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EDITORIA

L’editoria è un’industria che pubblica e distribuisce i libri. L’editoria elettronica è l’insieme delle
attività editoriali realizzate con l’uso di elaboratori elettronici. Tante operazioni che facciamo online
sono operazioni di edizione e publishing. L’editoria è legata fortemente alla stampa ed è un’attività
commerciale che nasce quando la stampa a caratteri mobili riesce a produrre tante copie più
velocemente e a minor costo. L’editoria digitale è una rivoluzione tecnologica, nel 20º secolo si
introducono nuovi strumenti per pubblicare e distribuire contenuti su larghissima scala. L’editoria
digitale è un processo industriale che usa strumenti informatici per produrre libri tradizionali. Non
cambia niente, solo il metodo di produzione ma alla fine l’oggetto immesso sul mercato è lo stesso.
Epub e mobi sono entrambi formati per i libri digitali, la principale differenza con il PDF è che il PDF
trasmette contenuti in una gabbia decisa da chi ha fatto il formato, mentre i primi due trasmettono
il testo senza gabbia di impaginazione precisa e che si adatta a dispositivo col quale visualizziamo il
testo. L'editoria digitale (in formati digitali) può riprodurre nella forma anche il sistema cartaceo,
come una sorta di traduzione digitale del cartaceo. Qui font, impaginazione etc. sono uguali in
entrambi i formati e in questo caso il supporto migliore per veicolare questo tipo di informazione è
il pdf. Esso può essere sia in versione testuale (che permette ricerche) sia in versione scansionata,
dove in pratica è un’immagine. Il formato digitale è il più adatto a inglobare testi e immagini, quindi
oggetti tradizionali, ma anche oggetti digitali come filmati, audio, dati dinamici etc. superando il
formato del libro tradizionale. Anche il pdf permette alcuni di questi elementi, come gli oggetti
tridimensionali, ma Epub e mobi implementano la possibilità di inglobare altri tipi di contenuti.
Sono sostanzialmente markup che seguono HTML, XML etc. Questo tipo di editoria permette di
eguagliare il formato tradizionale e di superarlo aggiungendo nuovi contenuti. L'aspetto che ha però
più rivoluzionato il mercato è quello della distribuzione e della condivisione dei documenti, si ha la
possibilità di prendere un file, condividerlo e riprodurlo senza i costi della stampa, la spesa è
limitatissima. La possibilità di pubblicare sulla rete dei prodotti digitali fa in modo che un creatore
di contenuti può raggiungere potenzialmente una platea globale. Esistono dei sistemi che
permettono di indicizzare i contenuti, il problema è quello della volatilità della rete: i contenuti
possono sparire molto rapidamente, anche solo lo spegnere un server dove questi contenuti sono
disponibili comporta la loro scomparsa dalla rete. I depositi in rete cercano di mitigare questa
problematica: il progetto archive.org è una specie di banca dati del web, qui troviamo soprattutto
documenti non più coperti da copyright e di dominio pubblico. Man mano che qualsiasi contenuto
diventa fruibile da tutti viene pubblicato in questo database. Nel mondo occidentale varie
biblioteche nazionali hanno progetti simili, per esempio la British Library ha un progetto simile per
tutta la produzione inglese perché si ritiene importante avere una memoria e uno storico di ciò che
avviene sulla rete. In Italia non c'è ancora niente di ufficiale. Il progetto Perseus Digital Library
mantiene i testi della letteratura greca e latina codificati e li pubblica online. Ci sono moltissime
iniziative che cercano di creare luoghi sicuri dove mantenere questi nuovi prodotti dell'editoria.
Quando si parla di editoria sia generale che digitale si possono identificare una serie di questioni su
cui riflettere:
o Durevolezza
Ogni editore italiano deve depositare quattro copie cartacee in quattro biblioteche italiane, come
minimo, per garantirsi la durevolezza del prodotto e anche l'accesso. Si tratta di "deposito legale",
va messa nelle biblioteche centrali di Roma e Firenze e in due biblioteche della regione in cui
l'editore ha sede: per ora non c'è una vera legge ma il mercato lo impone quindi alla fine lo fanno
tutti. Con durevolezza intendiamo la capacità di resistere a lungo. Per via della volatilità delle risorse
web bisogna prevedere dei DRP, Disaster Recovery Plan (piano di recupero dal disastro): è
necessario avere un occhio di riguardo maggiore per la storia dell'oggetto digitale successivamente
al momento di pubblicazione.
o Lockss = moltiplicazione dei contenuti in copie e formati diversi, custoditi in luoghi diversi
in modo da impedire che un singolo evento distrugga tutto.
