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Pietro Mascagni

Cavalleria rusticana

Speciale Streaming
Sovrintendente e Direttore Artistico
Stéphane Lissner
Direttore Generale
Emmanuela Spedaliere
Direttore Musicale
Juraj Valčuha
Soci Sostenitori

Sponsor

Sponsor del Teatro di San Carlo


Stagione 2020/2021
Soci Fondatori Pubblici Consiglio di Indirizzo

Ministero per i Beni e le Attività Culturali Luigi de Magistris


e per il Turismo Presidente
Ministro
Maria Luisa Faraone Mennella
Dario Franceschini
Consigliere
Regione Campania
Giuseppe Tesauro
Presidente
Consigliere
Vincenzo De Luca
Sergio De Felice
Comune di Napoli
Consigliere
Sindaco
Luigi de Magistris Mariano Bruno
Consigliere
Altri Soci
Collegio dei Revisori dei Conti
Città Metropolitana di Napoli
Sindaco Carlo Greco
Luigi de Magistris Presidente in rappresentanza
della Corte dei Conti
Michela Guarino
Componente in rappresentanza
del Ministero dell’Economia e delle Finanze
Roberto Cappabianca
Componente in rappresentanza
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Manuela Simonetti
Componente in rappresentanza
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Maestro del Coro Direzione Generale con delega agli Affari
Gea Garatti Ansini Istituzionali, Marketing e Educational
Emmanuela Spedaliere
Direttore del Balletto
Giuseppe Picone Responsabile Scientifico Dipartimento di
Ricerca, Editoria, Comunicazione, Archivio
Direttore della Scuola di Ballo
Storico e MeMus
Stéphane Fournial
Dinko Fabris
Direttore del Coro di Voci Bianche
Responsabile della Comunicazione Creativa
Stefania Rinaldi
e Strategica e Relazioni con la Stampa
Consulente Area Artistica Rossana Russo
Ilias Tzempetonidis
Direttore Amministrativo
Direttore Organizzazione Produzione Francesco Apicella
Francesco Andolfi
Direttore Risorse Umane
Responsabile di Produzione Mariapia Gaeta
Maya Dobromirova Dimova
Direttore Immobili e Sicurezza
Direttore degli Allestimenti Scenici e Salute sui Luoghi di Lavoro
Pasqualino Marino Ciro Tammaro
Responsabile della Sartoria
Giusi Giustino
Sommario /
09 l Dinko Fabris
Guida a Cavalleria rusticana.
Il riscatto dell’Italia meridionale
nell’opera verista
15 l
Argomento
17 l
Synopsis
21 l
Libretto
38 l
I protagonisti
Opera in streaming /

Inaugurazione

stagione d’opera e danza


Regione Lirica 2020
Evento programmato e finanziato 2020 / 2021
dalla Regione Campania
Registrato dal vivo il 1 dicembre 2020
Disponibile online dal 04.12.2020 at 20h00 CET
Disponibile fino al 07.12.2020 at 20h00 CET

Pietro Mascagni

Cavalleria rusticana
Melodramma in un atto

Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci

Esecuzione in forma di concerto

Direttore Santuzza
Juraj Valčuha Elı̄na Garanča

Maestro del Coro Turiddu


Gea Garatti Ansini Jonas Kaufmann

Orchestra e Coro Alfio


del Teatro di San Carlo Claudio Sgura

Mamma Lucia
Elena Zilio

Lola
Maria Agresta
Ritratto di Pietro Mascagni da giovane
Dinko Fabris

Guida a Cavalleria rusticana.


Il riscatto dell’Italia
meridionale nell’opera
verista
Quando, il 17 maggio 1890, fu rappresentato dalla sua revisione del Mefistofele, nel 1875,
per la prima volta al Teatro Costanzi di Roma finalmente non più etichettata come
l’atto unico Cavalleria rusticana, fu come se “wagnerismo”. La Scapigliatura cui aveva
fosse stata lanciata una bottiglia incendiaria aderito Boito produsse solo pochi altri
in un ordinato e sonnecchiante deposito di esperimenti in campo operistico, anche per
gloriose memorie qual era diventato il la morte prematura di Faccio, mentre
repertorio dell’opera italiana di quegli anni all’opposto una corrente più tradizionale,
di fine Ottocento. Dopo la morte di Wagner rappresentata da Ponchielli, aveva proposto
e l’Otello di Verdi del 1887 tutti attendevano una tranquillizzante sintesi del melodramma
la nuova e ultima opera del decano italiano e francese, ma quel modello terminò
dell’opera europea, il Falstaff che sarebbe con la scomparsa dell’autore della Gioconda
arrivato nel 1893, impedendo di fatto al nel 1886. Della giovane generazione italiana,
librettista Boito di completare il suo Nerone, Catalani aveva appena presentato Lorelay ma
il melodramma che avrebbe dovuto non ancora il suo maggiore successo, La
proseguire l’innovazione teatrale proposta Wally del 1892 (in ogni caso entrambe

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liquidate come troppo “tedesche”) e Puccini alla visione proposta dalla novella di Verga
- già arruolato dal fiuto di casa Ricordi - non della società siciliana al tempo dello sbarco
aveva offerto prove davvero rivoluzionarie dei Mille garibaldini, in tutto analoga a quella
nelle sue due opere d’esordio, anche perché pugliese. La scelta del soggetto dell’opera fu
la natura “scapigliata” di Edgar non riusciva però piuttosto casuale. Nel 1888 il
ad adattarsi al nuovo spirito “verista” ormai compositore decise di tentare la
nell’aria. Era proprio questa la novità offerta partecipazione ad un concorso della casa
dall’autore di Cavalleria rusticana: la musica editrice Sonzogno, da tempo rivale di Ricordi,
poteva incarnare meglio di qualsiasi altra per un melodramma in un solo atto che
arte l’inarrestabile moda, avviata in Italia sarebbe stato rappresentato e pubblicato.
pochi anni prima, dal Verismo letterario di Mascagni chiese aiuto per la scelta di un
Capuana e soprattutto di Verga, la cui soggetto al poeta toscano Giovanni
novella omonima era apparsa nella sua prima Targioni-Tozzetti, che scelse proprio il
raccolta del 1880, senza peraltro riscuotere racconto di Verga Cavalleria rusticana e fu
quel successo popolare che fu poi assicurato aiutato da Guido Menasci a trasformarlo in
dalla versione operistica. un libretto d’opera. Probabilmente nessuno
aveva previsto il successo strepitoso che poi
Ma chi era l’autore della musica di Cavalleria, l’opera, dichiarata vincitrice da Sonzogno,
Pietro Mascagni, al tempo del suo così ebbe fin dalle prime esecuzioni pubbliche,
fortunato esordio operistico? Nato nel 1863 a tanto che Verga vinse una causa per plagio
Livorno - l’imprinting della sua origine dimostrando di non aver mai ricevuto una
toscana caratterizzerà per sempre il suo richiesta formale per l’utilizzo del suo testo.
carattere impetuoso e burrascoso - dopo i
suoi primi studi musicali nella città d’origine, La vicenda è ambientata nel giorno di
avendo già dato prova di un innato talento Pasqua in un villaggio della Sicilia verso la
compositivo, si trasferì a Milano per studiare fine del secolo XIX, quindi era intesa dal
al Conservatorio con Ponchielli e per un librettista e dal compositore come
periodo condivise una stanza in affitto con il contemporanea, in pieno accordo con
più anziano Giacomo Puccini. Abbandonati l’estetica verista. I protagonisti sono tutti
gli studi per lavorare come direttore di appartenenti alla sfera sociale contadina più
compagnie itineranti d’operetta, si ritrovò povera, tranne compare Alfio (baritono) che
casualmente durante una tournée a è un “massaro” arricchito insieme alla
Cerignola, fiorente centro agricolo pugliese, moglie Lola (mezzosoprano), già amante di
dove gli fu offerto di dirigere una Turiddu (tenore). Quest’ultimo, dopo il
“Filarmonica”, ossia un tipico complesso del servizio militare, è tornato al villaggio in
tempo che univa una Banda di fiati ad alcuni casa della madre e ufficialmente corteggia
strumenti ad arco dell’orchestra sinfonica. una brava ragazza di nome Santuzza
Questo lungo soggiorno, durato fino al 1895, (soprano). Gli ambiti vocali scelti da
consentì a Mascagni di entrare direttamente Mascagni indicano già l’intimo carattere e il
in contatto con la realtà di arretratezza ruolo di ciascun personaggio nel plot. La
contadina ma anche di orgogliosa ritualità vicenda arriva rapidamente all’epilogo
culturale dell’Italia meridionale. Fu così quando si scatena la gelosia di quest’ultima,
possibile per Mascagni aderire dall’interno ormai consapevole che Turiddu e Lola siano

10 I Teatro di San Carlo


tornati amanti, che mette sull’avviso Alfio. più tardi, per esempio da Puccini. Anche il
Nella sfida che segue il giovane Turiddu è vino, altro simbolo della società contadina e
consapevole fin dalla vigilia di non avere allo stesso tempo di una cristianità popolare,
scampo, tanto da raccomandare alla madre diviene protagonista sia dell’azione che del
Lucia (contralto) di voler adottare come canto.
figlia Santuzza. Il duello all’arma bianca che Come appare nelle parole di addio di Turiddu
chiude l’opera è vissuto fuori scena e l’esito prima della sfida: “Mamma... quel vino... è
mortale per Turiddu è annunciato dalle voci generoso” ma anche nel corale inno “viva il
concitate di un popolo che partecipa al vino spumeggiante”.
dramma come ad un arcaico rito sacrificale. Tra gli elementi che portarono allo
Canti popolari in lingua siciliana si alternano straordinario successo popolare della
a romanze di grande impatto emotivo, che partitura di Mascagni sicuramente potremmo
divennero modello della nuova, anche se indicare tre punti di forza: la tavolozza
effimera, stagione verista. Si aggiungono, a timbrica dell’orchestra, usata con grande
completare gli ingredienti, un raffinato maestrìa di concertatore; l’impatto di una
Intermezzo orchestrale che sospende vocalità nuova, quasi aggressiva nei suoi salti
l’azione proprio a metà ed il grande affresco verso l’alto, ma sempre basata sulla
corale costituito dalla funzione religiosa cantabilità tipica della tradizione operistica
nella chiesa del paese, con tutti gli abitanti nazionale; infine il sapiente utilizzo delle
coinvolti: due elementi che saranno ripresi masse corali che rappresentano il popolo

