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LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA

ORIGINE E TRATTI GENERALI


Periodo: dal 1543 (Copernico) al 1687 (Newton)
Cambia l’immagine del mondo, dell’uomo, della scienza.

PRESUPPOSTI
- Emerge dall’intreccio di misticismo, ermetismo, astrologia, magia, neoplatonismo (importanza
della matematica il mondo ha un ordine matematico e geometrico, eventi quantificabili,
misurabili);
- La rivoluzione astronomica che abbatte la cosmologia aristotelico-tolemaica (terra al centro
dell’universo che è finito, mondo sublunare/terrestre e lunare/celeste: il primo composto da 4
elementi, corruttibile e caratterizzato dal moto lineare, il secondo costituito di materia
incorruttibile/ingenerata/immutabile=etere e caratterizzato dal moto circolare).

PROTAGONISTI
- Copernico: la Terra gira intorno al Sole e non la Terra fissa al centro con il Sole che gira
- Brahe: sostituisce le sfere cristalline con le orbite
- Keplero: dal moto circolare a quello ellittico
- Galileo: non c’è differenza tra la fisica celeste e terrestre
- Newton: teoria gravitazionale

CONSEGUENZE
- messa in crisi della centralità dell’uomo, della verità biblica (vedi anche la scoperta
dell’America);
- rivoluzione dell’idea di sapere/scienza: diventa un discorso sopra il mondo della natura,
descrizione vera della realtà (tesi realista) vs Scrittura e pretese essenzialistiche (che cosa-
sostanza vs come-funzione);
- scontro con la Chiesa.

CHE FORMA DI SAPERE E’ LA SCIENZA MODERNA?


- autonoma dalla fede;
- regolata da un metodo correggibile e in progresso, frutto di cooperazione, che per validarsi
necessita del controllo della prassi/esperienza ipotetico-deduttivo: parto da ipotesi (premesse)
da cui deduco conseguenze sperimentali e pubblicamente controllabili (che metto alla prova) vs
congetture metafisiche incontrollabili, che esulano dall’ambito dell’osservazione e
dell’esperimento;
- caratterizzata da un linguaggio specifico e chiaro;
- con istituzioni specifiche (accademie, laboratori, i contatti internazionali);
- richiede una nuova figura di dotto: lo scienziato sperimentale moderno che fonde teoria/sapere
e pratica/tecnica, la cui esperienza è l’esperimento nuovi e più precisi strumenti (tecnologia)
che diventano parte integrante del sapere scientifico telescopio, microscopio ecc.

Problema: lo strumento garantisce una maggiore oggettività contro i sensi o è perturbatore


dell’oggetto di indagine? E in caso come lo controllo?

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