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Skeb Lettura liturgica dei Padri 2
2. Quoniam autem compositum animal (ζῷον) est 2. L’uomo è un animale composto d’anima e di
homo ex anima et corpore, per utraque haec fieri corpo e deve vivere secondo tutt’e due questi ele-
istud oportetet-et-convenit (δεῖ). Etenim ex menti; e poiché dall’uno e dall’altro possono de-
utrisque his consequuntur lapsus, et est corporis rivare colpe, per la purezza del corpo è necessario
puritas (ἁγνεία), (scilicet) continentia- astenersi e fuggire da ogni cosa indecente e da
abstinentiae (ἀποχή) omnium turpium rerum et ogni azione iniqua, e per la purezza dell’anima
omnium iniquorum operum, et animae puritas conservare intatta la fede in Dio senza
(ἁγνεία), (eam quae) ad Deum (est) fidem aggiungervi o togliervi nulla.
integram (ὁλὁκληρος) servare, non addendo Il culto di Dio viene offuscato e privato del suo
neque auferendo ab ea. Nam obfuscatur-et- decoro, quando sia insozzato e profanato il corpo
taetratur (ἀμαυρόω) pietas (θεοσέβεια) foeditate- e viene rotto e contaminato e perde la sua
inqui-namenti (μολυσμός) corporis, et integrità quando la falsità si annida nell’anima;
confringitur-et-labefactatur-et-non-est-integra sarà invece conservato nella sua bellezza e
falsitate introeunte in animam servabit<ur> armonia, finché regna la verità nell’anima e la
autem in pulchritudine et in sua mensura quando purezza nel corpo. Che giova conoscere la verità
veritas in anima et puritas in corpore continuo a parole, se il corpo è profanato da azioni
erit. Quid enim prodest cognoscere (quidem) vergognose? Oppure, che utilità può offrire la
verum in verbis, corpus autem inquinare et purezza del corpo, quando la verità sia assente
nequitiae perficere opera? Aut quid sane potest dall’anima? Esse gioiscono l’una della compagnia
utilitatis praestare corporis puritas, non exsistente dell’altra e combattono insieme per porre l’uomo
veritate in anima? Congratulantur enim ad alla presenza di Dio.
invicem haec et consociantur-et-commilitant
(συμμάχομαι) ut hominem exhibeant
(παρίστημι) Deo.
Et propter hoc Spiritus sanctus per David dicit Molto bene dice lo Spirito Santo per bocca di
Beatus vir qui non abiit in consilium impiorum, hoc Davide: «Beato l’uomo, che non ha camminato
est Deum non cognoscentium gentium nel consiglio degli empi» (Sal 1,1), cioè, il con-
[consilium] – nam hi impii sunt qui eum qui est siglio delle genti che non conoscono Dio. Empi
vere (ὄντως) Deum non colunt, et propter hoc sono coloro che non adorano Colui che è vero
Verbum ad Moysen dicit Ego sum is qui est: ergo Dio. Infatti, il Verbo dice a Mosè: «Io sono Colui
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Skeb Lettura liturgica dei Padri 3
qui eum qui est Deum non colunt, hi sunt impii - che è» (Es 3,14). Quindi coloro che non adorarono
et in via peccatorum non stetit – peccatores autem Colui che e Dio sono empi. «E non è stato –
sunt qui cognitionem Dei habent et non continua il Salmo – nella via dei peccatori».
custodiunt eius praeceptum, hoc est spernentes- Peccatori sono quelli che hanno la conoscenza di
contemptores (καταφρονητής), et in cathedra Dio, ma non osservano i suoi comandamenti, e li
pestilentium non sedit - pestilentes autem sunt qui disprezzano e li violano. «E non s’è seduto nella
non solum seipsos sed et reliquos corrumpunt cattedra degli scellerati». Scellerati sono coloro
perversa-et-tortuosa doctrina: cathedra enim che corrompono non solo se stessi, ma anche gli
symbolum scholae (διδασκαλεῖον) est; tales altri con la loro diversa dottrina, giacché la
autem sunt omnes haeretici: in cathedris cattedra è il simbolo della scuola. Tali sono tutti
pestilentium sedent et corrumpunt (eos) qui gli eretici: siedono sulla cattedra degli scellerati e
doctrinae eorum recipiunt venenum. vanno in perdizione coloro che ricevono il veleno
della loro dottrina.
