Sei sulla pagina 1di 4

Conservatorio G.B. Martini, A.A.

2019-2020
Psicologia musicale, 21 ore, 3 crediti
Biennio di Didattica della musica e Percorso 24 crediti
Prof.ssa Giovanna Guardabasso
Sesta lezione, 23 aprile 2020
Le leggi del raggruppamento si applicano alla percezione dell’organizzazione metrica nella musica
e alla percezione delle cellule ritmiche.
Video su attività Dalcroze sui raggruppamenti binari e ternari e sulla loro combinazione in metri
misti, in particolare nell’emiolia.
https://www.youtube.com/watch?v=TZwyX-jg12Y

Attenzione alla differenza fra metri misti o asimmetrici e cellule ritmiche irregolari, vedi Allegato
Cellule ritmiche
All’ascolto di ritmi propriamente detti, si creano raggruppamenti in base ai principi di:
- vicinanza
- somiglianza, Esempio Ligeti, inizio prima Bagatella per Quintetto di fiati
- chiusura
- esperienza passata
- buona forma
- destino comune: elementi che hanno un movimento solidale vengono uniti in forme, Esempio
Stockhausen, inizio del Klavierstück IX (anche come esempio di rottura della “Buona forma”)
Errori dovuti alla percezione gestaltica nel ritmo
Il levare viene raggruppato con il battere successivo, Esempi: scrivere il ritmo del pattern iniziale di
Ligeti
Esempi metodologici da Delfrati, Il pensiero musicale
Certe strutture, sebbene conosciute dal soggetto, in determinati configurazioni non vengono
riconosciute e prevalgono le leggi della forma (vicinanza, somiglianza, chiusura…) sulla legge
dell’esperienza passata

Riflessione sugli aspetti didattici conseguenti ai principi studiati


Primato della percezione nell’apprendimento:
La conoscenza si basa sull’”incontro” dell’elemento da conoscere: in musica la base della
conoscenza è la percezione uditiva, devo “incontrare suoni”.
Il processo di apprendimento si svolge seguendo queste fasi:

 Fase sensoriale
 Fase di organizzazione percettiva (basata su leggi innate di raggruppamento, che hanno
proprie regole e limiti)
 Fase di riconoscimento
 Processo di memorizzazione
 Produzione autonoma (basata sulla possibilità di rievocare le organizzazioni percettive, le
strutture, le “forme” ed eseguirle)
Apprendimento della notazione musicale
I metodi ancora spesso utilizzati ancora oggi e derivanti dall’ottocentesco “Metodo della
divisione”, sono sconfessati dagli studi di Psicologia del ritmo (e della musica in generale).
Il segno grafico deve poter rievocare le strutture già costituite, altrimenti non ha efficacia nel
costruire tali strutture, che vanno praticate e “riconosciute”.
Inoltre l’apprendimento si deve fondare sulle leggi del raggruppamento percettivo, non su nozioni
teoriche o valori isolati. La stessa nozione di “valore” ritmico è errata.

DATI PSICO-PERCETTIVI CONSIDERAZIONI DIDATTICHE

1. l’associazione di più elementi in gruppi, che Nell’apprendimento del ritmo vanno presentate
vengono percepiti come UNITA’, è una “strutture” e non suoni isolati:
necessità della nostra percezione per
controllare e gestire le informazioni che si - il metro come raggruppamento di pulsazioni e
ascoltano e si succedono nel tempo. non come somma di valori
- le figure ritmiche raggruppate in “cellule” e
pattern
- la cellula ritmica all’interno della pulsazione è
l’unità minima ad avere una “pregnanza
figurale”, è la struttura minima dotata di “buona
forma”
- in fase di apprendimento della lettura ritmica è
utilissimo – per rafforzare la “buona forma” di
ogni cellula ritmica, associare parole o sillabe,
cfr. metodo Kodaly, Gordon. La strutturazione e
la memorizzazione è facilitata se apponiamo
delle etichette verbali ad ogni cellula.

2. il raggruppamento è oggettivo quando Nell’apprendimento per imitazione è necessario


interviene la differenziazione di un elemento: ad tenere conto di questi limiti: segmentare le frasi,
esempio un suono accentato, oppure un suono proporre sequenze che siano comprese nei limiti
più alto, oppure una pausa, ecc La capacità di temporali, ma nello stesso tempo siano dotate
percepire globalmente elementi che si di senso musicale, di “buona forma”.
succedono nel tempo, che acquistano quindi
una propria “forma”, si chiama presente
psicologico. E’ la percezione globale del
successivo: come nell’aprire gli occhi noi
cogliamo un campo spaziale, così in ogni istante
percepiamo un “campo temporale”, un
segmento di tempo percepito come un’ UNITA’.
Ha dei limiti temporali.

3 in presenza di una cadenza regolare di Appoggiare su questa tendenza spontanea


battiti, l’individuo spontaneamente l’apprendimento del metro
raggruppa (per 2,3,4), in accordo con i limiti
del presente psicologico: si parla di
ritmizzazione soggettiva.

4 il raggruppamento è oggettivo quando Basare i raggruppamenti su elementi musicali:


interviene la differenziazione di un accento, profilo melodico, fraseggio, successioni
elemento: ad esempio un suono accentato, armoniche: sviluppare il “senso del metro”
oppure un suono più alto, oppure una all’ascolto di brani e nell’esecuzione di brani.
pausa, ecc.
Le battute e le frasi hanno un’unità strutturale
che se percepita viene restituita anche
nell’esecuzione e migliora l’espressività
musicale.

5 il raggruppamento percettivo ha dei limiti In musica questo elemento della percezione è


temporali: inscritto nelle strutture: duine, terzine, quartine,
- l’intervallo di tempo tra gli elementi del poi gruppi di 5, 7, 9, 11 , veloci e difficili!
gruppo (non troppo breve, non troppo
lungo)
- il numero di elementi per ogni gruppo (max Così è per il metro: 2, 3, 4.
6). Se gli elementi per gruppo sono più di 6,
si tende a formare dei sotto-gruppi. Il metro in 5 suddiviso in 2+3, il 7 suddiviso in
2+2+3, ecc.

6 7. il ruolo dell’accento per la Appoggiarsi sulla componente senso-motoria


sincronizzazione motoria indotta dall’accento per consolidare il senso del
metro

7 le 2 caratteristiche scritte sopra si Non sempre è necessario suddividere ogni


influenzano a vicenda: più lungo è movimento/pulsazione della battuta per
l’intervallo di tempo fra i suoni, minore sarà ottenere un’esecuzione migliore: ma dipende
il numero massimo di elementi per gruppo. dalla velocità di pulsazione e dal numero degli
Più breve è l’intervallo di tempo fra i suoni, elementi che compongono i gruppi ritmici.
maggiore sarà il numero di elementi per
gruppo. In ogni caso la durata complessiva di Vedi esempi Allegati
un gruppo è di 4/5 secondi.
Con i principianti la suddivisione di minime e
semiminime è inutile e controproducente: porta
a esecuzioni poco fluide e musicali.
Man mano che le strutture ritmiche si
complicano, la suddivisione è necessaria: si
rallenta il tempo e si riduce il numero degli
elementi dei vari gruppi

Potrebbero piacerti anche