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Pondini Elio

125cross1980/82

http://digilander.libero.it/pondo3000/manuali.html
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Sommario

Pagina

Gruppo termico-aspirazione 4

Accensione 10

Frizione 12

Avviamento 15

Pompa acqua 19

Selettore cambio 20

Cambio 22

Imbiellaggio 27

Carburatore 28

Scheda tecnica 29

Versione 1982 30

TGM 35

Aprilia 40

Ancillotti 43
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Coppie serraggio

Dadi fissaggio cilindro 2 Kgm

Viti fissaggio carter frizione 1 Kgm

Viti fissaggio dischi frizione 0.7 - 1 Kgm

Dado fissaggio campana frizione 3.5 Kgm

Dado fissaggio pignone trasmissione primaria 6 Kgm

Viti fissaggio carter motore 1 Kgm

Dadi fissaggio testa 3.5 - 4 Kgm


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Gruppo termico-aspirazione
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Rimozione testata:
Allentare i sei dadi di fissaggio con sequenza a croce e sfilare la testata,si notano la guarnizione
in rame (B),un Or esterno (C) e sei piccoli OR (A) (uno per prigioniero) preposti alla tenuta
del liquido refrigerante.

Smontaggio gruppo termico:


Allentare e rimuovere i quattro dadi (A) che fissano il cilindro al basamento e sfilare il
cilindro stesso.
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Il sistema di aspirazione misto denominato H.I.S ( Hiro intake system) brevettato dalla stessa
Hiro è veramente particolare,prevede infatti una luce principale tradizionale al centro e due
pacchi lamellari posti ai lati della stessa.
Rimuovere le quattro viti di fissaggio del manicotto carburatore e successivamente quelle che
fissano il collettore al cilindro come evidenziato nelle foto sopra.

Nelle immagini sotto il collettore di aspirazione smontato e scomposto.


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In foto sopra il pacco lamellare e la distanza dei fine corsa delle lamelle.
Sotto il pacco lamellare scomposto.
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Sopra il cilindro lato imbocco aspirazione,si nota al centro la luce principale affiancata ai lati
dai condotti supplementari serviti dai pacchi lamellari.
Evidenziati dalle frecce i punti dove entra il carburante regolato dalle lamelle, rispettivamente
alla base dei travasi secondari e direttamente alla camera di scoppio attraverso una quinta luce.
Sotto il lato inferiore del cilindro, l’ interno canna e lo sviluppo delle luci ,evidenziati i due fori
che permettono la circolazione del liquido refrigerante dal carter al cilindro.
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Rimuovere i due OR posti sui fori di passaggio del liquido di raffreddamento evidenziati in foto
sopra.
Rimuovere l’ anello ferma-spinotto e lo spinotto stesso, estrarre quindi il pistone e la gabbietta a
rulli (foto sotto A)
A

Il pistone di 54 mm di diametro ha una sola fascia elastica di 1 mm di spessore (foto sotto A).
Sul mantello si notano due fori (B) posti sul lato aspirazione con funzione di lubrificazione.
Stessa funzione è data alle cinque gole poste alla sommita del pistone.

A
a

B
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Accensione

Regolazione anticipo di accensione

Montare un comparatore nel foro candela, l’ anticipo di accensione deve essere compreso tra
1.6 – 2 mm prima del punto morto superiore.
Allineare il riferimento posto sul rotore con quello posto sulla piastra portabobine e serrare le
due viti di fissaggio della piastra stessa.
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Asportare le tre viti di fissaggio del carter accensione e il carter stesso.


Sbloccare e rimuovere le due viti di fissaggio del piatto portabobine evidenziate in foto e
rimuovere il piatto stesso.

Sopra il rotore fissato all’ albero con innesto conico e dado.


Sbloccare e rimuovere il dado,indispensabile un’ attrezzo come in foto che permetta di
immobilizzare il rotore.

