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Anno XI – n. 4
Settembre 2004
Questo testo è stato realizzato con lo scopo di divulgare i vantaggi
derivanti da una corretta progettazione ergonomica e di mostrare che
essa non è uno spreco di mezzi, ma può essere portatrice di notevoli
benefici dal punto di vista umano ed economico.
1 ERGONOMIA 1
• Definizione e scopi dell’ergonomia 1
• I vantaggi di una progettazione ergonomica 1
• Quanto costa l’ergonomia? 2
• Quando si applica l’ergonomia? 3
• L’ergonomia: atto volontario oppure obbligo? 4
2 IL SISTEMA UOMO-LAVORO 7
• L’uomo 8
• Antropometria 10
• Fisiologia 17
3 IL POSTO DI LAVORO 23
• Stare seduti o in piedi? 24
• Libertà di movimento e distanza di sicurezza 29
• Posture forzate 31
• Sollevamento di carichi pesanti 33
• Suggerimenti posture carichi 34
• Sorveglianza e manutenzione di impianti 36
Bibliografia 73
1 ERGONOMIA
L’uomo
Distinguiamo tra caratteristiche prestabilite, non modificabili o
solo difficilmente modificabili quali:
• sesso,
• età,
• caratteristiche antropometriche,
• costituzione,
• aspetto fisico e funzione dell’organismo (fisiologia) e
caratteristiche più o meno modificabili quali:
• grado di istruzione,
• abilità,
• esperienza,
• condizioni psico-fisiche.
Uomo
Uomo
Antropometria
La parte più alta della curva esprime sia il valore medio del
carattere considerato, sia il valore più frequentemente rilevato
all’interno della popolazione considerata (la moda), ed infine il valore
al di sotto o al sopra del quale si trova il 50% dei soggetti (mediana).
Alla luce di tutto questo appare chiaro che i lavori che richiedono
un notevole impegno muscolare vanno pianificati e suddivisi
correttamente per tutta la loro durata.
Posto di
lavoro
Da prendere in considerazione:
• stare in piedi, seduti
• dimensioni
• libertà di movimento
• distanza di sicurezza
• posture forzate
• sollevare trasportare
• angolo visivo
• visualizzazione, dispositivi di
comando, maniglie
• manutenzione
G 0 Altezza di un poggia
165 piedi regolabile
Lavoro di
precisione PIU’ ALTO DEL PIANO DI
(braccia GOMITO LAVORO ALTO
supportate)
Presenza di
movimenti attivi PIANO AD
ALTEZZA
delle braccia nel ALTEZZA
GOMITO
maneggiare GOMITO
piccoli oggetti
PIANO AL DI
In lavorazione
SOTTO
oggetti VARIABILE IN
DELL’ALTEZZA
ingombranti ma FUNZIONE
DEL GOMITO
non DELLA
COMPATIBIL-
eccessivamente GRANDEZZA
MENTE CON LO
grandi o pesanti DELL’OGGETTO
SPAZIO PER GLI
ARTI INFERIORI
ALTEZZA PIANO
A da 1584
ALTA PRECISIONE O Regolabile a 1053
ALTA RICHIESTA
VISIVA
MEDIA
PRECISIONE O ALTEZZA PIANO
MEDIA RICHIESTA
VISIVA
B da 1225
a 960
Regolabile
ALTEZZA PIANO
MOVIMENTAZIONE C da 1105
OGGETTI PESANTI
E BASSA
Regolabile a 867
RICHIESTA VISIVA
non regolabile 1075
ALTEZZA SPAZIO
PIEDI 226+
D F
PROFONDITÀ
SPAZIO PIEDI 210
E
PIATTAFORMA
REGOLABILE IN
ALTEZZA
QUANDO IL
265
PIANO
0
OPERATIVO NON
SIA REGOLABILE
F
B1 480 AREA DI
LAVORO
NORMALE:
LARGHEZZA
B2 1300 AREA DI
LAVORO
MASSIMA:
LARGHEZZA
C1 170 AREA DI
290 LAVORO
NORMALE:
PROFONDITA'
C2 425 AREA DI
LAVORO
MASSIMA:
PROFONDITA'
IN GENERALE
• NON SUPERARE IL 50% DEL RANGE DI MOVIMENTO
ARTICOLARE PER TEMPI SIGNIFICATIVI (1/3 DEL CICLO)
• NON MANTENERE GLI ARTI SOLLEVATI (NON
APPOGGIATI A 45° E OLTRE PER TEMPI PROLUNGATI
(2/3 DEL CICLO)
• NON RIPETERE LO STESSO IDENTICO GESTO
LAVORATIVO PER TEMPI PROLUNGATI (2/3 DEL CICLO)
Sollevamento di carichi pesanti
L’uomo non è adatto al sollevamento e al trasporto di carichi
pesanti: stime approssimate dicono che almeno tre milioni di
lavoratori, nel nostro Paese, svolgono abitualmente attività lavorative
comportanti la movimentazione manuale di carichi. Fra questi
lavoratori, i disturbi e le malattie acute e croniche della schiena sono
diffusi più che in altre collettività di lavoro.
SI NO
Organizzazione
del lavoro
Pausa di mezzogiorno
Contenuto
del lavoro
Da evitare:
- Mancanza di stimoli e
monotonia
- eccesso di lavoro e/o di
responsabilità
Ambiente
di lavoro
Clima
Qev =0.42x~(M—L)—58.15]
f(M,Icl,ta,Pa,Var,tr) = 0
-0,5<PMV< +0,5.
Illuminazione nell’ambiente
In questo paragrafo ci si soffermerà sul modo di adattare le luci e
i colori dell’ambiente alle esigenze fisiologiche e psicologiche della
percezione visiva.
C= Lmax -Lmin
Lmin
L’occhio percepisce la forma degli oggetti se all’interno del
campo visivo esiste un adeguato contrasto luminoso fra due oggetti (o
fra oggetto e sfondo). In altri termini solo se vi è una differenza di
luminanza di almeno l’l% in condizioni di illuminazione naturale e del
10% se l’illuminamento è scarso, l’occhio percepisce chiaramente la
differenza fra due oggetti.
Lampade
Lampade a luce diretta. Esse dirigono il 90% o anche più della luce
sull’oggetto da illuminare sotto forma di cono di luce. Le fonti
luminose di questo tipo producono ombre molto nette con un contrasto
fra luce e ombra di 1:10 o più. Trovano impiego nelle esposizioni,
nelle vetrine dei negozi o nelle sale degli uffici aperte al pubblico. Sul
posto di lavoro l’eccessivo contrasto tende a produrre il fenomeno
dell’abbagliamento relativo. Questo tipo di lampada può essere usata
come fonte di luce sul posto di lavoro solo laddove l’illuminazione
generale è abbastanza buona da ridurre il contrasto.
Vantaggi
Abbagliamento
Rumore
Altri fattori
La pulizia e l’ordine nell’ambiente di lavoro si ripercuotono sulla
pulizia e sull’ordine sul posto di lavoro e contribuiscono in modo
determinante alla qualità del lavoro, al rendimento, alla sicurezza e
alla salute.
Per evitare tutto questo, già nella fase di progettazione dei nuovi
posti di lavoro bisogna tenere conto delle eventuali ripercussioni
sull’ambiente circostante. È più semplice e meno costoso pianificare
correttamente tali modifiche piuttosto che intervenire a posteriori o
rimediare ad una situazione insoddisfacente.