela. Solo dal 1999 esiste un ufficio per i nuove sfide e per questo reclamano
diritti umani, alle dipen- l’appoggio del governo. Le “Nel bel mezzo dello scanda- Chi è il Grande Fratello che Il sociologo Eugenio Tironi, Dollarizzazione. Anche il
denze del ministero della principali richieste degli lo sui fondi neri Helmut minaccia la privacy dei citta- collaboratore e amico del nuovo presidente dell’Ecua-
Giustizia, nella città di Brasile
indios riguardano il recu- Kohl, il cancelliere che ha dini statunitensi? Il governo? neopresidente cileno Ricardo dor, Gustavo Noboa, confer-
Monteagudo, che si trova a pero di terre per la siste- unificato la Germania ed Le imprese private che rie- Lagos, è passato alla storia co- ma che proseguirà sulla stra-
Perù
circa 1.200 chilometri a su- mazione delle famiglie esorcizzato il fantasma di Hi- scono a entrare nei pc di mi- me l’artefice della vittoria del da intrapresa dal suo prede-
dest della capitale La Paz, La Paz che saranno liberate, il so- tler, si è dimesso da presiden- lioni di utenti registrando i socialista. Tironi sostiene in cessore, Jamil Mahuad. D’al-
Bolivia
ed è la più vicina alle co- stegno alla produzione te onorario del suo partito. loro dati personali e utiliz- un’intervista al settimanale tra parte sembra che per la
munità sottoposte a questa agricola e zootecnica, la di- Lo scandalo, dopo aver tra- zandoli per scopi vari? Har- Ercilla che la chiave del suc- debole economia del paese –
Paraguay
forma di schiavitù. Lo scor- Cile
stribuzione di aiuti ali- volto una figura simbolica, ri- per’s Magazine pubblica il re- cesso è stata l’umiltà del can- il prodotto interno lordo è ca-
Argentina
so novembre per la prima mentari, e infine la costru- schia ora di travolgere l’inte- soconto di un forum a cui didato, la sua capacità di capi- lato del 7,5 per cento nel 1999
volta un membro del governo ha visi- zione delle infrastrutture fondamen- ra Unione cristiano-democra- hanno partecipato tra gli al- re – dopo il risultato ottenuto e l’inflazione è al 61 per cento
tato la zona per conoscere di persona la tali. Secondo il Consiglio dei capitani tica”, la Cdu. Secondo Time tri Mark Costello (ex procu- al primo turno di dicembre – sia l’unico modo per non fi-
situazione. Il viceministro della Giusti- guaraní l’intero processo si realizzerà “la longevità in politica si pa- ratore del dipartimento di dal candidato della destra nire in bancarotta, come
zia e dei diritti umani, Edgar Moreno, in tre anni. Durante questo periodo bi- ga. E sedici anni al potere so- Giustizia), Michael Moy- Joaquín Lavín – che doveva spiega la rivista Vistazo. An-
ha accertato il drammatico quadro so- sognerà promuovere un’opera di ri- no troppi. In questi casi il ri- nihan (uno dei principali ar- evitare qualsiasi atteggia- che la Federal Reserve condi-
ciale di questa parte del Chaco, ascol- flessione e di sensibilizzazione all’in- corso ai fondi neri diventa chitetti della politica clinto- mento arrogante. La frase: vide e la lunga mano di Wa-
tando le testimonianze degli indios. Il terno delle famiglie, affinché siano quasi inevitabile”. Il settima- niana in materia di internet), “Ho capito il messaggio dei shington è abbastanza visibi-
funzionario si è impegnato a creare pronte a vivere in libertà, una condi- nale statunitense considera e Alan Westin (docente di Di- cileni”, pronunciata da Lagos le nella gestione della crisi
una commissione composta da rap- zione che non hanno mai conosciuto. questa una delle principali ritto pubblico alla Columbia la notte del 12 dicembre, cam- che una settimana fa ha por-
presentanti del governo centrale e del- Secondo Mario Rivera, un capitano cause dello scandalo finan- University). Un tema diventa- biò la percezione che il paese tato alla cacciata di Mahuad.
le amministrazioni locali per mettere guaraní del Chaco boliviano, la libertà ziario e sposa la tesi di lord to scottante dopo che un giu- aveva del candidato socialista Una lunga mano che ha co-
fine allo sfruttamento degli indios. non è sufficiente perché le comunità Acton, lo storico britannico dice dello Stato di Washing- e ha segnato tutta la sua cam- stretto i militari ad appoggia-
indigene migliorino le loro condizioni del secolo scorso: “Se il pote- ton ha deciso che il contenu- pagna per il secondo turno, re Noboa, fino ad allora vice-
La liberazione di vita. È necessario che le autorità bo- re può portare alla corruzio- to delle email, a differenza che è diventata più vicina alle presidente. Resta il problema
Da parte sua il Consiglio dei capitani liviane si impegnino a promuovere i ne, il potere assoluto porterà delle conversazioni telefoni- persone. Tironi rivela inoltre degli indios. Quattro milioni
guaraní, chiamato così in onore del ti- settori della sanità, dell’istruzione e con assoluta certezza alla cor- che, può essere intercettato. che lo staff del candidato la- e mezzo in un paese che ha 12
tolo attribuito alle autorità indigene, delle infrastrutture, sostenendo al con- ruzione”. Anche Wolfgang Come difenderci? “Ora dispo- vorava da mesi all’ipotesi del milioni di abitanti. Sono scar-
ha cominciato a preparare le condizio- tempo la produzione. Il 55 per cento Schäuble, presidente della niamo di anonymizers (uno secondo turno, anche se con- samente rappresentati nel
ni per la liberazione degli indios. Una degli indios guaraní di questa regione Cdu, risulta coinvolto nello strumento che consente l’eli- fessa che nessuno pensava Congresso ma sono già stati
prima parte del progetto Rekota Teko- vive in comunità libere, il 24,6 per cen- scandalo. Secondo Time, minazione dei dati personali che Lavín sarebbe arrivato determinanti per la fine anti-
ve è stata realizzata a novembre, con la to è in una situazione intermedia tra la Christian Wulff, capogruppo dalle operazioni online). In così vicino alla vittoria. Tiro- cipata di due presidenze:
consegna di 1.150 ettari di terra a 26 fa- libertà e la dipendenza, mentre il 25,6 alla Camera, è il suo più pro- futuro ci saranno compagnie ni infine ha un consiglio po- quella di Abdalá Bucaram
miglie guaraní nel villaggio di Caña- per cento è completamente assogget- babile successore. Wulff fu che faranno da filtro e forni- lemico anche per il candida- nel 1997 e quella di Mahuad
dillas, a 34 chilometri da Monteagudo, tato ai proprietari terrieri. Tutto questo tra i primi a criticare Kohl e ranno un’identità in codice: to sconfitto: “Lavín? Lo vedo oggi. Difficile per l’élite poli-
nel dipartimento di Chuquisaca. Il go- ne fa il gruppo di popolazione più po- cercò di opporsi, nel 1998, alla la gestione della privacy sarà bene come consulente di una tica ecuadoriana governare
verno spagnolo ha comprato per 63 mi- vero della Bolivia e con i peggiori indi- sua quinta candidatura con- una delle industrie più fio- impresa privata. Nel marke- con loro. Difficilissimo a que-
lioni di lire questa superficie da un catori sociali del paese. (n.m.) p secutiva. renti dei prossimi dieci anni”. ting è un genio!”. sto punto governare contro.
www.internazionale.it/cartoline/cartoameriche.html internazionale 319, 28 gennaio 2000 53
 C A R T O L I N E D A L L’ A S I A E D A L PA C I F I C O

