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DOVE??

LA CIVILTA’ EGIZIA HA ORIGINE E SI SVILUPPA NEL NORD-EST


DELLA’ AFRICA, ESATTAMENTE LUNGO IL FIUME NILO DOVE
LA TERRA ERA MOLTO FERTILE.

QUANDO??
INIZIALMENTE IL TERRITORIO ERA DIVISO IN TANTI PICCOLI
STATI.
INTORNO AL 3.500 a.c.
3150-3125 a.c. DOPO UNA SERIE DI LOTTE DURATE CIRCA UN MILLENIO SI
RE MENES (NARMER) FORMARONO DUE GRANDI REGNI
UNIFICA I DUE REGNI

INIZIA COSI’ LA PRIMA


DINASTIA DEI FARAONI ALTO EGITTO BASSO EGITTO
(CAPITALE: MENFI) AL SUD LUNGO LA VALLE AL NORD LUNGO
DEL NILO IL DELTA DEL NILO
 L’ ARTE EGIZIA E’ STRETTAMENTE LEGATA ALLA
RELIGIONE, AL CULTO DEGLI DEI E DEL FARAONE

 MANTIENE LE STESSE CARATTERISTICHE AUTONOME


E BEN RICONOSCIBILI PER MILLENNI
 (dal 3000 a.c. fino alla conquista romana: 30 a.c.)
QUESTO E’ DOVUTO PRINCIPALMENTE ALLE CONDIZIONI DI STABILITA’
ECONOMICA E POLITICA ED ANCHE RELIGIOSA CHE L’IMPERO EGIZIO
RIESCE A MANTENERE DURANTE TUTTO IL PERIODO)

NON CAMBIA LA RELIGIONE NON CAMBIA L’ARTE

 SI INIZIA A STUDIARE QUESTA CIVILTA’ ABBASTANZA RECENTEMENTE,


VERSO LA FINE DEL 1700 CON LE SPEDIZIONI DI NAPOLEONE
La pittura egizia era utilizzata
essenzialmente a scopi
religiosi o di tipo funerario, per
onorare gli Dei ed il Faraone

I dipinti vengono utilizzati per


decorare templi e camere sepolcrali

Ma troviamo spesso anche


raffigurazioni di scene di
vita quotidiana

LE FIGURE UMANE SIANO ESSI FARAONI, DEI O CITTADINI


COMUNI, VENGONO RAPPRESENTATI SEMPRE
SEGUENDO CANONI RIGIDI E PRECISI, QUINDI NON
COINCIDENTI CON IL LORO ASPETTO REALE
 Per la raffigurazione umana
utilizzavano come unità di
misura un reticolo quadrettato

 L’altezza dell’ intera figura


poteva variare da 18 a 23
quadrati.

 Il piede misurava 3 quadrati

 La parte inferiore del corpo ed il


viso erano raffigurate di profilo

 Il busto e l’occhio invece erano


disegnati frontalmente
I COLORI ERANO OTTENUTI DALLA
MACINAZIONE DI TERRE COLORATE MISCELATE
INSIEME AD UN COLLANTE COMPOSTO
DA ACQUA, LATTICE DI GOMMA ED ALBUME D’
UOVO.

SI OTTENEVA COSI’ UN A SORTA DI COLORE


A TEMPERA DI NOTEVOLE RESISTENZA CHE
VENIVA UTILIZZATO SU SUPERFICI
PERFETTAMENTE ASCIUTTE ED AL RIPARO
DA PIOGGE

SCENE DI CACCIA – TOMBA DI NEBAUM


1350 a.c.

