Limiti ex art. 2435-bis, c.c. Totale attivo Ricavi delle vendite Dipendenti
4.400.000,00 8.800.000,00 50
Limiti ex art. 2435-ter, c.c. Totale attivo Ricavi delle vendite Dipendenti
175.000,00 350.000,00 5
Obblighi in materia di bilancio in relazione al tipo di società 7
Novità!
Ordinaria Si Si Si Si Si
No, se alcune
Si, ma con Si, ma con informazioni sono
Minore Si, in formato ridotto No
semplificazioni semplificazioni rese in nota
integrativa
No, se alcune No, se alcune
Si, ma con Si, ma con informazioni sono informazioni sono
Micro impresa No
semplificazioni semplificazioni rese in calce allo rese in calce allo
Stato patrimoniale stato patrimoniale
Il nuovo art. 2425-ter c.c., impone ora la redazione del rendiconto finanziario
«Dal rendiconto finanziario risultano, per l'esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello
precedente, l'ammontare e la composizione delle disponibilità liquide, all'inizio e alla fine
dell'esercizio, ed i flussi finanziari dell'esercizio derivanti dall'attività operativa, da quella di
investimento, da quella di finanziamento, ivi comprese, con autonoma indicazione, le operazioni
con i soci».
Osservazioni:
• Il suggerimento, da sempre contenuto nei principi contabili (PCN 12, OIC 12, OIC 10), ora diviene un obbligo;
• La forma del rendiconto è quella prevista dall’OIC 10 che, a sua volta, ricalca quella dello Ias 7;
• L’obbligo ricade, tuttavia, soltanto sulle società di maggiori dimensioni
Novità in merito agli schemi di bilancio 9
Modifiche allo schema di Stato patrimoniale (Ordinario)
Azioni proprie Sono portate a diminuzione del patrimonio netto e non più iscritte nell’attivo patrimoniale
Costi di ricerca, sviluppo Le parole “pubblicità e ricerca” sono eliminate dalla voce B.I.3.
e pubblicità
Società sotto comune Vengono introdotte specifiche voci per i crediti e i debiti verso imprese sottoposte al controllo delle
controllo controllanti
Derivati Sono aggiunte specifiche voci per i derivati attivi (compresi sia tra le immobilizzazioni, sia nel
circolante) e per i derivati passivi (compresi tra i fondi per rischi ed oneri)
Riserva di copertura Viene introdotta una voce specifica nelle poste del patrimonio netto per accogliere la riserva per la
copertura del rischio di variazione dei flussi finanziari futuri
Conti d’ordine La voce viene eliminata e le informazioni sugli impegni e i rischi dovranno essere commentati
analiticamente nelle note al bilancio
Aggi e disaggi di Queste voci sono eliminate perché è introdotto il metodo del costo ammortizzato per la
emissione rappresentazione contabile dei prestiti obbligazionari
Patrimonio netto • È aggiunta la voce «Riserva per la copertura dei flussi finanziari attesi»
• È aggiunta la voce «Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio»
Per azioni proprie si intendono investimenti che una società per azioni effettua nei titoli azionari da essa stessa emessi.
Le società emittenti che acquistavano azioni proprie ai • Si iscriveva «una riserva indisponibile pari all’importo delle azioni
sensi dell’art 2357 c.c. le rilevavano, al loro prezzo proprie iscritte all’attivo del bilancio…finché le azioni non siano
trasferite o annullate» (Art. 2357-ter comma 3 c.c.)
d’acquisto, nell’attivo patrimoniale e, a bilanciamento di
questa iscrizione, iscrivevano nel passivo una riserva • La successiva rivendita delle azioni in portafoglio dava luogo a
(riserva «azioni proprie») di pari entità, nella quale componenti da iscrivere a conto economico (mentre
affluivano risorse prelevate dalle voci «utili non l’annullamento aveva riflessi soltanto a livello di P.N.)
distribuiti» o altre riserve disponibili, utilizzate al fine di
acquisire le azioni proprie.
Esempio
L’assemblea straordinaria della società Alfa S.p.A. in data 10/07 ha deliberato l’acquisto di n.120 azioni proprie dal valore unitario di 10,00 euro, in
esecuzione della delibera le azioni vengono acquistate a mezzo banca. Essendo rispettati i vincoli legislativi previsti dall’art 2357 c.c. l’operazione di
acquisto è valida.
