Magistrature e assemblee
I
Le istituzioni dell’età monarchica (753-509 a.C)
• Re: nominato a vita dal senato con ratifica dei comizi curiati (lex
curiata de imperio), accentrava in sé le funzioni politiche (legislative
ed esecutive), militari, giudiziarie, religiose.
Le magistrature
Le magistrature (honores) repubblicane sono caratterizzate tutte da
temporaneità e collegialità, per evitare l’instaurazione di un potere
personale di tipo monarchico; sempre per lo stesso motivo esistevano
anche delle funzioni di controllo e delle procedure di limitazione
all’operato delle cariche più alte.
Le magistrature erano inoltre gratuite, cioè non retribuite, pertanto vi
accedevano di fatto solo le fasce della popolazione che possedevano una
rendita familiare o personale in grado di mantenerli durante l’esercizio
della loro carica.
Le magistrature, di cui alcune originariamente solo patrizie altre solo
plebee, sono organizzate verticalmente nel cursus honorum, che
costituisce l’iter della carriera politica, la quale di norma era preceduta
da quella militare.
Il cursus honorum
1. Questura
2. Edilità
3. Pretura
4. Consolato
5. Censura
QUESTURA
EDILITÀ
Nasce come magistratura plebea nel 493 a.C. per affiancare i tribuni
della plebe. Gli edili plebei erano in origine 2 ed erano eletti dai
concilia plebis; a questi dal 367 a.C. vennero aggiunti altri 2 di origine
patrizia (aediles curules) eletti dai comizi tributi. Dal IV sec. a.C. i 2
edili plebei e i 2 curuli vennero eletti ad anni alterni.
Era di loro competenza la cura urbis e la cura annonae: svolgevano
funzione di polizia urbana, sovrintendevano alla manutenzione delle
strade e degli edifici pubblici, all’organizzazione degli spettacoli,
all’approvvigionamento dei mercati e al controllo dei prezzi.
PRETURA
CONSOLATO
Era la magistratura suprema in campo civile e militare. Dopo la caduta
della monarchia, a partire dalla metà del V sec. e stabilmente a partire
dal 367 a.C, i consoli subentrarono ai pretori nell’esercizio delle
funzioni più alte. Ciascuno dei 2 consoli era dotato dello ius
intercessionis, ma entrambi potevano subire il veto dei tribuni della
plebe. Il loro potere era illimitato al di fuori della città di Roma, ma a
Roma era limitato da quello degli altri organi. Erano eletti dai comizi
centuriati nell’ambito di una lista proposta dagli ex consoli e dal
senato. Oltre all’imperium militare, avevano il potere di convocare i
comizi e formulare proposte di legge. Fino al 312 a.C. nominavano i
senatori.
CENSURA
• ius intercessionis;
• sacrosanctitas;
• ius auxilii ferendi;
• in seguito fu loro riconosciuta la facoltà di convocare il senato.
MAGISTRATURE STRAORDINARIE
La dittatura
Era una magistratura straordinaria ma legittima, con scadenza semestrale,
alla quale si ricorreva in casi di emergenza.
Il dictator veniva nominato da uno dei due consoli su espresso decreto del
senato (senatusconsultum ultimum), per fare fronte a un’emergenza –
normalmente – di carattere politico o militare (rei gerendae causa). Il
dittatore aveva pieni poteri e diventava per i 6 mesi del mandato arbitro
assoluto della città, poiché le funzioni delle altre magistrature erano
temporaneamente sospese.
IL SENATO IN ETÀ REPUBBLICANA
Nella sua fase più antica era un organo solo patrizio ed era composto dai
patres delle gentes; da presto vi vennero ammessi anche plebei, indicati
inizialmente come conscripti. Si tratta di un’assemblea ristretta: il numero
dei senatori, inizialmente 100 (sotto Romolo), passò poi a 300 e a 600 sotto
Silla; fu innalzato a 900 da Cesare, per poi essere riportato definitivamente
a 600 da Augusto.
Mentre in età monarchica i senatori venivano nominati dal re, in età
repubblicana la loro nomina spettò prima ai consoli, e dal IV sec. a.C. ,
invece, ai censori, i quali per motivi di indegnità morale (probri causa)
potevano anche revocarne la nomina. A partire dal IV sec. a.C. invalse
l’uso di ammettere al senato gli ex magistrati dotati dello ius agendi cum
senatu (pretori, censori e consoli). Il senato poteva essere convocato dai
magistrati muniti di imperium, ai quali si aggiunsero successivamente
anche i tribuni della plebe.
• Funzione consultiva;
• Interazione con i comizi (convocazione, ratifica, proposizione delle
mozioni);
• Assegnazione delle province ai magistrati;
• Assegnazione delle dotazioni finanziarie per i comandi militari; •
Fissazione dei tributi;
• Decreto di emissione monetaria;
• Dichiarazione dello stato d’emergenza (senatusconsultum ultimum).
I COMIZI
L’ordinamento centuriato
Le centurie in base alla ripartizione per reddito erano in totale 188, cui
si aggiungevano 5 centurie di capite censi (privi di reddito).
Concilium plebis