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I virus sono definiti parassiti cellulari obbligati, in quanto infettano ed

invadono cellule procariotiche ed eucariotiche per potersi replicare. La


parola “virus” ha iniziato a far parte del lessico scientifico quando, nel
1898, l’olandese Martinus Willem Beijerinck, usando
esperimenti di filtrazione su foglie di tabacco infette, riuscì a dimostrare
che il mosaico del tabacco è causato da un agente infettivo di dimensioni
minori di quelle di un batterio. L’unica altra cosa che sapeva di
quell’agente è che causava una malattia perciò lo chiamò “virus” che dal
latino significa “veleno”. I virus dal punto di vista strutturale sono molto
semplici e sono costruiti da:

 un involucro esterno fatto di proteine;


 dal capside, il quale è ricoperto da una membrana, che contiene
inoltre il genoma virale ovvero un filamento di DNA o RNA;
 il pericapside, formata da un doppio strato fosfolipidico e
da glicoproteine.

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I virus che infettano i batteri vengono chiamati batteriofagi, o anche
semplicemente fagi. Il genoma fagico, una volta penetrato all’interno del
batterio ospite, da luogo al ciclo litico o al ciclo lisogeno.

 Nel ciclo litico la cellula ospite va incontro a lisi cellulare,


perciò la demolizione di esse, e vengono rilasciate numerose
copie del virus nella matrice extracellulare che infettano le
altre cellule.
 Durante il ciclo lisogeno, invece, il genoma virale si integra con
quello dell’ospite, perciò il virus non si replica del tutto ma si
limita solamente a replicare il proprio patrimonio genetico.

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Le grandi malattie virali
Nel corso della storia l’uomo ha dovuto affrontare molte e terribili
epidemie, le quali ha sempre sconfitto riuscendo a trovare una cura
oppure a conviverci. Tra queste possiamo trovare il vaiolo, un virus
molto temuto soprattutto per le sue conseguenze, come per
esempio cicatrici evidenti. Esso di manifesta con febbre alta e
pustole ulceranti in tutto quanto il corpo. Iniziò a diffondersi
inizialmente nel mondo arabo per poi arrivare nel Nord Africa e in
Spagna. Dal ‘600 diventò una vera e propria epidemia colpendo cosi
l’80% della popolazione europea. Successivamente grazie al vaccino,
sperimentato dal medico inglese Edward Jenner, il quale iniettò a
suo figlio di 8 anni una piccola quantità di materiale prelevato dalle
ferite di una donna malata di vaiolo vaccino, cioè una patologia che
colpisce principalmente i bovini e anche gli allevatori ma in forma
lieve.

Tra le varie malattie di origine virale possiamo trovare il morbillo,


diffuso principalmente nei bambini tra i 3 ai 6 anni. Il morbillo, in
passato, è stato responsabile di epidemie che hanno portato alle morti di
centinaia di migliaia di persone. Il morbillo, contrariamente al vaiolo, non
lascia segni evidenti sui resti umani risalenti a secoli fa. Esso emerse
probabilmente tra Medio Oriente e India sviluppandosi dal virus che sta
all’origine anche della peste bovina. Questo virus era molto temuto data
la sua capacità di espandersi molto in fretta, specialmente nelle
popolazioni che non hanno mai avuto a che fare con le malattie. Il vaccino
contro il morbillo esiste da più di cinquant’anni e ne fu creata una prima
versione nel 1963 e poi una migliorata nel 1968. Nel 1918-1919 ci fu una
grande pandemia, la Spagnola, ci sono molte ipotesi sull’origine del virus,
alcuni dicono che partì in Cina e subì una mutazione negli USA fino ad
arrivare in Francia. Il nome attribuito a tale virus deriva dal fatto che la