3. [1.] Igitur, ne tale quid patiamur nos, 3. [1.] Ora, perché non ci venga addosso tale
indeclinatam (ἀκλινής) fidei regulam (κανών) disgrazia, dobbiamo tenere senza traviamenti la
tenere debemus et facere praecepta Dei, credentes norma della fede e ubbidire ai comandamenti di
Deo, et timentes eum, quoniam Dominus est, et Dio avendo fede in Lui, temendolo quale Signore
diligentes eum, quoniam Pater est. Facere ergo ex e amandolo quale Padre. Le opere sono
fide adquiritur (περιγίνομαι): nam, nisi preservate dalla fede, giacché, come dice Isaia,
credideritis, ait Esaias, neque intellegetis; fidem «se non crederete non persevererete» (Is 7,9); e la
autem veritas adquirere facit (περιποιέω), nam fede è data dalla verità poiché è fondata sulla
fides super vere (ἀληθῶς) exsistentes stat res, realtà. Noi crediamo in cose che realmente
(ita) ut his quae sunt, sicut sunt, credamus, et esistono ed esercitando la fede in ciò che esiste,
creden<tes his> quae sunt, sicut sunt, semper come è sempre, ad esso dobbiamo prestare
(eam quae) ad illa (est) adsensionem (πεισμονή) costantemente il nostro assenso. E’ la fede che
firmiter-custodiamus (διαφυλάσσω). Igitur, conserva la nostra salvezza; perciò è necessario
quoniam salutis nostrae continens (συνεκτικός) che ad essa consacriamo molte cure e
fides est, multam diligentiam-curae (ἐπιμέλεια) sollecitudini per ottenere la vera intelligenza della
huic oportet-et-convenit facere, ut eorum quae realtà.
sunt apprehensionem (κατάληψις) habeamus
veram.
3. [2.] Fides autem conciliat (προξενέω) nobis 3. [2.] Ed è la fede che ci fa ottenere tutto ciò,
hoc, quemadmodum presbyteri, apostolorum come ci hanno tradizionalmente insegnato i
discipuli, tradiderunt nobis: primo meminisse presbiteri, discepoli degli apostoli. (La fede)
consilium dat quoniam baptismum recepimus in anzitutto ci ammonisce di ricordare, che abbiamo
remissionem peccatorum in nomen Dei Patris et avuto il battesimo in remissione dei peccati nel
in nomen Iesu Christi, Filii Dei incarnati et mortui nome di Dio Padre e nel nome di Gesù Cristo,
et resuscitati, et in Spiritum sanctum Dei; et Figlio di Dio, incarnato, morto e risorto, e nello
baptismum hunc sigillum (σφραγίς) esse Spirito Santo di Dio; che questo battesimo è il
aeternae vitae et regenerationem (ἀναγέννησις) sigillo della vita eterna e della rinascita in Dio,
in Deum, (ita) ut non iam mortuorum (νεκρός) cosí che non siamo più figli di uomini morituri,
hominum sed sempiterni-et-perpetui Dei filii ma figli di Dio eterno e senza fine. Essa
simus; et eum qui semper-et-perpetuo est ammonisce ancora, che l’eterno e senza fine è
<Deum> [et] super omnia esse (quae) facta (sunt), Dio, che Egli è superiore ad ogni cosa, che tutto è
et omnia sub ipso posita esse et (quae) posita a Lui sottoposto e che tutto ciò che è a Lui
(sunt) sub ipso omnia eum fecisse, (ita) ut non soggetto fu fatto da Lui. Dio non è Padrone e
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Skeb Lettura liturgica dei Padri 4
4. Necesse est enim (ea quae) facta (sunt) ex 4. In verità è necessario che ciò che esiste ripeta il
magna quadam causa initium facturae (γένεσις) principio della sua esistenza da una qualche
habere. Initium autem omnium Deus est: non ultima causa; ora, il principio d’ogni cosa è Dio.
enim ipse factus est ab aliquo, et ab ipso facta Egli non deriva da alcuno e da Lui tutto riceve
sunt omnia. Et propter hoc primo credere origine. Perciò occorre, in primo luogo,
oportet-et-convenit quoniam unus Deus est Pater, riconoscere che c’è un solo Dio Padre, che tutto
qui omnia condidit et aptavit et fecit (ea quae) ha fatto e formato, facendo si che ciò che non era
non erant ad (hoc ut) essent et, omnia capiens, esistesse e che, tutto contenendo, solo è
solus est incapabilis. In omnibus autem et hic qui incircoscritto. Fra tutte queste cose è anche questo
secundum nos mundus est, et in mundo homo: nostro mondo e nel mondo l’uomo. Dunque,
ergo et mundus a Deo creatus est. anche questo mondo è stato creato da Dio.
