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FONDAZIONI - I
AGGIORNAMENTO 12/12/2014
Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì
Il terreno
I terreni sono mezzi polifase costituiti da una fase solida (granuli), da una fase liquida (acqua) e/o da
una fase gassosa (aria). L’insieme dei granuli solidi di una terra costituisce il suo scheletro solido.
DEFINIZIONI
Legenda: V = volume del campione; VV = volume dei vuoti; Va= volume dell’aria; VW = volume dell’acqua; VS = volume della parte solida;
P = peso naturale del campione; PW = peso della parte vuota; PS = peso della parte solida;
Un terreno si dice:
• saturo quando i suoi vuoti sono occupati dall’acqua
• parzialmente saturo quando i pori sono occupati da una miscela di aria, acqua e vapore
• asciutto quando i pori sono occupati solo dall’aria
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ARGILLA Φ<0.002 mm
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ESEMPIO
- Argilla: 23 %
- Limo 13%
- Sabbia: 55%
- Ghiaia: 9%
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Pertanto la coesione è presente nei terreni a grana fine (Limi, argille = GRANULI ATTIVI) e
praticamente nulla nei terreni a grana grossa (sabbia, ghiaia = GRANULI INERTI).
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Le carte geologiche
La carta geologica è la rappresentazione dei diversi tipi di rocce e terreni che affiorano sulla superficie terrestre,
rappresentati da colori convenzionali. Nelle carte geologiche sono rappresentate anche le strutture tettoniche, le
giaciture degli strati, i giacimenti di minerali, le aree fossilifere e le sorgenti. Le carte geologiche dell’Emilia
Romagna sono reperibili sul sito: http://www.isprambiente.gov.it/Media/carg/emilia.html.
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Indagini geognostiche
Sondaggi a carotaggio continuo
I sondaggi geognostici
permettono di analizzare il suolo in
profondità per la valutazione delle
sue caratteristiche geologiche e
geotecniche. Il sondaggio a
carotaggio continuo consiste
nell’effettuare una trivellazione,
generalmente intorno ai 20-30 m,
ma che può raggiungere
profondità di 150 m, mediante
utensili (carotieri) in grado di
estrarre il terreno trivellato per la sua catalogazione e per il
prelievo di campioni per eventuali prove di laboratorio.
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Prove penetrometriche
Prove DINAMICHE
(SPT = Standard Penetration Test)
(DPSH = Dynamic Probing Super Heavy)
La prova è particolarmente adatta ai terreni a grana
grossa. I parametri geotecnici del terreno si ricavano per
correlazione con il numero di colpi necessario a far
penetrare un utensile standard. La prova è eseguibile su
qualsiasi tipo di terreno.
La prova SPT è effettuata durante la perforazione del
sondaggio, il maglio pesa 63.5 Kg, l'altezza di caduta è di
circa 70 cm e si contano i
colpi necessari ad infiggere
cm 15+15+15. Il valore Nspt
è la somma degli ultimi due
cioè di 30 cm d'infissione.
La DPSH è effettuata col
penetrometro superpesante.
Il maglio e l'altezza di caduta
sono uguali all'SPT mentre si
contano i colpi per infiggere
20 cm (vedi figura).
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TRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì
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Prove geosismiche
Le prove geosismiche sfruttano il principio secondo il quale la velocità di propagazione delle onde simiche
(sisma deriva dal greco seismós = scossa) nel sottosuolo varia al variare delle proprietà elastiche dei terreni e della
compattezza dei materiali da queste attraversati. Dalla misura diretta delle onde di compressione Vp e delle
onde di taglio Vs, si può risalire alla probabile composizione litologica di massima dei terreni, al loro grado di
fratturazione, alla geometria delle prime unità sottostanti la coltre superficiale, alla profondità in cui si trova la
roccia di fondo (bedrock), alla sua forma e talora, in terreni alluvionali, alla profondità della falda freatica.