Rimuovere con l’ apposito estrattore


Il rotore dall’ albero come in foto a
sinistra.
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Frizione

Rimuovere le otto viti di fissaggio del carter frizione evidenziate in foto sotto e rimuovere il
carter stesso.
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Rimuovere le sei viti con relative molle e piattelli evidenziate in foto sopra

Sfilare il piatto spingidisco e le aste di comando poste nella cavità dell’albero B


Sfilare il pacco dischi e allentare il dado centrale C bloccando il tamburello con l’ apposito
attrezzo come in foto sotto.
Rimuovere il tamburello e la rondella di rasamento posta sotto lo stesso.
Sfilare la campana frizione e le due gabbie a rulli su cui è montata.
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a
f
b
e

Smontati in foto sopra:


(a) Campana frizione
(b) due gabbie a rulli e distanziale
(c) Sei viti di fissaggio (e) tamburello interno
(d) sei molle
(f) piatto di chiusura

Sotto:
Una vista inferiore della campana frizione dove si può notare evidenziato l’ ingranaggio su cui
agisce il sistema di avviamento.
I dischi frizione, 5 lisci- 6 guarniti:
Spessore dischi guarniti 3.2 - 3.5 mm spessore limite 3 mm.
Spessore dischi lisci 1.5 mm.
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Avviamento

Carter privo di campana frizione:


A Albero frizione
B Ingranaggio intermedio avviamento
C dispositivo di avviamento

C
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Rimuovere il seeger b ed estrarre l’ ingranaggio intermedio del dispositivo di avviamento e la


gabbietta su cui scorre.

Tolto l’ ingranaggio rimuovere il seeger e la rondella a , l’ albero è ora libero.

Sfilare il dispositivo d’ avviamento B

B
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C
D

B Pignone trasmissione primaria


C Ingranaggio di rinvio pompa acqua
D ingranaggio pompa acqua
Rimuovere i dadi di fissaggio pignone primaria e ingranaggio pompa acqua A
Sfilare il pignone , la chiavetta e il pignone primario pompa.
Sfilare l’ ingranaggio intermedio pompa C
Sotto i componenti smontati

D
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Vite di
fermo
pompa

Pompa
acqua

Rimuovere la vite e la flangetta di fissaggio pompa acqua.

Il corpo pompa è inserito a pressione nell’ alloggiamento sul carter,per rimuoverlo occorre un
apposito attrezzo composto da un’ asta avvitata all’alberino filettato della pompa su cui scorre
un cilindro che permette di battere nel senso della freccia come illustrato in foto sotto.
A destra sotto il corpo pompa con ingranaggio montato.
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Pompa acqua

a Corpo esterno in alluminio


b O.ring esterni di tenuta
c Alberino
d Cuscinetto-elementi di tenuta-rotore
d a

c
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Selettore cambio

Sotto a sinistra i componenti smontati.


Rimuovere le viti evidenziate in foto a destra sotto e rimuovere il carterino.
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Sfilare a mano l’ albero selettore e cremagliere con relative molle A


Sfilare le due levette e la molla B

La levetta superiore C serve a tenere in posizione il desmodromico,quella inferiore D posiziona


il folle.
I due alberini E che fanno da perno, attraversano il carter e all’ interno fanno da guida alle
forchette sposta ingranaggi.
Al centro la testa dell’ albero desmodromico.

C
E

D
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Cambio

Rimuovere le 11 viti a brugola evidenziate in foto sotto.


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Applicare l’ attrezzo specifico A sul vano accensione e procedere all’apertura dei due carter
aiutandosi con colpetti di martello di gomma.
A carter aperti gli organi del cambio rimangono inseriti nel lato destro come visibile in foto
sopra.

Sotto altre due viste del cambio completo evidenziate le posizioni delle forchette sposta
ingranaggi.

a
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Sfilare a mano i due alberini e l’ albero desmodromico A


Estrarre le forchette sposta ingranaggi
Sopra a destra i componenti smontati ,le forchette posteriori hanno come guida le scanalature
esterne sul desmodromico,la forchetta anteriore quella centrale.