5. Sic igitur ostenditur unus Deus Pater, infectus 5. Cosi si dimostra che c’è un solo Dio Padre,
(ἀγένητος), invisibilis, factor omnium, super increato, invisibile, autore d’ogni cosa, al di sopra
quem deus alius non est et post quem alius deus del quale non v’è alcun altro dio e dopo il quale
non est. Etenim rationabilis (λογικός) est Deus, et non v'è altro dio. E poiché Dio è razionale, perciò
propter hoc Verbo (ea quae) facta (sunt) fecit. Et col Verbo ha creato le cose. E Iddio è Spirito e
Spiritus Deus: itaque Spiritu omnia adornavit perciò con lo Spirito tutto ha disposto, come dice
(κοσμέω). Quemadmodum et propheta dicit il profeta: «Per opera del Verbo di Dio vennero
Verbo Domini caeli firmati sunt, et Spiritu eius omnis stabiliti i cieli e per opera del suo Spirito tutta la
virtus (δύναμις) eorum. Igitur, quoniam Verbum loro potenza» (Sal 32,6). Il Verbo stabilisce, cioè,
(quidem) firmat, hoc est corporalia facit compie le opere fisiche consolidando gli esseri
(σωματοποιέω) et subsistentiam-exsistentiae (materiali), mentre lo Spirito ordina e conforma la
(ὕπαρξις) donat (χαρίζομαι), Spiritus autem varietà delle «potenze»; perciò giustamente e
aptat-et-format diversitates virtutum (δύναμις), conveniente-mente il Verbo viene chiamato Figlio
iuste-et-convenienter (εἰκότως) Verbum (quidem) e lo Spirito Sapienza di Dio. Bene dice l’apostolo
Filius, Spiritus autem Sapientia Dei vocatur. Bene suo Paolo: «Uno è Iddio Padre, che è sopra tutti e
igitur et Paulus apostolus eius ait: Unus Deus con tutti e in tutti noi» (Ef 4,6). Infatti, sopra tutti è
Pater qui super omnia et per omnia et in omnibus il Padre, con tutti è il Verbo, poiché per mezzo
nobis. Nam super omnia (quidem) Pater est, per suo ogni cosa è stata fatta dal Padre, e in noi tutti
omnia autem Verbum – per hunc enim omnia è lo Spirito che grida: «Padre» (Gal 4,6) ed egli ha
facta sunt a Patre —, in omnibus autem nobis conformato l’uomo a somiglianza di Dio.
Spiritus qui clamat Abba, Pater et perfìcit homi- Dunque, lo Spirito manifesta il Verbo e perciò i
nem in similitudinem Dei. Igitur Spiritus profeti annunziavano il Figlio di Dio, ma il Verbo
(quidem) ostendit Verbum, et propter hoc comunica lo Spirito e perciò è Lui che comunica
prophetae Filium Dei adnuntiabant, Verbum ai profeti i loro messaggi e porta e innalza l’uomo
autem articulat (ἀρμόζω) Spiritum, et propter fino al Padre.
hoc interpetator (ἐξηγητής) prophetarum ipse
est, et ducens-erigit (ἀνάγω) hominem ad
Patrem.
6. Et hoc est ordo-dispositionis (τάξις) fidei 6. Questa è l’«economia» della nostra fede, il
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Skeb Lettura liturgica dei Padri 5
7. Et propter hoc regenerationis (παλιγγενεσία) 7. Per questo nella nostra rigenerazione il bat-
nostrae baptisma per tria haec perficitur capitula tesimo procede per questi tre articoli elargendoci
(κεφάλαιον) (eam quae est) in Deum Patrem in grazia la rinascita in Dio Padre mediante il
regenerationem (ἀναγέννησις) nobis donans Figlio per opera dello Spirito Santo. Coloro che
(χαρίζομαι) per Filium suum in Spiritu sancto: possiedono lo Spirito di Dio vengono condotti al
qui enim tollentes-portant (βαστάζω) Spiritum Verbo, cioè al Figlio e il Figlio li accoglie e li
Dei cedunt (χωρέω) in Verbum, hoc est in Filium, presenta al Padre e il Padre li costituisce
Filius autem ducens-offert (προσάγω) Patri, Pater incorruttibili. Senza lo Spirito non è dato di
autem tribuit (περιποιέω) incorruptibilitatem. vedere il Verbo di Dio, come nessuno può senza il
Igitur non sine Spirito est videre Verbum Dei, Figlio accostarsi al Padre. Il Figlio è la sapienza
neque sine Filio potest quis accedere ad Patrem: del Padre e la conoscenza del Figlio è opera dello
cognitio enim Patris Filius, cognitio autem Filii Spirito Santo; ma il Figlio dispensa lo Spirito,
Dei per Spiritum sanctum; Spiritum autem secondo che piace al Padre, attraverso il ministero
secundum beneplacitum Patris Filius carismatico, a quelli che vuole e come vuole il
ministerialiter-dispensat (διακονέω) in quos Padre.
voluerit et quemadmodum voluerit Pater.