Esempio
L’assemblea straordinaria della società Alfa S.p.A. in data 10/07 ha deliberato l’acquisto di n.120 azioni proprie dal valore unitario di 10,00, in esecuzione della
delibera le azioni vengono acquistate a mezzo banca. Essendo rispettati i vincoli legislativi previsti dall’art 2357 c.c. l’operazione di acquisto è valida.
Situazione patrimoniale ante acquisto azioni proprie
Attivo Passivo
altri beni 1800 capitale 1500
banca 1200 riserva legale 300
riserva straordinaria 1200
totale 3000 totale 3000
situazione patrimoniale post acquisto azioni proprie scritture contabili al 10/07
Attivo Passivo Riserva negativa azioni proprie a Banca 1200
altri beni 1800 capitale 1500
riserva legale 300
riserva straordinaria 1200
riserva negativa azioni proprie -1200
totale 1800 totale 1800
Approfondimento sui costi di ricerca e sviluppo (OIC 24) Pag. 12
100%
B
C D E F
30% 30%
C4 D3
Per la Società B le imprese sottoposte al controllo Per la Società C4 non esistono imprese Per la Società D1 le imprese sottoposte al
della controllante sono: C, C1, C2, C3 (C4 no in sottoposte al controllo della controllante in controllo della controllante sono: B, C, C1, C2, C3
quanto è società «collegata» di C), D, D1, D2 (D3 quanto C4 è soltanto una partecipazione di (C4 no in quanto è società «collegata» di C), D, D2
no in quanto è società «collegata» di D), E, E1, E2, collegamento (non esistono quindi sue (D3 no in quanto è società «collegata» di D), D2
F, F1 (F2 no in quanto è un investimento minore controllanti, a meno che A non abbia su C4 (D no in quanto è sua controllante; D3 non perché
di F) un’influenza dominante per effetto di fattori società collegata di D ), E, E1, E2, F, F1 (F2 no in
diversi dal possesso di una partecipazione di quanto è un investimento minore di F)
controllo)
Segue 14
Proventi e oneri Sono introdotte alcune specifiche voci nella Sezione C per i proventi/oneri che derivano dai rapporti con
finanziari imprese sottoposte al controllo delle controllanti
Proventi e oneri da Sono introdotte nella Sezione D delle specifiche voci per gli oneri/proventi derivanti dalle variazioni di fair
derivati value dei derivati (che non sono trattati come operazioni di copertura di flussi finanziari futuri o di operazioni
programmate).
Sezione D, rettifiche di Viene sostituita dalla «Classe D, Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie»
valore di attività
finanziarie
Oneri e proventi La Classe E, Partite straordinarie è eliminata dallo schema e dunque non sono ammesse nel conto economico
straordinari le voci straordinarie (in nota integrativa, tuttavia, si dovrà dare evidenza «dell’importo e della natura dei singoli
elementi di ricavo o di costo di entità o incidenza eccezionali»)
◼ Sono ora richieste specifiche informazioni per il fair value dei derivati;
◼ Sono ora richieste specifiche informazioni per gli impegni, i rischi e le passività potenziali;
◼ Le informazioni della Nota integrativa devono essere presentate secondo l’ordine delle voci indicate nello
Stato patrimoniale e nel Conto economico;
◼ Gli eventi successivi alla chiusura del bilancio andranno segnalati in Nota integrativa e non più nella relazione
sulla gestione;
◼ Dovranno essere fornite maggiori informazioni circa il nome e la sede legale dell’impresa che redige il
bilancio consolidato;
◼ Dovrà essere indicata la proposta di destinazione dell’utile;
◼ Dovranno essere fornite informazioni che possono influenzare l’importo, le scadenze e la certezza dei flussi
finanziari futuri;
◼ Nella Nota integrativa deve essere inserita una tabella che indichi i movimenti della riserva di fair value
avvenuti nell’esercizio.