Epilogo tragico della novella Cavalleria rusticana di Giovanni Verga

Teatro di San Carlo I 11


anche nelle sue componenti simboliche i due più recenti allestimenti erano stati
ancestrali, come si è visto. firmati da registi molto affermati nel campo
È stato spesso ripetuto che Mascagni sia della sperimentazione teatrale, come Pippo
rimasto imprigionato nel meccanismo Delbono (per la stagione estiva in teatro) e
dell’imprevedibile successo planetario della Giorgio Barberio Corsetti (in versione plain air
sua opera d’esordio e che per liberarsene a Matera nell’anno della Capitale Culturale
abbia poi troppo presto abbandonato Europea). La nuova versione proposta in
proprio quegli ingredienti “veristi” vincenti, forma di concerto dal San Carlo, nell’ambito
cercando nuove strade di sperimentazione dell’inaspettata stagione in streaming che
ad ogni titolo successivo. È forse vero il reagisce all’emergenza sanitaria globale, può
contrario, ossia che già in Cavalleria essere una preziosa occasione - per il
rusticana il compositore aveva avviato una pubblico che già conosce l’opera ma anche
sperimentazione che fu compresa e per i meno esperti - per concentrare la
accettata con entusiasmo dai contemporanei propria attenzione sulla musica senza lasciarsi
e seguita poi dai suoi colleghi e coinvolgere dall’azione scenica e
continuatori. dall’ambientazione dei costumi, anche grazie
Il Teatro di San Carlo ha naturalmente alla presenza di eccezionali interpreti tra le
proposto più volte produzioni sceniche voci più importanti del nostro tempo e di una
importanti di Cavalleria nel corso dei 130 orchestra ormai in grado di competere tra le
anni dalla prima. In particolare nel solo 2019 più blasonate d’Europa.

Nota bibliografica
Sul Verismo in musica sono tuttora indispensabili i saggi di Egon Voss, Verismo in der Oper, “Die Musikforschung”,
31 (1978), pp. 303-313; Jay Reed Nicolaisen, Italian Opera in Transition, 1871-1893, Ann Arbor (Michigan),
UMI Press, 1980 e in italiano di Adriana Guarneri Corazzol, Opera e verismo: regressione del punto di vista
e artificio dello straniamento, in Ruggero Leoncavallo nel suo tempo, Atti del 1° Convegno internazionale
di studi su Ruggero Leoncavallo, a cura di Jürgen Mähder e Lorenza Guiot, Milano, Sonzogno, 1993, pp.
13-31 e di Stefano Scardovi, L’opera dei bassifondi. Il melodramma “plebeo” nel verismo musicale italiano,
Lucca, LIM, 1994.
Sul compositore si possono vedere due testi ormai classici: Roger Flury, Pietro Mascagni. A
Bio-Bibliography, Westport-London, Greenwood Press, 2001 e Cesare Orselli, Mascagni, Palermo, L’Epos,
2011 (rist. Roma, Neoclassica, 2019). Utile anche la consultazione dell’Epistolario di Pietro Mascagni, a cura
di Mario Morini, Roberto Iovino e Alberto Paloscia, 2 voll., Lucca, LIM, 1996. Pochi sono i saggi interamente
dedicati alla Cavalleria di Mascagni ad eccezione i libretti d’opera dei più importanti teatri, come il volume
realizzato per l’allestimento dell’opera al Teatro La Fenice di Venezia nel 2009, che riporta, oltre ad una
chiara guida di Agostino Ruscillo, anche la traduzione italiana del raro scritto del compositore Janáček su
Cavalleria rusticana del 1892 (“La Fenice prima dell’opera”, 7, 2009, pp. 21-22). Un utile contributo è lo
studio interdisciplinare di Matteo Sansone, Verga and Mascagni: The Critics’ Response to “Cavalleria
Rusticana”, in “Music and Letters”, 71/2 (1990), pp. 198-214.

12 I Teatro di San Carlo


Turiddu (Jonas Kaufmann) con Lola (Maria
Agresta) mentre Santuzza (Elı̄na Garanča) li
osserva con dolore.
Santuzza: (a Turiddu) “No, non mentire; ti vidi
volgere giù dal sentier... E stamattina all’alba
t’hanno scorto presso l’uscio di Lola... Tu l’ami
dunque?... Bada!”
Turiddu: “Dell’ira tua non mi curo!” / Santuzza:
“A te la mala Pasqua, spergiuro!”
(Cavalleria rusticana, Scena 6 e 7)
Lola (Maria Agresta) osserva Santuzza
(Elı̄na Garanča) e capisce che lei sa di aver
perso Turiddu.
Santuzza: “...Gli dicevo che oggi è Pasqua e il
Signor vede ogni cosa.” / Lola: “Non venite alla
messa?” / Santuzza: (subito) “Io no, ci deve (con
intenzione) andar chi sa di non aver peccato!...”
(Cavalleria rusticana, Scena 7)
Argomento

La vicenda è ambientata in un villaggio della Le loro voci si smorzano a poco a poco


Sicilia verso la fine del secolo XIX, il giorno di mentre si allontanano.
Pasqua. Dopo il preludio orchestrale, si ode la Santuzza entra tristemente e si avvia verso la
voce del tenore, Turiddu, che canta una casa di mamma Lucia. È venuta a chiedere
serenata in forma “Siciliana” a Lola: “O Lola notizie del figlio di lei, Turiddu, suo
c’hai di latti la cammisa”. innamorato.
Il sipario si apre sulla piazza di un villaggio. Mamma Lucia la informa che Turiddu è andato
Da un lato si scorge l’ingresso di una chiesa, a Francofonte a prendere del vino; Santuzza
dall’altro il negozio e la casa di mamma afferma invece che è stato visto nel villaggio
Lucia. La piazza si anima lentamente, gli durante la notte. Mamma Lucia la invita ad
abitanti del villaggio si preparano alla entrare. Si ode ora lo schioccare di una frusta
Messa, dalla chiesa si odono rintocchi di e il tintinnio di campanelli; è compare Alfio
campane. Le donne cantano dell’aria che canta allegramente della sua vita di
profumata di fiori d’arancio, gli uomini carrettiere, dei suoi cavalli e della giovane e
dell’alacrità e del fascino delle donne. bella moglie, Lola (“Il cavallo scalpita”).

Teatro di San Carlo I 15


Alfio chiede a mamma Lucia se ha un po’ del della Pasqua. Da questo punto e fino alla fine
suo buon vino vecchio. Lei risponde che non dell’opera, gli eventi si susseguono con
ne ha più, ma che Turiddu è andato a grande rapidità. Il popolo esce dalla chiesa,
prenderlo. “No”, dice Alfio, “L’ho visto Turiddu è di buon umore perché si trova in
stamattina vicino a casa mia”. compagnia di Lola ed invita gli amici a bere
Santuzza fa cenno a mamma Lucia di tacere. con lui al negozio della madre. Si riempiono i
Alfio se ne va. Nella chiesa un coro intona bicchieri e Turiddu canta un brindisi “Viva il
“Regina Coeli”. Dopo un breve intermezzo vino spumeggiante”.
dell’organo, Santuzza intona un appassionato Mentre si brinda a Lola e a Turiddu arriva
inno religioso pasquale “Inneggiamo, il Signor Alfio. Turiddu gli offre un bicchiere di vino;
non è morto”. La sua voce s’innalza sul coro e egli lo rifiuta con le parole “Grazie, ma il
sull’orchestra, dalla folla all’interno della vostro vino io non l’accetto, diverrebbe
chiesa si alzano invocazioni di “Alleluja” e gli veleno entro il mio petto”. I due uomini
abitanti del villaggio si affollano dentro la scambiano alcune parole e poi, in un
chiesa. Santuzza rimane con mamma Lucia abbraccio alla siciliana, Turiddu morde
che le chiede perché le ha fatto cenno di l’orecchio di Alfio per indicare che accetta la
tacere quando Alfio ha detto di aver visto sua sfida a duello. Le donne si ritirano
Turiddu nel villaggio. Santuzza le confessa di spaventate, gli uomini si avviano verso un
essere stata tradita da Turiddu (“Voi lo sapete, campo vicino dove avverrà la sfida al coltello.
o mamma”) che adesso ama Lola. Turiddu rimane solo con la madre e nel
Santuzza sente che una maledizione la presentimento di una prossima morte dice
minaccia e chiede a mamma Lucia di andare addio a mamma Lucia in uno sfogo concitato:
in chiesa a pregare per lei. Turiddu appare “Mamma... quel vino... è generoso”. La prega
sulla scena. Santuzza lo implora di tornare da anche di aver cura di Santuzza nel caso che
lei; è pronta a perdonarlo perché lo ama egli non dovesse tornare. La bacia e corre da
ancora. La conversazione è interrotta da Lola, Alfio. Mamma Lucia piange, Santuzza entra e
si ode la sua voce fuori scena che canta con cerca di confortarla. Si ode un mormorio
civetteria uno spensierato stornello italiano fuori scena. Le donne tornano in piazza,
“Fior di giaggiolo”. seguite da un grido, un altro mormorio e una
Mentre attraversa la piazza si fa gioco di voce che urla: “Hanno ammazzato compare
Santuzza, e gettando un fiore a Turiddu entra Turiddu!”. Una donna arriva correndo
in chiesa. Santuzza prega ancora Turiddu di gridando le stesse parole. Santuzza sviene e
tornare da lei: “No, no, Turiddu, rimani mamma Lucia è aiutata dai vicini mentre cala
ancora”. Ma lui la getta a terra e segue Lola il sipario.
in chiesa mentre Santuzza gli grida: “A te la
mala Pasqua, spergiuro!”.
Alfio arriva in piazza cercando Lola. Santuzza
gli racconta che ella lo tradisce con Turiddu.
Il semplice ma geloso Alfio giura vendetta.
Santuzza e Alfio lasciano la scena e il
palcoscenico rimane vuoto. L’orchestra suona
il famoso “Intermezzo” che si amalgama con
l’organo della chiesa che sottolinea il giubilo

