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24.03.

2020

Lezione 3: Leganti Idraulici e del Calcestruzzo


Argomenti:

1. Cemento;
2. Calcestruzzo;
3. Applicazioni e specificità nell’ingegneria stradale;

1. Cemento (UNI EN 197-1):

 SOLIDO STRADALE:
- TERRENO DI FONDAZIONE;
- TERRENO DI RILEVATO;
- TERRENO DI SOTTOFONDO;
- SOVRASTRUTTURA (PAVIMENTAZIONE);

La sovrastruttura ha le seguenti caratteristiche principali:

- Ripartire i carichi, compatibilmente alla portanza del sottofondo;


- Proteggere il sottofondo dagli agenti atmosferici;
- Costituire superficie di rotolamento regolare e di idonea aderenza;

La sovrastruttura stradale è costituita da diversi strati, gli strati più superficiali saranno soggette ad
azioni tangenziali, gli strati inferiori a sollecitazioni flessionali e fatica e gli strati di fondazione della
sovrastruttura dovranno impedire delle deformazioni permanenti che tenteranno di provocare
danneggiamenti irreversibili della pavimentazione.

Al fine di realizzare la sovrastruttura stradale vengono impiegate diverse miscele:

- AGGREGATI LAPIDEI;
- LEGANTI: ORGANICI ----- IDRAULICI
- PAVIMENTAZIONI: FLESSIBILI ----- ORGANICI

Il cemento la cui costituzione e i componenti e le caratteristiche e le modalità di prova sono


normate dalla UNI EN 197-1; E’ costituito da legante idraulico, finemente macinato che a contatto
con l’acqua tende a formare una PASTA. Una pasta che al passare del tempo sviluppa delle
reazioni chimiche che senza soluzione di continuità portano alla presa, quindi a una perdita di
lavorabilità e all’indurimento ovvero all’aumento della resistenza.

- LEGANTE IDRAULICO+ACQUA: PASTA


- PRESA: PERDITA DI LAVORABILITA’
- INDURIEMENTO: AUMENTO DELLA RESISTENZA

Le caratteristiche principali del cemento sono la lavorabilità, la resistenza meccanica, la stabilità di


volume:

- LAVORABILITA’;
- RESISTENZA MECCANICA;
- STABILITA’ IN VOLUME;

Le reazioni chimiche che scaturiscono dal cemento sono l’idratazione. In particolare l’idratazione
dei silicati di calcio.

- SILICATATI DI CALCIO C3S (silicato tricalcico ‘ALITE’) e C2S (silicato bicalcico ‘BELITE’);

 ALITE : struttura cristallina di base, responsabile del gelo di cemento la quale confluisce le
proprietà meccaniche e resistenza;
 BELITE: Influenza le proprietà meccaniche nel lungo periodo;

o ALLUMINATI C3A e C4AF:


Hanno un ruolo produttivo nel cemento, riduce la temperatura di fusione portando
benefici di costi nel processo produttivo stesso.
Questi alluminati provocano la cosiddetta presa rapida che porta degli svantaggi nella
lavorabilità del calcestruzzo.

o GESSO:
Il gesso viene aggiunto per colmare gli svantaggi provocati dagli alluminati, quindi la
lavorabilità.

Il CALORE DI IDRATAZIONE:

E’ il calore che si sviluppa per le reazioni chimiche delle varie trasformazioni che avvengono nel
cemento, si possono sviluppare delle fessurazioni termiche derivanti da tensioni termiche, per
evitare tali fenomeni si predispongono GIUNTI o CEMENTI SPECIALI (cementi antiritiro o additivi
debitamente prescelti);

 CEMENTO PORTLAND:
E’ costituito dal:

- CLINKER (calcare e argilla) fusione a temperature elevate di calcari e argille;


- GESSO è un regolatore della presa, per il tempo sufficiente di posa in opera;

La normativa UNI EN 197-1 classifica il cemento in base ai suoi componenti;

CEM 1 – CEMENTO PORTLAND – la percentuale di clinker è tra il 95 ÷ 100 %;


