Qualunque sia l’attività che compie l’uomo per cercare di migliorare ha bisogno di esercitazioni;
questo vale per lo studio, per lo sport, per il lavoro; l’attività preparatoria viene definita
“allenamento”, quando è riferita in particolare alle attività di movimento. L’allenamento aiuta ad
incrementare quelle che sono chiamate “capacità motorie”: capacità cordinative e condizionali. Le
capacità cordinative costituiscono la base dell’apprendimento motorio, permettono di adeguare le
azioni motorie nello spazio e nel tempo e si realizzano in movimenti controllati in quanto a: tono e
intensità di gruppi muscolari o di singoli muscoli; mantenimento dell’equilibrio posturale in
opposizione alle forze di gravità; memoria motoria o immagine mentale del movimento data
dall’accumolo di informazioni tattili, ottiche e acustiche. Promuovere le capacità cordinative
significa pertanto promuovere la capacità di controllare, trasformare ed adattare secondo gli scopi
creando la destrezza motoria. Per quanto riguarda le capacità condizionali, esse si acquisiscono
attraverso esercizi per sviluppare la forza, la resistenza e la velocità. Queste capacità sono
determinate da fattori energetici e fanno si che l’adolescente affronti situazioni con dinamiche
complesse in spazi e tempi vari, sollecitando l’intenzione, il ragionamento, la creatività.
L’allenamento aiuta a tenere sotto controllo funzioni psichiche quali l’emozione, la paura, il
controllo delle reazioni… Se il tipo di lavoro è eccessivo o ripetuto senza il giusto riposo si va
incontro al superallenamento con effetti negativi sull’organismo: insonnia, stanchezza, difficoltà di
attenzione… Ogni allenamento deve essere individualizzato, deve tener conto del livello delle
capacità dell’atleta, della scelta degli elementi di preparazione che migliorino le qualità proprie
della specialità sportiva, una giusta distribuzione nel tempo sia per qualità che per quantità di
lavoro. La periodizzazione è la suddivisione del lavoro in cicli. Generalmente l’anno di lavoro viene
suddiviso in tre macrocicli: un primo di condizionamento generale di base; un secondo di
costruzione fondamentale nel quale si diminuiscono gli esercizi preparatori precedenti; un terzo
macrociclo che presenta un lavoro di preparazione specifica con ricerca della forma e il suo
mantenimento. I tipi fondamentali di preparazione sono quattro:
-La preparazione tecnica e tattica che ricerca: l’abilità e la destrezza, l’azione tattica intelligente, la
conoscenza dei regolamenti;
LA FATICA
Per fatica s’intende uno stato d’esaurimento delle capacità funzionali dell’organismo conseguente
a prestazioni troppo intense o prolungate. Allenarsi in maniera eccessiva con carichi troppo
onerosi, crea una situazione di sovraffaticamento. La stanchezza che si avverte alla fine di una
seduta d’allenamento ha risvolti positivi se scompare dopo una buona dormita, se persiste va
eliminata, sospendendo qualsiasi attività per rigenerare il sistema neuromuscolare. Infatti la
condizione del “Sovrallenamento” è una condizione dell’atleta evoluto che conduce ad uno stress
cronico, produce effetti negativi sull’organismo: insonnia, ansietà, dimagrimento, inappetenza,
dolori muscolari. Infatti per un buon allenamento è necessario stendere un programma di lavoro
che viene suddiviso in periodi e tipi di lavoro.