16 I Teatro di San Carlo


Synopsis

Easter Sunday, a Sicilian village square, c. 1880. Santuzza goes to see Turiddu’s mother, Lucia,
Lola and Turiddu had once been sweethearts, who keeps a tavern in the village. Lucia is
but when Turiddu left for military service, she under the impression that Turiddu has gone
married Alfio a local carter, who made a good to a nearby town to fetch some wine and is
living from his horse and cart. Upon his taken aback to learn from Santuzza that her
return, Turiddu wanted to make Lola jealous son was seen in the village that very
by embarking on a casual affair with morning. Alfio returns (“Il cavallo scalpita” ),
Santuzza, a more homely girl than Lola, but and he too hints that Turiddu was seen
genuinely in love with him. lurking around his cottage. Mamma Lucia
However, their old passion soon revives, and invites Santuzza into the house, but she
over the prelude we hear Turiddu serenading refuses, saying that in her dishonoured state
Lola before dawn as he leaves her house, she cannot enter, nor can she join the other
where he has spent the night, Alfio being villagers who are at this moment making
conveniently away on business (Siciliana: “O their way to church for the Easter service.
Lola c’hai di latti la cammisa” ). She pours out her frustration and grief to

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Turiddu’s mother (Romanza: “Voi lo sapete, o he does according to the local custom by
mamma”). biting his ear as they embrace before the
Mamma Lucia leaves for the church, and fight. Turiddu expresses his remorse to Alfio
Turiddu saunters in, his night with Lola still in (“Compar Alfio, lo so che il torto è mio”), and
his thoughts. He is most surprised and his sorrow for what will happen to Santuzza
annoyed to find the distraught Santuzza should he be killed, but he is ready to accept
there, railing at him and pleading at the same his fate. The villagers, who have witnessed
time (Scene: “Tu qui, Santuzza?”). Turiddu is this scene, disperse in expectant silence.
no scoundrel, but neither is he a gentleman, Rushing into the tavern, he asks his
so to some extent he feels sorry for her and unsuspecting mother for her blessing and
how he has treated her, but he is so taken up bids her take care of Santuzza (“Mamma...
with his secret passion for Lola that he quel vino... è generoso”). Mamma Lucia is
merely becomes more querulous towards alarmed when he runs out towards the fields
Santuzza. Suddenly, Lola appears on the beyond the village. Santuzza enters and
scene (Stornello: “Fior di giaggiolo”), throws her arms around Lucia’s neck, as
taunting Santuzza about not going to church excited voices are heard from afar and a
- she well knows the reason why - and when woman screams that Turiddu has been killed.
she leaves, Turiddu would rather follow her,
but Santuzza begs him to stay and discuss
the situation (Duet: “Ah! lo vedi, che hai tu
detto?”). He feels that his hands are tied, and
in his anger, he finally knocks her to the
ground in order to make his escape.
As Turiddu makes his way across the village
square amid Santuzza’s curses, Alfio appears,
and Santuzza, not caring on the spur of the
moment what effect her words will have,
reveals the truth about Lola’s illicit affair
with Turiddu. Alfio flies into a rage and
swears that he will avenge her and himself
(Duet: “Oh! il Signore vi manda”). Santuzza
suddenly realizes what is going to happen,
but it is too late to stop the inevitable - the
code of honour requires Turiddu’s blood to be
shed.
After the church service, Turiddu invites all
the villagers for a glass of wine. He is
glowing, toasting Lola with a drinking song
(Brindisi: “Viva il vino spumeggiante”). He
offers Alfio some wine, unaware that he now
knows about him and Lola. When Alfio
pointedly refuses to drink, Turiddu knows
that he must accept Alfio’s challenge, which

18 I Teatro di San Carlo


Santuzza (Elı̄na Garanča) ha appena rivelato
a Compare Alfio (Claudio Sgura) il
tradimento della moglie Lola e adesso
confida alla madre di Turiddu, Lucia (Elena
Zilio), il suo timore per Turiddu.
Santuzza: (ad Alfio) “Infame io son che vi parlai
così!” / Alfio: “Io sangue voglio, all’ira
m’abbandono, in odio tutto l’amor mio finì!”...
(Dopo che Turiddu ha affidato Santuzza alla
madre dandole il suo addio) Lucia: ”Turiddu?
Che vuoi dire? (Va in fondo alla scena e
disperatamente chiama:) Turiddu! Turiddu! Ah!
(Entra Santuzza.) Santuzza!...” / Santuzza: “Oh!
madre mia!...” (Le getta le braccia al collo. - La
scena si popola... l’agitazione si scorge sul volto
di tutti che scambievolmente s’interrogano con
terrore. - Si ode un mormorio confuso da
lontano.)
(Cavalleria rusticana, Scena 8 e 12, ultima)
Compare Alfio (Claudio Sgura) scoperto il
tradimento affronta Turiddu (Jonas
Kaufmann) e lo sfida a duello.
Alfio: (a Turiddu che gli offre da bere) “Grazie,
ma il vostro vino io non l’accetto, diverrebbe
veleno entro il mio petto!”
Turiddu: Compar Alfio, lo so che il torto è mio; e
ve lo giuro nel nome di Dio che al par d’un cane
mi farei sgozzar (dolorosamente) ma s’io non
vivo, resta abbandonata... povera Santa! lei che
mi s’è data... (con impeto) Vi saprò in core il
ferro mio piantar!” / Alfio: (freddamente)
“Compare, fate come più vi piace, io v’aspetto
qui fuori dietro l’orto.” (Esce.)
(Cavalleria rusticana, Scena 10)
Pietro Mascagni

Cavalleria rusticana
Melodramma in un atto

Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci


Prima rappresentazione
Roma, Teatro Costanzi, 17 maggio 1890

Personaggi

Santuzza | soprano
Lola | mezzosoprano
Turiddu | tenore
Alfio | baritono
Lucia | contralto
Contadini e Contadine

[Il presente melodramma è tolto dalle Scene popolari omonime di G. Verga.]

[dedica]
Al conte
Florestano de Larderel
l’autore
P. Mascagni

Teatro di San Carlo I 21


[Preludio] UOMINI
(di dentro)
[Siciliana] Ah!

TURIDDU DONNE
O Lola c’hai di latti la cammisa, (di dentro)
si bianca e russa comu la cirasa, Gli aranci olezzano
quannu t’affacci fai la vucca a risu, sui verdi margini,
biato cüi ti dà lu primu vasu! cantan le allodole
Ntra la porta tua lu sangu è sparsu, tra i mirti in fior;
e nun me mporta si ce muoro accisu. tempo è si mormori
E s’iddu muoru e vaju mparadisu, da ognuno il tenero
si nun nce truovo a ttia, mancu ce trasu. canto che i palpiti
Ah...* raddoppia al cor.
(Le donne entrano in scena.)

ATTO UNICO UOMINI


(di dentro)
In mezzo al campo tra le spiche d’oro
[Coro d’introduzione]
giunge il rumore delle vostre spole,
noi stanchi riposando dal lavoro
La scena rappresenta una piazza in un paese del-
a voi pensiamo, o belle occhi-di-sole.
la Sicilia. Nel fondo, a destra, chiesa con porta
O belle occhi-di-sole, a voi corriamo,
praticabile. A sinistra l’osteria e la casa di mam- come vola l’augello al suo richiamo.
ma Lucia. È il giorno di Pasqua. (Gli uomini entrano in scena.)
Si alza la tela. TRE DONNE
Cessin le rustiche
Scena prima opre: la Vergine
serena allietasi
Coro. del Salvator;...

(La scena sul principio è vuota. Albeggia. Paesa- DONNE


ni, contadini, contadine e ragazzi traversano la ...tempo è si mormori
scena. - Si apre la chiesa e la folla vi entra. Il mo- da ognuno il tenero
vimento del popolo continua fino all’inizio del canto che i palpiti
Coro [...], punto in cui rimane la scena vuota.) raddoppia al cor.

DONNE UOMINI
(di dentro) (allontanandosi)
Ah! In mezzo al campo ecc.

* O Lola, bianca come fior di spino, / quando t’affacci te, s’affaccia il sole; / chi t’ha baciato il labbro porpo-
rino / grazia più bella a Dio chieder non vôle. / C’è scritto sangue sopra la tua porta, / ma di restarci a me
non me n’importa; / se per te mojo e vado in paradiso, / non c’entro se non vedo il tuo bel viso. / Ah...

22 I Teatro di San Carlo


DONNE SANTUZZA
Gli aranci olezzano ecc. Mamma Lucia, vi supplico piangendo,
(da lontano) fate come il Signore a Maddalena,
Ah! ditemi, per pietà, dov’è Turiddu...

UOMINI LUCIA
(da lontano) È andato per il vino a Francofonte.
Ah!
SANTUZZA
DONNE No! l’han visto in paese ad alta notte...
(perdendosi)
Ah! LUCIA
Che dici?... che dici?... se non è tornato a casa!
UOMINI Entra...
(perdendosi)
Ah! SANTUZZA
Non posso entrare in casa vostra...
[Scena e Sortita di Alfio] Sono scomunicata!