CARTOLINE DALL’ASIA E DAL PACIFICO

Il nuovo capo della polizia chiede aiuto all’esercito per ripulire il paese
dalla criminalità. Ma i suoi metodi pesanti allarmano l’opposizione

Lo sceriffo delle Filippine

A N T O N I O L O P E Z , A S I AW E E K , H O N G K O N G

I
n questi giorni le zone più fre- vembre, due giorni dopo il suo giura- in sequestri di persona e rapine alle SALUTE INDIA INTERNET TAIWAN
quentate di Manila sono piene di
militari. Era dai sanguinosi tentati-
mento a capo della Pnp, alcuni poli-
ziotti hanno ucciso sette presunti ladri
banche. “Ci sono molti punti dubbi sul-
l’integrità di Lacson”, afferma il depu-
Attento Retroscena Le tigri Ritorno
vi di colpo di Stato contro la presiden- in un conflitto a fuoco davanti a un tato Benigno Aquino iii, vicepresiden- a cosa mangi di un dirottamento nella rete a scuola
tessa Cory Aquino, nel 1987 e affollato centro commercia- te della Commissione parlamentare asiaweek india today far eastern economic review free china review
nel 1989, che nella capitale fi- le di Quezon City, sobborgo sui diritti civili. “Proprio lui che è inca- hong kong india hong kong taiwan
21 gennaio 2000 17 gennaio 2000 27 gennaio 2000 gennaio 2000
lippina non si vedevano co- residenziale della capitale. ricato di far rispettare le leggi si ritro-
sì tanti soldati. È forse in pre- “Si è trattato di autodifesa”, va con l’accusa di averne violate alcu- Gli interrogativi sugli orga- India Today dedica ancora “Gli uomini d’affari asiatici Non si finisce mai d’impara-
parazione un altro colpo di dice Edgardo Aglipay, gene- ne”. Il presidente Estrada non dà peso nismi geneticamente mani- molto spazio al dirottamento prendono in considerazione re. Lo sostiene anche la Free
Stato? No. La presenza dei rale di brigata della polizia a queste preoccupazioni”. “Lacson può polati (Ogm) cominciano a dell’aereo delle Indian Airli- sempre più seriamente il China Review, organo di
militari è il risultato della di Manila. I critici parlano essere discutibile per i suoi metodi, ma farsi strada anche in Asia. nes compiuto da un com- commercio telematico”, e la stampa ufficiale di Taiwan,
politica di ordine pubblico invece di omicidio preme- ottiene dei risultati. Ha il mio pieno ap- Asiaweek introduce i suoi let- mando di estremisti islamici Far Eastern Economic Re- che questo mese si occupa
attuata dal duo composto da ditato. “Il crimine non verrà poggio”. Lacson è a sua volta totalmen- tori al problema: si può anco- nel dicembre scorso. Oltre a view fa altrettanto. Internet dei programmi d’istruzione
Alfredo Lim, neoministro estirpato compiendo altro te fedele a Estrada, che ha risollevato la ra mangiare tranquilli? fornire la cronaca dettagliata facilita gran parte della ge- per adulti voluti dal governo
dell’Interno e dell’ammini- crimine”, osserva il deputa- sua carriera prima chiamandolo a far “Senza rendersene conto, la delle estenuanti trattative stione degli scambi, osserva il di Taipei. Grazie a cospicui fi-
strazione locale, e Panfilo to Nereus Acosta. “Spero che parte di un’altra task-force, poi affi- maggior parte di noi ha man- con i dirottatori, il settimana- settimanale, “ma sono poche nanziamenti pubblici e alla
“Ping” Lacson, capo della vituperata l’episodio non segni la linea guida del dandogli la guida della Pnp. “Darò la giato per anni alimenti gene- le affronta alcune spinose le imprese che sanno come collaborazione di enti privati,
Polizia nazionale filippina (Pnp). “I sol- mandato del generale Lacson”. E Raul mia vita per Estrada”, dice Lacson. ticamente manipolati in questioni sollevate dalla vi- sfruttare il mercato virtuale”. nell’isola sono sorte diverse
dati sono lì per mantenere la pace”, Roco, senatore dell’opposizione, ag- Con Lacson di nuovo in azione i se- qualche modo”. In copertina cenda. Anzitutto l’inefficien- Ecco perché “sta nascendo un scuole pubbliche specializza-
spiega Lim, ex capo della Pnp ed ex giunge: “Stiamo assistendo all’inizio di questri di persona e le rapine in banca c’è un bel pomodoro, ma so- za dell’unità di crisi che gruppo di società che ha co- te. È così che navigati diri-
sindaco di Manila. Ogni militare è ac- uno Stato-fortezza”, riferendosi a quel- sono diminuiti drasticamente. Sono no le manipolazioni della avrebbe impedito, secondo la me obiettivo fornire agli ope- genti aziendali sono tornati
compagnato nel suo giro di guardia da lo che alcuni ritengono un uso antico- stati anche recuperati 448 veicoli della soia, ingrediente chiave della rivista, una chiusura rapida e ratori commerciali gli stru- sui banchi di scuola per im-
un poliziotto in divisa. “La gente si la- stituzionale dei militari per combatte- polizia precedentemente rubati o spa- dieta dell’est asiatico, a preoc- indolore del dirottamento. menti per sfruttare meglio il parare le lingue straniere, co-