CEM 2 – SONO SEMPRE A BASE PORTLAND però con delle aggiunte quali:

- LOPPA DI ALTOFORNO;
- FUMI DI SILICE;
- POZZOLANA;
- CENERI VOLANTI;
- SCISTO CALCINATO;
- CALCARE;
- AGGINTE VARIE;

Se queste aggiunte superano delle percentuali si parla:

CEM 3 - CEMENTO DI ALTOFORNO;

CEM 4 - CEMENTO POZZOLANICO;

CEM 5 - CEMENTO COMPOSITO;

Poi ci sono i cementi NO PORTLAND che non sono classificati UNI-EN-197-1 tra questi il cemento
alluminoso, prodotto dalla cottura di elementi di BAUKISITE che sviluppa le proprietà leganti senza
la presenza di silicati di calcio.

Un'altra caratteristica del cemento è la RESISTENZA:

- LA RESISTENZA NORMALIZZATA (EN 196 -1): si intende la resistenza a compressione a 28


giorni di un provino o una pasta di cemento, dove vi è presente una parte di cemento , 0,5
di acqua e 3 di sabbia (aggregato fine);
o Le tre classi di resistenza sono:
a- 32,50 32,50R --- si identificano dei cementi rapidi con la lettera R;
b- 42,50 42,50R
c- 52,50 52,50R

In funzione delle classi di resistenza e della resistenza a compressione si possono individuare il


TEMPO DI INIZIO PRESA: Caratteristiche fondamentale da cui dipende la stesa quindi la
lavorabilità, la Posa in opera delle casseformi e le vibrazioni dei conglomerati a base cementizia.

- Una prova utile per il calcolo del tempo di presa è l’AGO DI VICAT:
La quale prova consiste nel determinare il tempo di presa, con cui un ago metallico viene
introdotto all’interno di una pasta di cemento e vengono misurati i tempi intercorsi tra
inizio e fine presa che sono convenzionalmente due distanze prefissate dal fondo del
provino stesso.
Un'altra caratteristica dei cementi è la stabilità:

La stabilità viene determinata con la prova di Le Chatelier ovvero si vuole capire se ci sono
fenomeni espansivi ritardati dovuti alla presenza di calce libera e di ossido di magnesio
presenti nella pasta cementizia.

Viene introdotto un provino all’interno della pinza, lasciata in 24 ore in stagionatura con una
modalità superiore al 75% e una temperatura di 20°C, la pinza viene messa in una vasca di
ebollizione a 100°C per tre ore in modo da velocizzare le reazioni viste in precedenza dal
cemento, si ottiene il raffreddamento del provino e si misura la distanza (D) di separazione tra
le due forbici del provino. Questa distanza non deve superare i 10 mm, altrimenti il provino
viene detto non stabile e non può essere utilizzato per i materiali per l’ingegneria civile.

Altre caratteristiche che sono normate, per i cementi sono i cosiddetti requisiti chimici (UNI EN
196 – 2):

- PERDITA AL FUOCO ≤ 5%;


- RESIDUO INSOLUBILE ≤ 5 %;
- SOLFATI (GESSO) ≤ 3.5 – 4 %;
- CLORURI (massa cloruri/cemento) ≤ 0.1% (particolarmente da evitare nei cementi per
calcestruzzo)

- Il saggio di pozzolanicità: esito positivo.

 CRITERI DI CONFORMITA’ DEL CEMENTO:


le varie caratteristiche del cemento in funzione al tipo di cemento (CEM1, CEM2) in base
alle prove vengono normalizzati e si creano dei criteri di accettazione del cemento, queste
specifiche sui criteri di conformità sono stabilite dalle norme UNI EN 197 – ½;

 Spunti di riflessione:
E’ possibile ottenere un cemento classe 42.50 R utilizzando un CEM II o un CEM IV?

