Traccia 1
Nel Romanzo “Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr. Hyde” si vede come il Dottor
Jekyll, famoso in tutta Londra per essere un illustre dottore, riesce a trasformarsi in
un altro sé. Ma non come facciamo abitualmente noi, ma con delle pozioni riesce
effettivamente a trasformasti nella sua parte oscura. Riesce a trasformarsi quindi in
un sé malvagio, oscuro, malizioso dal nome di Hyde, che sfoga tutto il demonio che
si cela dentro il dottor Jekyll.
Il dottore era un personaggio saggio e buono, infatti nel libro Stevenson ci racconta
che la malvagità era solo un decimo della sua persona. Per questo motivo la sua
“ombra” era minuta, bassa, brutta e grezza.
Si vede come Hyde agli occhi degli altri sembrava spaventoso quando, all’inizio del
libro, si racconta di un episodio angosciante. Hyde, nelle tenebre della notte, correva
a più non posso, quando si scontra con una bambina e la calpesta. Agli occhi dei
passanti questo non sembrava un comportamento umano, ma piuttosto animale,
grottesco, come il suo aspetto. Il suo sguardo fulminante colpiva i pochi passanti, e li
impressionava.
Anche io mi trovo sempre in conflitto tra il male e il bene tutti i giorni. Il come
rispondere ad una persona, o il come trattarla, ad esempio, è una scelta fra il bene o
il male. Tutti si trovano davanti ad una scelta tra queste due facce in ogni momento
della loro vita.
Il dottor Jekyll era un uomo di scienza, quindi per amore di tale si trasformava. Io
non mi considero un uomo di scienza, infatti non mi trasformerei mai in una persona
che non sia me stesso.
A mio parere nessuno fa una cosa per malizia di altri, ma bensì per il bene di sé
stessi (che si potrebbe dire come la stessa cosa, ma non lo è).
Io affronto queste scelte con molta razionalità, non con l’istinto che in queste
particolari situazioni ci porta ad un mondo meno civile. Ecco, spesso mi rivolgo la
seguente domanda: “civiltà” è sinonimo di un insieme di persone che operano il
bene? E se sì per il bene di chi?