mentava per la mancanza di tutori del- re la criminalità. riti; sono stati rimossi dal servizio 42 uf- cupare di più. I genitori si Poi il futuro dei rapporti con mercato telematico”. “L’e- me si usa il computer o le più
l’ordine che prevenissero la crimina- ficiali, tra cui quattro generali e due co- chiedono quali saranno, a il Pakistan e il problema del commerce è una cosa straor- avanzate tecniche manage-
lità”, dichiara il presidente Joseph Un personaggio oscuro lonnelli, che guidavano i comandi ge- lungo termine, gli effetti de- terrorismo islamico, divenu- dinariamente complessa, e lo riali. I corsi sono aperti a tutti
Estrada. “Questa è la nostra risposta per Su Lacson pendono per altro un paio nerali della polizia di Manila; durante gli Ogm sulla dieta dei loro to una delle minacce più gra- è in particolare in Asia, dove i cittadini, che hanno rispo-
far sentire i cittadini più sicuri”. Ag- di episodi poco chiari. Alla Corte di ap- le ore di servizio agli ufficiali è stato bambini. Considerando che, vi alla sicurezza dell’India. è ancora in uno stadio molto sto con grande entusiasmo.
giunge Lim: “La nostra presenza signi- pello è in corso una causa intentata nel vietato di giocare a golf nel quartier ge- secondo il genetista Chen La copertina del settimanale immaturo”: lo afferma Pa- Soddisfatto del progetto il
fica affari tranquilli”. 1983 contro l’allora capo delle forze ar- nerale della Pnp a Quezon City; e sono Zangliang, “in Cina nei pros- riguarda invece la straordina- trick Kelly, imprenditore che ministro dell’Istruzione
E polemiche. Lim, 70 anni, e Lacson, mate, il generale Fabian Ver (nel frat- stati banditi i controlli della polizia sui simi dieci anni la metà delle ria crescita dei mercati azio- dopo essere stato tra i prota- Kirby Yung, che pensa già al
51, formano un tandem agguerrito. tempo deceduto), e diversi ufficiali, tra furgoni che dalle province portano a piantagioni di riso e soia di- nari indiani negli ultimi me- gonisti di uno dei primi suc- futuro: “L’idea è di creare un
“Sono gli ‘ispettori Callaghan’ delle Fi- cui lo stesso Lacson, per tortura e altre Manila ortaggi, pesce e altri merci. venterà transgenica”. si. Gli indici di borsa hanno cessi nella storia degli affari sistema parallelo alle struttu-
lippine”, dice un uomo d’affari della presunte violazioni dei diritti umani. Questi controlli impopolari tendono Asiaweek fa osservare che battuto ogni record, per la online, la Dell Computers, ha re tradizionali, offrendo corsi
comunità cinese. E come il poliziotto Nel precedente grado di giudizio gli ad aumentare il costo dei beni primari nella maggior parte dei paesi gioia di aziende e risparmia- aperto a Hong Kong una so- specializzati a chi lavora e
implacabile e violento interpretato da imputati sono stati riconosciuti colpe- nella capitale, perché i commercianti asiatici, così come negli Stati tori. E molti esperti prevedo- cietà di supporto per il com- nello stesso tempo predispo-
Clint Eastwood in una serie di film po- voli. Nel 1995, quando era membro del- fanno pagare ai clienti il costo delle Uniti, non è ancora obbliga- no che le buone opportunità mercio elettronico. Ma per le nendo programmi avanzati
lizieschi hollywoodiani, Lacson – ap- la Commissione presidenziale anticri- estorsioni subite. Lacson ha incaricato torio segnalare sull’etichetta per chi investe continueran- aziende asiatiche fare affari per il corpo insegnante”. L’i-
plaudito dall’opinione pubblica per le mine, Lacson fu inoltre sospeso con uomini in borghese di controllare i po- se un prodotto contiene in- no: “Prima o poi i prezzi dei su internet è proprio necessa- niziativa punta ad aiutare an-
sue misure efficaci contro la crimina- l’accusa che suoi uomini fossero coin- liziotti sospettati di estorsione: “Fare- gredienti modificati geneti- titoli subiranno qualche ag- rio? Solo se si vuole vendere che i neolaureati in cerca di
lità e la corruzione della polizia – è sta- volti nell’uccisione di undici sospetti mo terra bruciata intorno a voi. Se la camente. In Giappone e in giustamento, ma nell’imme- all’estero. Molti investono specializzazione e gli studen-
to aspramente criticato da politici del- criminali che viaggiavano in un fur- Pnp non è capace di fare pulizia al suo Corea del Sud l’indicazione diato futuro un crollo im- nell’e-commerce solo perché ti che trovano difficoltà a in-
l’opposizione e da attivisti dei diritti gone e appartenevano alla Kuratong interno, come può ripulire la società sarà obbligatoria solo a parti- provviso sembra decisamen- glielo chiedono i partner serirsi nel mondo universita-
umani per i suoi metodi pesanti. A no- Balaleng, famigerata banda implicata dai criminali?”. (n.m.) p re dall’aprile del 2001. te improbabile”. commerciali d’Oltreoceano. rio.

54 internazionale 319, 28 gennaio 2000 www.internazionale.it/cartoline/cartoasia.html internazionale 319, 28 gennaio 2000 55


