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Obiettivo:
Stabilire la temprabilità di un materiale, cioè misurare la capacità di un acciaio,
mediante un trattamento di tempra, ad assumere in profondità una struttura
martensitica (più dura).
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Provino:
La prova Jominy consiste nel raffreddare, mediante un getto d’acqua, un’estremità
di un provino cilindrico, nel nostro caso di materiale 34NiCrMo6.
Il provino deve avere una lunghezza di 100mm e diametro Ø25mm, per poter essere
montato sul forno il provino ad una estremità ha un diametro maggiore di
Ø32mmx3mm. L’apparecchiatura di raffreddamento è formata da un supporto
forato di diametro Ø26,5mm dove poter inserire il provino. Il getto libero dell’ugello
deve arrivare a 65 mm di altezza e quando entra in contatto con la superficie del
provino deve formare una campana di diametro Ø210mm.
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Forno elettrico a muffola:
È in grado di raggiungere temperature dai 1000 ai 1800 gradi Celsius, a seconda
della potenza e dell'efficienza del materiale refrattario con cui è costruita. I campioni
sono solitamente depositati al suo interno mediante pinze, e contenuti in crogioli di
materiale ceramico.
Il provino viene riscaldato nel forno fino ad arrivare ad una temperatura esterna di
850°C e lasciato permanere per 30 minuti in modo tale che la temperatura sia
omogenea tra l’esterno e il cuore del pezzo. A riscaldo ultimato, il provino deve
essere estratto dal forno e inserito nel supporto forato, questa operazione deve
essere effettuata in meno di 5 secondi, dove un getto d’acqua lo colpisce
sull’estremità inferiore. Il pezzo viene lasciato raffreddare per almeno 10 minuti e
l’acqua deve avere una temperatura tra i 5°C e i 30°C.
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Prova di durezza:
Per la prova di durezza Rockwell (HRC) del provino Jominy, due superfici di prova
vengono ruotate di 180° e rettificate in senso longitudinale a una profondità di circa
0,4-0,5 mm.
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Distanza (mm) HRC 1° HRC 2°
2 56,0 56,3
4 55,6 55,5
6 55,3 54,3
8 54,9 53,9
10 54,1 52,0
15 51,0 48,8
20 47,8 42,7
25 42,6 42,3
30 37,4 37,4
35 36,7 34,3
40 34,7 33,9
45 33,8 33,8
50 34,9 33,2
50
40
30
HRC
20
10
0
0 10 20 30 40 50 60
Distanza (mm)
Conclusioni:
Osservando le misurazioni effettuate sul provino notiamo che la durezza massima si
registra dove il provino si è raffreddato in minor tempo, quindi dove è entrato a
contatto con il getto d’acqua. Nell’estremità più dura troveremo una struttura
martensitica, invece nell’altra estremità abbiamo una struttura più tenera per il fatto
che il raffreddamento è avvenuto con tempi molto ampi.
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