2. Calcestruzzo:
Il calcestruzzo è un materiale più utilizzato nella storia, con modalità di miscelazione diverse. I
fattori caratterizzanti sono l’economicità, la sua flessibilità sia al tipo di opera da realizzare sia alle
modalità di produzione e di trasporto e posa in opera. E’ normato dalla norma UNI EN 206 – 1 e
NTC08;

Il calcestruzzo è una miscela di cemento, acqua, aggregati fini e grossi (aggiunte e additivi);

Le proprietà del calcestruzzo si possono dividere in quelle del cls fresco e quello indurito, essendo
un materiale eterogeneo composto con molti elementi che possono avere una grossa variabilità,
tramite una progettazione definita MIX DESIGN (Prestazione garantita) per creare un materiale
che garantisce delle prestazioni richieste.

 ACQUA (UNI EN 1008):


L’acqua deve avere le seguenti caratteristiche:
 NON DEVE PRESENTARE IMPURITA’, quelle sostanze chimiche che
potrebbero compromettere o alterare le reazioni chimiche che devono
verificarsi nel cemento;
 CONTENUTO D’ACQUA EFFICACE, è la sottrazione tra l’acqua che viene
assorbita dell’aggregato e quella che viene aggiunta all’impasto.
 RAPPORTO ACQUA/CEMENTO in funzione di questo avremo una miscela più
o meno lavorabile, viceversa se avremo un alto rapporto acqua cemento
abbassa in maniera impattante la resistenza meccanica finale del nostro
calcestruzzo indurito.

Quindi non bisogna aumentare questo rapporto da quello scaturito in fase di progettazione MIX
DESIGN. Utilizzando degli additivi fluidificanti si può evitare di modificare questo rapporto.

 AGGREGATI (UNI EN 12620 e UNI 8520);

L’aggregato rappresenta la parte forte della miscela quindi deve avere una buona resistenza a
compressione RESISTENZA CONFORME A QUELLA TOTALE DEL CALCESTRUZZO.

- POROSITA’ E PERMEABILITA’: Per garantire il contenuto d’acqua efficace.


- GELIVITA’: Un aggregato deve garantire una resistenza alla gelività al fine di garantire cicli
di gelo e disgelo;
- CURVA GRANULOMENTRICA E FUSI OTTIMALI:
Si deve cercare di avere dei fusi più chiusi possibili, avere un numero di aggregati fini, medi
e grossi il più continuo possibile. Si sono create delle curve quali quelle di Filler e Bollomei
che rappresentano questi parametri di riferimento che vengono usati anche negli impianti
di betonaggio per produrre all’interno della progettazione globale del MIX DESIGN in
calcestruzzo di prestazioni determinate.
- DIAMETRO MASSIMO DELL’AGGREGATO:
Poi avremo un diametro grande dell’aggregato più si abbassa il rapporto acqua cemento,
da un lato il diametro non può essere troppo grosso, sia per la geometria dell’opera che va
gettata, sia per la distanza che intercorre tra i ferri di armatura, sia nelle operazioni di
vibrazione delle casseformi in aggregato troppo grosso, sia per la geometria dell’opera che
va gettata, sia per la distanza che intercorre tra i ferri di armatura, sia nelle operazioni di
vibrazione delle casseformi in aggregato troppo grosso creerebbero ostacoli.
o SOSTANZE CHIMICHE INERTI che interferiscono nelle reazioni chimiche del
cemento;

 AGGIUNTE:
Si possono prevedere delle aggiunte all’interno delle miscele del conglomerato cementizio,
che possono essere:
- Aggiunte di TIPO 1: FILLER (UNI EN 12620) e PIGMENTI (UNI EN 12878);
I filler rappresentano delle particelle fine inorganiche sostitutive in cui si hanno miscele
povere in cemento. Si hanno quando ho delle masse di calcestruzzo molto voluminose, per
cui al fine di non sviluppare calori di reazioni troppo elevati si cerca di avere miscele povere
in cemento.