Gli strumenti
di pittura
I colori venivano stesi sulla superficie
con pennelli ricavati da fibre di palma
 I colori erano piatti, accesi e senza sfumature
 I contorni delle figure ben definiti
 Le donne avevano colori più chiari (giallo-ocra)
 Gli uomini, colori più scuri (rosso-bruno)
 Manca la profondità quindi le figure sono marcatamente
bidimensionali
 Si segue una gerarchia dimensionale delle figure umane,
per cui le figure non hanno proporzioni realistiche: i
personaggi più importanti hanno maggiori dimensioni

TECNICA DELLA CAMPITURA


I COLORI SONO MOLTO VIVACI E
VENIVANO STESI IN MANIERA
UNIFORME ALL’ INTERNO DI UN
CONTORNO BEN DEFINITO DI COLORE
NERO
A FIGURA INTERA
SCULTURA REALIZZATA A TUTTO TONDO

ALTORILIEVO
SCULTURA REALIZZATA SU UN PIANO DI FONDO IN MARMO, PIETRA,
BRONZO, LEGNO ECC, DOVE LE FIGURE RAPPRESENTATE
SPORGONO IN MANIERA RILEVANTE CIRCA ¾ DEL LORO
SPESSORE

BASSORILIEVO
SCULTURA REALIZZATA SU UN PIANO DI FONDO IN MARMO, PIETRA,
BRONZO, LEGNO ECC, DOVE LE FIGURE RAPPRESENTATE
SPORGONO LEGGERMENTE, MENO DEI ¾ DEL LORO SPESSORE
•SPICCATA PROPENSIONE ALLA
MONUMENTALITA’

•STATUA CELEBRATIVA CHE RAPPRESENTAVA IL


FARAONE ESTINTO

•SI AVEVA LA CONVINZIONE CHE IL FARAONE SI


POTESSE REINCARNARE NELLA SUA STATUA IN
MODO DA OTTENERE LA VITA ETERNA

•IL FARAONE E’ IN POSIZIONE PIU’ AVANZATA


RISPETTO ALLA MOGLIE

•POSA ESTREMAMENTE RIGIDA:LA GAMBA


SINISTRA E’ AVANZATA E LE BRACCIA
RIGIDAMENTE STESE LUNGO I FIANCHI

•LE MANI SERRATE STRINGONO DUE CORTI


SCETTRI CILINDRICI STATUA DI MICERINO E MOGLIE
2.520 a.c.
•LA MOGLIE ABBRACCIA IL MARITO A
SIMBOLEGGIARE UNA FELICE UNIONE
•Rappresenta il Re Narmer mentre
sottomette il re avversario durante la
Battaglia per l’unificazione dell’Alto
Egitto con il Basso Egitto

•Gerarchizzazione delle figure: il re è


la figura più imponente perché è la più
importante

•Nel bassorilievo le figure sono


rappresentate con le stesse
caratteristiche della pittura

•Le immagini si distribuiscono su più


fasce: Il faraone domina la fascia
centrale

• Idealizzazione: le scene TAVOLETTA DI


rappresentate sono prettamente
RE NARMER
simboliche quindi non rappresentano
la realtà delle cose osservate 3150 a.c.
• Risale al regno del faraone Akhenaton
(1353-1336 a.c.), del quale era la moglie
Nefertiti

• Realizzata in pietra calcarea ricoperta di


stucco e dipinta, altezza 50 cm.

REALISMO ED ESPRESSIVITA’
Le proporzioni e l’espressione del viso di
Nefertiti sono molto realistiche:
Il collo è sottile, lungo ed elegante. Il busto
di Nefertiti ha il mento ben definito, un
leggero sorriso sereno e lo sguardo intenso.

Le due metà del volto sono, inoltre,


estremamente simmetriche

Il Busto di Nefertiti non presenta profondi


incavi quindi non vi sono ombre nette. Lo
sguardo ipnotico della statua della regina fa 1340 a.C circa
attirare l’attenzione sul volto.
MASTABA PIRAMIDI

LA SFINGE
LA SFINGE TEMPIO
•LE MASTABE SONO I PIU’ ANTICHI ESEMPI DI
ACHITETTURA EGIZIA

•ERANO ADIBITE A TOMBE FUNERARIE PER LA


SEPOLTURA DEI FARAONI E DEI LORO FAMILIARI

•COSTRUITE A PARTIRE DALLE PRIME DINASTIE


FARAONICHE INTORNO AL 3.000 a.c.