Sotto a destra l’ albero desmodromico con le due rondelle di rasamento,una per lato.
A sinistra le astine guida e le forchette sposta ingranaggi.
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Cambio completo
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Sfilare gli alberi aiutandosi con un martello di gomma, a destra sopra gli alberi smontati.

Sotto a sinistra tutti i componenti del cambio,non ci sono rondelle di spessoramento perché in
fase di montaggio venivano spessorati direttamente in fabbrica i piani di appoggio dei carter.
A destra un cambio montato su dima.

A sinistra particolare della sede pompa


acqua,evidenziato il forellino che scarica
esternamente sotto al carter motore
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Imbiellaggio

Gioco laterale biella: standard 0.3 mm limite 0.5 mm


Spostamento laterale misurato alla testa di biella: standard 0.9 – 1 mm limite 2.0 mm

Centraggio albero motore

0.03 mm
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Carburatore

Carburatori standard montati dai costruttori:

anno modello
1980 MIKUNI VM34SS
1980 Dell’orto PHBE 34 US PHBE34US
1981 Dell’orto PHBE 34/36 SS

Mikuni VM34

Carburazione standard

MIKUNI VM 34 SS Dellorto PHBE 34 US

Getto max 270 Getto max 155

Getto min 40 Getto min 50

Spillo conico 6DP1 Spillo conico: U11


alla seconda tacca dall’ alto alla seconda tacca dall’ alto

Polverizzatore Q6 Polverizzatore AV270

Vite aria aperta 2 giri +- 1/2 Vite aria aperta 1 giro e ½ +- 1/2
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Scheda tecnica

1980-81

Cilindrata 123.6 cm3


Alesaggiox corsa 54x54
Rapporto di compressione 13.5 : 1
Potenza massima 29 cv a 10.500 giri/min.
Accensione Kokusan elettronica ad anticipo variabile
automatico
Alimentazione Mikuni /Dell’orto diametro 34 mm
Aspirazione Mista sistema H.I.S (Hiro induction system)
Cambio 6 rapporti
Frizione Dischi multipli in bagno d’ olio
Peaso a secco 20.3 kg
Candela MARELLI CWP10L -BOSCH W310S 2S – NGK B9EG
Distanza elettrosi 0.6 mm
Olio motore 0.8 litri olio SAE 20W40

1982

Cilindrata 123.6 cm3


Alesaggiox corsa 52.8 x 57 mm
Rapporto di compressione 14.5 : 1
Potenza massima 30.8 cv a 10.500 giri/min.
Accensione Kokusan elettronica ad anticipo variabile automatico
Alimentazione Dell’orto diametro 34/36mm
Aspirazione Mista sistema H.I.S (Hiro induction system)
Cambio 6 rapporti
Frizione Dischi multipli in bagno d’ olio
Peaso a secco 20.3 kg
Candela CHAMPION N84G
Distanza elettrosi 0.6 mm
Olio motore 0.8 litri olio SAE 20W40
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Versione 1982

La versione 1982 si differenzia sostanzialmente per due particolari,il primo dei quali evidente a
prima vista: la totale eliminazione dell’ alettatura di raffreddamento da cilindro e testa.
Il secondo è la modifica del rapporto di alesaggio e corsa che passa dai 54 x 54 mm della
versione precedente a 52.8 x 57 mm.

In foto sotto la testata priva di alettatura , una volta smontata si nota la guarnizione in rame e
gli OR di tenuta che ricalcano lo schema costruttivo del precedente modello.
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Sopra il cilindro lato aspirazione con il sistema H.I.S praticamente invariato cosi come l’
imbocco delle luci
A pacco lamellare B condotto principale C condotti laterali regolati da valvola a lamelle.
Queste ultime sono realizzate in acciaio armonico dello spessore di 2 decimi di millimetro e
sono precaricate, dato da tenere in considerazione durante il rimontaggio.