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Spagna, l’unica che non partecipò alla Prima Guerra Mondiale, fu la prima a
parlarne sui propri giornali. A causare la pandemia fu un virus nuovo per
l’intera umanità, l’ H1N1. Tale pandemia portò con sé moltissime morti,
infatti a causare la sua fine fu proprio la sua massima propagazione. Dopo la
Spagnola nel 1918, tutto ritornò alla normalità fino a quando nel 1957 ci fu
una nuova pandemia: l’Asiatica. Essa fu causata da un virus del sotto-tipo
A/H2N2 che ha colpito circa il 20% della popolazione mondiale,
l’individuazione del vaccino in tempi molto rapidi portò presto alla fine di
essa. L’Asiatica scomparve del tutto dopo 11 anni poiché si mutò nel
sotto-tipo A/H3N2 che causo l’influenza di Hong Kong. L'influenza di
Hong Kong fu una pandemia influenzale partita dalla Cina nel 1968 e
successivamente si diffuse anche negli Stati Uniti nello stesso anno. Causò
circa 2 milioni di morti in tutto il modo e successivamente in Italia viene
soprannominata anche come “spaziale”, dove inoltre ci furono circa
20mila decessi dovuti a una polmonite dovuta a tale influenza. Nei
successi anni finalmente fu trovato un vaccino il quale fece finire
l’influenza.

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La SARS (sindrome respiratoria acuta grave) è una malattia di natura
virale contagiosa che causata dal coronavirus SARS-CoV. Apparve per la
prima volta in Cina nel novembre del 2002 e durò fino all’estate del 2003.
Da lì il virus ebbe una rapida diffusione in molti altri paesi asiatici e non
solo.

La scoperta della SARS si deve ad un medico italiano, Carlo Urbani, che


grazie alla sua segnalazione precoce all’OMS fu possibile individuare i casi
e fare in modo che l’epidemia non diventasse globale. Purtroppo egli
morì il 29 marzo del 2003 proprio a causa della SARS. L’epidemia si spense
nell’estate del 2003 grazie alle misure di contenimento applicate.
Successivamente a nove anni dalla fine della SARS, nel 2012 in Arabia
Esaudita ci fu la comparsa di un nuovo virus: la sindrome respiratoria
medio-oriente (MERS), è una malattia infettiva provocata da un
coronavirus(MERS-CoV) che attacca non solo le cellule respiratorie ma
anche quelle dell’apparato intestinale e renale, la cui letalità è molto alta
e sfiora il 35%. Sfortunatamente non è stato possibile trovare una cura
per prevenirla e l’unico metodo per combatterla sono di sicuro le misure
di contenimento.

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L’epidemia più grave di Ebola si sviluppo in Africa nel 2014. Molti
pensarono ad un complotto e che quindi fosse stato creato in laboratorio
in modo tale di diminuire la popolazione globale. Successivamente invece,
il virus fu isolato nel 1976 presso il fiume Ebola da cui tuttavia prese il
nome. Questo tipo di virus è molto pericoloso per l’uomo, infatti il suo
tasso di letalità va dal 25% al 90%. Inizialmente si manifesta con febbre
alta, mal di testa e dolori muscolari per poi procedere con diarrea e
vomito fino ad arrivare persino a emorragie interne. Il suo contagio
avviene attraverso il contatto con sangue, organi o altri fluidi corporei di
animali infetti come per esempio: pipistrelli della frutta, scimmie, gorilla e
porcospini trovati morti. La trasmissione tra uomini avviene tramite il
contatto diretto con organi, sangue e altri fluidi biologici(saliva, vomito,
urina) di soggetti infetti (vivi o morti). Tale epidemia è tutt’oggi in corso,
iniziata in Congo nel 2019.

Oltre alle epidemie virali possiamo trovarne anche alcune che non lo sono
come per esempio quella del morbo di K, tale nome deriva dalle iniziali
dei generali nazisti Kesserling e Kappler, inventata da Adriano Ossicini, un
giovane medico che d’accordo con il primario dell’ospedale inizio a
scrivere sulle cartelle cliniche il nome del morbo “contagiosissimo” e
perciò questo scoraggiava i tedeschi dal controllo dei nomi dei pazienti. In
questo modo riuscì a salvare decine di ebrei dalle persecuzioni
nazifasciste e dai campi di sterminio. Adesso a
La famiglia dei distanza di molti anni abbiamo una nuova pandemia
coronavirus sono
naturalmente presenti
in corso: il coronavirus SARS-CoV2.
nei pipistrelli, dai quali il
virus può passare anche
ad altri mammiferi.

