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L'uso popolare della parola cultura in molte società occidentali può riflettere semplicemente il carattere stratificato

di queste società: molti usano questa parola per designare i beni di consumo, e attività come ad esempio
la cucina, l'arte o la musica. Altri usano il termine di "cultura alta" per distinguere quest'ultima da una presunta
"cultura bassa", intendendo con quest'ultima l'insieme dei beni di consumo che non appartengono all'élite
La cultura in senso antropologico consiste in:

 Sistemi di norme e di credenze esplicite, elaborati in modi più o meno formalizzati.


 Costumi e abitudini acquisite da esseri umani per il semplice fatto di vivere in determinate comunità,
comprese quindi le azioni ordinarie della vita quotidiana.
 Artefatti delle attività umane, dalle opere d'arte vere e proprie agli oggetti di uso quotidiano e tutto quanto fa
riferimento alla cultura materiale, al sapere necessario per vivere.
Le caratteristiche che definiscono la cultura nella concezione descrittiva dell'antropologia sono principalmente tre:

 La cultura è appresa e non è riducibile alla dimensione biologica dell'uomo. Ad esempio il colore della pelle
non è un tratto culturale bensì una caratteristica genetica.
 La cultura rappresenta la totalità dell'ambiente sociale e fisico che è opera dell'uomo.
 La cultura è condivisa all'interno di un gruppo o di una società. Essa è distribuita in maniera omogenea
all'interno di tali gruppi o società.
Perché un'azione o un tratto possano essere definiti "culturali" occorre quindi che siano condivisi da un gruppo.
Ciò però non significa che un fenomeno "culturale" debba essere obbligatoriamente condiviso dalla totalità
della popolazione: è necessario lasciare spazio per la normale variabilità individuale.

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