CARTOLINE DALL’EUROPA
Dopo anni di crisi la Finlandia ha ritrovato la crescita economica. E un nuovo ruolo
tra i paesi dell’Unione europea. Adesso il vicino russo non fa più paura
La nuova fiducia dei finlandesi
ANTOINE JACOB, LE MONDE, FRANCIA
L
a storia simboleggia in certo
qual modo l’insolente successo
della Finlandia attuale. Il Comune
di Pukkila, 70 chilometri a nord della
capitale Helsinki, ha appena ottenuto
l’autorizzazione a vendere le azioni che
gli aveva lasciato in eredità, negli anni
Sessanta, un pensionato originario del
villaggio. Si tratta di un pacchetto di
sessanta azioni di un’impresa finlande-
se che allora fabbricava pneumatici e
stivali, col diritto di sottoscriverne altre
venti. Da allora, l’azienda in questione,
la Nokia, si è riconvertita nei telefoni
cellulari, divenendone il primo pro-
duttore mondiale. Il suo valore borsi-
stico è diventato, in dicembre, il più al-
to di tutte le compagnie europee. E il
modesto portafoglio di azioni di Pukki-
la: oggi vale quasi 70 miliardi di lire!
Se i 5,1 milioni di finlandesi non
hanno tutti la fortuna di possedere
azioni Nokia, più del 60 per cento di lo-
ro usa un telefono cellulare. Non solo
per conversare, ma anche per consul-
tare il proprio conto in banca, le previ-
sioni del tempo, le ultime notizie o per
pronunciarsi sui temi di attualità. In to-
tale 1,2 milioni di apparecchi portatili
sono stati venduti nel paese nel 1999…
Il successo della Nokia ha natural-
mente delle ripercussioni su tutta l’e-
conomia nazionale. L’azienda svolge la
funzione di locomotiva del prodotto
interno lordo, che è cresciuto in media
del 4 per cento nel corso della seconda
metà degli anni Novanta! Con appena
un trentennio di esperienza alle spalle,
i suoi dirigenti sono gli zelanti amba-
sciatori della nuova Finlandia.
Altro simbolo di una Finlandia “vin-
cente”, anche se ormai risiede in Ca-
lifornia, è Linus Torvalds, l’ingegnere
di 29 anni che fa venire i capelli bian-
56 internazionale 319, 28 gennaio 2000
chi al gigante Microsoft di Bill Gates di-
stribuendo gratis su Internet il proprio
sistema di gestione informatico.
Tante success stories stanno a dimo-
strare quanto sia cambiata la Finlandia,
che sta eleggendo in questi giorni il
suo nuovo capo dello Stato, rispetto a
quella che aveva trovato Martti Ahti-
saari, il presidente uscente, arrivando
al potere nel 1994. Il paesaggio era mol-
to più cupo. Il paese era ancora impan-
tanato in una profonda depressione,
cominciata alcuni anni prima. Som-
mato a una crisi monetaria e bancaria,
il crollo della vicina Urss, allora prin-
cipale partner commercia-
le di Helsinki in scambi
che avvenivano sotto for-
ma di baratto, aveva scosso Svezia
l’economia fin dalle fonda-
menta. Il Pil si era ridotto
quasi del 15 per cento e la
disoccupazione era salita al
20 per cento, il più forte tas-
so d’Europa dopo la Spagna. È stato ne-
cessario un vasto piano di austerità,
adottato a partire dal 1995 da una coali-
zione “arcobaleno” – socialdemocrati-
ci, conservatori, ex comunisti, liberali
ed ecologisti – perché le nubi comin-
ciassero a diradarsi.
Oggi il tasso di disoccupazione uffi-
ciale è nettamente diminuito, anche se
continua a essere elevato (10 per cento).
Il governo guidato dal socialdemocra-
tico Paavo Lipponen può vantare buo-
ni risultati economici e l’inflazione re-
sta sotto controllo.
Ma la schiarita economica e l’arric-
chimento di una minoranza sono por-
tatori di disuguaglianze poco confor-
mi alla cultura dello Stato sociale tipi-
ca del Nordeuropa. Con da un lato gli
industriali “all’avanguardia” del setto-
re multimediale e gli speculatori di
Borsa e, dall’altro, i disoccupati di lun-
go periodo e gli agricoltori.
Helsinki in Europa
La nuova fiducia nei propri mezzi del-
la Finlandia si è manifestata anche in
politica internazionale. Cinque anni
dopo il suo ingresso nell’Unione euro-
pea (Ue), il paese fa parte senza com-
plessi del gruppo degli Stati membri
più attivi. Ed è con pragmatismo e con
un certo successo che i finlandesi han-
no assunto la loro prima presidenza di
turno dell’Ue, nel secondo semestre
Mar di Barents del 1999. Il rilancio del pro-
cesso di allargamento dei
Russia Quindici all’Europa dell’E-
st e l’accettazione della
Turchia come candidata
Finlandia potenziale hanno contras-
Helsinki
segnato il vertice di Hel-
sinki. Unica nota stonata: il
blocco, voluto da Londra,
di un piano di armonizzazione fiscale.
E il fatto che la “dimensione settentrio-
nale”, raccomandata dalla Finlandia
per non lasciare isolata la Russia, non
ha ottenuto l’attenzione auspicata da
parte degli altri membri della Ue.
Resta comunque il fatto che questo
piccolo paese, estremamente pruden-
te nei confronti dell’Urss durante la
Guerra fredda, dispone oggi di un
margine di manovra unico nelle sue
relazioni con Mosca. “L’appartenenza
all’Ue ha offerto alla Finlandia un po-
sto sicuro tra gli Stati indipendenti
d’Europa”, scriveva di recente Max
Jakobson, rispettato osservatore delle
