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DETASSAZIONE MADAGLIE OLIMPICHE

PECHINO 2008: CAPEZZONE, GIUSTO DEFISCALIZZARE MEDAGLIE D'ORO

Roma, 13 ago. (Adnkronos) - ''Per definizione che ogni volta che si cancella anche solo uno zero di tasse, si fa una
cosa giusta. Tutte le volte che qualunque Paese abbassa le tasse fa bene. Nel caso dei nostri atleti impegnati nelle
Olimpiadi di Pechino, ancora di piu' perche' sono persone di merito e che rappresentano in modo cosi' prestigioso
il nostro Paese in competizioni sportive di altissimo livello. E' un modo giusto di onorare chi sta rappresentando i
nostri colori con grande successo''. Il portavoce di Forza Italia, Daniele Capezzone, commenta cosi'
all'ADNKRONOS, l'ipotesi di detassare i premi per gli atleti impegnati nelle Olimpiadi di Pechino 2008.

(Rem/Ct/Adnkronos)

13-AGO-08 16:39

PECHINO - Meno tasse sui premi stabiliti dal Coni per i vincitori delle medaglie olimpiche. Lo chiede a
nome di tutti Valentina Vezzali, fresca vincitrice dell'oro nel fioretto femminile, che fa suo l'appello
lanciato in mattinata da Francesco D'Aniello, argento nel tiro a volo double trap. «Noi non siamo come i
calciatori, i nostri guadagni non sono stratosferici: sarebbe giusto detassare i premi per le medaglie
olimpiche, e non versarne la metà», ha detto la campionessa della scherma. «La medaglia olimpica
arriva una volta ogni quattro anni e con lei anche il premio in denaro: io di tasse ne pago tante, non
chiedo privilegi. Ma ai Giochi contribuiamo a fare grande l'Italia, e poi il premio è un riconoscimento
una tantum a quattro anni di lavoro».

D'ANIELLO - Il Coni ha stabilito di premiare con 140 mila euro i vincitori di medaglia d'oro, l'argento
con 75 mila e il bronzo con 50 mila. Per le Paralimpiadi invece i premi sono rispettivamente di 75 mila
euro, 40 mila e 25 mila. «Detassate i premi ai medagliati olimpici, così come fanno in Cina», aveva detto
D'Aniello. «Rivolgo un appello al Parlamento affinché faccia altrettanto, approvando la proposta di
legge presentata circa un mese fa dal presidente della Federazione tiro Luciani Rossi, che è anche un
deputato, di defiscalizzare i premi olimpici del Coni, equiparandoli ai premi di produzione e agli
straordinari. Quando stavo in pedana non pensavo certo ai soldi, ma poi riflettendoci a mente fredda
dico che non è bello ricevere solo il 50% di ciò che ti viene promesso. Noi del tiro, ma vale per tanti altri
sport, non guadagniamo molto. E sarebbe giusto che almeno i premi olimpici per chi vince una
medaglia non venissero tassati».

PETRUCCI: «SONO D'ACCORDO» - La proposta di detassazione vede d'accordo il presidente del Coni,
Gianni Petrucci. «La proposta di Rossi per la detassazione dei premi degli azzurri deve essere portata
avanti. Se il ministro Tremonti è d'accordo...», ha detto Petrucci. «Su questa mia iniziativa vorrei che il
Parlamento si esprimesse in maniera bipartisan», ha spiegato il proponente, l'on Rossi. «Ho visto gli
atleti delusi quando ricevono poco più della metà del premio che spetta loro. Sapere che i compensi
ricevuti per queste medaglie hanno una tassazione, mi è sempre pesato. Questi atleti producono
un'immagine vincente dell'Italia nel mondo ed è giusto che verso di loro ci sia un'attenzione particolare.
L'iniziativa riguarderebbe solo le medaglie conquistate durante i Giochi olimpici e paraolimpici. Si
tratta di un gesto di attenzione per quegli atleti che vincendo con la maglia azzurra diventano
ambasciatori dell'Italia nel mondo. In autunno la proposta di legge potrebbe concludere il suo iter, ma
se verrà approvata chiederò che valga già per le medaglie conquistate a Pechino».

