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Capitolo 1

CONCETTI DI BASE

1.1 I temi della microeconomia

1.2 Che cos’è un mercato?

1.3 Prezzi reali e prezzi nominali

1.4 Perché studiare la microeconomia

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● Microeconomia Ramo dell’economia che si occupa del comportamento di
singoli agenti economici – consumatori, imprese, lavoratori e investitori – e dei
mercati da essi costituiti.

● Macroeconomia Ramo dell’economia che si occupa di grandezze


economiche aggregate, come il livello e il tasso di crescita del prodotto interno
lordo, dei tassi di interesse, della disoccupazione e dell’inflazione.
1.1 I temi della microeconomia

Trade-Off

CONSUMATORI
I consumatori percepiscono redditi limitati, che possono spendere in un’ampia gamma
di beni e servizi, oppure risparmiare per il futuro.

LAVORATORI
Anche I lavoratori devono affrontare vincoli e trade-off. In primo luogo, le persone
devono decidere se e quando entrare a far parte della forza lavoro. In secondo luogo, i
lavoratori devono affrontare un trade-off nella scelta del posto di lavoro. Infine, I
lavoratori devono talvolta decidere quante ore settimanali lavorare, ovvero devono
affrontare un trade-off tra lavoro e tempo libero.
IMPRESE
Anche le imprese devono affrontare limitazioni relative ai tipi di beni che possono
produrre e alle risorse disponibili per produrli.
Prezzi e mercati

La microeconomia descrive il modo in cui vengono determinati I prezzi.

In un’economia pianificata, i prezzi sono stabiliti dal governo.

In un’economia di mercato, I prezzi sono determinati dalle interazioni tra


consumatori, lavoratori e imprese. Queste interazioni hanno luogo nei mercati
– insiemi di acquirenti e venditori che determinano il prezzo di un bene.
Teorie e modelli

In economia, le spiegazioni e le previsioni si basano su teorie. Le teorie vengono


sviluppate per spiegare I fenomeni osservati nei termini di una serie di regole e
postulati di base.

Un modello è una rappresentazione matematica, basata sulla teoria economica, di


un’impresa, di un mercato o di un’altra entità.

Analisi positiva e analisi normativa

● Analisi positiva Analisi che descrive le relazioni di causa ed effetto.

● Analisi normativa Analisi volta a individuare le scelte migliori.


1.2 Che cos’è un mercato?

● Mercato Insieme degli acquirenti e dei venditori che, attraverso le loro


interazioni effettive o potenziali, determinano il prezzo di un prodotto o di un
gruppo di prodotti.

● Definizione del mercato Individuazione degli acquirenti, dei venditori e


della gamma di prodotti da includere in un particolare mercato.

● Arbitraggio Pratica che consiste nell’acquistare a prezzo basso in un


luogo per poi vendere a prezzo maggiore altrove.
Mercati concorrenziali e mercati non concorrenziali

● Mercato perfettamente concorrenziale Mercato in cui operano molti


acquirenti e venditori e in cui, quindi, nessuno di essi, singolarmente, può
influenzare in modo significativo il prezzo.
Esistono molti altri mercati con un livello di concorrenzialità tale da poter essere
considerati perfettamente concorrenziali.

Altri mercati, in cui opera un numero esiguo di produttori, possono comunque essere
considerati concorrenziali ai fini dell’analisi.

Alcuni mercati, infine, comprendono molti produttori ma sono non concorrenziali in


quanto le singole imprese sono in grado, accordandosi tra loro, di influenzare il prezzo.
Prezzo di mercato

● Prezzo di mercato Il prezzo prevalente in un mercato concorrenziale.

Nei mercati non perfettamente concorrenziali, le diverse imprese potrebbero


praticare prezzi differenti per lo stesso prodotto. Ciò può accadere perché uno dei
produttori tenta di sottrarre clienti ai concorrenti, oppure perché I consumatori sono
fedeli a determinate marche, il che consente ad alcune imprese di praticare prezzi più
alti rispetto ad altre.

I prezzi di mercato della maggior parte dei beni fluttuano nel tempo, e per molti beni
le fluttuazioni possono essere rapide. Ciò vale in particolare per I beni venduti nei
mercati concorrenziali.
Definizione ed estensione del mercato

● Estensione del mercato I confini di un mercato, intesi sia in termini


geografici, sia in termini della gamma di beni prodotti e venduti.

Per alcuni beni ha senso parlare di mercato solo nei termini di un’area geografica
circoscritta.

Occorre considerare attentamente anche la gamma di prodotti da includere in un


mercato.

La definizione del mercato è importante per due ragioni:

Le imprese devono capire quali sono i loro concorrenti effettivi e potenziali per i
vari prodotti che esse vendono o potrebbero vendere in futuro.

La definizione del mercato può essere importante per le decisioni di politica


pubblica.
ESEMPIO 1.1 Il mercato dei dolcificanti negli Stati Uniti

Nel 1990 Archer-Daniels-Midland Company (ADM) acquisì Clinton Corn


Processing Company (CCP).