Lo dice pure Thomas Jefferson, che sostiene che per salvare la roba invece di chiuderla in posti sicuri
etc. va resa pubblica in modo che essa si diffonda e ci siano più chance di avere una conservazione
duratura. La Stanford University per ovviare a questo problema ha sviluppato il software Lockss (lots
of copies), che ogni tot tempo rinnova i formati dei file in esso contenuti e rinnova i supporti
hardware che contengono i file. E' un sistema open source che fornisce servizi e tecnologie open
source. Dal punto di vista pratico esiste il consorzio CLOCKSS (dove C sta per Control) che ha creato
un'infrastruttura fisica, una rete con 12 nodi principali geodistribuiti, che conserva i contenuti
digitali. Clockss raccoglie metadati e contenuti, li costudisce in un dark archive e lo tiene aggiornato.
o Accesso
La legge italiana stabilisce che ad ogni cittadino deve essere permesso di accedere alle opere
pubblicate. Per raggiungere qualcosa bisogna sapere cosa sto cercando, sapere come si chiama,
dove sta e avere il permesso per accedervi. Nel web per accedere agli oggetti digitali usiamo il
sistema URI, anche in editoria digitale possiamo usare l'URL o l'URN. La questione dell'univocità dei
nomi è importante per il commercio nell'editoria, per i libri abbiamo l'ISBN (international standard
book number), per gli oggetti digitali il DOI (digital object identifier) e per le riviste ISSN e ISBN
(international standard serial number). Il DOl è un codice alfanumerico formato da un prefisso
(dell'editore) e un suffisso univoco per ogni oggetto. A ogni codice viene collegato un URL grazie alla
registrazione in una banca dati che collega l'identificativo URI all'indirizzo locale URL. Questo sistema
fa in modo che l'oggetto digitale si possa spostare nel web mantenendo lo stesso nome e quindi
mantenendo inalterata la possibilità di raggiungere la risorsa nel tempo. Anche in questo caso
EUROPEANA risorge e fa da sistema di ricerca per questi tipi di dati. Il campo dell'editoria digitale
ha poche case editrici che detengono la stragrande maggioranza del mercato, ce ne sono due o tre
che possono garantire la sopravvivenza dei contenuti. Insomma lo strumento per risolvere il
problema dell'accesso è il DOI.
o Diritto d'autore e licenze d'uso
o Open access
La possibilità per gli utenti di accedere liberamente e senza costi aggiuntivi a una pubblicazione
online. Ce ne sono due tipologie: gratis oa, dove agli utenti è garantito l'accesso senza costi, o libre
oa, dove agli utenti sono garantiti anche altre possibilità oltre che la gratuità. Ci sono due strade
nell'OA, la green road e la gold road. Green road indica i contenuti auto archiviati da parte degli
autori sia in depositi personali che istituzionali. Spesso la casa editrice permette all'autore di auto
archiviare il prodotto solo dopo un certo periodo di tempo da contratto (questo procedimento si
chiama embargo). La seconda strada è la gold road, l'open access puro. La casa editrice dà fin da
subito i diritti per pubblicare il contenuto ovunque senza problemi e sanzioni.
o Costi
Si pensa che l'editoria digitale non abbia costi di produzione e che quindi vada pagata di meno. La
differenza tra il costo di un prodotto cartaceo e uno digitale nel tempo è diversa, prodotto cartaceo
ha un prezzo molto alto all'inizio (si paga l'autore, l'editore, la tipografia, i distributori etc) e si
abbassa dopo, quando ci sono praticamente solo incassi. C'è una spesa iniziale e un guadagno
successivo nel post edizione con spese minime/assenti. Nell'editoria digitale il costo di produzione
è molto più basso ma quello di gestione va ad aumentare man mano che aumenta il catalogo.

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