•HANNO LA FORMA A TRONCO DI PIRAMIDE CON BASE


RETTANGOLARE

•SPESSE MURA PERIMETRALI CON TETTO IN PIANO

•SI COMPONE IN DUE PARTI: UNA SUPERIORE ED UNA


INFERIORE
LA PARTE INFERIORE
•La zona sotterranea è costituita
da un pozzo molto profondo di
oltre 20 m

Il pozzo termina in un sepolcreto,


Il quale poteva essere articolato
in più sale ed era consacrato ad
ospitare il sarcofago del defunto,
il corredo e tutti gli oggetti
ritenuti
Indispensabili per la vita
ultraterrena

LA PARTE SUPERIORE Gli egizi credevano che la vita continuasse


La zona superiore è dedicata ai oltre la morte solo se il corpo rimanesse
vivi, con la presenza di molti vani ben conservato.
Adibiti a celle o cappelle per le Da qui la necessità di mummificare i cadaveri
preghiere, i riti e le offerte per i E metter a loro disposizione degli utensili
per la loro vita ultraterrena
Parenti.
FALSA PORTA DELLA MASTABA
DEL VISIR MEHU
2330 a.c. - SAQQARA

Nella parte superiore della Mastaba era presente anche una falsa porta
sulla quale venivano riportati il nome ed i titoli del defunto.

La porta simboleggia il passaggio tra il mondo dei vivi e quello dei morti

Il defunto secondo la credenza avrebbe dovuto attraversarla, dopo la morte,


per accedere alla sala del banchetto
 Si sviluppano nel corso dell’ Antico Regno (dal 2600 circa).
 Le prime piramidi sono un’evoluzione costruttiva delle mastabe,
cioè si presentano come la sovrapposizione di più mastabe l’una
sull’altra
PIRAMIDE di DJOSER
(la più antica piramide)
2650 circa

Costruita dall’ architetto Imhotep,


nella città di Saqqara

Struttura realizzata in fasi successive fino a


raggiungere l’altezza di 60m

E’ una struttura piena, cioè priva di qualsiasi


spazio interno
 La più grande delle Piramidi è la Piramide di Cheope – 2.585 a.c
,alta 146 m, situata sull’ altopiano di Giza e facente parte di un complesso
funerario in cui sono presenti altre Piramidi importanti: Piramidi di Chefren
e di Micerino

Nel complesso si notano altre 6 piccole


Piramidi dedicate a regine e nobili
LA PIRAMIDE DI CHEOPE E’ CONSIDERATA UNA DELLE 7 MERAVIGLIE DEL MONDO
ANTICO, L’UNICA DELLE 7 CHE E’ GIUNTA A NOI PRESSOCHE’ INTATTA
I materiali di costruzione
PIRAMIDE DI CHEOPE

•RIVESTIMENTO ESTERNO
PIETRA CALCARE BIANCO
DI MAGGIORE QUALITA’ PROVENIENTE
DALLE CAVE DI TURA

(VENIVA LEVIGATA FINO A RENDERLA LISCIA


E RIFLETTENTE)
PIRAMIDE DI CHEFREN

•CORPO PRINCIPALE:
PIETRA LOCALE DI CALCARE

•AMBIENTI INTERNI (LA CAMERA DEL RE):


GRANITO (ROSSO, ROSA, GRIGIO E NERO)

MICERINO LA PIRAMIDE ID CHEFREN E’ L’UNICA A


CONSERVARE UNA PORZIONE DEL RIVESTIMENTO
ORIGINALE

LA PIRAMIDE DI MICERINO CONSERVA IL


RIVESTIMENTO IN GRANITO LUNGO LA BASE
• La costruzione delle piramidi richiedeva
un enorme impiego di maestranze
e di mezzi anche per decenni

• Gli enormi blocchi di pietra venivano


trainati per mezzo di slitte

• I blocchi di pietra venivano trasportati


fino al punto di collocamento sfruttando
delle rampe provvisorie di terra che a
costruzione ultimata venivano
smantellate