LUCIA
Scena seconda
E che ne sai
del mio figliuolo?
Santuzza e Lucia.
SANTUZZA
(Santuzza entra e si dirige alla casa di Lucia.)
Quale spina ho in core!
SANTUZZA Scena terza
Dite, mamma Lucia...
Alfio, Coro e dette.
LUCIA
(sortendo) (Dall’interno schiocchi di frusta e tintinnio di so-
Sei tu? Che vuoi? nagli. - Entrano in scena i coristi... indi... Alfio.)

SANTUZZA ALFIO
Turiddu ov’è? Il cavallo scalpita,
i sonagli squillano,
LUCIA schiocchi la frusta.
Fin qui vieni a cercare Ehi là!
il figlio mio? Soffi il vento gelido,
cada l’acqua e nevichi,
SANTUZZA a me che cosa fa?
Voglio saper soltanto,
perdonatemi voi, dove trovarlo. CORO
O che bel mestiere
LUCIA fare il carrettiere,
Non lo so, non lo so, non voglio brighe! andar di qua e di là!

Teatro di San Carlo I 23


ALFIO ALFIO
Schiocchi la frusta... Se è sempre qui!... L’ho visto stamattina
vicino a casa mia.
CORO
Andar di qua e di là... LUCIA
(sorpresa)
ALFIO Come?
M’aspetta a casa Lola
che m’ama e mi consola, SANTUZZA
ch’è tutta fedeltà. (a Lucia rapidamente)
Tacete.
DONNE (Organo.)
(da lontano)
Ah! ALFIO
Io me ne vado, ite voi altre in chiesa.
ALFIO (Esce.)
Il cavallo scalpiti,
i sonagli squillino, CORO INTERNO
è Pasqua ed io son qua!
(dalla chiesa)
Regina Coeli, laetare
CORO
Quia, quem meruisti portare
O che bel mestiere ecc.
Resurrexit sicut dixit.
Alleluja!
ALFIO
(Uomini e donne entrano e si schierano innanzi
Ehi là!...
alla chiesa in atteggiamento devoto.)
Schiocchi la frusta...
Son qua!...
O che bel mestiere ecc. CORO ESTERNO
(Il Coro esce: alcuni entrano in chiesa, altri pren- (sulla piazza)
dono direzioni diverse.) Inneggiamo, il Signor non è morto,
Ei fulgente ha dischiuso l’avel,
[Scena e Preghiera] inneggiamo al Signore risorto
oggi asceso alla gloria del Ciel!
LUCIA (Organo.)
Beato voi, compar Alfio, che siete
sempre allegro così! SANTUZZA
Inneggiamo, il Signor ecc.
ALFIO
(spigliato) LUCIA e CORO ESTERNO
Mamma Lucia, ...alla gloria del ciel!
n’avete ancora di quel vecchio vino? Inneggiamo ecc.

LUCIA SANTUZZA
Non so; Turiddu è andato a provvederne. Inneggiamo ecc.

24 I Teatro di San Carlo


TUTTI [Duetto]
(rivolti alla chiesa)
...al Signor!... Scena quinta
(Organo. - Tutti entrano in chiesa, tranne San-
tuzza e Lucia.) Santuzza e Turiddu.

Scena quarta TURIDDU


(entrando)
Lucia e Santuzza. Tu qui, Santuzza?

LUCIA SANTUZZA
Perché m’hai fatto segno di tacere? Qui t’aspettavo!

[Romanza e Scena] TURIDDU


È Pasqua, in chiesa non vai?
SANTUZZA
(mestamente con semplicità) SANTUZZA
Voi lo sapete, o mamma, Non vo.
prima d’andar soldato Debbo parlarti...
Turiddu aveva a Lola
eterna fè giurato. TURIDDU
Mamma cercavo.
Tornò, la seppe sposa;
e con un nuovo amore
SANTUZZA
volle spegner la fiamma
Debbo parlarti.
che gli bruciava il core:
m’amò, l’amai. - Quell’invidia TURIDDU
d’ogni delizia mia, Qui no! Qui no!
del suo sposo dimentica,
arse di gelosia... SANTUZZA
Me l’ha rapito... - Priva Dove sei stato?
dell’onor mio rimango:
Lola e Turiddu s’amano, TURIDDU
io piango, io piango, io piango! Che vuoi tu dire?
A Francofonte!
LUCIA
Miseri noi, che cosa vieni a dirmi SANTUZZA
in questo santo giorno? (con forza)
No, non è ver!
SANTUZZA
Io son dannata... - TURIDDU
Andate, o mamma, ad implorare Iddio, Santuzza, credimi.
e pregate per me. Verrà Turiddu,
vo’ supplicarlo un’altra volta ancora! SANTUZZA
No, non mentire;
LUCIA ti vidi volgere giù dal sentier...
Aiutatela voi, Santa Maria! E stamattina all’alba t’hanno scorto
(Entra in chiesa.) presso l’uscio di Lola.

Teatro di San Carlo I 25


TURIDDU TURIDDU
Ah! mi hai spiato! (con forza)
Bada, Santuzza, schiavo non sono
SANTUZZA di questa vana tua gelosia!
No! Te lo giuro, a noi l’ha raccontato
SANTUZZA
compar Alfio il marito poco fa.
(con angoscia)
Battimi, insultami, t’amo e perdono,
TURIDDU ma è troppo forte l’angoscia mia.
Così ricambi l’amor che ti porto? ([poi a due] troncando nel sentire avvicinarsi Lola)
Vuoi che m’uccida?
[Stornello]*
SANTUZZA
Oh! Questo non lo dire. Scena sesta

TURIDDU Lola e detti.


Lasciami dunque, invan tenti sopire
LOLA
il giusto sdegno colla tua pietà. (dentro alla scena)
Fior di giaggiolo,
SANTUZZA gli angeli belli stanno a mille in cielo,
Tu l’ami dunque? ma bello come lui ce n’è uno solo.
Ah!...
TURIDDU Fior di giaggiolo...
No! (Entra in scena e s’interrompe.)
Oh! Turiddu, è passato Alfio?
SANTUZZA
TURIDDU
Assai più bella
Son giunto
è Lola. ora in piazza... non so...
TURIDDU LOLA
Taci, non l’amo. Forse è rimasto
dal maniscalco, ma non può tardare.
SANTUZZA (ironica)
L’ami... E voi sentite le funzioni in piazza?
Oh! maledetta!
TURIDDU
(confuso, affrettato)
TURIDDU
Santuzza mi narrava...
Santuzza!
SANTUZZA
SANTUZZA (con forza)
Quella Gli dicevo
cattiva femmina ti tolse a me! che oggi è Pasqua e il Signor vede ogni cosa.

* Imitazione di un vecchio Stornello.

28 I Teatro di San Carlo


LOLA SANTUZZA
Non venite alla messa? (fredda)
L’hai voluto e ben ti sta!
SANTUZZA
(subito) TURIDDU
Io no, ci deve (s’avventa)
(con intenzione) Ah! per Dio!
andar chi sa di non aver peccato!...
SANTUZZA
LOLA Squarciami il petto.
(con forza)
Io ringrazio il Signore, e bacio in terra! TURIDDU
(s’avvia)
SANTUZZA No!
(esprimendosi con amarezza)
Oh! fate bene, fate bene, Lola... SANTUZZA
(trattenendolo; con ansia)
TURIDDU Turiddu, ascolta!
Andiamo, andiamo...
Qui non abbiam che fare. TURIDDU
Va’!
LOLA
(a Turiddu, con ironia) SANTUZZA
Oh! rimanete... Turiddu, ascolta!
No, no, Turiddu, rimani ancora,
SANTUZZA (con dolorosa passione)
(a Turiddu, con fermezza) abbandonarmi dunque tu vuoi?
Sì, resta, resta; ho da parlarti ancora.
TURIDDU
LOLA Perché seguirmi, perché spiarmi
(sempre ironica) sul limitare fin della chiesa?
E v’assista il Signore,
(con caricatura) SANTUZZA
io me ne vado. No, no, Turiddu ecc.
(Entra in chiesa.) (supplichevole)
La tua Santuzza piange e t’implora,
[Sèguito del Duetto] come cacciarla così tu puoi?

Scena settima TURIDDU


(reprimendosi)
Santuzza e Turiddu. Va’, ti ripeto, va’, non tediarmi,
pentirsi è vano dopo l’offesa...
TURIDDU
(con ironia) SANTUZZA
Ah! lo vedi, che hai tu detto? La tua Santuzza ecc.

Teatro di San Carlo I 29


TURIDDU ALFIO
(gridando) (tranquillo)
Va’! Va’! Va’! A che punto è la messa?

SANTUZZA SANTUZZA
No! No! No! È tardi ormai,
(supplichevole) (con intenzione)
La tua Santuzza ecc.
ma per voi Lola è andata con Turiddu!
TURIDDU
(reprimendosi) ALFIO
Va’, ti ripeto ecc. (sorpreso)
Che avete detto?
SANTUZZA
(con suprema passione) SANTUZZA
Turiddu, rimani ancora ecc. Che mentre correte
all’acqua e al vento a guadagnarvi il pane,
TURIDDU Lola v’adorna il tetto* in malo modo!
Pentirsi è vano ecc.
ALFIO
SANTUZZA Ah! Nel nome di Dio, Santa, che dite?
(minacciosa)
Bada!
SANTUZZA
TURIDDU Il ver. - Turiddu mi tolse l’onore,
(con moltissima forza) (appassionata)
Dell’ira tua non mi curo! e vostra moglie lui rapiva a me!
(La getta a terra e fugge in chiesa.)
ALFIO
SANTUZZA (minaccioso)
(nel colmo dell’ira) Se voi mentite, vo’ schiantarvi il core.
A te la mala Pasqua, spergiuro!
(Cade affranta ed angosciata.) SANTUZZA
Uso a mentire il labbro mio non è!
[Duetto] Per la vergogna mia, pel mio dolore
la triste verità vi dissi, ahimè!
Scena ottava
Turiddu mi tolse l’onore ecc.
Santuzza ed Alfio.
ALFIO
(Sorte Alfio e s’incontra con Santuzza.) (dopo un poco di pausa)
Comare Santa, allor grato vi sono...
SANTUZZA
(ad Alfio, rianimandosi) SANTUZZA
Oh! il Signore vi manda, compar Alfio. Infame io son che vi parlai così!