Novità in tema di principi di redazione: Il principio della «rilevanza» 16
❑ Finalità
❑ Esempi di applicazione del principio già esistenti (valutazione a valori costanti di attrezzature e rimanenze –
art. 2426, c. 1, n. 12, c.c.; aliquota 50% nel primo esercizio – OIC 16)
Elementi su cui ❑ Riproposizione con qualche aggiunta (costo ammortizzato e attualizzazione – OIC 15/2016; OIC 19/2016)
riflettere ❑ Criticità
▪ Mancata definizione di irrilevanza sul piano quantitativo
▪ Definizione collegata al concetto di destinatari/utilizzatori del bilancio: soluzione adottata dall’OIC
❑ Materialità/significatività nella revisione legale dei conti: la stessa questione da un diverso angolo visuale
Novità in tema di principi di redazione: Il principio della «prevalenza della sostanza sulla forma» 17
Costi di ricerca I «costi di ricerca e sviluppo» sono ora capitalizzabili limitatamente ai «costi di sviluppo» (tenuto conto però delle precisazioni
(2426, c. 1, n. 5) contenute nell’OIC 24 del dicembre 2016)
Costi di sviluppo I «costi di sviluppo» si ammortizzano in funzione della loro vita utile. Nei rari casi in cui la vita utile non è stimabile, allora tali
(2426, c. 1, n. 5) oneri sono ammortizzati in un periodo di cinque anni
Avviamento L’avviamento si ammortizza in funzione della sua vita utile. Nei rari casi in cui la vita utile non è stimabile, allora l’avviamento si
(2426, c. 1, n. 6) ammortizza in un periodo di dieci anni. In caso di ripresa di valore successiva a una svalutazione, il valore dell’avviamento
svalutato non può essere ripristinato.
Partecipazioni valutate con il Nel caso di prima iscrizione del valore di una partecipazione valutata con il metodo del patrimonio netto, il valore della
metodo del p.n. corrispondente frazione del patrimonio della partecipata può essere assunto avendo riguardo alla data di acquisizione o alla
(2426, c. 1, n. 4) data dell’ultimo bilancio della controllata o collegata.
Titoli di debito immobilizzati, I titoli di debito immobilizzati, i crediti e i debiti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del costo ammortizzato, tenendo
crediti e debiti conto del fattore temporale e, per quanto riguarda i crediti, del valore di presumibile realizzo (la portata di questa nuova
(2426, c. 1, n. 1 e 8) norma rispetto ai crediti e ai debiti è stata mitigata dall’interpretazione data dall’OIC contenuta nei nuovo OIC 15 e OIC 19).
(Criterio di valutazione non obbligatorio per imprese minori e micro-imprese)
Segue 19
Strumenti finanziari Il fair value, riconosciuto ora quale criterio di valutazione dall’art. 2426 c.c., ancorché confinato alla valutazione dei soli
derivati – fair value strumenti finanziari derivati (continua a essere vietata la misurazione della altre attività e passività al fair value)
(2426, c. 1, n. 11-bis, c. 2)
Sono iscritti al loro fair value, anche se incorporati in altri strumenti finanziari (L’art. 2426 c.c. rimanda agli IFRS per la
definizione di «strumento finanziario», di «attività finanziaria» e «passività finanziaria», di «strumento finanziario derivato», di
«costo ammortizzato», di «fair value», di «attività monetaria» e «passività monetaria», «parte correlata» e «modello e tecnica
di valutazione generalmente accettato»)
N.B.: le norme in tema di
derivati non si applicano
❑ Derivati speculativi: variazioni di fair value imputate a conto economico (con indisponibilità degli utili che ne derivano)
alle micro-imprese
❑ Derivati di copertura rischio di fair value: gli elementi oggetto di copertura dei rischi sulle variazioni dei tassi di interesse,
tassi di cambio, rischio prezzi e rischio di credito sono valutati simmetricamente allo strumento derivato di copertura; a
fronte di variazioni nel fair value dello strumento di copertura, si avranno simmetriche variazioni, sempre nello stato
patrimoniale, del fair value dell’elemento coperto, in aggiunta, le variazioni di fair value dello strumento di copertura sono
rilevate nella Sezione D del C.E.;
❑ Derivati di copertura rischio di cash flows: se lo strumento derivato copre il rischio di variazione dei flussi finanziari attesi
o di un’operazione programmata, la variazione di fair value è imputata a una riserva di patrimonio netto. Questa riserva è
“stornata” a conto economico nella misura e nei tempi corrispondenti al verificarsi dei flussi di cassa dello strumento
coperto.