questioni di sicurezza e di politica este-
ra. Anche così si spiega la poca fretta
del paese nel prendere in considera-
zione un’adesione alla Nato. (c.p.) p Reserve.
ECONOMIA
Troppi debiti
molti rischi
the economist
gran bretagna
28 gennaio 2000
Fare debiti è normale in un
sistema capitalistico, sostiene
l’Economist, ma può rivelarsi
molto pericoloso. “Tutte le
crisi degli ultimi anni hanno
coinvolto economie nelle
quali i debiti erano saliti a li-
velli eccessivi e poi, quando
le circostanze sono cambiate
improvvisamente, hanno
causato dolori acuti”. Si trat-
tava per lo più di paesi emer-
genti, mentre oggi sembrano
vulnerabili due giganti come
il Giappone e gli Stati Uniti.
Per favorire la ripresa econo-
mica, “alla fine di quest’anno
il governo giapponese si ri-
troverà con il più alto debito
mai avuto da un’economia
sviluppata in tempo di pace”.
Al contrario, il bilancio fede-
rale statunitense è in attivo,
ma “la prudenza pubblica è
andata avanti mano nella ma-
no con l’immoralità privata”.
Infatti le famiglie e le impre-
se sono sprofondate nei debi-
ti per sostenere i consumi e il
mercato azionario. Per frena-
re la corsa all’indebitamento
e scongiurare il rischio di un
crack finanziario, l’Economi-
st auspica un rialzo immedia-
to dei tassi di interesse e criti-
ca la prudenza della Federal
www.internazionale.it/cartoline/cartoeuropa.html
GERMANIA
Lo scandalo
diventa un giallo
der spiegel
germania
24 gennaio 2000
“Dalla crisi al giallo polizie-
sco”: così, secondo lo Spiegel,
si sta trasformando la vicen-
da dei fondi alla Cdu. Alla se-
de del partito in Assia sono
arrivati, per vie misteriose, 30
milioni di marchi e quattro
di questi sono scomparsi. In-
tanto lo scandalo della Cdu
ha fatto la sua prima vittima:
si è ucciso Wolfang Hüllen,
per molti anni responsabile
delle finanze dei cristiano-de-
mocratici e sospettato di aver
sottratto dei fondi dalla cassa
del partito. Schäuble, leader
della Cdu, ha tentato di far
parlare Kohl, ma ha finito
per litigare con l’ex cancellie-
re, minacciando di querelar-
lo e di chiedergli un risarci-
mento. I tedeschi ritengono
però lo stesso Schäuble coin-
volto nello scandalo e – se-
condo un sondaggio – il 66
per cento pensa che, alle ele-
zioni interne alla Cdu di apri-
le, non dovrebbe più ricandi-
darsi a capo del partito. Si sta
ricostruendo intanto la storia
dei finanziamenti alla Cdu
tra il 1969 e il 1980: per ora è
stata trovata traccia di più di
20 milioni di marchi, traspor-
tati in contanti all’interno di
alcune valigie, tra una banca
e l’altra d’Europa.
FRANCIA
La riforma
impossibile
le point
francia
21 gennaio 2000
“Giustizia, storia di uno scac-
co”. Questo il titolo di coper-
tina di Le Point, che dedica
un ampio servizio alla man-
cata riforma del Consiglio su-
periore della magistratura
francese, rinviata a tempo in-
determinato. Secondo il setti-
manale, “gli ultimi casi di
corruzione politica avevano
accelerato il progetto di rifor-
ma che doveva rappresentare
una delle grandi opere del
settennato di Jacques Chi-
rac”. La ministra guardasigil-
li Elisabeth Guigou, grande
sponsor dell’operazione, “ha
cercato di migliorare l’imma-
gine della giustizia. Ma la
guerra frontale tra membri
eletti e giudici rischia di far
capitolare il suo progetto”. La
rivista pubblica i risultati di
un sondaggio dal quale
emerge che per il 52 per cen-
to dei francesi la magistratu-
ra non è abbastanza indipen-
dente dal potere politico. An-
che se poi, secondo il 64 per
cento degli intervistati, nella
maggior parte dei casi politi-
co-giudiziari la presunzione
d’innocenza non è sufficien-
temente rispettata. E il 46 per
cento pensa che negli ultimi
anni questa tendenza sia in
aumento.
internazionale 319, 28 gennaio 2000
C A R T O L I N E D A L L’ E U R O PA
EDITORIA
Buon compleanno
Das Magazin
das magazin
germania
dicembre 1999
Das Magazin è un giornale
con una storia molto partico-
lare: è una rivista erotica fon-
data 75 anni fa da un impie-
gato di banca di 23 anni che
decise di tentare l’avventura
del giornalismo. A quel tem-
po collaboravano alla rivista
Marlene Dietrich e Robert
Musil e Man Ray vi pubblica-
va le sue foto. Das Magazin è
stato poi ricostituito nella
Germania Est (Ddr) e ha avu-
to di nuovo contributi illustri
(Bertold Brecht, Christa Wolf
e Heiner Müller). Insieme al-
l’Eulenspiegel, è stato l’unico
giornale della Ddr a soprav-
vivere alla riunificazione te-
desca. A quel punto si è tenta-
to di trasformarlo in un gior-
nale erotico simile a quelli
occidentali, ma l’idea non
ha avuto successo e il giorna-
le ha presto riacquistato la
sua vecchia identità.
La caporedattrice Martina
Rellin contesta la stessa defi-
nizione di giornale erotico,
perché “non c’è niente di me-
no erotico di un giornale ero-
tico”. I nudi di donna ci sono,
ma Das Magazin ha rubriche
di letteratura, di arte, di so-
cietà e pubblica ritratti di
personaggi politici berlinesi
poco noti.
57
 C U LT U R A E S P E T TA C O L I

