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Relazione di tecnología mecánica

Analisi metalografica
Obbiettivo: Le analisi metallografiche servono per comprendere le
caratteristiche chimiche, fisiche, meccaniche e tecnologiche dei materiali metallici,
per valutare l’influenza delle condizioni di esercizio sul comportamento dei materiali,
per controllare la corrispondenza di un materiale alle specifiche richieste e per
riconoscere eventuali anomalie ed individuarne le cause.
La metallografia è la scienza che si propone di osservare la struttura interna di un
materiale, studiandone la morfologia cristallina; le informazioni ottenute dall’analisi
metallografica permettono di verificare e controllare lo stato del materiale.

Descrizione dell’apparecchiatura:
 Acciaio c40, c10
 Troncatrice
 Macchina inglobatrice
 Resina di diversi colori
 Panni metalografici
 Macchina lappatrice
 Macchina levigatrice
 Dischi di carta vetrata di diversa rugosità
 Pasta adiamantata
 Acido nital al 1%/2%/3%
 Microscopio elettronico
 Televisione(per contenere il microscopio)

Procedimento :
1. Troncatura
Consite nel prelevamento del campione dal materiale da esaminare. Si
possono utilizzare appositi macchine troncatrici a dischi abrasivi, o un
seghetto a mano o, nel caso di materiali molto duri e fragili come gli acciai
temprati e le ghisa, un semplice martello.
Durante il prelievo, per evitare riscaldamenti e deformazioni che possono
provocare variazioni strutturali, è bene fare uso di liquido refrigerante.
2. Inglobamento
Consite nel porre, a caldo o a freddo, eventuali campioni dalle dimensioni
molto piccole in un blocco di Resina, in pratica si mette il campione dentro
della inglobatrice e poi si aggiunge la tesina poi si chiude la macchina e si
avvia il riscaldamento della Resina, dopo un paio di minuti si tira fuori il pezzo
3. Smerigliatura
Ha lo scopo di eliminare le irregolarità, dovute al taglio, presenti sui campioni
da esaminare. In caso di irregolarità notevoli, potrebbe essere preceduta da
una spianatoia effettuata alla mola con lima.
È fatta a secco o a umido mediante successivi passaggi su carta vetrata
sempre più fine. L’apparecchio per la smerigliatura è provvisto di quattro
carte abrasive con grana di 220, 320,400,600, aventi rispettivamente le
dimensioni dei grani di 75,35,25,15.
La fase di smerigliatura comincia dalla carta 220, proseguendo via via con le
altre a grana più fine , ruotando di volta in volta il campione di 90⁰, badando
sempre che siano scomparse le rigate prodotte nei passaggi precedenti.
L’acqua corrente sulle carte ha il compito di allontanare le particelle
asportate.
4. Lucidatura
Ha lo scopo di rendere speculare la superficie del campione. Può essere
eseguita con procedimento meccanico ad elettrolitica.
Prendiamo
Prendiamo i campioni e li montiamo sulla lappatrice la quale
automaticamente lucidara i pezzi.

5. Attaco chimico
L’attacco ha lo scopo di differenziare i diversi costituenti strutturali del
materiale e debe essere effettuato rispettando le Norme UNI 3137 nel caso
dei materiali ferrosi e delle Norme UNI 3250 nel caso di materiali non ferrosi
come le leghe leggere.
Dopo avere scelto il reattivo più adatto a seconda del materiale da
esaminare, se ne lascia cadere una goccia sulla superficie lucidata del
campione. Il reattivo è tenuto sulla superficie per il tempo previsto (per
esempio, nel caso di acciai al carbonio temprati e rivenuti, da 10 secondi a 1
minuto).
Il campione è quindi lavato con acqua, immerso nell’alcool ed asciugato con
una corrente di aria . La superficie del provino risulta corrosa nella zona
attacata dal reattivo.
Dopo avere eventualmente pulito con cotone idrofilo la superficie da
esaminare, il campione è fissato su un apposito vetrino (per esempio
mediante plastilina) ed osservato al microscopio con l’ingrandimento voluto.
Conclusioni
Nella prova abbiamo potuto vedere le differenti strutture granolose dei
materiali.

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