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I primi casi di COVID-19 sono stati registrati nel 31 dicembre del 2019 a
Wuhan, in Cina. Il governo cinese perciò dichiarano di aver identificato e
isolato i casi trovati. Il focolaio dell’infezione sembra essere stato il
mercato del pesce di Wuhan. Tuttavia il mercato di animali vivi richiede
un contatto diretto con gli animali, perciò è molto semplice il contagio,
inoltre il consumo di carne cruda può aumentare il rischio di contagio
poiché la cottura è fondamentale per eliminare i vari virus presenti nella
carne. Poco dopo il coronavirus raggiunge l’Italia il 30 gennaio quando
una coppia di turisti cinesi risultano positivi e vengono subito ricoverati
all’ospedale Spallanzani di Roma, così il primo caso di trasmissione
secondaria in Italia avviene a Codogno il 18 febbraio, che riguarda un
giovane ragazzo 38enne italiano. Da lì iniziano i primi protocolli sanitari e
dopo aver individuato il “paziente 1” si è cercato di risalire al cosiddetto
“paziente 0” che attualmente non è ancora stato individuato. Sulla base
dei dati a nostra disposizione possiamo notare che la categoria più colpita
è quella degli anziani, questo ovviamente non nega il fatto che molti
giovani sono stati anch’essi contagiati gravemente, il virus porta a molte
difficoltà respiratorie e polmoniti. Il virus si può presentare con:

 frebbe superiore a 37,5 C°;


 perdita improvvisa dell’olfatto e del gusto;
 raffreddore o naso che cola;
 mal di gola;
 diarrea(soprattutto nei bambini);

Il COVID-19 è un virus respiratorio che si trasmette principalmente


attraverso il contatto stretto con una persona infetta e la via primaria
di trasmissione sono le goccioline del respiro tramite la saliva,
tossendo, starnutendo oppure toccandosi occhi, mani e bocca.

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Proprio per questo è fondamentale:

 lavarsi spesso le mani correttamente (anche con l’amuchina se è


possibile);
 stare almeno ad un metro di distanza dagli altri;
 coprire naso e bocca con un fazzoletto o con il gomito quando si
starnutisce o tossisce.

Trattandosi di una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino o tanto


meno un farmaco che abbia come indicazione terapeutica la prevenzione
o il trattamento del COVID-19.

L’uomo, tuttavia, anche prima del COVID-19 si è trovato molte volte ad


affrontare pandemie molto complicate. Grazie a vari studi, abbiamo
sviluppato delle vere e proprie armi capaci di rafforzare il nostro sistema
immunitario. Una di queste armi sono i vaccini, importanti per la
prevenzione della sanità e che evitano la diffusione di malattie che
possono causare molte gravi conseguenze. In questi mesi si è sentito
parlare molto spesso di immunità di gregge, ma che cos’è esattamente?

Con quest’espressione si intende quel fenomeno per cui, una volta


raggiunto un livello di copertura vaccinale che viene considerato
sufficiente all’interno della popolazione si possono considerare al sicuro
le persone rimanenti. La presenza di questo nuovo virus si pensa che sia
stato ottenuto in laboratorio, perciò da questa teoria possiamo dire che
sia un organismo geneticamente modificato (OGM). Gli OGM è una
biotecnologia moderna, nata quindi con l’evoluzione dell’uomo. L’uomo
fin dall’antichità ha osservato e infine ha notato che quell’elemento
poteva diventare qualcosa di più. Per esempio delle biotecnologie
potrebbero essere:

 la lievitazione;
 la fermentazione del vino;
 il formaggio;
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 lo yogurt.

Nelle biotecnologie moderne si passa dal riconoscimento del DNA e RNA


alla codificazione, l’uomo però ha iniziato ad abusarne creando così delle
vere e proprie armi geologiche.

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