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CAPITOLO 2 DELLO STATO DI NATURA

stato di natura - stato di quaglianza => senza subordinazioni


(hooker trattato sulle leggi di politica ecclesiastica )=> desiderio di essere alto impone il
desiderio di amare coloro che sono a te uguali
• sebbene sia uno stato di libertà, tuttavia non è uno stato di licenza; sebbene l'uomo
abbia in quello stato un'incontrollabile libertà di disporre della sua persona e dei suoi
possessi, non ha la libertà di distruggere se stesso, né qualsiasi creatura in suo
possesso, se non quando lo richieda un qualche fine più nobile della sua mera
conservazione
l'esecuzione della legge di natura è in quello stato nelle mani di ogni uomo, per cui
ognuno ha diritto di punire il trasgressore: non un potere assoluto e arbitrario, bensì
come misura di riparazione e repressione
• diritto di punire e diritto di esigere riparazioni ( il magistrato spesso non ha la facoltà di
richiedere una riparazione per la parte lesa ).
nel caso della monarchia il popolo è sottomesso, nel caso dello stato di natura gli uomini
non sono costretti a sottomettersi all'ingiusta volontà di un altro e colui che giudica male
deve rispondere delle proprie azioni
• non ogni patto mette fine allo stato di natura tra gli uomini, ma solo quello con cui ci si
accorda insieme mutuamente per entrare a far parte di un'unica comunità, e per formare
un unico corpo politico (altre promesse e altri contratti gli uomini possono stipulare gli uni
con gli altri, ed essere ancora in uno stato di natura.

Capitolo 3
tentativo di ridurre un altro sotto il tuo assoluto potere ( diversi modi : schiavo, ladro..)
La forza, o un disegno dichiarato di usare la forza sulla persona di un altro, laddove non
c'è un superiore comune sulla terra al quale appellarsi per avere salvezza, e lo stato di
guerra
• La mancanza di un giudice comune dotato di autorità mette tutti gli uomini in uno stato di
natura; la forza esercitata senza diritto sulla persona di un uomo crea uno stato di guerra
sia dove esiste sia dove non esiste un giudice comune.=> nello stato di natura (per
mancanza di leggi positive lo stato di guerra una volta instaurato sussiste
• Evitare questo stato di guerra (in cui non c'è altro appello che l'appello al cielo, e a cui
ogni più piccola differenza è portata a condurre, laddove non c'è un'autorità per decidere
tra i contendenti) è l'unico fondamentale motivo per cui gli uomini si mettono in società, e
lasciano lo stato di natura.

CAPITOLO 5 DELLA PROPRIETA'


il lavoro inizialmente costituiva un titolo di proprietà sulle cose comuni della natura, e
come era limitato dal consumo per i nostri usi Dio infatti non ha creato il mondo affinché
l'uomo sciupi e lo distrugga=> affidato all'uso di uomini laboriosi e razionali)
• Diritto e utilità andavano di pari passo; perché come un uomo aveva diritto a tutto ciò su
cui poteva impiegare il suo lavoro, così non aveva la tentazione di lavorare per più di
quello di cui poteva far uso.
• Ciò non lasciava spazio per controversie circa il titolo di proprietà, né per violazioni del
diritto di altri. La parte che un uomo ricavava per sé era facilmente visibile; ed era inutile
quanto disonesto ritagliarsene una porzione troppo grande, o prendere più di…
• Il potere, quindi, che i genitori hanno sui figli sorge da quel dovere, che spetta loro, di
prendersi cura della prole durante la fase imperfetta dell'infanzia. Informare la mente, e
governare le azioni della loro ancora inconsapevole minorità, finché la ragione prenda il
suo posto e li liberi da quel peso
• Ma se per difetti che possono verificarsi al di fuori del corso ordinario della natura,
qualcuno non giunge a quel grado di ragione in cui si possa supporre capace di
conoscere la legge=>continuerà a essere sotto la tutela e il governo di altri ogni volta che
la sua intelligenza è incapace di svolgere quel compito.
Dunque si nasce liberi allo stesso modo in cui si nasce razionali; anche se non si ha
subito l'esercizio della libertà e della ragione: l'età che porta l'una, porta con sé anche
l'altra.
a libertà dell'uomo, e la sua libertà di agire secondo la propria volontà, dunque, è fondata
sul fatto che egli è dotato della ragione, che è in grado di istruirlo su quella legge per
mezzo della quale egli deve governare se stesso, e di fargli conoscere fino a che punto
egli è lasciato alla libertà della sua volontà.
• il potere parentale deriva dal dovere di svolgere diversi compiti :
1- rispetto : inestinguibile
2- educazione : ha un tempo determinato e appartiene al padre
3- comandare : finisce con la monorità, ma può essere proseguita da un figlio per trarne benefici
• l'eredità fa si che il figlio rimangia assoggettato al padre nonostante l'acquisizione della
ragione e l'aver raggiunto la maggiore età.