Immob. a valori costanti ❑ È stato abrogato il criterio di valutazione costante per le attrezzature industriali e commerciali costantemente rinnovate e
(2426, c. 1, n. 12) per le rimanenze
Principali regole di contabilizzazione dei derivati Pag. 20
1. La contropartita della valutazione a fair value dello strumento derivato è il conto economico, tranne in alcuni
Derivato speculativo
casi particolari nei quali il derivato è utilizzato ai fini di copertura.
2. Nel caso di copertura del fair value di una attività, di una passività o di un impegno irrevocabile (fair value
hedge):
▪ l’elemento coperto (iscritto nelle attività o passività) è valutato al fair value e la contropartita è
Derivato di copertura del rappresentata dalla voce D.18 o D.19 del conto economico;
fair value di un’attività, una ▪ Il derivato usato per copertura è valutato anch’esso al suo fair value e la contropartita è rappresentata
passività o un impegno
irrevocabile dalla voce D.18 o D.19 del conto economico;
▪ nel caso in cui la variazione di fair value dell’elemento coperto sia superiore alla variazione di segno
opposto dello strumento di copertura (inefficacia della relazione di copertura), la differenza è imputata a
conto economico nelle voci che normalmente accolgono le variazioni di valore dell’elemento coperto.
3. Nel caso di copertura di flussi finanziari associati a una attività, a una passività o a una operazione
programmata altamente probabile (cash flow hedge):
Derivato di copertura di • le variazioni del fair value dello strumento di copertura che uguagliano le variazioni di fair value
flussi finanziari attesi da dell’elemento coperto (parte efficace della relazione di copertura) sono imputate a riserva;
un’attività, una passività o • le variazioni del fair value dello strumento di copertura che eccedono la variazione di fair value
un’operazione programmata
dell’elemento coperto sono imputate alle voci D.18 o D.19;
altamente probabile
• la riserva, può assumere segno positivo o negativo e viene fatta confluire a conto economico (cd.
Recycling) quando e nella misura in cui si manifesteranno i flussi finanziari del sottostante, confluendo
nelle stesse voci normalmente utilizzate per l’elemento coperto
Approfondimento sui concetti di «costo ammortizzato» e «fattore temporale»
Organismo Italiano di Contabilità, OIC 15 – Crediti, dicembre 2016
La cornice normativa (e tecnica) di riferimento Pag. 22
Le immobilizzazioni rappresentate da titoli sono rilevate in bilancio con il criterio del costo
Art. 2426, n. 1, c.c. ammortizzato, ove applicabile
Art. 2426, n. 7, c.c. Il disaggio e l'aggio su prestiti sono rilevati secondo il criterio stabilito dal numero 8)
I crediti e i debiti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del costo ammortizzato, tenendo
Art. 2426, n. 8, c.c. conto del fattore temporale e, per quanto riguarda i crediti, del valore di presumibile realizzo
Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata, in deroga a quanto disposto dall'articolo
2426, hanno la facoltà di iscrivere i titoli al costo di acquisto, i crediti al valore di presumibile realizzo
Art. 2435-bis c.c. e i debiti al valore nominale [la stessa norma è applicabile alle micro imprese]
Il criterio del costo ammortizzato può non essere applicato ai crediti se gli effetti sono irrilevanti
rispetto al valore determinato in base ai paragrafi 46-48. generalmente gli effetti sono irrilevanti se i
OIC 15, par. 33 crediti sono a breve termine (ossia con scadenza inferiore a 12 mesi)
Il criterio del costo ammortizzato può non essere applicato ai debiti se gli effetti sono irrilevanti
rispetto al valore determinato in base ai paragrafi 54-57. generalmente gli effetti sono irrilevanti se i
OIC 19, par. 42 debiti sono a breve termine (ossia con scadenza inferiore a 12 mesi)
Il criterio del costo ammortizzato può non essere applicato ai titoli di debito se gli effetti sono
irrilevanti rispetto al valore determinato in base alle regole previste per le società che redigono il
OIC 20, par. 39 bilancio in forma abbreviata ai sensi dell’art. 2435-bis
La valutazione iniziale dei crediti Pag. 23
1
Impresa minore o micro
impresa?
no si
2 no
Credito con scadenza >12 mesi
si
3 Interessi non previsti o no
significativamente diversi da No attualizzazione
quelli di mercato
si no
4 5
L’attualizzazione produce Il costo ammortizzato produce no
effetti non irrilevanti? effetti non irrilevanti?
