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TESTAMENTO BIOLOGICO

PREMESSO CHE
Le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento - DAT -  (dette anche  testamento biologico o testamento di vita)
sono l'espressione della volontà da parte di una persona,  fornita in condizioni di lucidità mentale, in merito
alle terapie che intende o non intende accettare nell'eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di
incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte (Legge
219/2017, cosiddetto "consenso informato") per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o
invalidanti, malattie che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che
impediscano una normale vita di relazione.

L'atto stesso può rivestire la forma dell'atto pubblico o della scrittura privata autenticata, entrambe a
ministero del notaio oppure la forma della scrittura privata non autenticata, ma in quest'ultimo caso deve
essere consegnata personalmente all'Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza.

Per la Costituzione italiana, la Convenzione per la Protezione dei Diritti dell’Uomo (Convenzione di Oviedo)
e la Costituzione Europea, la persona deve poter dare liberamente o rifiutare il suo consenso ad ogni
intervento sulla propria persona. Questa regola fa risaltare l’autonomia del paziente nel suo rapporto con i
professionisti sanitari e porta a diminuire quegli approcci che ignorerebbero la volontà del paziente.
Dunque “si ritiene tramontata la stagione del “paternalismo medico” in cui il sanitario si sentiva, in virtù
del mandato da esplicare nell’esercizio della professione, legittimato ad ignorare le scelte e le inclinazioni
del paziente, ed a trasgredirle quando fossero in contrasto con l’indicazione clinica in senso stretto”.
(Comitato Nazionale di Bioetica ‘92).

La necessità del consenso si evince, in generale, dall’art. 13 Cost. il quale sancisce l’inviolabilità della libertà
personale, nel cui ambito deve ritenersi inclusa la libertà di salvaguardare la propria salute e la propria
integrità fisica (…). Ma è soprattutto rilevante in materia l’art. 32 Cost., per il quale “Nessuno può essere
sottoposto a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge (la quale) non può in
nessun caso violare i limiti imposto dal rispetto della persona umana.”
(Cassazione Civile, Sent. n. 7027 del 23-05-2001).

Io Sottoscritto Giuseppe Verdi nato a xxxxxxxx (XX) il 00/00/0000, residente a xxxxxxxx (xx), in via xxxxxx
n°xxx, nel pieno possesso delle mie facoltà mentali, in totale libertà di scelta, ed allo scopo di salvaguardare
la dignità della mia persona in merito alle decisioni da assumere nel caso necessiti di cure mediche.

DISPONGO QUANTO SEGUE


Essendo il diritto all’informazione delegabile ad una terza persona come richiamato all’art 30, 5° comma
Codice di Deontologia Medica:
“La documentata volontà della persona assistita (…) di delegare ad altro soggetto l’informazione deve
essere rispettata.” Il diritto all’informazione può essere quindi esercitato anche indicando alla struttura
sanitaria la persona alla quale devono essere fornite le informazioni relative all’atto medico;
e nella mia scelta è compresa anche la delega stessa alla manifestazione del consenso alla prestazione
sanitaria.
Nomino quindi mio rappresentante fiduciario, il Signor Mario Rossi nato a xxxxxxx il 00/00/0000, residente
a xxxxxxxx (xx), in via di xxxxxx n°xxx, i cui recapiti per la consultazione sono:
Telefono 347/xxxxxxx
e-mail mariorossi@libero.it

il quale sottoscrive per accettazione dell’incarico

FIRMA_______________________________

autorizzando lo stesso al trattamento completo di ogni dato riguardante la mia privacy ai sensi del decreto
legislativo 196/2003.

Che si impegna a garantire lo scrupoloso rispetto delle mie volontà da lui attentamente conosciute,
assistendomi e partecipando a pieno titolo nelle decisioni, sia nel caso io perdessi la capacità di decidere o
di comunicare le mie decisioni, sia come affiancamento qualificato alla mia persona in piena presenza delle
stesse facoltà perche da me ritenuto in grado di precedermi nell’adozione del consenso libero ed informato
riferito ad ogni trattamento sanitario, esame medico, terapia farmacologica o altre iniziative che riguardano
il mio percorso di guarigione, obbligando in solido a fornire al soggetto delegato un’informazione
COMPLETA ED EFFICACE e concordare con quest’ultimo ogni decisione, nonché il compito di manifestare il
consenso ad ogni atto terapeutico, chiedo quindi di non essere informato di nulla mettendo al primo posto
il fiduciario che in un secondo momento si interfaccerà con me per discutere la validità delle proposte sulle
cure mediche a me necessarie, con successiva approvazione o rifiuto da parte dello stesso in merito a
quanto proposto.

