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AUDIO E MIXAGGIO
Questi cavi sfruttano un meccanismo che gli permette di eliminare eventuali interferenze
captate durante il percorso, e per questo sono detti bilanciati. In un cavo bilanciato troviamo
tre conduttori interni, cioè la schermatura (pin 1), il conduttore “caldo” (pin2) e quello
“freddo” (pin3).
Il “trucco” è questo: ogni interferenza raccolta dal cavo durante il tragitto si distribuisce in
modo identico su entrambi i conduttori, ma poiché due segnali a fase opposta si annullano,
invertendo la fase una volta arrivati a destinazione tutte le interferenze si annulleranno,
resterà così solo il segnale originale.
Per questa sua proprietà, il cavo XLR viene usato anche per trasportare audio su lunghe
distanze (ad esempio nelle ciabatte che portano le connessioni dal palco al mixer).
Cavo JACK (mono)
Il Jack è un altro tipo di connettore che può essere sia
bilanciato che non.
Quelli NON bilanciati sono probabilmente i più diffusi
in ambito musicale,
si usano ad esempio per collegare una chitarra o un
basso all’amplificatore.
Il cavo jack bilanciato sfrutta lo stesso principio di 6,35 4,4 3,5 2,5
funzionamento, ma dispone di connettori jack.
Quindi un cavo di questo tipo trasporta sempre un
segnale mono, anche se sul jack troviamo tre punti
di connessione (vedi immagine). Questi cavi vengono
anche detti TRS, ovvero Tip, Ring, Sleeve.
- TIP è la punta dello spinotto
- RING la parte intermedia
- SLEEVE la parte più lunga, collegata alla schermatura.
Le tracce audio provenienti dai singoli microfoni presenti sul set, separate una dall'altra,
vengono generalmente incise su registratori multitraccia. In alternativa le varie sorgenti
sonore sono premixate dal tecnico del suono o fonico di presa diretta e direttamente trasferite
sulle telecamere, che dispongono generalmente di due o più canali audio. Quest'ultimo
passaggio riguarda tutte quelle situazioni dove la postproduzione è ridotta al minimo, quali
riprese di attualità e notiziari. Il ridotto margine di tempo tra ripresa e messa in onda fa sì che
si tenda ad avere già le riprese video corredate dall'audio definitivo.
La sincronizzazione tra immagine ed audio, quindi tra macchina da presa e registratore
audio, è affidata ad un codice temporale, chiamato SMPTE timecode, che suddivide il tempo
in frame o fotogrammi. Le apparecchiature professionali usano questo codice di tempo per
sincronizzarsi tra loro. Questi frame sono nel caso di registrazioni effettuate per la TV in
numero di 25 al secondo, come richiesto da apposita normativa AES/EBU
[Audio Engineering Society e European Broadcasting Union] per l'Europa, mentre sono di 24
al secondo per le lavorazioni in pellicola con diffusione cinematografica e 30 al secondo per il
sistema statunitense NTSC [National Television System(s) Committee].
L’EVOLUZIONE DEL MICROFONO
La giraffa Fisher entrò in uso negli Stati Uniti d'America negli anni quaranta e venne
importata in Italia dopo la fine della seconda guerra mondiale con l'arrivo degli americani. In
precedenza i tecnici del suono si adattavano con ciò che avevano a disposizione,
improvvisando strumenti di sostegno per il microfono. Il movimento basculante che
sosteneva il braccio era montato su una torretta a sua volta montata su un carrello con ruote
gommate. Il portamicrofono, montato all'estremità del braccio, permetteva il movimento
nelle quattro direzioni e la rotazione a 360 gradi. Le sospensioni elastiche tramite le quali vi
veniva agganciato il microfono permettevano di evitare l'effetto stetoscopico dovuto a
vibrazioni meccaniche. Si noti che il peso dei microfoni del tempo era considerevolmente più
alto dell'attuale. Con il passare degli anni e il miglioramento della tecnologia, sia nella qualità
che nel peso dei materiali, a partire dagli anni sessanta il dispositivo andò ad alleggerirsi. Il
microfono, ormai di peso ridottissimo, può oggi venire manovrato semplicemente con un'asta
microfonica in fibra di carbonio.
L'insieme di microfono direzionale ed asta microfonica in inglese è boom microphone.
Essenziale è evitare che il microfono superi i limiti dell'inquadratura, detti "traguardi", ed
entri nel campo di ripresa, pena lo stop da parte dell'operatore di macchina. A volte l'entrata
del microfono visibile in un'inquadratura non è però dovuta ad errori, ma ad un formato di
proiezione diverso dall'originale o all'adattamento al formato televisivo.
Va notato che sia il preamplificatore che l’amplificatore avranno bisogno delle proprie fonti di
alimentazione. Sono dispositivi separati e distinti che spesso richiedono l’uso dell’altro per
produrre un suono ricco e di qualità. Pertanto, se si opta per un sistema di preamplificazione,
è essenziale che l’amplificatore funzioni con il preamplificatore selezionato.