CAPITOLO 9 DEI FINI DELLA SOCIETA' POLITICA

• Il fine principale e fondamentale per cui gli uomini si uniscono in stati e si sottomettono al
governo, dunque, è la salvaguardia della proprietà; fine in vista del quale molte cose
mancano nello stato di natura.
Sebbene, infatti, la legge di natura sia chiara e intelligibile a tutte le creature razionali;
manca dunque una legge nota e riconosciuta e un giudice imparziale che diminuisca il
rischio corso dai cittadino e dalle loro proprieta, inoltre manca nello stato di natura un
potere che appoggi e sostanza la sentenza quando sia giusta
• i due diritti che ha l'uomo nello stato di natura vengono ceduti al fine di essere regolato
da leggi della societa
• la società è obbligata ( in particolare il potere legislativo ) a perseguire il bene comune
DELL'ESTENSIONE DEL POTERE LEGISLATIVO
e' derivato dal popolo per concessione e istituzione: è il potere supremo della società
• legge leggi devono essere promulgate e stabili ( perche la legge di natura che è negli
animi devi conciliarvisi)
• non ha la possibilità di gestire i beni e le proprietà dei cittadini ( perche li proverebbe
della proprietà stessa) + le tasse si devono pagare in modo consensiente
( maggioranza)
no assoluusmo limiti:
• Primo: si deve governare in base a leggi promulgate e certe, che non devono variare a
seconda dei casi particolari, ma devono applicare la stessa misura al ricco e al povero,
al favorito di corte e al contadino.
• Secondo: queste leggi non devono altro scopo che il bene del popolo.
Terzo: non si devono far gravare tasse sulla proprietà del popolo senza il suo consenso,
espresso direttamente o per mezzo dei suoi rappresentanti. E questo in senso stretto
riguarda solo quei governi in cui il legislativo e sempre in atto, o in cui il popolo non ha
riservato una parte del legislativo a deputati eletti periodicamente. Quarto: il legislativo
non deve né può trasferire il potere di fare le leggi, o affidarlo a persona diversa da quella scelta dal
popolo

CAPITOLO 12 DEL POTERE LEGISLATIVO ESECUTIVO E FEDERATIVO DELLO


STATO + CAPITOLO 13 DELLA SUBORDINAZIONE DEI POTERI DELLO STATO

Il potere legislativo è quello che ha diritto di indicare come la forza dello stato debba
essere impiega per la conservazione della comunità e dei membri di essa.
• Il potere legislativo non deve essere perennemente in carica e non deve essere
costituito sempre dalle stesse persone + non è necessario sia sempre in carica + il
potere supremo ( a cui ogni altra forma di potere è subordinata )+ limitato dai propri fini
(decisione della società)
• il potere esecutivo che garantisce ‚entro le mura della città e nei rapporti tra cittadini
una sfera di tutela al singolo, deve essere continuo separato dal legislativo + il potere di
convocare il legislativo non conferisce all'esecutivo una superiorità su di esso
• il potere federativo che garantisce la sicurezza della società all'estero
se il potere esecutivo sfrutta le norme per impedire un cambiamento del potere
legislativo e delle norme della comunità, allora si entrerebbe in uno stato di guerra : il
legislativo deve fare tutto cio che può per non essere ostacolato
Salus populi suprema lex è senza dubbio una norma così giusta e fondamentale che chi
la segue con sincerità non può cadere in errori pericolosi.
• 'usurpazione del governo è dovuta alla tendenza di questo a ledere o opprimere la Società

CAPITOLO 18 DELLA TIRANNIDE


• La tirannide inizia dove finisce la legge
• non è propria di tutti i monarchismi di coloro che prediligono il bene proprio a quello
comune
• coloro che subiscono le ingiustizie legate alla presenza di una tirannia, hanno il diritto in
virtù della legge di natura di resistere alle ingiustizie
• vi sono 4 motivi per cui queste resistenze non creerebbero disordini 1- se il principe è
ritenuto sacro ( elemento comune a molte società ) non può essere coinvolto nello
"'scoppio' dello stato di guerra , ma ci si può opporre ai suoi funzionari
2- spesso la violenza viene esercitata su mandato del re : il popolo ha il diritto di ribellarsi
dal momento che la sacralità appartiene solo al re
3- quando la figura del potere supremo non è sacra ogni forms di violenza non e
legittima
4- se è una piccola parte della società ad opporsi al potere non creerà danni importanti
se invece è la maggioranza non si può impedire al popolo di resistere alla forza
illegittima dello stato

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