- Aggiunte di TIPO 2: FUMI DI SILICE (UNI EN 13263) E CENERI VOLANTI (UNI EN 450)
Hanno si la funzione di filler ma anche quella di sviluppare delle reazioni legate di tipo
pozzolanico ovvero quelli legati alla silice reattiva.
FUMI DI SILICE sono dei residui della produzione dii silicio e delle leghe fermo silicio dei
forni siderurgici e di riduzione della quarzite. Grazie alla silice reattiva che si sviluppa
maggiori caratteristiche leganti formano dei calcestruzzi ad altissima resistenza.
Gli svantaggi sono costi elevati di produzione e i rapporti acqua cemento necessari per
lavorare questo tipo di calcestruzzo sono elevati quindi bisogna additivare con fluidificanti
e areanti la miscela.
Invece le ceneri volanti sono di derivazione dei fumi di carbon fossile quindi avremo delle
reazioni della silice reattive e quindi migliora il rapporto acqua cemento che si abbassa. Il
vantaggio è il ritardo della fase d’indurimento e quindi la resistenza globale ritarderà ad
arrivare.
 ADDITIVI:
al fine di migliorare alcuni comportamenti del calcestruzzo si possono aggiungere in
percentuale < 1 % in massa del cemento alcuni additivi di origine chimica che possono
avere le seguenti funzioni:
- FLUIDIFICANTI: al fine di migliorare la lavorabilità;
- RITARDANTI: in caso di temperature alte e tempi di presa lunghi;
- ACCELERANTI: Indicati per getti a temperature basse o brevi stagionature;
- AERANTI: Indicati nei climi freddi dove ci sono periodi di gelo e disgelo all’interno dei vuoti
di calcestruzzo;
- ANTIEVAPORANTI: Adatti nei climi caldi ad evitare l’evaporazione dell’acqua prima che sia
completata la reazione di indurimento.
- DISARMANTI: Rappresentano un additivo che viene spruzzato sulle casserature al fine di
facilitare il disarmo.

 PROPRIETA’ DEL CALCESTRUZZO FRESCO –fenomeni-


1. LAVORABILITA’: prove di consistenza slump;
2. SEGREGAZIONE E BLEEDING: per evitare questo fenomeno si deve abbassare il
rapporto acqua-cemento e aumentare il tenero del cemento nella miscela e un utilizzo
di fluidificanti;
3. RITIRO PLASTICO: Ovvero durante i fenomeni di presa del calcestruzzo si sviluppano
delle forze di capillarità che a seguito del calore di idratazione e della temperatura
esterna alta portano delle tensioni interne all’interno del calcestruzzo che possono
provocare delle fessurazioni più o meno estese. Una soluzione, nei climi caldi è quello
della spruzzatura superficiale fino a quando il calcestruzzo non inizia la fase di
induriemento.
 Abbassamento del cono (UNI 9418);

Al fine di valutare la consistenza del calcestruzzo, CONSISTENZA che è una proprietà reologica che
dipende da diversi componenti chimici che sono difficilmente valutabili singolarmente, ma
vengono valutati nella loro globalità, viene utilizzato la prova di abbassamento di Abrams per
calcolare la consistenza del calcestruzzo. All’interno di un provino di uno stampo metallico, di
forma tronco conica viene inserito un provino di calcestruzzo in tre strati che vengono pestellati e
si misura l’abbassamento del calcestruzzo rispetto allo stampo originario.

In base a questo abbassamento si può classificare il calcestruzzo in diverse classi di consistenza,


dalla più liquida (S1, S2, S3, S4 e S5) per calcestruzzi che devono essere pompati devono avere
classi di consistenza elevati (S3, S4) queste richieste possono essere fatte in fase di progettazione
del calcestruzzo.

 PROPRIETA’ DEL CALCESTRUZZO INDURITO:


- RESISTENZA MECCANICA Rck e fck (UNI EN 12390 – 1 –NTC08);
Viene valutata in un provino di calcestruzzo a 28 giorni di forma cubica o cilindrica, ck
(resistenza caratteristica) ovvero un frattile del 5% della curva di distribuzione statistica di
provini del calcestruzzo in esame.
- DURABILITA’ (Classe di esposizione e vita utile dell’opera) mantenimento delle
performance della miscela relativa alla vita utile dell’opera in esame.
- CLASSI DI RESISTENZA:
 Calcestruzzo non strutturale --- C10/12 – C12/15;
 Calcestruzzo ordinario --- C16/20 – C45/55;
 Calcestruzzi ad alte prestazioni --- C50/60 -- C60/75;