si si
Definizione È il criterio per effetto del quale il valore di iscrizione Principali fasi
di uno strumento finanziario (titoli obbligazionari o
crediti/debiti) è (i) pari al valore iniziale dello
strumento, (ii) al netto di eventuali rimborsi di 1 Determinazione del valore di iniziale
capitale, (iii) aumentato o diminuito iscrizione del credito, debito o titolo e
dell’ammortamento di ogni differenza tra il valore contestale determinazione dei costi di
iniziale e il valore a scadenza determinato in base al transazione (spese di istruttoria, oneri di
t.i.e. o t.i.r., (iv) dedotte eventuali perdite di valore. perizia, commissioni, spese legali, ecc.)
• Il valore iniziale e quelli di successiva iscrizione non sono influenzati dalle variazioni di fair value;
• Il valore iniziale può essere quello di prima iscrizione dello strumento finanziario, nel caso del bilancio
Valore iniziale relativo all’esercizio di acquisizione, oppure, il precedente valore di bilancio, nel caso di bilanci successivi a
quello di acquisizione.
• Lo strumento finanziario può prevedere il rimborso (a) in un’unica soluzione alla scadenza oppure (b) con il
Rimborsi di capitale pagamento di quote capitale durante la vita dello strumento stesso;
• Di ciò terra conto anche il criterio del costo ammortizzato.
• L’acquisto di uno strumento finanziario sotto la pari determina un provento che si aggiunge agli interessi per
l’acquirente, il contrario accade nel caso di acquisto sopra la pari; sicché l’interesse «effettivo» è diverso
Ammortamento della
dall’interesse nominale; gli interessi attivi e passivi devono essere imputati in base all’interesse effettivo e
differenza tra valore
non in base all’interesse nominale;
iniziale e valore a
• Il t.i.e. (o t.i.r.) è quello che, attualizzando i flussi di cassa derivanti dallo strumento finanziario li rende
scadenza in base al
uguali al valore di iscrizione iniziale;
«tasso di interesse
• Il t.i.e. tiene conto di tutti gli oneri, costi di transazione, premi e sconti, non varia però durante la vita dello
effettivo»
strumento finanziario, salvo il caso di strumento a tasso variabile;
• Il criterio del t.ie. consente, quindi, di imputare la differenza tra il valore iniziale e finale dello strumento,
rilevando oneri/proventi effettivi;
• Gli oneri/proventi effettivi sono diversi da quelli nominali, occorre quindi aggiungere/togliere
Eventuali perdite di
proventi/oneri finanziari in modo da adeguare i nominali agli effettivi; questo aggiustamento trova
valore
contropartita nell’adeguamento di valore dello strumento finanziario nello stato patrimoniale.
Valore di iscrizione in
bilancio • Nel caso di applicazione del costo ammortizzato alle attività, si deve tener conto anche di eventuali perdite
(o «costo di valore dovute, in primo luogo, al deterioramento del merito creditizio del debitore
ammortizzato»)
La valutazione successiva dei crediti Pag. 26
✓ Alla chiusura degli esercizi successivi il credito è valutato secondo le regole del costo ammortizzato
✓ Se, successivamente alla rilevazione iniziale, la società rivede le proprie stime di flussi finanziari futuri (ad esempio
per rimborsi anticipati) il valore contabile del credito deve essere rettificato;
✓ Il tasso di interesse effettivo determinato in sede di rilevazione inziale non è successivamente ricalcolato ed è
applicato fino all’estinzione del credito, salvo il punto successivo;
✓ Quando il tasso di interesse nominale contrattuale è variabile e parametrato ai tassi di mercato, i flussi finanziari
futuri sono rideterminati periodicamente per riflettere le variazioni dei tassi di interesse di mercato e il tasso di
interesse effettivo è ricalcolato con decorrenza dalla data in cui gli interessi sono stati rilevati in base al contratto.