Sotto una vista inferiore del cilindro, la canna reca un riporto al GilNisil.
La testata lato inferiore concettualmente uguale al precedente modello.
L’ imbiellaggio e l’ albero motore, quest ‘ultimo aumentato in massa e diametro di 1 mm
presenta un momento di inerzia totale maggiore del 10 %.
Sostituito anche il cuscinetto di banco a ora a rulli in sostituzione di quello precedente a sfere.

a
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Carburatore dell’ orto PHBE 34/36 SS

Taratura standard

Getto max 128

Getto min 50

Getto potenza 125

Valvola gas 20

Polverizzatore 274 BN

Spillo conico SU 123 alla seconda tacca


a

Il carburatore dell’ orto PHBE 34 SS in magnesio


sostituisce il Mikuni della precedente versione come
equipaggiamento standard.
Ogni costruttore che montava questo modello di
motore chiaramente apportava modifiche dettate
dalle proprie specifiche tecniche.
Aprilia ad esempio adottava il PHBE 36SS gia nel
1981 senza POWER JET.
Il POWER JET è un dispositivo evidenziato nelle
foto a fianco A che attraverso un getto dedicato e un
diffusore posto a monte della valvola gas ingrassa la
carburazione entrando in funzione a circa 8.000
giri, iniettando direttamente nel condotto di
aspirazione miscela fresca.
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34
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TGM
La casa costruttrice di Parma montò il motore Hiro h2o dall’ 80 all’82 sui modelli C80-C81-
C82, a dir poco eroica l’ impresa di Michele Rinaldi classificatosi vice campione del mondo alle
spalle di Harry Everts con una differenza di soli 5 punti nel 1980.

TGM c 80
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C80 vede l’ introduzione sulla produzione


di serie del propulsore Hiro raffreddato a
liquido.
A fianco la collocazione del radiatore posto
sulla testa di forcella con le tubazioni di
mandata del liquido che sfruttano parti del
telaio,il forcellone è in alluminio,forcelle
Samfis e freni a tamburo su mozzi
Grimeca.
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1981

TGM C 81
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In C81 il radiatore cambia collocazione e passa dalla testa di forcella a sotto il


serbatoio,dietro il trave discendente del telaio.
Diverso anche il forcellone posteriore sempre in alluminio,rimangono Samfis le forcelle e il
propulsore Hiro non subisce modifiche.
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1982

TGM con C82 introduce la sospensione


mono ammortizzatore al posteriore,il
propulsore Hiro si presenta nell’ ultima
versione con alesaggio e corsa
modificati e totalmente privo delle alette
di raffreddamento sul cilindro.
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Aprilia

Aprilia MX125 1980 e 1981 due


moto praticamente uguali ,il 1980
cambiava a livello di colorazione di
parafanghi e fiancatine ,bianche a
differenza del 1981 con le plastiche
completamente rosse.
Il 1981 aveva inoltre un diverso
percorso del liquido refrigerante che
sfruttava parti del telaio per
raggiungere il radiatore mentre nel
modello 1980 il liquido circolava
APRILIA MX 125 1981 esternamente attraverso manicotti di
gomma.
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All’ anteriore erano montate


forcelle Marzocchi da 38 mm
di diametro, al retrotreno
ammortizzatori Corte e
Cossodi cui sotto è visibile uno
spaccato.
Il propulsore sempre Hiro
“corsa corta”
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1982

1982

Anno di svolta il 1982 per la casa


veneta che presenta una moto
totalmente nuova,mono ammortizzatore
posteriore,telaio completamente nuovo
e come propulsore l’ Hiro “corsa
lunga”.
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Ancillotti

Ancillotti 125 1980

La versione 1980 del 125 cross della casa


toscana montava già il radiatore sotto al
serbatoio , il telaio, classico per ancillotti non
ricalcava la linea delle concorrenti dell’ epoca .
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1981

Ancillotti pull shock

Nel 1981 viene invece


adottato , in anticipo sulle
concorrenti, il mono
ammortizzatore al posteriore
denominato Pull Shock .
La motorizzazione è sempre
Hiro corsa corta , dal 1982
Ancillotti monterà motori
TAU.
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NOTE

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