Relativamente alla durabilità:

BISOGNA INDIVIDUARE LE CLASSI DI ESPOSIZIONE AMBIENTALE:

Per ambienti aggressivi per CORROSIONE o AGENTI CHIMICI vengono richieste alcune particolari
caratteristiche del calcestruzzo come la tipologia e il tenore del cemento, la tipologia di aggregati,
il rapporto acqua/cemento;

- ASSENZA DI CORROSIONE O ATTACCO;


- CORROSIONE DA CARBONATAZIONE;
- CORROSIONE DA CLORURI (acqua di mare);
- ATTACCO CICLI GELO/DISGELO;
- ATTACCO CHIMICO;
- FENOMENI DI FATICA E CORROSIONE ARMATURE;

Il calcestruzzo deve essere una miscela a prestazione garantita il suo iter di progettazione,
produzione, posa in opera e maturazione avvengono sotto determinate condizioni;

CONTROLLO QUALITA’:

- A seconda del tipo e quantità del calcestruzzo gettato i controlli di accettazione si dividono
in:
 Tipo A: V ≤ 1500 mc;
 Tipo B: V > 1500 mc;
 Tipo A:
o Sempre tre prelievi;
o Determinazione la resistenza minima;
o Calcolare la resistenza media:
Rm ≥ Rck + 3.5 [N/mmq]
R1 ≥ Rck - 3.5 [N/mmq]

 Tipo B:
o Volume omogeneo ≥ 1500 mc;
o Almeno un prelievo ogni giorno di getto;
Rm ≥ Rck + 1.4 * S [N/mmq]
Rmin ≥ Rck - 3.5 [N/mmq]
S = scarto quadratico medio

 IMPIANTI DI BETONAGGIO:
Nelle centrali di betonaggio deve essere garantita una miscela con determinate prestazioni,
CLASSE DI RESISTENZA, RAPPORTI ACQUA/CEMENTO, CLASSI DI CONSISTENZA o
DIMENSIONE MASSIMA DELL’AGGREGATO, si fa presente che tutte le fasi operative
vengono controllate quindi:
- STOCCAGGIO E DOSAGGIO DEI MATERIALI;
- MISCELAZIONE DEI COMPONENTI;
- DISTRIBUZIONE DEL PRODOTTO;
- CONTROLLI DI PROCESSO;

 Spunti di riflessione:
Per il materiale da costruzione calcestruzzo. È possibile, selezionando le componenti
ottenere una miscela dalle prestazioni in fase di lavorazione e di esercizio predeterminate e
costanti?

 GIUNTI:
in virtù dell’estensione, le dilatazioni termiche acquistano un importanza fondamentale
nelle sollecitazioni che potrebbero danneggiare la pavimentazione, ebbene nelle
pavimentazioni non armate, c’è la necessità di creare dei giunti che possono essere di
contrazione ma anche di dilatazione e GIUNTI COSTRUTTIVI poiché rappresentano un
punto delicato sensibile e critico nella pavimentazione e devono essere sigillati, quale
sigillatura che può avvenire sia a caldo che a freddo.
L’altra opzione è quella di armare la pavimentazione, quindi le deformazioni tecniche
saranno assorbite dalle armature sottostanti.

- Specificità del CEMENTO:


o Evitare elevati Rck;
o Aumentare tempo di presa;
o Diminuire calore di idratazione;
o Evitare aggregati sensibili gelo/disgelo
o Aumentare duttilità;

- Specificità CALCESTRUZZO:
o Aumentare la lavorabilità;
o Diminuire aria occlusa e a/c;
o Ottimizzare curva granulometrica;
o Superficie: regolarità, rugosità e resistenza agli urti
o CLS REOPLASTICO e GIUNTI.

 Spunti di riflessione:
Quali sono le peculiari caratteristiche prestazionali di un calcestruzzo da utilizzarsi per la
realizzazione di una sovrastruttura rigida?

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