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LETTERA APERTA A VLADIMIR PUTIN

DI LILLO MASSIMILIANO MUSSO


SEGRETARIO GENERALE DI FORZA DEL POPOLO

Illustrissimo Vladimir Putin,


Presidente della Federazione Russa,
Capo della Coalizione del Fronte Popolare Panrusso,
amico del popolo italiano;
amico dei popoli liberi;
amico di Cristo;

a nome di diverse migliaia di cittadini italiani,


Le esprimo grande preoccupazione per l’escalation di violenza verbale che
si sta verificando in queste ore in Italia.
I suoi nemici qui in Italia sono anche i nostri. La denigrano, come denigrano
noi. Non entrano mai nel merito di ogni questione, ma si accontentano di
etichettare, bollare, scomunicare chiunque non si adegui alle loro illogiche
logiche.
Draghi Mario, vile affarista al soldo dei più ignobili interessi
transnazionali, non rappresenta il popolo italiano. Perciò, non consideri
gli italiani nemici della Russia. Qui in Italia il popolo è ostaggio di un’élite
mondiale che in ultimo ha usato l’emergenza pandemica per restringere le
nostre libertà ed imporre un Governo fantoccio, esattamente come quello
ucraino di Volodymyr Zelens'kyj.

Lettera aperta a Vladimir Putin – Italia, 28 febbraio 2022


Per firmare la petizione: www.forzadelpopolo.org
Sappia che Draghi Mario non ha alcun seguito popolare, anzi, sta
proprio in odio e in antipatia alla stragrande maggioranza dei cittadini
italiani, nonostante la manipolazione mediatica che vorrebbe accreditarlo,
senza riuscirci, quale eminente statista a servizio del nostro interesse
nazionale.

Noi italiani non siamo in guerra contro la Russia e il signor Draghi


Mario, denunciato dal sottoscritto per eversione dell’ordine democratico, né
rappresenta il popolo, non avendone avuto alcun suffragio, né occupa
legittimamente le nostre istituzioni democratiche, per averle scalate
scavalcando l’ordinario processo democratico.

Noi siamo gli italiani della Costituzione entrata in vigore nel 1948 e
conosciamo bene la storia passata e quella recente.
Per tale ragione, non siamo in difficoltà nel prendere una precisa posizione
politica su quanto sta avvenendo e puntiamo il dito sul nostro Governo
nazionale, caduto nelle mani di persone arroganti ed avide, vocate alla
distruzione della nostra civiltà di diritto.
Il nostro posizionamento di campo è frutto di una preliminare concertazione
di base avviata in questi giorni nelle principali compagini sociali italiane
popolari, che hanno fatto emergere un dato che i media di regime
nascondono: una percentuale significativa del popolo italiano non considera
Vladimir Putin un dittatore, men che meno un nemico.
Ed è giusto, caro Presidente, che qualcuno dall’Italia glielo faccia
sapere.

Conosciamo la storia recente e sappiamo come Zelens'kyj sia giunto


al governo dell’Ucraina, passando dalle serie televisive alle vesti
presidenziali. È una dinamica a noi nota in Italia; è avvenuto con Luigi Di
Maio, passato dagli spalti degli stadi ai ministeri della Repubblica Italiana.
Zelens'kyj, che si definisce indegnamente un “Servitore del Popolo” è un
arrivista irresponsabile, un attore dall’ambizione smisurata che segue un
copione folle e a fine infausto.

Lettera aperta a Vladimir Putin – Italia, 28 febbraio 2022


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Di questi personaggi siamo pieni anche qui in Italia ma il conto alla rovescia
per loro è già partito; presto risponderanno nei nostri tribunali per le loro
corruzioni e per le loro malefatte in quella che noi qui abbiamo battezzato
con il nome “La Nuova Norimberga” (https://www.lanuovanorimberga.it/).

Anche noi italiani riteniamo che la Sua richiesta di rendere l’Ucraina


uno stato cuscinetto tra il blocco NATO e la Russia sia una soluzione
ragionevole e di buon senso. Quanto più che in Italia, da anni, milioni di
italiani chiediamo a gran voce il superamento della NATO, che non ha più
alcuna ragione di esistere, se non per creare condizioni di guerra
permanente, con il pericolo, ad ogni cambio di guardia negli Stati Uniti
d’America, di una guerra nucleare.