* Variante: letto.

32 I Teatro di San Carlo


ALFIO TURIDDU
(prorompendo) Comare Lola, ve ne andate via
Infami loro, ad essi non perdono, senza nemmeno salutare?
vendetta avrò pria che tramonti il dì.
Ad essi non perdono ecc. LOLA
Vado
SANTUZZA a casa: non ho visto compar Alfio!
Infame io son che vi parlai così!
TURIDDU
ALFIO Non ci pensate, verrà in piazza.
(rivolgendosi al Coro che s’avvia)
Io sangue voglio, all’ira m’abbandono,
Intanto,
in odio tutto l’amor mio finì!
amici, qua,
(con allegria)
SANTUZZA beviamone un bicchiere.
Infame io son ecc. (Tutti si avvicinano alla tavola dell’osteria e pren-
dono in mano i bicchieri.)
ALFIO Viva il vino spumeggiante,
Infami loro ecc. nel bicchiere scintillante
(Escono.) come il riso dell’amante;
mite infonde il giubilo!
[Intermezzo] Viva il vino ch’è sincero,
che ci allieta ogni pensiero,
[Scena, Coro e Brindisi] e che annega l’umor nero
nell’ebbrezza tenera.
Scena nona
CORO
Tutti escono di chiesa. - Lucia traversa la scena ed Viva!
entra in casa. - Lola, Turiddu e Coro.
TURIDDU
UOMINI (a Lola)
(a gruppo sotto voce fra loro) Ai vostri amori!
A casa, a casa, amici, ove ci aspettano (Beve.)
le nostre donne, andiam.
CORO
Or che letizia rasserena gli animi,
Viva!
senza indugio corriam.
LOLA
DONNE (a Turiddu)
(c. s.) Alla fortuna vostra!
A casa, a casa, amiche, ove ci aspettano (Beve.)
i nostri sposi, andiam.
Or che letizia ecc. CORO
Viva!
UOMINI e DONNE
A casa, a casa ecc. TURIDDU
(Lola e Turiddu escono dalla chiesa.) Beviam!

Teatro di San Carlo I 33


CORO ALFIO
Viva! Io? Nulla.
Beviam! - Rinnovisi la giostra!...
Viva il vino spumeggiante ecc. TURIDDU
Viva il vin! Allora
Viva! Beviam!... sono agli ordini vostri.
(Entra Alfio.)
ALFIO
[Finale] Or ora?

Scena decima TURIDDU


Or ora!
Alfio e detti. (Si abbracciano. Turiddu morde l’orecchio destro
di Alfio.)
ALFIO
A voi tutti salute! ALFIO
Compar Turiddu, avete morso a buono,
CORO (con intenzione)
Compar Alfio, salute! c’intenderemo bene a quel che pare!

TURIDDU
TURIDDU
Compar Alfio, - lo so che il torto è mio;
Benvenuto! con noi dovete bere,
e ve lo giuro nel nome di Dio
(Empie un bicchiere.)
che al par d’un cane mi farei sgozzar,
ecco pieno è il bicchiere.
(dolorosamente)
(troncando)
ma s’io non vivo, resta abbandonata...
povera Santa! lei che mi s’è data...
ALFIO (con impeto)
Grazie, ma il vostro vino io non l’accetto, Vi saprò in core il ferro mio piantar!
diverrebbe veleno entro il mio petto!
ALFIO
TURIDDU (freddamente)
A piacer vostro! Compare, fate come più vi piace,
(Getta il vino.) io v’aspetto qui fuori dietro l’orto.
(Esce.)
LOLA
Ahimè! che mai sarà? Scena undicesima
(Alcune donne del Coro si consigliano fra loro, poi
si avvicinano a Lola dicendole sotto voce:) Lucia e detti, meno Alfio.

ALCUNE DONNE (Entra Lucia.)


Comare Lola, andiamo via di qua.
(Tutte le donne escono conducendo Lola.) TURIDDU
Mamma,... quel vino... è generoso,... certo...
TURIDDU oggi... troppi bicchier ne ho tracannati...
Avete altro a dirmi? vado fuori all’aperto...

34 I Teatro di San Carlo


Ma prima voglio che mi benedite UNA DONNA SOLA
come quel giorno che partii soldato... (assai lontano, gridando)
E poi... mamma... sentite... Hanno ammazzato compare Turiddu!...
(con dolore) (Si sentono delle voci confuse più vicine. - Alcu-
s’io non tornassi... ne donne entrano atterrite correndo, ed una di
Voi dovrete fare esse grida disperatamente...)
da madre a Santa,
(appassionato) UN’ALTRA DONNA
ch’io le avea giurato Hanno ammazzato compare Turiddu!...
di condurla all’altare. (Tutti si precipitano sulla scena.)
Voi dovrete fare
da madre a Santa... SANTUZZA e LUCIA
s’io non tornassi... (gridando)
Ah!
LUCIA
Perché parli così, figliuolo mio? CORO
(con terrore)
TURIDDU Ah!
(con disinvoltura) (Santuzza cade priva di sensi, Lucia sviene ed è
sorretta dalle donne del Coro. Tutti restano at-
Oh! nulla, è il vino che m’ha suggerito!
territi.)
M’ha suggerito il vino...
Per me pregate Iddio!
Cala rapidamente la tela.
Un bacio, mamma! un altro bacio... addio...
s’io non tornassi...
fate da madre a Santa...
un bacio... mamma... addio...
(Fugge disperatamente.)

Scena ultima

Lucia, Santuzza e detti.

LUCIA
Turiddu? Che vuoi dire?
(Va in fondo alla scena e disperatamente chiama:)
Turiddu! Turiddu! Ah!
(Entra Santuzza.)
Santuzza!...

SANTUZZA
Oh! madre mia!...
(Le getta le braccia al collo. - La scena si popo-
la... l’agitazione si scorge sul volto di tutti che
scambievolmente s’interrogano con terrore. - Si
ode un mormorio confuso da lontano.)

Teatro di San Carlo I 35


I protagonisti
Juraj Valčuha
Elı̄na Garanča
Jonas Kaufmann
Claudio Sgura
Elena Zilio
Maria Agresta
Orchestra
del Teatro di San Carlo

Violini primi Violoncelli Corni


Gabriele Pieranunzi*, Cecilia Luca Signorini*°, Pierluigi Ricardo Serrano*, Francesco
Laca*, Daniele Colombo, Sanarica*, Marco Vitali, Fabio Mattioli*, Simone Baroncini,
Giuseppe Carotenuto, Centurione, Aurelio Bertucci, Salvatore Acierno, Pasquale
Domenico Siano, Daniele Nicola Babini, Alida Dell’Acqua, Pierri, Marcello Bonechi,
Baione, Filippo Dell’Arciprete, Leone Calza, Lorenzo Ceriani, Giacomo Bianchi°
Gennaro Cappabianca, Gianfranco Manicardi, Silvano
Pasquale Murino, Liliana Fusco Trombe
Rotundi, Salvatore Lombardo, Giuseppe Cascone*, Fabrizio
Giovanna Maggio, Erika Contrabbassi Fabrizi*, Claudio Gironacci,
Gyarfas, Angelo Casoria, Loana Carmine Laino*, Ermanno Alessandro Modesti
Stratulat, Quentin Capozzoli Calzolari*°, Giovanni Stocco,
Alessandro Mariani, Fabio Tromboni
Violini secondi Tempio, Giovanni Giugliano, Gianluca Camilli*, Sergio
Luigi Buonomo*, Giuseppe Pasquale Maddaluno, Paolo Di Danini*, Stefan Buchberger,
Navelli, Nicola Marino, Rachel Iorio Roberto Bianchi, Vittorio
Constable, Alba Ovcinnicoff, Guarino
Roberto Roggia, Flavia Flauti
Salerno, Vincenzo Grimaldi, Bernard Labiausse*, Silvia Basso Tuba
Alice Milan, Antonella Bellio*, Gianpiero Pannone, Federico Bruschi
D’Andrea, Chiara Petrucci, Francesca Staderini (Ottavino)
Anna Mechsheryakova°, Olga Timpani/Percussioni
Kuzma° Oboi Barbara Bavecchi*, Davide
Domenico Sarcina*, Hernan Tonetti*°, Pasquale Bardaro,
Viole Garreffa*, Francesco Parisi, Marco Pezzenati, Franco
Luca Improta*, Antonio Giuseppe Benedetto (Corno Cardaropoli°
Bossone*°, Eduardo Pitone, Inglese), Andrea Marotta°
Patrizio Rocchino, Massimo Arpe
Mauriello, Loredana Guarnieri, Clarinetti Antonella Valenti, Agnese
Paolo Traversi, Angelo Iollo, Sisto Lino D’Onofrio*, Luca Coco*°
Gennaro Lettieri, Roberta Sartori*, Mariano Lucci,
Zangirolami, Pietro Lopopolo, Stefano Bartoli Organo
Concetta Franciosa Roberto Moreschi*
Fagotti
Mauro Russo*, Maddalena Responsabile Organizzativo
Gubert*, Giuseppe Settembrino, Orchestra
Luca Incoronato Milo Mariani
Addetto Servizi Orchestra
*Prime parti Giuseppe Scarpato
°Professori ospiti