✓ Qualora, ricorrendone i presupposti, i crediti non sono valutati al costo ammortizzato, la valutazione successiva del
credito è effettuata al valore nominale, più gli interessi calcolati al tasso di interesse nominale, dedotti gli incassi
ricevuti per capitale e interessi e al netto delle svalutazioni stimate e delle perdite su crediti rilevate per adeguare il
valore nominale a quello di presumibile realizzo
✓ I crediti, valutati o meno con il criterio del costo ammortizzato, devono essere iscritti al netto del fondo svalutazione
crediti. Un credito deve essere svalutato nell’esercizio in cui si ritiene probabile che abbia perso valore. Al fine di
stimare il fondo svalutazione crediti una società deve valutare se sussistano degli indicatori che facciano ritenere
probabile che un credito abbia perso valore (OIC 15, par. 59-70).
Esempio di costo ammortizzato: applicazione di commissioni up-front 27
La società Delta S.p.a. ha acquistato un titolo obbligazionario quotato a tasso fisso. Il titolo è valutato con il criterio del costo ammortizzato. Le
caratteristiche dell’investimento sono le seguenti:
❑ data di acquisto: 01/01/2017
❑ prezzo di acquisto (al netto dei costi di transazione): euro 1.000,00
❑ valore nominale = valore di rimborso: euro 1.000,00;
❑ Vita residua in anni: 5;
❑ Cedole annuali posticipate pagate il 31/12 di ogni anno: tasso nominale 6% (importo cedola =6%x1.000=60).
Si sviluppino le seguenti due diverse ipotesi: (a) costi di transazione sostenuti = zero; (b) costi di transazione = 100. Si eseguano, nell’ipotesi (b), le
scritture contabili
Calcolo del t.i.e. nell’ipotesi (a) [TASSO(periodi; pagamenti; valore attuale; valore futuro; ipotesi)]
TASSO(5;60;-1.000;1.000;0) = 6%
Calcolo delle differenze tra interessi effettivi e nominali e determinazione valore di bilancio
Differenze da
Valore iniziale Proventi Proventi Valore finale
rilevare a
Stato finanziari al finanziari al Stato
Bilancio al conto
Patrimoniale t.i.e. t.i.n. Patrimoniale
economico
(a) (b=ax3,77%) (c) (e=a+d)
(d=b-c)
31/12/2017 1.100,00 41,45 60,00 - 18,55 1.081,45
31/12/2018 1.081,45 40,75 60,00 - 19,25 1.062,20
31/12/2019 1.062,20 40,03 60,00 - 19,97 1.042,23
31/12/2020 1.042,23 39,27 60,00 - 20,73 1.021,50
31/12/2021 1.021,50 38,50 60,00 - 21,50 1.000,00
Totali - 200,00 300,00 -100,00 -
Segue 30
Scritture contabili
Titoli 1.081,45 ……
Proventi finanziari 41,45
……
Titoli
1.100,00 18,55
19,25
19,97
20,73
21,50
1.000,00
La società Delta S.p.a. ha acquistato un titolo obbligazionario quotato a tasso fisso. Il titolo è valutato con il criterio del costo ammortizzato. Le
caratteristiche dell’investimento sono le seguenti:
❑ data di acquisto: 01/01/2017
❑ prezzo di acquisto: euro 1.000,00
❑ valore nominale = valore di rimborso: euro 1.250,00;
❑ Vita residua in anni: 5;
❑ Cedole annuali posticipate pagate il 31/12 di ogni anno: tasso nominale 4,72% (importo cedola =4,72%x1.250=59).
Verifica
Calcolo delle differenze tra interessi effettivi e nominali e determinazione valore di bilancio
Proventi finanziari al Proventi finanziari al Differenze da Valore finale Stato
Valore iniziale Stato
Bilancio al t.i.e. t.i.n. rilevare a conto Patrimoniale
Patrimoniale (a)
(b=ax10%) (c) economico (d=b-c) (e=a+d)
31/12/2017 1.000 100 59 41 1.041
31/12/2018 1.041 104 59 45 1.086
31/12/2019 1.086 109 59 50 1.136
31/12/2020 1.136 113 59 54 1.190
31/12/2021 1.190 119 59 60 1.250
Totali - 545 295 250 -
Scritture contabili
Titoli 1.041
31/12/2017 Banca a Interessi nominali su titoli 59,00
Titoli
1.000
41
45
50
54
60
1.250
= Interessi nominali complessivi + (Valore di rimborso del titolo – = differenza, positiva o negativa, tra il costo il costo di acquisto
Costo di acquisto comprensivo di oneri accessori) (comprensivo di oneri accessori) e il valore di rimborso del titolo