“Bruno Teofilo”
Il carattere proprio dell’essere umano è nella capacità astrattiva e simbolica della mente. Tale caratteristica
segna un abisso tra la psiche animale e umana, ma unico ne resta il principio: l’energia primigenia,
desiderio o amore, tenace sforzo d’essere, forza unitiva e separativa, da cui nascono le unità vitali-
individui, specie, popoli e i loro contrasti. E poiché la vita nasce da ciò che chiamiamo materia inorganica,
dobbiamo supporre anche in questa lo stesso principio, sia pure inteso come pura energia: energia che
divide e unisce, che divide per unire, che unisce per dividere. Tutto trasmigra in tutto poiché nella psiche
cosmica o Maya tutto vive in tutto, e dagli atti e dalle volizioni di ciascuna esistenza si generano
predisposizioni da cui prendono forma nuove esistenze o nuove vicende in una stessa esistenza: è la legge
del Karma, della’azione e dei suoi frutti.
Come esseri umani non accediamo alla Verità che attraverso il simbolismo immaginifico delle religioni o le
formulazioni del sapere razionale: entrambi non sussistono che nel mondo della dualità o della maya. Che
la Verità sia oltre l’essere e il nulla, oltre l’idea di un perché è ciò che il buddhismo della via di mezzo indica
col termine “Shunya” o “Shunyata”: vuoto o vacuità.
Alla domanda sulla natura ultima delle cose, il Buddha nulla rispose: prese un fiore, se lo rigirò tra le mani,
sorrise.
L’identificazione con le emozioni, i pensieri, i ruoli reca con sé lo spirito di separazione e di opposizione,
impulso egoico di affermazione e di espansione che facilmente diventa egoistico. Quanto è più forte il
distacco a sé attraverso la presenza a sé, tanto più ampio è il sentire, più umile e profonda la comprensione
di sé e degli altri,m più sereno e fiducioso il modo di reagire agli eventi, poiché dipende dalla nostra
disposizione interiore il grado di dolore che sono in grado di procurarci.
Si badi alla salda presa sulla realtà e sui rapporti quotidiani, s’impari ad essere uomini tra gli uomini, ad
impegnarsi con piena umanità nei ruoli dell’esistenza, con rigore intimo e , insieme, distacco da sé,
migliorando se stessi, divenendo per sé e per gli altri fonte di gioia
La pratica della RAMMEMORAZIONE consiste nel graduale allargamento della memoria cosciente. Punto di
partenza possono essere pochi ricordi significativi e i sentimenti che vi si associano. Ci si concentri su di se
stessi, si ascolti il proprio intimo, si cerchi di esprimere in parole la disposizione dell’animo che si collega a
quei sentimenti e ricordi. Si riduca ad una formula efficace: questo ho vissuto, questo ho sentito, questo in
me è accaduto. La consapevolezza ha enormi potenzialità, gradualmente, lentamente può essere ampliata.
Ogni ampliamento è acquisizione di forza; l’energia creativa ne viene liberata e si guadagna fiduciosa, in
fermezza, in serenità.