• probabilmente queste rampe venivano


costantemente bagnate per diminuire l’attrito
durante Il passaggio delle slitte
Al centro della piramide è collocata la “ Camera del Re” di forma rettangolare
(5,20x10,45m) rivestita di granito rosso e sormontata da nove blocchi di pietra calcare

Nella Camera del Re era situata la tomba del Faraone con tutti i suoi tesori e
le suppellettili a corredo che però sono stati trafugati nel corso dei secoli

Al di sopra della Camera si eleva una struttura di scarico formata da cinque camere
sovrapposte in granito che hanno la funzione di contrastare l’enorme pressione
esercitata dal peso della struttura sovrastante

Alla Camera si accede attraverso una serie di corridoi e gallerie

Erano presenti anche cunicoli di areazione che collegavano la Camera del re e


la Grande Galleria con l’esterno
Con l’avvento del Regno Nuovo (1550) ed il trasferimento della Capitale a Tebe
(Alto Egitto), la costruzioni delle piramidi cessano del tutto ed iniziano a
diffondersi , anche a causa della diminuzione delle disponibilità economiche,
delle nuove architetture funerarie ipogee che ospitavano la tomba dei faraoni.

Architetture scavate all’interno delle gole rocciose situate nella Valle dei Re (Tebe)
 E’ una statua
monolitica, cioè
scolpita in unico blocco
di pietra calcarea

 Presenta probabilmente
i lineamenti del volto
del Faraone Chefren, il
faraone che la fece
 E’ collocata all’ingresso della necropoli di Giza, realizzare nel 2500 a.c.
con la funzione di vigilare sulle piramidi dei
faraoni • Porta sulla testa il
“nemes”, il copricapo
E’ di notevoli dimensioni: altezza 20m, regale
lunghezza 73m
Con l’avvento del Regno Nuovo (1550), iniziano a diffondersi delle nuove architetture

FUNERARI DIVINI
quando sono dedicati al faraone quando sono dedicati ad una o più divinità e
come prolungamento simbolico della rappresentavano le abitazioni terrene
dimora del defunto nel mondo dei vivi
degli dei
(Il tempio funerario non ospitava la tomba
del faraone) Le caratteristiche dei templi
Egizi sono uniche nella storia.
Non avevano nessuna
similitudine con altre
architetture

Hanno una struttura detta a


cannocchiale, perché prevede
un percorso assiale che va
dall’ingresso fino al santuario.

Il percorso è in salita e va
sempre a terminare in spazi
sempre più stretti.

Questo percorso vuole


simboleggiare la grande distanza
tra gli uomini e gli dei
IL PILONE
Costituisce l’ingresso
Monumentale ed è
costituito da due torrioni a
forma di tronco di piramide

IL CORTILE
Era l’unico spazio aperto
del tempio. Di forma
rettangolare, presentava
una o più file di colonne
lungo i lati ed era lo spazio
aperto a tutti i fedeli

SALA IPOSTILA CELLA


VESTIBOLO
Era una sala dotata di una Era il vero e proprio cuore
Era un ulteriore sala
copertura piana in pietra del tempio dove era custodita
coperta dove i sacerdoti
sorretta da colonne. Era la statua del dio.
preparavano le offerte da
accessibile ai soli sacerdoti, L’ accesso era limitato
consacrare agli dei
dove praticavano riti ai soli sacerdoti più anziani
purificatori
Ricostruzione 3D del Tempio di Amon
Karnak – XVI-XI a.c.

COLONNE EGIZIE
LE COLONNE EGIZIE SONO COSTITUITE DAL FUSTO (ELEMENTO CILINDRICO
RASTREMATO)
IL FUSTO PUO’ PRESENTARSI LISCIO OPPURE SCOLPITO E COLORATO.
ALLA SOMMITA’ DEL FUSTO C’E’ IL CAPITELLO CHE PUO’ ESSERE ISPIRATO A
DIVERSE FORME SOPRATTUTTO PROVENIENTI DAL MONDO VEGETALE: A FOGLIE
DI PALMA, A BOCCIOLO DI FIOR DI LOTO, A FORMA DI CIUFFO DI PAPIRO, ECC.

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