CULTURA E SPETTACOLI

Con Fantasia Walt Disney provò a unire musica classica e cartoni animati.
Fu il suo primo fiasco. Ma il nuovo tentativo è ancora peggio

Un relitto degli anni Quaranta

G I L B E R T A D A I R , T H E I N D E P E N D E N T, G R A N B R E TA G N A

Fantasia 2000, di autori vari, Walt Disney so dalla versione precedente. Il suo Broadway degli anni Trenta, e attivo CLASSICA POP CINEMA TAVOLA
Studios. Stati Uniti, 1999. splendore visivo viene addirittura au-
mentato dal gigantesco formato Imax,
ancora oggi. Ma in generale l’aspetto
generale del film ha un’aria così data-
Opera: Qualcosa di nuovo Le paure Il primo vino
libertà o arbitrio? sotto il sole di Matt Damon del 2000
N
el corso dei 74 lunghi minuti dieci volte superiore alla classica pelli- ta, persino ammuffita, che non si può
di Fantasia 2000 veniamo infor- cola da 35 mm. A Londra, per qualche fare a meno di pensare che sarebbe sta- opéra international new musical express premiere decanter
mati più di una volta che nel 1940 mese il film sarà proiettato esclusiva- to meglio intitolarlo Fantasia 1900. francia gran bretagna stati uniti gran bretagna
gennaio 2000 8 gennaio 2000 gennaio 2000 gennaio 2000
lo stesso Walt Disney aveva sperato che mente in questo formato e solo dopo
il primo Fantasia, un’ambiziosa se- verrà distribuito nelle sale non equi- Salvato dall’Imax Il passaggio di secolo è stato “Abbiamo previsto il succes- Torna sugli schermi Matt Qual è il miglior ristorante
quenza di pezzi di musica classica ani- paggiate con maxischermi. Sarà un successo? Sugli schermi Imax celebrato dal mondo dell’o- so degli Oasis e sapevamo Damon, protagonista con del regno di Sua Maestà bri-
mati, diventasse il modello per un film Quello che è strano, per un lavoro forse sì (anche se bisogna avere una pera con inni alla libertà, ese- che gli Stereophonics avreb- Gwyneth Paltrow di The Ta- tannica? Per il 1999 il mensile
in continua evoluzione. L’idea era che, che ostenta fin dal titolo la sua attua- gran voglia di farsi prendere allo sto- cuzioni dell’opera-simbolo bero sfondato. Ma i nostri lented Mr. Ripley, diretto da Decanter ha scelto il Mer-
anno dopo anno, ognuno di questi pez- lità, è constatare quanto sia datato in maco dall’enormità generale. Tutti gli Fidelio e grandi ottimismi. Ma pronostici non sono stati Anthony Minghella e tratto chant House, nella cittadina
zi sarebbe stato gradualmente abban- realtà. Non mi ero mai immaginato di altri potenziali spettatori, soprattutto Sergio Segalini, direttore di sempre così felici”. New Musi- da uno dei migliori romanzi di Ludlow. È il piccolo regno
donato e sostituito da nuo- dover assistere di nuovo, quelli con bambini faranno meglio a Opéra international, preferi- cal Express, il più diffuso set- di Patricia Highsmith. Nella – 24 coperti – dello chef
vi altri. Ci vengono addi- alla mia età e in quest’epo- sedersi nelle ultime file). Ma quando sce dedicare il suo editoriale timanale d’informazione pop sua intervista per Premiere, Shaun Hill, che si fregia di
rittura proposti alcuni ab- ca, a un cartone animato uscirà negli altri cinema e sarà obbli- alle tendenze più pericolose britannico, ripercorre i consi- però, Matt Damon parla poco una stella Michelin ed è da
bozzi di episodi proposti e nel quale i giocattoli pren- gato a competere con Toy Story ii, per nella messa in scena del me- gli dati dai suoi esperti negli del nuovo film e molto delle più di trent’anni un paladino
poi scartati, tra i quali uno dono vita al rintocco della esempio, o con qual che sia altro film lodramma: “Nell’anno 2000 ultimi dieci anni evidenzian- sue insicurezze come attore. della cucina inglese.
disegnato da Dalí. È curio- mezzanotte, un luogo co- del genere, mi sembra molto difficile. che cosa significa questa fa- do gli errori più clamorosi: Ma secondo Minghella è pro- Apprezzati in particolare il
so però che non ci venga mune che molti lettori ri- Fantasia 2000 si prende troppo sul serio mosa ‘libertà’, in campo arti- che fine hanno fatto i racco- prio l’insicurezza che lo por- sauté di monkfish in salsa di
rivelato perché tale pro- corderanno come ricor- e la corrispondenza tra suoni e imma- stico? La possibilità per un re- mandatissimi Katydids e ta “a interpretare ogni ruolo senape e cetriolo e la sella di
getto sia stato poi subito ab- rente nelle Looney Tunes e gini non è abbastanza geniale. Visto gista di dare la precedenza al Adorable? Nme passa poi ai con una dedizione totale, fisi- cacciagione con contorno di
bandonato. Eppure non è un segreto: Merry Melodies degli anni Quaranta. molto dall’alto, il film potrebbe invita- suo ego tormentato anziché suggerimenti per il nuovo ca e mentale”. “Probabilmen- gnocchi di caprino fresco, ol-
Fantasia fu un fiasco critico e commer- Tuttavia eccoli qui, come se fossero sta- re ai paragoni con i Ballets Russes di alla volontà del compositore, anno, segnalando soprattutto te mi preoccupo troppo di tre alla cura con cui Hill se-
ciale, il primo e il più bruciante di tut- ti conservati nell’ambra: il soldatino di una volta, per i cui leggendari spetta- come in una recente Dama di gruppi che dovrebbero dare quello che gli altri pensano gue i suoi clienti – proponen-
ta la storia della Disney. latta che salva la nobile ballerina dalle coli venivano ingaggiati i più grandi picche passata all’Opéra Bastil- nuova linfa al panorama mu- di me”, commenta Damon. do tra l’altro una carta dei vi-
E non è neanche difficile capirne il grinfie di un viscido jolly a molla, il compositori, i più grandi pittori e i più le, ad Amsterdam e al Mag- sicale, coniugando il pop e il Una delle specialità di Pre- ni nella quale non mancano
perché. Il pubblico non andava a ve- tutto accompagnato da un brandello grandi stilisti. Ma Disney non è Dia- gio Musicale Fiorentino? La rock più tradizionali con gli miere sono le rubriche di proposte alla portata dei più.
dere i cartoni animati per elevare il suo del secondo Concerto per piano di ghilev. (m.s.) p possibilità per un cantante in impulsi provenienti dalle pettegolezzi e informazioni Intanto è nato il primo vino
livello culturale, e i critici derisero il Shostakovic. L’unica differenza, che fa crisi d’identità – o di nuovi scene alternative. Qualche più o meno sotterranee. Que- del millennio: il 1˚ gennaio
film come un esempio perfetto di pre- un po’ rabbrividire, è che le immagini ruoli – di massacrare una nome: Terris, Coldplay, Do- sto mese scopriamo che per Richard Smart ha vendem-
suntuosa ipersemplificazione. L’unica sono state generate da un computer e SCELTI DAI GIORNALI partitura scritta per un altro ves. Uno sguardo anche agli interpretare Robinson Cru- miato il suo Genesis Char-
eccezione era L’apprendista stregone, un non disegnate una a una da una squa- tipo di voce? Da questo punto Stati Uniti e alla nuova onda- soe in Cast Away, prossimo donnay 2000 a Bourke, New
capolavoro talmente incancellabile dra di artisti-schiavi. Altre sezioni ri- Un film: Any Given Sunday, di Oliver di vista il cast della Sonnambu- ta di band “emo-core”: ecletti- film di Robert Zemeckis, South Wales, Australia. Sarà
Stone. Consigliato da The New Yorker
che è diventato impossibile, per la salgono ancora più indietro, agli stili la che celebrerà il bicentena- che formazioni che alla tradi- Tom Cruise dovrà dimagrire messo all’asta da Christie’s il
maggior parte di noi, ascoltare le pri- alto-kitsch di epoche ancora più lonta- Un disco/pop: Warren Zevon, Life’ll rio di Bellini alla Scala, nel zionale furia dell’hardcore a di 15 chili; inoltre si sta rive- 3 febbraio prossimo.
me note dello scherzo di Paul Dukas ne, fino a Escher o Maxfield Parrish. Kill Ya (Artemis). Consigliato da Q 2001, minaccia di essere un stelle e strisce uniscono me- lando più complicata del pre- E mentre si ridiscute l’ormai
senza avere una apparizione sublimi- Uno degli episodi più comici e bizzar- Un disco/classica: Beethoven, Quar- vero affronto alla cultura. lodie più rilassate e orecchia- visto la ricerca del protagoni- storica classificazione dei
nale di Topolino che salta nel campo ri, e grazie a Dio meno edificanti, è per- tetti n. 1 e n. 14, Quartetto Calvet (Tel- O infine la possibilità per dei bili e testi quasi sdolcinati. sta del remake di Shaft il detec- grandi vini di Bordeaux, che
visivo del nostro occhio mentale. Per il lomeno intenzionalmente retrò: i dise- dec). Consigliato da Le Monde de la Musi- cosiddetti maestri che voglio- All’interno, inoltre, intervista tive, dopo il rifiuto di Will risale al 1885, cresce l’interes-
resto Fantasia è kitsch piccolo borghe- gni per la Rapsodia in blu di Gershwin que no rimanere l’attrazione con l’ex leader dei Verve Ri- Smith e dello Shaft originale, se degli appassionati per i
se. E Fantasia 2000? La stessa cosa, temo. sono un piacevole pastiche dello stile Un libro: Emmanuel Carrère, L’Adver- principale del cartellone di chard Ashcroft alla vigilia Richard Roundtree. Prossi- tappi in materiale termopla-
Tranne che, nuovamente, per il pezzo arabescato e strusciante di Al Hirsch- saire. Consigliato da Les Inrockuptibles continuare a ingaggiare can- dell’uscita del suo primo al- mo candidato: Samuel L. stico: riusciranno davvero a
di Dukas, che è l’unico episodio ripre- feld, il grande caricaturista della tanti di basso livello?”. bum da solista. Jackson. sostituire il sughero?