98. Haec est, dilectissime, praedicatio (κήρυγμα) 98. Questa, carissimo, è la predicazione della
veritatis, et hic est character salutis nostrae, et verità, è questa la via della nostra salvezza, la via
baec est via vitae quam adnuntiaverunt (quidem) della vita annunziata dai profeti, confermata da
prophetae, confinavit autem Christus, apostoli Cristo, presentata dagli apostoli e trasmessa dalla
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Skeb Lettura liturgica dei Padri 6
vero tradiderunt (παραδίδωμι), ecclesia autem in chiesa in tutto il mondo ai suoi figli. Essa deve
universo mondo tradit (ἐγχειρίδζω) filiis suis. essere custodita con ogni fedeltà, con buona
Quam oportet cum omni diligentia custodire volontà e con piacere a Dio mediante opere
[sana sententia et] placentes Deo operibus bonis buone e sani costumi.
et sana sententiamentis (γνώμη).
99. Quando non Deum Patrem alium quendam 99. Non permettere che alcuno pensi che vi sia
esse putaverit quispiam praeter (eum qui) fecit altro Dio Padre che il demiurgo, come pensano
nos, quemadmodum haeretici putant; (eum gli eretici; essi disprezzano il vero Dio e si fanno
quidem) qui est Deum frustrant (ἀθετέω), (eum) un idolo di uno irreale e creano per se stessi un
autem (qui) non est idolum faciunt padre superiore al nostro creatore e credono di
(εἰdωλοποιέω) et Patrem sibi sopra (coni qui) aver trovato per conto loro qualche cosa di più
fecit nos plasmant, maius aliquid quam veritatem grande che la verità. Essi sono tutti malvagi e
putant seipsos invenire: omnes enim hi impii et bestemmiano il loro creatore e Padre, come noi
blasphemi in suum Factorem et Patrem sunt, abbiamo dimostrato nella Denuncia e confutazione
quemamodum in Exprobratione et eversione falsi della pseudo-gnosi.
nominis agnitionis demonstravimus.
Alii autem iterum adventum Filii Dei et Altri ancora disprezzano la venuta del Figlio di
dispositionem (οἰκονομία) incarnationis eius Dio e l’economia della sua incarnazione, che gli
contemnunt quam apostoli tradiderunt et apostoli ci hanno tramandato e che i profeti
prophetae antea indicaverunt recapitulationem hanno predetto come ricapitolazione
(ἀνακεφαλαίωσις) futuram esse humanitatis, dell’umanità, come ti abbiamo dimostrato in
quemadmodum per pauca ostendimus tibi, et breve. Anche questa gente deve essere contata tra
huiusmodi adhuc cum incredulis disponentur- gli increduli.
adnumerati (καταριθμέω).
Alii autem dona Spiritus sancti non recipiunt et Altri non ammettono i doni dello Spirito Santo e
abiciunt a seipsis charisma propheticum, quo respingono il carisma della profezia, imbevuto
homo irrigatus fructificat vitam Dei. Hi autem della quale l’uomo dà frutti di vita in Dio. Questi
sunt (qui) ab Esaia dicti (sunt) Erunt enim, ait, sono quelli dei quali dice Isaia che «saranno come
sicut terebinthus foliis orbata et sicut hortus qui un terebinto senza foglie e come un giardino
aquam non habet. Et huius-modi in nihilo sunt senza acqua» (Is 1,30). E difatti questa gente è
utiles Deo, cum nullum possint fructum ferre inutile per Iddio, al quale non possono portare
(καρποφορέω). alcun frutto.
100. Igitur, erga tria capitula sigilli (σφραγίς) 100. Così l’errore, rispetto a questi tre articoli del
nostri error plurimos excidentes fecit a veritate: nostro sigillo, ha portato a divagazioni molto
vel Patrem enim contemnunt, vel Filium non lontane dalla verità. Essi, o disprezzano il Padre,
admittunt – dispositioni (οἰκονομία) o respingono il Figlio parlando contro l’economia
incarnationis eius contradicunt -, vel Spiritum della sua incarnazione, o non accettano lo Spirito,
non accipiunt, hoc est prophe-tiam spernunt. A ossia rinnegano la profezia. Noi dobbiamo
talibus autem omnibus nos cavere oportet et conoscere tutta questa gente e fuggire le loro vie,
fugere ab eorum sententia (γνώμη), siquidem se vogliamo veramente piacere a Dio e ricevere
volumus placere Deo et (eam quae) ab eo (est) da lui la salvezza
consequi salutem.
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