Il problema vero, infatti, non è costituito dal popolo statunitense, bensì


dal satanico deep state ivi annidato. Con Donald Trump, a conferma, non
sono soffiati venti di guerra, mentre prima e dopo Trump è apparso evidente
il tentativo di trascinare il mondo sull’orlo di una terza guerra mondiale al
fine esclusivo di imporre un’agenda globale in grado di spazzare via ogni
fede, ogni nazione, ogni cultura e di imporre, a coronamento del Nuovo
Ordine Mondiale, il Grande Reset e l’inginocchiamento di ogni individuo
davanti ad un altare che dissacra la vita umana. A contendersi l’egemonia
non sono singole Nazioni bensì potentati economici transnazionali.

Ricordiamo bene quando nel 2014 vi fu il colpo di stato in Ucraina,


orchestrato dal Premio Nobel per la Pace Barack Hussein Obama. Il suo
vice-presidente era Joe Biden, all’epoca ministro degli esteri, oggi
Presidente USA, mentre Hillary Clinton era ministro della difesa. L’intento
era chiaro e dichiarato: stabilire il controllo del territorio nelle mani di nazisti
e drogati per condurre l’Ucraina nel Patto Atlantico.
Ma qualcosa nei loro piani si inceppò con l’elezione di Donald Trump.
Così i demoniaci Dem costruirono il Russiagate ed accusarono il Cremlino
di avere falsato le elezioni presidenziali americane nella corsa del 2016 per
la Casa Bianca.

Lettera aperta a Vladimir Putin – Italia, 28 febbraio 2022


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Poi, con l’elezione di Joe Biden nel 2020, a seguito di discusse
operazioni elettorali, giunsero le dichiarazioni inammissibili del neo-
presidente che la definiva un assassino, un dittatore.
Già in quel momento capimmo qui in Italia che il deep state mondiale stesse
puntando sulla Federazione Russa e sul suo Presidente Vladimir Putin,
colpevole di rallentare i diabolici piani del loro Nuovo Ordine Mondiale.
Che le cose stessero per precipitare ce ne accorgemmo a giugno 2021 con
l’approvazione del Membership Action Plan per l’ingresso nella NATO
dell’Ucraina. Infine, giunse il voto del Parlamento ucraino a gennaio 2022
per l’ingresso dell’Ucraina nella NATO.

Poco ancora mancava che ci saremmo ritrovati nella Terza Guerra


Mondiale, al momento scongiurata grazie ad una tempestiva offensiva russa
mirata soltanto ad obiettivi militari ucraini.
Il pronto intervento militare della Federazione Russa, sul piano del
diritto internazionale e del nostro diritto interno, ha impedito ed
impedisce a Draghi Mario, come ad ogni altro capo di governo degli Stati
NATO, di chiedere al Parlamento una dichiarazione di stato di guerra.

Difatti, l’Ucraina non è legata all’Italia o alla NATO da alcun vincolo di


mutuo soccorso, non essendo in atto alcuna alleanza di reciproca
difesa.

Presidente, noi italiani ripudiamo la guerra come strumento di


risoluzione delle controversie internazionali e siamo confortati su
questa posizione dall’articolo 11 della nostra Costituzione.
Sappiamo bene che la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino, come
sancito dall’articolo 52 della Costituzione italiana.
Ed è mio sacro dovere la difesa della mia Patria e del popolo italiano
rispetto ad un coinvolgimento in un conflitto che non ci riguarda.

Lettera aperta a Vladimir Putin – Italia, 28 febbraio 2022


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La ragione politica di questa lettera aperta è, pertanto, esprimerle la
nostra neutralità militare rispetto alle fazioni in campo.

Per noi italiani, l'ordinamento delle Forze armate deve informarsi allo
spirito democratico della Repubblica, come sancito dalla nostra
Costituzione; per tale ragione, eserciteremo ogni pressione politica,
culturale e sociale sulle nostre forze armate per scongiurare interventi
militari in danno della Russia. E faremo tutto ciò che è nelle nostre
possibilità per dissuadere i nostri soldati, a partire dai più alti gradi, di
partecipare ad una guerra non nostra.