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SCIENZA E TECNOLOGIA
Usare un batterio per neutralizzare le scorie radioattive. È questa l’idea che il
dipartimento statunitense per l’Energia sta cercando di sviluppare
Il microbo lavandaia
CHRISTOPH KOCK, DIE WOCHE, GERMANIA
N
egli anni cinquanta, mentre
le fabbriche statunitensi produ-
cevano in serie scorie nucleari, la
comunità scientifica elogiava, instan-
cabile, i poteri dell’atomo. Negli ospe-
dali newyorchesi, nei laboratori ca-
liforniani, ovunque, si lavorava con
l’aiuto della tecnologia e della medici-
na nucleare per costruire un mondo in
cui l’energia fosse inesauribile e ognu-
no avesse una salute di fer-
ro. Le intossicazioni ali-
mentari sarebbero diventa-
te addirittura impossibili: i
ricercatori proponevano
di usare i raggi gamma per
sterilizzare le conserve eli-
minando tutti i batteri.
Tuttavia anche questo progetto appa-
rentemente semplice è fallito. Infatti,
analizzando i barattoli trattati in que-
sto modo, si è osservato che un batterio
di colore rosa era sopravvissuto all’in-
ferno in miniatura al quale era stato
sottoposto. Anzi, invece di morire, si
era sviluppato e moltiplicato. Battezza-
to Deinococcus radiodurans, che significa
più o meno “germe mostruoso resi-
stente all’irradiazione”, questo micro-
bo figura nel Guinness dei primati co-
me il “batterio più resistente del mon-
do”.
Alla fine del 1999 il Deinococcus ha di
nuovo riempito le pagine dei giornali:
alcuni genetisti, che lavorano nell’é-
quipe di Craig Venter nell’Institute for
Genomic Research (Tigr) di Rockville
nel Maryland, hanno decifrato l’intero
genoma di questo batterio. I risultati
del loro lavoro sono stati pubblicati sul-
la rivista Science. La ricerca era finan-
ziata dal dipartimento statunitense
dell’Energia (Doe), il cui principale
obiettivo è la gestione del programma
60 internazionale 319, 28 gennaio 2000
nazionale di armamento nucleare, cioè
la ricerca sulle armi e, al tempo stesso,
il risanamento dei siti di produzione
contaminati. Il Doe spera che in futuro
il Deinococcus sarà in grado di neutra-
lizzare le scorie radioattive. “Il germe
sopravvive facilmente a un’irradiazio-
ne ionizzante di cinquemila gray
[unità di misura della dose di radioat-
tività assorbita] senza presentare segni
di mutazioni pericolose”,
spiega l’esperto del Deino-
coccus John Battista dell’U-
niversità della Louisiana.
Alcuni campioni del batte-
rio hanno resistito anche a
15mila gray, mentre l’uo-
mo non può sopravvivere
a una dose superiore a 3-5 gray. Anche
se l’irradiazione rompe la coesione dei
geni del Deinococcus in molti punti, “i
cromosomi ridiventano normali nel gi-
ro di sei ore”, precisa John Battista. Un
sistema speciale di riparazione del Dna
ricompone correttamente l’insieme
delle informazioni genetiche. Il batte-
rio spinge all’esterno gli elementi del
suo Dna che sono stati distrutti e conti-
nua a vivere come se niente fosse.
Un gel antiscorie
Dopo la pubblicazione del genoma del
Deinococcus, il direttore del Doe, Bill Ri-
chardson, ha annunciato che “la ricer-
ca potrebbe contribuire a trovare pre-
ziosi strumenti contro alcuni problemi
ambientali particolarmente delicati”. Il
direttore del centro ha effettivamente
bisogno di aiuto, perché nel suo impe-
ro nucleare molte cose non vanno co-
me dovrebbero. È soprattutto il caso
del centro di Hanford, nello Stato di
Washington, che ha prodotto plutonio
per decine e decine di anni. Qui mi-
gliaia di fusti contenenti scorie ra-
dioattive e altamente tossiche – di cui
non si conosce neanche l’esatta com-
posizione – sono conservati in un’area
di 1.450 chilometri quadrati. Si ritiene
che 177 contenitori riempiti di sostan-
ze poco conosciute marciscano sotto-
terra e 67 avrebbero già delle perdite.
Ebbene, proprio lì dove la tecnica
ha mostrato i suoi limiti, potrebbero
venire in suo aiuto questi minuscoli
microbi: oggi i ricercatori vogliono
sfruttare la resistenza alla radioattività
del Deinococcus combinandola con la ca-
pacità di altri batteri di decomporre le
sostanze chimiche organiche. Insieme
questi microbi potrebbero servire alla
realizzazione di un gel da inserire nel-
la miscela di sostanze chimiche e sco-
rie. In questo modo alcuni prodotti tos-
sici sarebbero distrutti, mentre il ma-
teriale radioattivo risalirebbe alla su-
perficie del gel così da essere traspor-
tate in assoluta sicurezza verso un de-
posito di stoccaggio definitivo. Ken-
neth Minton e Michael Daly dell’Uni-
versità delle scienze mediche di Bethe-
sda, nel Maryland, sono già riusciti a in-
tegrare in alcuni campioni di Deinococ-
cus geneticamente modificati gli enzi-
mi che decompongono inquinanti or-
ganici come il toluene e il clorobenze-
ne. Michael Daly ritiene che con questo
microbo il costo della decontamina-
zione potrà essere ridotto a un decimo
rispetto alla tecnica tradizionale.
Ma anche se il Deinococcus non riu-
scisse a decontaminare i terreni di stoc-
caggio nucleare del Doe, le ricerche di
cui è oggetto potrebbero permettere di
capire meglio le disfunzioni del Dna
responsabili di fenomeni cancerogeni
negli esseri umani e i possibili rimedi.
(a.d.r.) p cerebrali diverse.
NEUROSCIENZE
Lotta