Teatro di San Carlo I 45


Coro
del Teatro di San Carlo

Soprani primi Contralti Baritoni


Giuseppina Benincasa, Antonietta Bellone, Maria Giancarlo Amorelli, Francesco
Margherita De Angelis, Olga Fabbricatore, Annarita Marchi, Esposito, Bruno Iacullo,
De Maio, Luigia Gargiulo°, Emilia Napoleone, Clorinda Alessandro Lerro, Giuseppe
Franca Iacovone, Mariana Vardaci, Deborah Volpe Scarico, Vittorio Termini,
Mastroberardino°, Margherita Sergio Valentino
Pucillo, Antonella Sdoia, Tenori primi
Bernadette Siano, Gabriella Pasquale Bruno, Gaetano De Bassi
Termini Rosa, Catello Di Maio, Luigi Antonio D’Alessandro, Antonio
Giordano Orsini, Giovanni De Lisio, Carmine Durante,
Soprani secondi Iaforte, Alessandro Lualdi, Luca Giacomo Mercaldo, Maurizio
Valeria Attianese, Alessandra Lupoli, Vincenzo Miccio, Morello, Rosario Natale,
Krogh°, Maria Antonella Michele Napoleone, Massimo Gianvito Ribba, Luigi Toma
Navarra, Paola Tedesco, Maria Sirigu, Mario Rosario Thomas
Zagaroli Ispettore
Tenori secondi Luigi Di Scala
Mezzosoprani Antonio Cutolo, Michele
Linda Airoldi, Marianna Maddaloni, Carmine Mennella,
Astarita, Paola D’Ambrosio, Luigi Strazzullo, Mario Todisco,
Gloria Mazza, Annamaria Giuseppe Valentino
Napolitano, Silvana Nardiello,
Annamaria Sciarretta

°Aggiunti

46 I Teatro di San Carlo


Direttore Musicale di Direttore degli Allestimenti Capo Costruttore
Palcoscenico e Consulente Scenici Carlo Lucagnano
Musicale alla Regia Video Pasqualino Marino
Maurizio Agostini Capo Attrezzista
Scenografo Capo Reparto Stefano Manfra
Direttore di Scena Anna Nasone
Paola Greco Responsabile Fonica
Direttore di Palcoscenico Martino Battaglia
Maestro di Sala Salvatore Giannini
Roberto Moreschi Trucco
Capo Macchinista Annamaria Sorrentino, Napoli
Aiuto Maestro del Coro Carlo Del Prete
Vincenzo Caruso
Capo Elettricista
Responsabile dell’Archivio Mario D’Angiò
Musicale
Virginio Giorgioni

Teatro di San Carlo I 47


Teatro
Fondazione /

di San Carlo

48 I Teatro di San Carlo


SOVRINTENDENTE
E DIRETTORE ARTISTICO
Stéphane Lissner

DIREZIONE direttore generale Emmanuela Spedaliere


GENERALE / responsabile affari legali Maria Gabriella Grazioli
marketing e promozione pubblico Francesca Pecoraro,
Christian Iorio
addetta promozione pubblico ed accoglienza (cral,
scuole e associazioni) Francesca Tesauro°
coordinamento delle attività promozionali marketing
Carlo Morelli
coordinatore di sala e responsabile biglietteria Gianluca
Loreto
visite guidate/shop Immacolata Chirichella, Giuseppina
Capobianco, Giuseppe Racca

AREA direttore amministrativo Francesco Apicella


AMMINISTRATIVA / responsabile ufficio contabilità e rendicontazione Anna
Camera
addetti ufficio contabilità Antonino Aloe, Francesco
Fontanella, Rosario Monetti, Maria Pia Borsa
addetto al magazzino Antonio Cipolletta

AREA direttore risorse umane Mariapia Gaeta


RISORSE addetti ufficio del personale Liliana Nunnari, Daniela
UMANE / Olivieri, Daniela Russo
usciere sovrintendenza Salvatore Laganà

DIPARTIMENTO responsabile scientifico dipartimento di ricerca, editoria,


DI RICERCA, comunicazione, archivio storico e memus Dinko Fabris
EDITORIA, responsabile della comunicazione creativa e strategica
COMUNICAZIONE, e relazioni con la stampa Rossana Russo
ARCHIVIO STORICO comunicazione e stampa Giulia Romito°
E MEMUS / archivio storico e memus Giovanna Tinaro°
consulente musicale Ivano Caiazza
custode Gennaro Aletta

Teatro di San Carlo I 49


AREA direttore artistico Stéphane Lissner
ARTISTICA / consulente area artistica Ilias Tzempetonidis
assistente direzione artistica Maria Roberta Abete
assistente direzione artistica Daniela Capece
maestro del coro Gea Garatti Ansini
direttore del balletto Giuseppe Picone
presidente onorario della scuola di ballo Anna Razzi
direttore della scuola di ballo Stéphane Fournial
vigilatrice scuola di ballo Annalisa D’Anetra°
direttore del coro di voci bianche Stefania Rinaldi
assistente alla direzione del coro di voci bianche
Filomena Piccolo°
assistente alla direzione del coro di voci bianche Luigi
Del Prete°

AREA direttore organizzazione produzione Francesco Andolfi


PRODUZIONE / responsabile di produzione Maya Dobromirova Dimova°
addetto ufficio di produzione Ivan Guarino
coordinatore maestri collaboratori Roberto Moreschi
maestri collaboratori Riccardo Fiorentino, Giacomo
Serra, Vincenzo Caruso, Alexandra Brucher, Nicola
Capano
direttore musicale di palcoscenico Maurizio Agostini
direttore di scena Paola Greco°
responsabile organizzativo orchestra Milo Mariani
addetto servizi orchestra Giuseppe Scarpato°
ispettori masse artistiche Luigi Di Scala, Armando
Esposito
responsabile archivio musicale Virginio Giorgioni
archivio musicale Andrea Guerrini
capo squadra addetti orchestra Rosario De Martino
addetti orchestra Salvatore Amendola, Salvatore
Balestrieri
addetto depositi e trasporti Leopoldo Passero

50 I Teatro di San Carlo


AREA direttore degli allestimenti scenici Pasqualino Marino
ALLESTIMENTI assistente alla direzione allestimenti scenici Roberto
SCENICI / Imparato
direttore di palcoscenico Salvatore Giannini
responsabile della sartoria Giuseppina Giustino
sartoria Raffaella Strino, Mario Strino, Anna Gargiulo,
Antonio Baldi, Anna Minino, Fortunata Galasso, Massimo
Fucci
responsabile falegnameria Carlo Lucagnano
falegnameria Ciro Frasso, Paolo Troncone
scenografia Gennaro Falanga, Igino Foglia, Anna Masone,
Roberto Gentile, Pasquale Sito
capo macchinisti Carlo Del Prete
vice capo macchinisti Mario Alba
macchinisti Massimiliano Alba, Mario Ambrosino,
Ferdinando Basile, Massimo Calabrese, Salvatore Cerulli,
Giuseppe Cimmino, Vincenzo De Rosa, Rosario Esposito,
Giovanni Garzilli, Gennaro Giannini, Carmine Giustiniani,
Luigi Grieco, Claudio Guarino, Alfonso Lafera, Vincenzo
Lepre, Giorgio Mantice, Sabato Manzo, Giuseppe Nota,
Antonio Richiello, Marco Riva, Alfonso Rubinacci,
Alessandro Soriente, Paolo Trapanese, Raffaele Calabrò,
Vatieri Vincenzo
capo elettricista Mario D’Angiò
elettricisti Gennaro Acanfora, Gaetano D’Angiò, Rosario
De Dominicis, Giuseppe De Rosa, Alessio Ferrillo,
Francesco Iaccarino, Salvatore Lerro, Marco Matania,
Paolo Matania, Domenico Pacifico, Gaetano Perrella,
Nunzio Perrella (1971), Nunzio Perrella (1972), Luigi
Cenni, Mario Nappo, Augusto Piccolo
capo attrezzista Stefano Manfra
attrezzisti Antonio Castellano, Mario Cuofano, Stefano
Falanga, Vincenzo Nitride, Giovanni Salamandra,
Antonio Simonetti, Gennaro Amendola, Nicola Cipolletta
responsabile fonica e settore audiovisivi Martino
Battaglia
fonico Umberto Guerrera

AREA direttore immobili e sicurezza e salute nei luoghi di


TECNICA lavoro Ciro Tammaro
E SICUREZZA / assistente responsabile gestione addetti sicurezza
Mario Gentile
addetti prevenzione, protezione, sicurezza e
manutenzione Bruno Azzarito, Domenico Buccino,
Raffaele De Stasio Matafora, Giuseppe Netti, Mauro
°personale aggiunto Sposito, Ernesto Trancone

Teatro di San Carlo I 51


Affari Istituzionali, Marketing e Educational
Fondazione Teatro di San Carlo
direttore
Emmanuela Spedaliere

marketing e promozione pubblico


Christian Iorio, Francesca Pecoraro
cral, scuole ed associazioni
Francesca Tesauro
T. (+39) 081.7972.468
promozionepubblico@teatrosancarlo.it

teatrosancarlo.it
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Dona il 5x1000 al Teatro di San Carlo


codice fiscale 00299840637

52 I Teatro di San Carlo


Teatro
di San Carlo

Benemeriti e Sostenitori Donors


Card San Carlo Carta dei Comuni
Carta Oro 5xMille ed ArtBonus:
Carta Oro Internazionale sostieni il Teatro di San Carlo
Carta Platino
Vantaggi fiscali

Teatro di San Carlo I 53


Benemeriti e Sostenitori
(Estratto dallo Statuto della Fondazione Teatro di San Carlo - Articolo 6). Sono Benemeriti del Teatro
di San Carlo, ed assumono tale qualifica, i soggetti che versino contributi annuali di importo non
inferiore a Centocinquantamila Euro destinati al fondo di gestione. Sono considerati Sostenitori del
Teatro di San Carlo, ed assumono tale qualifica, i soggetti che versino contributi annuali di importo
non inferiore a Quindicimila Euro destinati al fondo di gestione. Tali soggetti partecipano alla vita
della Fondazione attraverso incontri da tenersi almeno una volta l’anno nei modi e nelle forme
definiti dal Sovrintendente, anche in ragione della diversa entità delle contribuzioni.