Il dipartimento di giustizia statunitense si oppose all’acquisizione sostenendo che


essa avrebbe condotto alla nascita di un produttore dominante di sciroppo di
mais, in grado di spingere i prezzi sopra i livelli concorrenziali.

ADM si oppose alla decisione del dipartimento di giustizia e il caso finì in


tribunale. Il punto fondamentale era stabilire se quello dello sciroppo di mais
fosse un mercato autonomo.

ADM argomentò che lo zucchero e lo sciroppo di mai andavano considerati parte


dello stesso mercato perché venivano utilizzati in modo intercambiabile per
dolcificare una vasta gamma di prodotti alimentari.
ESEMPIO 1.2 Una bicicletta è una bicicletta. O no?

Attualmente esistono due mercati diversi per le


biciclette, che possono essere identificati dal tipo di
negozio in cui avviene la vendita.
1.3 Prezzi reali e prezzi nominali
● Prezzo nominale Prezzo assoluto di un bene, non rivalutato
secondo l’inflazione.
● Prezzo reale Prezzo di un bene rapportato a una misura aggregata
dei prezzi; prezzo rivalutato in base all’inflazione.

● Indice dei prezzi al consumo Misura del livello aggregato dei prezzi.
● Indice dei prezzi alla produzione Misura del livello aggregato dei prezzi
dei prodotti semilavorati e all’ingrosso.

Al netto dell’inflazione, il burro era più costoso nel 2015 o nel 1970? Per scoprirlo
calcoliamo il prezzo del burro del 2015 in termini di dollari del 1970. Nel 1970 il CPI
era 38,8 e nel 2015 era salito a 237 (gli Stati Uniti sono stati colpiti da una notevole
inflazione durante gli anni Settanta e i primi anni Ottanta). In dollari del 1970, il prezzo
del burro era:

In termini reali, quindi, il prezzo del burro del 2015 è minore di quello del 1970.
ESEMPIO 1.3 I prezzi delle uova e degli studi universitari
negli Stati Uniti

I prezzi reali delle uova, in dollari del 1970, sono calcolati nel modo seguente:

Mentre il prezzo nominale delle uova è salito durante questi anni, il prezzo reale è
sceso.
ESEMPIO 1.3 I prezzi delle uova e degli studi universitari
negli Stati Uniti

I prezzi reali delle uova, in dollari del 1990, sono calcolati nel modo seguente:
ESEMPIO 1.3 I prezzi delle uova e degli studi universitari
negli Stati Uniti

La variazione percentuale del prezzo reale è calcolata nel modo seguente:


ESEMPIO 1.4 Dibattito tra gli autori sul salario minimo

FIGURA 1.1
IL SALARIO MINIMO.
In termini nominali, il salario minimo è aumentato costantemente nel corso degli
ultimi 80 anni. Tuttavia, in termini reali il livello che ci si attende per il 2016 è inferiore
a quello degli anni Settanta.
ESEMPIO 1.5 La spesa per sanità e libri di testo

FIGURA 1.2
I COSTI DI SANITÀ E LIBRI DI TESTO.
I prezzi dell’assistenza sanitaria e dei libri di testo sono entrambi aumentati molto più
velocemente del livello generale di inflazione. Questo vale soprattutto per i prezzi dei
libri di testo, aumentati a velocità circa tripla rispetto all’inflazione.
1.4 Perché studiare la microeconomia?
Scelte aziendali: Toyota Prius

Le automobili ibride hanno maggiore efficienza energetica rispetto alle auto che
dispongono soltanto di un motore a benzina; la Prius, per esempio, è in grado
di percorrere circa 25 chilometri con un litro. La Prius è stata un grande
successo, e in pochi anni altri produttori hanno iniziato a introdurre sul mercato
versioni ibride in alcuni dei loro modelli.

La progettazione e la produzione efficiente della Prius richiesero non solo un


notevole impegno tecnico, ma anche molte considerazioni di ordine economico.

In primo luogo, Toyota dovette ponderare attentamente le possibili reazioni del


pubblico al design e alle prestazioni del nuovo prodotto.

Toyota dovette poi considerare i costi della fabbricazione di questi veicoli.

Infine, Toyota dovette pensare alle relazioni con il governo e agli effetti delle
politiche pubbliche.
Progettazione delle politiche pubbliche:
standard sui consumi di carburante delle automobili
per il ventunesimo secolo

Nel 1975 il governo degli Stati Uniti impose una normativa pensata per
migliorare il consumo medio di carburante di automobili e veicoli commerciali
venduti sul mercato interno. Gli standard CAFE (Corporate Average Fuel
Economy) sono divenuti sempre più rigidi con il passare degli anni.

La progettazione di un programma di riduzione dei consumi di carburante


richiede numerose decisioni importanti, la maggior parte delle quali coinvolge
aspetti di carattere economico.

In primo luogo, il governo deve valutare l’impatto monetario del programma sui
consumatori.

Prima di imporre gli standard CAFE, è importante stimare il probabile impatto


che essi avranno sul costo di produzione di auto e veicoli commerciali.

Il governo deve anche chiedersi perché i problemi legati al consumo di petrolio


non vengano risolti dalla nostra economia di mercato.

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