alla paralisi
nature
gran bretagna
20 gennaio 2000
A Londra un gruppo di ri-
cercatori è riuscito a ridare
sensibilità a topi paralizzati.
Matt Ramer e i suoi collabo-
ratori, annuncia Nature, han-
no interrotto e ricostruito le
fibre nervose che portano gli
stimoli sensoriali, calore e
pressione, dalla periferia al
midollo spinale. Questo tipo
di lesioni è molto grave, non
si può guarire – lo sanno be-
ne le vittime di incidenti stra-
dali – e causa la perdita di
sensibilità e la paralisi defini-
tiva di parte del corpo. I neu-
rologi hanno guidato i pro-
lungamenti, o assoni, delle
cellule nervose, con i fattori
neurotrofici, sostanze presen-
ti durante lo sviluppo, aiu-
tandoli a prendere contatto
con la regione dorsale del
midollo spinale. Il risultato è
stato ottenuto sui topi e per
ora qualsiasi ipotesi di appli-
cazione sull’uomo è lontana,
ma lo studio apre comunque
nuove prospettive per la ri-
cerca: la speranza è quella di
riuscire a ripristinare le fun-
zioni del sistema nervoso le-
sionato. In copertina lo spet-
trogramma di una voce: il
cervello distingue tra una vo-
ce e una risata e attiva aree
www.internazionale.it/cartoline/cartoscienza.html
COSMOLOGIA
La preistoria
dell’universo
science & vie
francia
gennaio 2000
Che c’era prima del big
bang? A questo interrogativo
tenta di dare una risposta
Science & Vie. Nell’ultimo
numero vengono presentate
tre audaci teorie, con l’avver-
tenza che, per quanto serie, si
tratta comunque di conclu-
sioni provvisorie. Secondo al-
cuni ricercatori, non ci sareb-
be stato un solo big bang, ma
molte esplosioni simili, origi-
ne di altrettanti universi pa-
ralleli. “Ciascuno di questi”,
sostiene il cosmologo Andrei
Linde, “sarebbe una piccola
parte di un universo con la U
maiuscola”. Per Stephen
Hawing e Neil Turok, invece,
prima del big bang non c’era
nulla. “L’universo sarebbe de-
rivato da un oggetto primor-
diale più piccolo di un proto-
ne, ma talmente denso da svi-
luppare una massa grande
mille volte quella della Ter-
ra”. Infine gli italiani Gabrie-
le Veneziano e Alessandra
Buonanno, insieme al france-
se Thibault Damour, sosten-
gono che prima dell’universo
attuale ce n’era uno freddo e
vuoto. Da tale magma caotico
si sarebbe liberata una parti-
cella, la cui improvvisa e ra-
pida crescita provocò il big
bang.
FISICA
Splendono
i Led
new scientist
gran bretagna
8 gennaio 2000
Le spie luminose che colora-
no hi-fi, computer e dispositi-
vi vari potrebbero presto
mandare in pensione le lam-
pade a incandescenza. I van-
taggi, spiega New Scientist,
sono notevoli: le piccole luci,
o Led, tagliano la bolletta del-
l’energia elettrica dell’80 per
cento, durano venti volte di
più e occupano meno spazio.
Mentre le vecchie lampade
riscaldano il filamento di
tungsteno a 2000˚C e spreca-
no così gran parte dell’ener-
gia elettrica in calore, i Led
usano semiconduttori che
emettono luce quando i loro
elettroni sono eccitati, il che
avviene con piccole tensioni.
Nessuna sorpresa quindi che
aziende giapponesi, america-
ne ed europee investano in
questo settore e facciano a ga-
ra per ottenere il Led a luce
bianca, il vero ostacolo in
questa ricerca. Finora i Led
erano rossi o verdi e solo di
recente i giapponesi ne han-
no prodotto uno blu: mesco-
lando la luce di vari semicon-
duttori, ci si avvicinerà sem-
pre più alla luce bianca. In
copertina l’atmosfera di Io, la
luna di Giove che ha sorpre-
so gli astronomi per i suoi
strani colori.
internazionale 319, 28 gennaio 2000
SCIENZA E TECNOLOGIA
SALUTE
Sesso
a comando
eurêka
francia
gennaio 2000
Se ne sono sentite tante sul
Viagra, la pillola contro i di-
sturbi erettili. Come quella
dell’ottantenne belga che ha
falsificato la prescrizione del
suo medico per avere più di
quattro pastiglie al mese. O
quella di un sindaco brasilia-
no che, per ripopolare la sua
cittadina, e ricevere maggiori
fondi dallo Stato, ha distri-
buito il Viagra gratuitamen-
te. Ora la compressa azzurra
prodotta dalla Pfizer è sotto
l’assedio della concorrenza,
pronta a lanciare sul mercato
prodotti analoghi: alcuni
avrebbero un’azione più rapi-
da, altri meno effetti collate-
rali, altri ancora sarebbero
più efficaci. Ma la novità più
grande, avverte Eurêka, è che
la ricerca punta ora a svilup-
pare un farmaco di questo ti-
po per le donne. Quelle che
lamentano disfunzioni ses-
suali sarebbero più numero-
se degli uomini. Anche se
sembrano meno interessate a
concentrarsi solo sul lato
meccanico del disturbo. Co-
me altri lifestyle drug, questi
farmaci hanno un mercato
gigantesco, che tende a far di-
menticare che la maggioran-
za dei disturbi della sessualità
ha un origine psicologica.
61
 Ah, ah, ah!

Tom, Trouw, Paesi Bassi

Willem, Libération, Francia

“…olgono come previsto… Le operazioni in Cecenia si svolgono

Heng, Lianhe Zaobao, Singapore

come previsto… Le operazioni in Ce… ”.
Paz & Rudy, Página 12, Argentina

Stavro, Nida Al Watan, Libano

“Signor Llach, dal suo punto di vista di economista, che progetti ha

per l’istruzione?”. “La nostra aspirazione è che i ragazzi escano
dalla scuola sapendo tutto dalla A alla P”. “Non è fino alla Z?”.
“Era, ma dobbiamo ridurre i costi”.

62 internazionale 319, 28 gennaio 2000