Card San Carlo


Sostenere il Teatro di San Carlo vuol dire contribuire alla vita ed all’operatività di un’istituzione
culturale tra le più importanti e prestigiose al Mondo. Un Teatro che da quasi 300 anni si dedica alla
diffusione e alla promozione del patrimonio Lirico, Sinfonico e di Balletto, fatto di Arte e Tradizione,
di cui è custode da secoli. Spettacoli, tournée internazionali, Orchestra, Coro e Balletto stabili,
Maestranze Tecniche di alta formazione che si tramandano da generazioni un “sapere” fatto di
esperienza e talento. La Scuola di Ballo più antica d’Italia, con 200 anni di storia, un Laboratorio
Canoro per formazioni di giovani voci e la recente struttura dei Laboratori Artistici di Vigliena, le
vivaci ed attive Officine del San Carlo. Questo, e molto di più, è il Teatro di San Carlo.
Sottoscrivere una Card San Carlo significa riconoscersi in una specifica identità: una continuità di
relazioni sociali, una memoria collettiva ed un mondo comune legato alla Cultura. Le Card vengono
emesse esclusivamente dalla Direzione del Teatro di San Carlo, hanno validità annuale e sono
rinnovabili.

54 I Teatro di San Carlo


Carta Oro
Importo della sottoscrizione Euro 800,00

Inserimento del nome nei programmi di sala e sul sito web del Teatro.
Riduzione del 20% sul prezzo dei biglietti della Stagione d’Opera, Danza e Concerti.
Diritto all’acquisto di due abbonamenti al prezzo ridotto per la Stagione d’Opera, Danza e Concerti
2020-2021.
Riduzione di Euro 50,00 sulla quota annuale per l’accreditamento di nuovi Soci Carta Oro.
Differimento di data gratuito per gli spettacoli della Stagione 2020-2021.
Card 2 ingressi Euro 50,00 dedicata ai soci, con posto riservato a tutte le prove generali in caso di
apertura al pubblico.
Invito a mostre, presentazione di libri, incontri con gli artisti, conferenze stampa.
Diritto di prelazione sull’acquisto dei biglietti per Serate di Gala.
Diritto all’acquisto di due biglietti al prezzo ridotto per tutte le Prime e le Serate di Gala e per le
attività in decentramento (concerti stagione estiva).
Sconto del 10% sull’acquisto del programma di sala.
Sconto del 10% sull’acquisto di prodotti presso lo Shop del Teatro.

Carta Oro Internazionale


Importo della sottoscrizione Euro 3.000,00

Inserimento del nome nei programmi di sala e sul sito web del Teatro.
Riduzione del 20% sul prezzo dei biglietti della Stagione d’Opera, Danza e Concerti.
Diritto all’acquisto di due abbonamenti al prezzo ridotto per la Stagione d’Opera, Danza e Concerti
2020-2021.
Riduzione del 10% sulla quota annuale per l’accreditamento di nuovi soci Carta Oro Internazionale.
Differimento di data gratuito per gli spettacoli della Stagione 2020-2021.
Card 2 ingressi Euro 50,00 dedicata ai soci, con posto riservato a tutte le prove generali in caso di
apertura al pubblico.
Numero telefonico esclusivo per l’acquisto di biglietti.
Invito a mostre, presentazione di libri e conferenze stampa.
Diritto di prelazione sull’acquisto dei biglietti per Serate di Gala.
Diritto all’acquisto di due biglietti al prezzo ridotto per gli eventi, incluse la Prima e la stagione
concertistica estiva.
Invito a partecipare al Gala che si terrà in occasione dell’apertura della Stagione d’Opera.
Sconto del 10% sull’acquisto del programma di sala.
Sconto del 10% sull’acquisto di prodotti presso lo Shop del Teatro.
Iscrizione alla Newsletter del Teatro di San Carlo.
Servizio guardaroba gratis.
Incontro con costumisti e truccatori.
Visita guidata nel backstage del Teatro.

Teatro di San Carlo I 55


Carta Platino
Importo della sottoscrizione Euro 5.000,00

Inserimento del nome nei programmi di sala e sul sito web del Teatro.
Riduzione del 20% sul prezzo dei biglietti della Stagione d’Opera, Danza e Concerti.
Diritto all’acquisto di due abbonamenti al prezzo ridotto per la Stagione d’Opera, Danza e Concerti
2020-2021.
Riduzione del 10% sulla quota annuale per l’accreditamento di nuovi soci Carta Platino.
Differimento di data gratuito per gli spettacoli della Stagione 2020-2021.
Numero telefonico esclusivo per l’acquisto di biglietti.
Card 2 ingressi Euro 50,00 dedicata ai soci, con posto riservato a tutte le prove generali in caso di
apertura al pubblico.
Invito a mostre, presentazione di libri e conferenze stampa.
Diritto di prelazione sull’acquisto dei biglietti per Serate di Gala.
Diritto all’acquisto di due biglietti con una riduzione del 10% per gli eventi, incluse la Prima e la
stagione concertistica estiva.
Invito a partecipare al Gala che si terrà in occasione dell’apertura della Stagione d’Opera.
Sconto del 10% sull’acquisto del programma di sala.
Sconto del 10% sull’acquisto di prodotti presso lo Shop del Teatro.
Iscrizione alla Newsletter del Teatro di San Carlo.
Servizio guardaroba gratis.
Incontro con costumisti e truccatori.
Visita guidata nel backstage del Teatro.
Incontro con gli artisti del Teatro di San Carlo.
Incontro con gli artisti ospiti.
Incontro con il regista e lo scenografo.
Possibilità di interagire in teleconferenza via web (Skype).

Vantaggi fiscali
I privati che effettuano la donazione possono godere dell’agevolazione fiscale di cui all’Art. 15,
comma 1 lettera I del T.U.I.R. 917/86 e in particolare della detrazione d’imposta del 19% dell’onere
sostenuto fino al 2% del reddito complessivo dichiarato.
Le imprese, trattandosi di erogazione di cui all’Art. 100 comma 2 lettera M del T.U.I.R. 917/86,
possono dedurre integralmente l’importo dal reddito di impresa del donatore.

Il bonifico va intestato a
FONDAZIONE TEATRO DI SAN CARLO presso
UNICREDIT S.p.A. - Via Verdi, 18d - 80133 Napoli
Codice IBAN:
IT 33 Z 02008 03443 000010229179 - BIC SWIFT: UNCRITM 1 S 99

Informazioni
T. (+39) 081.7972.308
e.spedaliere@teatrosancarlo.it

56 I Teatro di San Carlo


Donors
Soci Carta Platino Giuseppe Morra Progetto Fundraising
Massimo Moschini Sedie Palchi
Antonio Cinque Camaga Srl
Francesco Mutarelli
Aurelio De Laurentiis Angela Srl
SSC Napoli Mariella Pandolfi
Balestrieri Holding
Philippe Foriel-Destezet Fabio Pignatelli
Banca Patrimoni Sella & C.
Sandra Forte Umberto Puma
Giacinto Caramia
per Colpo di Scena Luciana Riccio Grasso
Francesco Caramia
Guido Iannone Nuceria Group Mario Rusciano
Paola Caramia
Arnaldo Sciarelli Maria Salerno
Centro Diagnostico e di Analisi
Modesto e Renata Sasso Mediche Amedeo Guarino
Soci Carta Oro Scuola di Danza Patty Schisa Avellino
Giuseppe Signoriello Giuseppe Di Pasquale
Emilia Acquaviva Coppola Sippic Funicolare di Capri Srl DK Sas Domenico e Alessandra
Giulia Amabile Matacena Marco Zigon Masciari
Antonio Areniello Elettrovit Srl Carmen, Monica e
Rossella Argo Cifariello Un Tasto per il San Carlo Francesco Vitobello
Carlo Attanasio Fondazione Achille Scudieri
Roberto Bucci Spa Antonio Areniello Grano Chirico
Sergio Cappelli Calogero Bellia Isaia & Isaia Spa
Giacinto Caramia Leonardo Bianchi leBebé gioielli dei fratelli Verde
Bruno Carapella Mario Bilangione Piemme & Matacena Srl
Enzo Carra Don Carlos di Borbone Maria Manetti Shrem
Ugo Cesari delle Due Sicilie
Unione Industriali di Napoli
Giovanni Cesaro Roberto Bucci
Valore Cultura Generali Italia
Dario Cincotti Camaga Srl
Coelmo Spa Raffaele Capasso /
Giovanna Orsini Violino Giovanni Pistucci
E. Contaldi & M. Iodice (1900/1910)
Assicuratori Giovanni Cesaro
Monica Coretti Dario Cincotti Carmela Piano
Vincenzo D’Aniello Circolo Nazionale
dell’Unione (2 tasti)
Angela de Goyzueta di Toverena
Ermenegilda De Domenico /
Lilliana Di Lorenzo Mario Angelucci
Antonio Fiorentino Francesco De Simone
Gabriella Ferrari Bravo Angelina De Vito
Grande Albergo Leo Club Napoli Floridiana
Excelsior Vittoria
Stefano Luisotti
Carlo Iacone
Gennaro Matacena /
Maria Pia Jannone Gabriella Ferrari Bravo
Paolo Manieri Marco Napolitano e
Giuseppe Mannajuolo Alessandro Napolitano
Elena Matacena Gennaro Stroppolatini
Gennaro Matacena La Fondazione Teatro di San
Lorenzo Mazzeo Carlo ringrazia anche quanti
Moccia Irme Spa hanno fatto donazioni
Maria Rosario Morino restando anonimi

