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FERMENTAZIONE LATTICA
Nella fermentazione lattica il piruvato rigenera
il NAD perché reagisce con il NADH. L’acido
lattico è il prodotto di riduzione del piruvato.
LATTATO
DEIDROGENASI
L’enzima che fa questa reazione si chiama lattatodeidrogenasi.
La fermentazione lattica la fanno alcuni batteri:
lactobacillus che producono l’acido lattico;
le cellule muscolari in momenti di particolare sforzo muscolare non arriva la
quantità d’ossigeno sufficiente a sostenere lo sforzo e quindi la cellula
muscolare salta la parte finale del metabolismo e fa la fermentazione, che
assume anche un significato fisiologico, in quanto l’acido lattico viene
percepito come una sostanza che provoca dolore e quindi induce il muscolo a
interrompere lo sforzo.
L’acido lattico nel caso dei batteri viene riversato all’esterno. Nel caso degli
eucarioti (cellule muscolari) viene convogliato al fegato, dove la
lattatoidrogenasi funziona al contrario poiché rigenera il piruvato a partire
dall’acido lattico.
Alcool
deidrogenasi
Il fastidio dell’alcol è dovuto al fatto che nel nostro organismo l’alcol viene
ossidato ad aldeide, cioè si fa la reazione inversa.
Il rhum dallo zucchero di canna
Il vino dallo zucchero d’uva
La birra e il whisky dal malto d’orzo Il sakè dal
riso.
Il lievito di birra viene usato anche per fare il pane, perché nella panificazione è
desiderata solo la CO2 che serve a dare la consistenza soffice al prodotto finale
della panificazione e quindi la fase di lievitazione si occupa di questo, poi la
CO2 si allontana nella fase di cottura. La matrice, grazie alle caratteristiche
specifiche dell’amido e del glutine (proteina contenuta nei prodotti farinacei),
mantiene la forma gonfiata che le ha dato la CO2 e quindi l’aspetto soffice.
Gli organi che non possono fare la respirazione cellulare sono i semi, poiché
sono ricoperti da una cuticola e quindi non scambiano l’ossigeno con l’esterno,
quindi vivono con la fermentazione.
Inoltre ci sono alcune radici immerse nell’acqua che non hanno un apporto di
ossigeno che consente di fare la respirazione cellulare e quindi anche queste
fanno la fermentazione.
FERMENTAZIONE BUTIRRICA
Produce l’acido butirrico, che ha 4 atomi di carbonio ed è uno dei più piccoli
acidi grassi.
Non è il piruvato ad essere utilizzato come substrato per rigenerare il NAD, ma
viene utilizzato l’acetilcoenzimaA, quindi in questo organismi funge anche
l’enzima piruvatodeidrogenasi, cioè quel complesso enzimatico che serviva a
trasformare l’acido piruvico in acetilcoenzimaA.
Nella fermentazione butirrica si forma l’acetilcoenzimaA che reagisce con
un’altra unità di acetilcoenzimaA.
Questa reazione è il prototipo di quello che succede quando
l’acetilcoenzimaA forma gli acidi grassi.
In questa determinata reazione si forma una molecola a 4 atomi di carbonio che
viene ridotta dall’NADH, si riesce a rigenerare anche il FAD dal FADH2 e quindi
alla fine si forma l’acido butirrico.
Gli scambi di CO2 e ossigeno avvengono negli stomi, che sono aperture
delle foglie che consentono gli scambi gassosi.
Nella foglia c’è un tessuto specializzato per fare la fotosintesi che si chiama
mesofillo, fatto da cellule piene di cloroplasti.
Il mesofillo si divide in due parti:
-mesofillo a palizzata, più vicina alla parte esterna della foglia ed è fatta con
cellule che sono messe in maniera regolare
-mesofillo spugnoso, con cellule messe in maniera disordinata.
L’acqua arriva alla foglia dai vasi, che la trasportano dove deve avvenire la
fotosintesi.
CO + NADPH C H O
2 6 12 6 + NADP+
Partendo dalla CO2 per arrivare al glucosio serve un riducente, cioè l’NADPH
prodotto nella fase luminosa.
La CO2, arrivata dagli stomi, reagisce con il NADPH e in una reazione si
produce glucosio e NADP.
Questa reazione è endotermica, perché è l’inverso della glicolisi + il ciclo di
Krebs, che sono reazioni esotermiche.
Questa reazione da dove prende l’energia in mancanza di luce? Nel corso
della prima reazione si produce anche ATP, anche se è endotermica. La
radiazione elettromagnetica assorbita nel primo passaggio non è solo quella
che serve per fare lo stacco da reagenti a prodotti, ma ne viene assorbita una
quantità maggiore per convertirla in ATP, che serve per far avvenire la fase
buia.
I prodotti della fase luminosa che servono per la fase al buio sono l’NADPH e
l’ATP.
Come si sintetizza l’ATP?
Attraverso la fosforilazione ossidativa, cioè nei cloroplasti si trova una F0 F1
ATPasi che fa l’ATP come nei mitocondri, quindi anche nei cloroplasti si deve
creare un gradiente protonico, perché l’F0 F1 ATPasi funziona con i gradienti
protonici.
Ci sono delle pompe protoniche che utilizzano l’energia di una reazione redox
per sputare ioni H+ da un lato.
FASE LUMINOSA
MECCANISMO:
la clorofilla assorbe nel rosso, se non perdesse niente nel corso del
trasferimento arrivata al centro di reazione trasferirebbe esattamente la
radiazione del rosso;
il carotenoide assorbe nel giallo, se non perdesse niente arriverebbe al
centro di reazione e trasferirebbe il giallo che è diverso dal rosso, quindi il
centro di reazione quale assorbe?
Dato che è uno o sarebbe capace di assorbire il rosso o il giallo. Allora
questa perdita di energia è strategica, così tutte le energie assorbite
vengono focalizzate sulla stessa molecola.
Citocromo b6f
E’ un
Fotosistema I