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BATTISTERO DI S. LATERANO Prima introduzione della piazza medievale.

Il Battistero di San Giovanni Laterano si trova a Roma ed è un poligono regolare, più precisamente un
ottagono. Internamente abbiamo il deambulatorio( piano di calpestio percorribile) che è presente anche
nelle chiese longitudinali come nella chiesa di San Lorenzo a Napoli. Le colonne hanno base quadrata, sono
8 come i lati e sono disposte in cerchio. Con la ripetizione del numero 8 vi è un rigore matematico, metrico.
Al centro di questo cerchio di colonne vi è il fonte battesimale che è una vasca enorme in cui venivano
battezzati gli adulti. Come la chiesa di Santa costanza siamo in presenza del tiburio infatti esternamente la
cupola ha forma ortogonale mentre internamente semisferica. Anche esternamente continua ad esserci un
rigore geometrico infatti per ogni lato del poligono vi è una finestra che è posta ad una certa altezza perché
in basso ci sono delle apertura come la sacrestia. All’interno l’ edificio è diviso in 2 registri: la misura del
secondo registro ce la da l’allineamento delle finestre. Inoltre il portale di ingresso ora come nella chiesa di
Santa costanza, è in marmo ciò dimostra delle manomissioni quindi delle ristrutturazioni avvenute nei
secoli successivi. Originariamente il portale era in laterizio, pietra molto povera e che è in contrasto con i
mosaici d’oro: ciò rispecchia il fatto di essere poveri fuori ma ricchi dentro soprattutto con la spiritualità
presente nell’uomo che quindi è ricco di ascetismo appunto spiritualità verso Cristo e l’aldilà.

CHIESA DI SANTA COSTANZA

Gli architetti del periodo paleocristiano legavano la pianta longitudinale a quella circolare e fu proprio la
chiesa di santa costanza, la prima ad esser stata costruita in questa tipologia. La zona rettangolare termina
con 2 semicirconferenze a destra e a sinistra. Dal portale d’ingresso alla zona absidale c’è un orientamento
assiale. Girando a 360 gradi sul proprio asse si vede sempre la stessa immagine per questo si ha una visione
pluridirezionale perché appunto in diverse posizioni vediamo la stessa immagine. C'è un'aria perimetrale
molto spessa, c’è una muratura che va oltre i 2 metri in cui sono scavate con una scansione ritmica,
semicirconferenza e quadrati. Quando parliamo di quadrati ci riferiamo ai pilastri e quando parliamo di
semicirconferenze ci riferiamo alle colonne. All'interno di questo edificio c'è un altro cerchio con colonne
binarie disposte a raggiera. Una colonna binaria è formata da 2 colonne distinte con capitello e base in
comune che sono unite dalla trabeazione. La zona tra le mura spesse e la porta con le colonne è chiamata
deambulatorio che è un piano di calpestio percorribile ed è coperto da una volte a botte. La zona del
deambulatorio è più bassa rispetto a quella in cui ci sono le colonne, poiché c'è la cupola. Esternamente
abbiamo un portale d'ingresso realizzato in marmo e che dimostra interventi dei secoli successivi, dato che
il marmo fu utilizzato soprattutto durante il Rinascimento. Attorno al portale ci sono 2 archi a tutto sesto a
rincasso perché c’è una profondità, c'è una ghiera dell'arco radiale, i mattoni sono disposti radialmente.
Siamo in presenza in questo edificio di un tiburio infatti la cupola esternamente è un cilindro mentre
internamente ha forma circolare. il cilindro è aperto con finestre e qui vi è lo stesso rigore geometrico che
abbiamo visto nel primo anello.

COSTANTINO CHIESA DI SANTA SOFIA

Anche se il territorio si era esteso fino all’oriente Costantino non dimenticò quello occidentale. A
Costantinopoli fondò una chiesa cristiana: Santa Sofia che fu bruciata e ricostruita da Giustiniano e che oggi
è musulmana. In questa chiesa ci sono alcune differenze, il quadriportico infatti ora non c'è più ma sono
presenti 2 esonarteci. La pianta è a croce greca in quanto ci dà l’idea della tipologia orientale: la lunghezza
della cupola detta la forma ai 4 bracci. Pur essendo una croce greca abbiamo 3 navate, quella centrale ha
un rapporto Di 1:3 con le navate laterali. Le volte delle navate sono a crociera. Ai 4 lati d’intersezione dell’
avancorpo non vi sono dei pilastri ma dei piloni ovvero pilastri possenti dalle dimensioni enormi. Da questi
4 piloni viene a generarsi la cupola. Tra il quadrato di base e il cerchio della cupola si formano 4 traingolini
detti pennacchi. La zona absidale non è semicircolare ma è parte di un poligono regolare. Inoltre con lo
spaccato della chiesa è possibile vedere l’architettura della chiesa internamente. Lo spaccato interno
assonometrico, che ci permette di vedere l’alzato della chiesa, è ruotato e non è frontale o laterale. Accanto
alle esonarteci ci sono 3 contrafforti ovvero pilastri che vengono posizionati alle pareti per contrastare le
forze in diagonale che arrivano dall’interno. Non esisteva la fisica ma si erano già intuiti i sistemi e le leggi
da adottare. I piloni erano ai lati d'intersezione del quadrato e da essi partono i grandi arconi che hanno
delle finestre al di sopra della zona del tamburo. La cupola qui è diversa dalle nostre che sono semisferiche
e fortemente rialzate e che sono a base ortogonale e hanno 8 spicchi. Qui è a raggiera con tantissimi spicchi
e colonnata dalla scansione ritmica delle finestre che portano tantissima luce. All’interno la chiesa è dipinto
di giallo-oro, che indica l’immortalità, quindi la proiezione verso l’aldilà.

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