Teatro di San Carlo I 57


Carta dei Comuni
Il progetto “Carta dei Comuni”, istituito dalla Fondazione Teatro di San Carlo, intende implementare
e promuovere i rapporti con i Comuni della Regione Campania.
Il nuovo assetto dislocativo socio-urbanistico, risultante dalle politiche di decentrazione che si sono
susseguite nel corso dell’ultimo ventennio, impone infatti un ripensamento integrale delle politiche
di incentivo alla fruizione lirica e sinfonica, tale da consentire un accesso agevolato a più fasce di
pubblico.
La “Carta dei Comuni” nasce dunque, innanzitutto, quale strumento operativo a disposizione di
quelle Municipalità che intendano procedere in tale direzione, offrendo al cittadino una nuova
tipologia di servizio trasversale, in quanto attinente alle molteplici sfere della formazione del gusto,
della politica sociale, della gestione del tempo libero.
L’adesione alla “Carta dei Comuni” costituisce, al tempo stesso, un ottimo vettore per l’incremento
della visibilità dei centri sostenitori e delle relative Amministrazioni, nonché una diretta quanto
incontestabile conferma della loro vocazione culturale.
La “Carta dei Comuni” garantisce per la Stagione 2020-2021:
Presenza del logo dei Comuni su tutti i programmi di sala e sul sito internet del Teatro di San Carlo
(50.000 contatti mensili) con possibilità di link verso i siti dei Comuni stessi.
Possibilità di fruire a prezzi ridotti degli spazi a disposizione della Fondazione per l’organizzazione di
eventi propri (conferenze stampa, convegni, ecc.).
Possibilità di creare itinerari turistici collegati alle iniziative della Fondazione ed alla visita del Teatro.
Inviti a conferenze e incontri che si svolgeranno in Teatro.
Agevolazioni per visite guidate in Teatro.
N. 100 posti gratuiti riservati agli allievi per gli spettacoli delle scuole.
N. 80 posti gratuiti per le prove generali degli spettacoli d’Opera.
I Comuni convenzionati possono richiedere per i propri cittadini al Teatro la “Card dei Comuni” che
dà diritto a due biglietti (per ogni titolo in cartellone) e a due abbonamenti alla Stagione d’Opera,
Danza e Concerti a prezzo ridotto.
Il tutto a fronte di un contributo da concordare.

Informazioni
T. (+39) 081.7972.308
e.spedaliere@teatrosancarlo.it

Hanno aderito i Comuni di


Frattamaggiore
Ischia
Pozzuoli
Nola
Ottaviano
Afragola

58 I Teatro di San Carlo


5xMille ed ArtBonus: sostieni il Teatro di San Carlo
Destina il tuo 5 per mille al Teatro di San Carlo!
La Fondazione Teatro di San Carlo è tra le realtà culturali a cui quest’anno è possibile destinare una
quota, il 5 per mille, delle imposte sul proprio reddito. Tale scelta va ad aggiungersi a quella, già
esistente, dell’8 per mille destinata alle diverse confessioni religiose e sarà detratta a quanto dovuto
allo Stato. Non è in alternativa alla quota (8 per mille) già esistente e non graverà in alcun modo
sulle Vostre imposte. Apponendo la Vostra firma nel riquadro stabilito e il numero del codice fiscale
del Teatro di San Carlo aiuterete una delle più importanti istituzioni musicali europee espressione
della cultura Campana nel mondo.
Il nostro numero di codice fiscale è: 00299840637

ArtBonus
A seguito dell’approvazione della L. n. 208/2015 (legge di stabilità 2016), l’art. 1 del DL n. 83/2014
(convertito nella L. 106/2014) risulta così modificato:
1. Per le erogazioni liberali in denaro effettuate nei periodi d’imposta successivi a quello in corso al
31 dicembre 2013, per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici,
per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica, delle fondazioni
lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione e per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il
potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono
esclusivamente attività nello spettacolo, non si applicano le disposizioni di cui agli articoli 15, comma
1, lettere h) e i), e 100, comma 2, lettere f) e g), del testo unico delle imposte sui redditi, approvato
con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e spetta un credito d’imposta,
nella misura del 65 per cento delle erogazioni effettuate.
L’Ufficio Affari Istituzionali è a Sua completa disposizione per assisterLa nel percorso che Le
permetterà di entrare a far parte della grande famiglia di Donors del San Carlo, Teatro d’Opera più
antico d’Europa.

Informazioni
Affari Istituzionali e Marketing
T. (+39) 081.7972.308
e.spedaliere@teatrosancarlo.it
c.iorio@teatrosancarlo.it

Teatro di San Carlo I 59


Si ringrazia

60 I Teatro di San Carlo


sponsor tecnico
per gli abiti di scena

Teatro di San Carlo I 61


Confermato l'impegno, anche per la Stagione 2020/21, del Progetto Concerto d'lmprese, il fondo
d'investimento triennale costituito da dodici aziende del territorio campano che hanno accolto l'invito
del Teatro di San Carlo a diventare partner e sostenitori del più antico palcoscenico d'Europa. Mai nome
fu più indovinato: le dodici aziende, infatti, pur diverse tra loro per attività, vocazione e business,
esprimono in questo progetto un'assonanza ed un'armonia degne delle più importanti orchestre
sinfoniche.
Ma la diversità più interessante in questo progetto è certamente quella espressa dalle intenzioni e le
motivazioni che hanno spinto ogni socio a prendere parte all'iniziativa. C'è chi lo fa per trasferire
all'azienda una passione personale nei confronti della grande musica, chi lo considera un investimento
in bellezza; chi entra anche nel vivo della messa in scena e dei costumi; chi pensa al connubio
imprenditoria e musica come gesto illuminato e chi vuole esprimere un preciso principio di restituzione,
considerando la cultura un forte strumento di crescita sociale e civile. Operazioni come queste sono
sempre più diffuse, anche sul territorio napoletano, e si può pensare che non ci sia nulla di innovativo;
tuttavia è un messaggio molto importante per la nostra comunità cittadina. Sempre di più i privati
scendono in campo a sostegno dello sconfinato patrimonio culturale italiano, con un'assunzione di
responsabilità che non è mai la presunzione di sostituirsi al Pubblico, ma la chiara e semplice presa di
coscienza da liberi cittadini.
La contaminazione tra il mondo della cultura e quello dell'impresa è l'aspetto più gratificante di questa
operazione. Ci viene offerta l'opportunità di ampliare la nostra visione di uomini di industria, e di portare
il nostro know-how al Teatro.
Abbiamo consentito al Teatro di rafforzare il percorso artistico della Stagione di Concerti 2020/21
attraverso grandi direttori della scena contemporanea come Daniel Barenboim e Riccardo Muti alla
guida, rispettivamente, della West-Eastern Divan Orchestra e dei Wiener Philharmoniker e, tra le più
amate voci del panorama internazionale, il mezzosoprano Elı̄na Garanča. Nell’ambito del percorso
d’internazionalizzazione, il progetto di mecenatismo culturale ha permesso di sostenere la tournée 2018
a Pechino del Balletto del Teatro di San Carlo. Dopo questo soddisfacente secondo anno di rodaggio,
l’impegno dei Soci è soprattutto dedicato alla campagna associativa. Il palcoscenico del San Carlo,
infatti, è aperto a tutte le imprese che vogliano sposare l’iniziativa con molte opportunità di
collaborazione.

Ambrogio Prezioso per Aedifica / Brin 69 Srl | Gruppi Prezioso e Di Luggo


Fulvio Scannapieco e Vittorio Genna per ALA Advanced Logistics for Aerospace
Lorenzo Matacena per Caronte Spa
Carlo e Michele Pontecorvo per Ferrarelle Spa
Simone e Andrea Finamore per SIAP Srl
Philippe Foriel-Destezet per Philippe Foriel-Destezet
Marco Zigon per Getra Spa
Francesco Tavassi per TEMI Spa per GLS
Gianluca Isaia per Isaia Spa
Massimo, Luca e Pietro Moschini per Laminazione Sottile Spa
Costanzo Jannotti Pecci per Palazzo Caracciolo Spa
Gianfranco D’Amato per Seda Spa

Aderisci al Progetto Concerto d’Imprese con la tua Azienda.


Per informazioni contatta la Direzione Affari Istituzionali e Marketing
T. (+39) 081.7972.205 | e.spedaliere@teatrosancarlo.it
Concerto d’Imprese 2021
9 maggio 2021 luglio 2021
Riccardo Muti Daniel Barenboim
Wiener Philharmoniker West-Eastern Divan Orchestra

22 luglio 2021 3 ottobre 2021


Daniel Barenboim Elı̄na Garanča
West-Eastern Divan Orchestra Orchestra del Teatro di San Carlo
contatti
T +39 0817972308
e.spedaliere@teatrosancarlo.it
Pastificio Di Martino
è Sponsor del

Che Spettacolo!
Edizioni Fondazione Teatro di San Carlo

I programmi di sala sono a cura di


Dinko Fabris Responsabile Scientifico del Dipartimento di Ricerca, Editoria, Comunicazione,
Archivio Storico e MeMus
Redazione
Giulia Romito, Giovanna Tinaro

concept
Benedetto Longobardi Ruju
impaginazione
Marco Cataldo

foto
Luciano Romano [II/III di copertina e pp. 05, 26, 27, 30, 31, 36/37, 39]
Christoph Köstlin / Deutsche Grammophon [p. 40]
Gregor Hohenberg / Sony Classical [p. 41]
Michele Massafra [p. 42]
Elisa Rinaldi [p. 44]

Le immagini alle pp. 13, 14, 19, 20


sono tratte dalla lavorazione della produzione
della Cavalleria rusticana del Teatro di San Carlo
in streaming dal 4 dicembre 2020

La Fondazione Teatro di San Carlo resta a disposizione


dei proprietari delle immagini i cui crediti non siano indicati.
Regione Lirica 2020
Evento programmato e finanziato
dalla Regione Campania

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