Al nostro sacro dovere di difesa della Patria corrisponde il sacro


diritto del popolo russo di difendersi rispetto a posizionamenti militari
chiari e lampanti. Difatti, l’ingresso dell’Ucraina nella NATO comporterebbe
l’estensione di armamenti a ridosso dei centri nevralgici della Federazione
Russa e, ove fosse già avvenuto, avrebbe legittimato il Parlamento italiano
ad esprimersi per la deliberazione dello stato di guerra contro la Russia in
ossequio del Patto Atlantico.
La Sua mossa di anticipare un intervento militare a difesa della Russia
ha privato ogni Stato aderente alla NATO del diritto, sul piano
internazionale, di inserirsi nella vostra “guerra di vicinato”.

Malgrado la forte censura selettiva che le televisioni pubbliche e


private in Italia portano avanti da anni, grazie al raro ma efficace
giornalismo indipendente una grande fetta della popolazione italiana
ha seguito la guerra civile in Donbass ed ha compreso la determinazione
espressa dai moti separatisti, espressione della larga maggioranza della
popolazione delle repubbliche di Donetsk e di Luhansk.
Non possiamo dimenticare le persecuzioni, le aggressioni, gli stupri e i
bombardamenti condotti dall'esercito ucraino in quell’area, né la morte di
migliaia di innocenti nel silenzio generale della comunità internazionale, per
cui vi esprimiamo solidarietà e cordoglio.

Lettera aperta a Vladimir Putin – Italia, 28 febbraio 2022


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In questi giorni, l’eversore Draghi Mario ha tuonato contro la Russia e
contro il suo Presidente Vladimir Putin.
Le possiamo rassegnare la certezza che le parole di Draghi Mario avranno
conseguenze in Italia e sarà un nostro affare interno la consegna dello
stesso alle patrie galere per eversione del nostro ordine democratico anche
con riferimento all’articolo 78 della Costituzione italiana che assegna in
esclusiva al Parlamento sia il compito di deliberare lo stato di guerra sia di
conferire al Governo i poteri necessari.
Draghi Mario pagherà il suo conto con la Giustizia italiana anche per
questo, giusta la previsione di cui agli articoli 287 e 270 bis del codice
penale italiano.
Per il diritto italiano, infatti, al Governo non è consentita la pianificazione di
azioni militari in un contesto bellico attraverso una mera dichiarazione dello
stato d’emergenza previsto dal cosiddetto “codice della protezione civile”.

Presidente, gli italiani siamo preoccupati perché abbiamo compreso la


gravità di quanto sta succedendo. Memori di quanto accadde nel
settembre del 1939, quando da una parte la Germania e dall’altra l’Unione
Sovietica invasero la Polonia, spartendosela, Le chiediamo di rivolgere un
messaggio al popolo italiano di amicizia, perché il messaggio che qui il
deep state fa circolare è che Putin potrebbe bombardarci con l’atomica.

Noi italiani ci troviamo nel paradosso di essere involontari custodi di


parte degli armamenti nucleari NATO pur avendo espresso con
referendum nazionali una decisa contrarietà all'uso del nucleare per scopi
civili.
Il voto contrario dell'Italia all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite
rispetto al Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari è stato
occasione di rinnovata tensione tra la posizione prevalente della società
civile italiana e le decisioni dei rappresentanti di Governo, di anno in anno
sempre più scollate dai bisogni, dalle istanze e dal sentire dei cittadini.

Lettera aperta a Vladimir Putin – Italia, 28 febbraio 2022


Per firmare la petizione: www.forzadelpopolo.org
In Italia c’è un popolo sotto una tirannia. Se la prenda con il tiranno, che
saremo lieti di consegnarle insieme a tutti i suoi complici, ma escluda in
radice la possibilità di colpire il popolo italiano, vocato alla pace e alla
cooperazione internazionale.

Con amicizia,
Italia, 28 febbraio 2022
Avv. Lillo Massimiliano Musso
Segretario Generale di Forza del Popolo

LETTERA APERTA A VLADIMIR PUTIN


DI LILLO MASSIMILIANO MUSSO
SEGRETARIO GENERALE DI FORZA DEL POPOLO

Per firmare la petizione: https://www.forzadelpopolo.org/

Lettera aperta a Vladimir Putin – Italia, 28 febbraio 2022


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