In caso di pericolo di vita imminente si intima di rispettare le decisioni prese con il consenso/rifiuto
informato e non perseguire iniziative personali in contrasto con la volontà del paziente espressa dal
fiduciario come richiamato all’art. 32 4° comma Codice di Deontologia Medica.
“(...) In ogni caso in presenza di documentato rifiuto di persona capace di intendere
e di volere il medico deve desistere dai conseguenti atti diagnostici e curativi (…)”.
Benché la prassi e la giurisprudenza evidenzino comportamenti diretti talvolta a sollecitare l’intervento
dell’Autorità Giudiziaria, si precisa che, per tale fattispecie, non c’è alcuna norma che imponga l’intervento
di quest’ultima per superare ovvero per prendere formalmente atto del rifiuto del paziente.

“Il soggetto ha diritto di avvalersi come di rifiutare le cure che il medico gli prospetta; esiste cioè un diritto
di non curarsi anche se tale condotta espone il soggetto al rischio della vita”
(Pretura di Treviso, Sentenza del 29-04-99).

“In condizioni non necessitate dell’urgenza, ciascuno ha diritto ad autodeterminarsi accedendo alle scelte
che ritiene più confacenti ai suoi bisogni, potendo giungere, persino, alla scelta di non sottoporsi a cure, ed
in questo caso il sanitario non può agire senza ottenere preventivamente un valido consenso informato e
deve rispondere di un delitto doloso, quando intervenga arbitrariamente. Di conseguenza, risponde –
quantomeno- del reato di violenza privata il sanitario che operi senza che il paziente abbia rilasciato un
consenso informato, salva l’ulteriore responsabilità anche a norma dell’art. 586 c.p., ove l’intervento abbia
esito infausto o comunque dannoso per il paziente.”
(Tribunale di Palermo, 25 luglio 2001).

Nel caso in cui il mio rappresentante fiduciario sia nell’impossibilita’ di esercitare la sua funzione delego a
sostituirlo in questo compito il signor Paolo Rossi nato a xxxxxxx il 00/00/0000, residente a xxxxxxxx (xx), in
via di xxxxxx n°xxx, i cui recapiti per la consultazione sono:
Telefono 347/xxxxxxx
e-mail paolorossi@libero.it

il quale sottoscrive per accettazione dell’incarico

FIRMA_______________________________

concedendo allo stesso ogni facoltà decisionale come sopra indicato per il signor Paolo Rossi e
autorizzandolo al trattamento completo di ogni dato riguardante la mia privacy ai sensi del decreto
legislativo 196/2003.

Conferisco inoltre al fiduciario o al sostituto, in caso di perdita della capacità di intendere e di volere, il
potere di rappresentarmi in ogni controversia giudiziaria o amministrativa scaturente dal presente atto,
nonché procura per promuovere ricorsi, in ogni competente sede giudiziaria o amministrativa, in caso di
rigetto o mancata considerazione della volontà da lui espressa, con facoltà, ove necessario, di sollevare, nei
relativi giudizi, eccezione di incostituzionalità delle norme di legge eventualmente invocate per giustificare
il rifiuto.

AUTORIZZO
Infine l’inserimento della presente dichiarazione nell’elenco cronologico delle dichiarazioni presentate
presso il Comune di residenza, con l’assicurazione che saranno adeguatamente conservate in conformità ai
principi di riservatezza dei dati personali di cui al Dlgs. 30 giugno 2003 n. 196 (Codice in materia di
protezione dei dati personali).

in fede____________________________

Si allegano alla presente copie dei documenti di identità

Disponente patente/carta di identità/passaporto n° xxxxxxxxxx rilasciata da

Fiduciario patente/carta di identità/passaporto n° xxxxxxxxxx rilasciata da

Sostituto Fiduciario patente/carta di identità/passaporto n° xxxxxxxxxx rilasciata da

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