12 agosto 2008
Wed, 13 Aug 2008

Niente tasse sulle medaglie, Il PdL che accoglie appello Vezzali


“Ai Giochi contribuiamo a fare grande l'Italia, e poi il premio è un riconoscimento una tantum a quattro anni di lavoro”

“Sarebbe giusto detassare i premi per le medaglie olimpiche, e non versarne la metà”. Dopo Francesco D’Aniello, medaglia
d'argento nel tiro a volo, la lamentela arriva da Valentina Vezzali, per la terza volta alla medaglia d’oro nel fioretto. "Noi – precisa
la Vezzali - non siamo come i calciatori, i nostri guadagni non sono stratosferici”. Non solo: “La medaglia olimpica – sottolinea -
arriva una volta ogni quattro anni e con lei anche il premio in denaro: io di tasse ne pago tante, non chiedo privilegi. Ma ai Giochi
contribuiamo a fare grande l'Italia, e poi il premio è un riconoscimento una tantum a quattro anni di lavoro”. La richiesta è in realtà
già stata presentata meno di un mese fa (il 23 luglio) alla Camera sotto forma di una proposta di legge dal titolo “Detassazione
delle erogazioni effettuate dal Coni in favore degli atleti vincitori di medaglie durante le Olimpiadi e le Paralimpiadi”. Primo
firmatario, il deputato del Pdl Luciano Rossi. Al momento, la proposta di legge (atto n. 1534) è “da assegnare alle commissioni”.
Un iter che potrebbe concludersi già in autunno. Il testo prevede, all’articolo 1, che “a decorrere dall'anno 2008, le erogazioni in
denaro effettuate dal Coni in favore degli atleti vincitori di medaglie nel corso delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi estive e invernali
non concorrono alla formazione del reddito imponibile”.

A spingere Rossi (ex atleta nella disciplina del Tiro a volo durante gli anni ’70 e presidente della Fitav - Federazione italiana di
Tiro a volo) in questa iniziativa, la necessità di “riconoscere - ha spiegato - gli importanti meriti e i sacrifici dei nostri atleti che, oltre
a un prestigio personale e di squadra, attraverso i loro traguardi danno lustro e onore al paese che rappresentano”. Infatti,
secondo l’esponente del Pdl, “appare contraddittorio sottoporre a tassazione” i premi ricevuti dagli atleti. Nello specifico, spiega
Rossi nel pdl, i premi stabiliti dal Coni ammontano a 140.000 euro per chi si aggiudica la più prestigiosa delle medaglie, l'oro;
75.000 euro per la medaglia d'argento e 50.000 euro per la medaglia di bronzo. Per le Paralimpiadi, l'oro è premiato con 75.000
euro, l'argento con 40.000 euro e il bronzo con 25.000 euro.

Italia chiama Italia

Opinioni:

Valentina Vezzali, medaglia d’oro nel fioretto: «Noi non siamo come i calciatori, i nostri
guadagni non sono stratosferici: sarebbe giusto detassare i premi per le medaglie olimpiche, e non
versarne la metà. La medaglia olimpica arriva una volta ogni quattro anni e con lei anche il premio in
denaro: io di tasse ne pago tante, non chiedo privilegi. Ma ai Giochi contribuiamo a fare grande l'Italia,
e poi il premio è un riconoscimento una tantum a quattro anni di lavoro».

Francesco Daniello, argento nel tiro a volo:«Detassate i premi ai medagliati olimpici, così come fanno in
Cina», aveva detto D'Aniello. «Rivolgo un appello al Parlamento affinché faccia altrettanto, approvando
la proposta di legge presentata circa un mese fa dal presidente della Federazione tiro Luciani Rossi, che
è anche un deputato, di defiscalizzare i premi olimpici del Coni, equiparandoli ai premi di produzione e
agli straordinari. Quando stavo in pedana non pensavo certo ai soldi, ma poi riflettendoci a mente
fredda dico che non è bello ricevere solo il 50% di ciò che ti viene promesso. Noi del tiro, ma vale per
tanti altri sport, non guadagniamo molto. E sarebbe giusto che almeno i premi olimpici per chi vince
una medaglia non venissero tassati».

Gianni Petrucci, presidente del CONI: «Sono d’accordo. La proposta di Rossi per la detassazione dei
premi degli azzurri deve essere portata avanti. Se il ministro Tremonti è d'accordo...», ha detto Petrucci.
«Su questa mia iniziativa vorrei che il Parlamento si esprimesse in maniera bipartisan», ha spiegato il
proponente, l'on Rossi. «Ho visto gli atleti delusi quando ricevono poco più della metà del premio che
spetta loro. Sapere che i compensi ricevuti per queste medaglie hanno una tassazione, mi è sempre
pesato. Questi atleti producono un'immagine vincente dell'Italia nel mondo ed è giusto che verso di loro
ci sia un'attenzione particolare. L'iniziativa riguarderebbe solo le medaglie conquistate durante i Giochi
olimpici e paraolimpici. Si tratta di un gesto di attenzione per quegli atleti che vincendo con la maglia
azzurra diventano ambasciatori dell'Italia nel mondo. In autunno la proposta di legge potrebbe
concludere il suo iter, ma se verrà approvata chiederò che valga già per le medaglie conquistate a
Pechino».

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