Indagini sismiche a rifrazione
La tecnica consiste nella determinazione diretta della velocità delle onde di pressione Vp, attraverso la misura dei
tempi di primo arrivo delle onde sismiche generate in un punto in superficie (punto di sparo), che si rifrangono in
profondità sullo strato di terreno rigido e risalgono in superficie dove vengono rilevate in corrispondenza di una
molteplicità di punti disposti allineati (geofoni). Utilizzando diversi punti di sparo, è possibile elaborare una
restituzione grafica bidimensionale delle velocità alle varie profondità (TOMOGRAFIA SISMICA).
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Questo tipo di prova è principalmente utilizzata per determinare la categoria di sottosuolo (vedi dispensa
“Costruzioni in zona sismica 1”) per la microzonazione sismica. Con uno stendimento di 36 m si può indagare il
terreno fino a circa 30 m di profondità (la sismica a rifrazione arriverebbe solo a circa 10 m). Le indagini MASW
sono non invasive, con impatto ambientale nullo ed economiche, Inoltre permettono di caratterizzare depositi
stratificati orizzontalmente in quanto individuano bene strati di materiali soffici superficiali. Sono però poco
affidabili per profondità maggiori di 40 m e sensibili ai disturbi ambientali.
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Elaborati di progetto
Il DM 14-01-2008 entrato in vigore a partire dal 01-07-2009 stabilisce le norme per la progettazione ed il
dimensionamento delle strutture.
In particolare vengono richiesti all’interno della progettazione 3 documenti:
• relazione geologica
• relazione geotecnica
• relazione sulla modellazione sismica del sito.
Relazione geologica
La relazione geologica deve contenere le indagini, la caratterizzazione e modellazione geologica del sito, in
riferimento all’opera ed analizzare la pericolosità geologica del sito in assenza ed in presenza delle opere.
Relazione geotecnica
La relazione geotecnica riguarda l’interpretazione dei risultati delle indagini, la caratterizzazione e modellazione
geotecnica del terreno di fondazione”, valutando l’interazione opera/terreno ai fini del dimensionamento e della
sicurezza. Nella relazione geotecnica vengono riportati, generalmente, i calcoli di capacità portante dei terreni, le
verifiche di stabilità globale, il calcolo dei cedimenti e la descrizione della tipologia adottata per le strutture di
fondazione.
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ESEMPIO
Sistemazione di un dissesto lungo la S.P. 2bis nel tratto Cosoleto-Sitizano (RC)
[Progettazione strutturale e geotecnica: Pro-gineer s.r.l.- Studio geologico: Dott. A. Colaci]
Il fenomeno franoso, compreso tra le quote di 395 e 340 m s.l.m., può essere classificato come smottamento per
imbibizione di acqua. Da un punto di vista cinematico, lo smottamento può essere assimilato ad un movimento, sub-
superficiale improvviso e repentino nella fase iniziale del fenomeno e relativamente lento in una fase secondaria. Il corpo di
frana è costituito da limi sabbioso-ghiaiosi debolmente argillosi. Gli strati inferiori sono caratterizzati dall’alternanza di
sabbie medio grossolane e argille con sabbia. Il substrato, intercettato a profondità superiori a 12.00 m dal p.c., è
costituito da rocce metamorfiche alterate e disgregate. Sono state effettuate le seguenti indagini:
• N°4 sondaggi a carotaggio continuo, con installazione di piezometri, e prelievo di n°9 campioni indisturbati;
• N°9 prove penetrometriche dinamiche SPT con installazione di piezometri;
• N°20 prove penetrometriche dinamiche DPSH;
• N°2 traverse di sismica a rifrazione + N°1 traversa di sismica MASW;
• Analisi e prove geotecniche di laboratorio
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Foto aerea dei luoghi e rilievo celerimetrico con posizionamento dei fori di sondaggio
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strada valle
testa muro
S.4
piede muro
D.3 1
2
3
D.7 4
2
6
3
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
1
4
Numero di colpi penetrazione punta
2 C.4.2
5
3
6
D.10 4 b 7
5
8
6
c 9
7
10
1
8
2 b a 11
9
12
3 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
10
0 5 10 15 20 Numero di colpi penetrazione punta
Numero di colpi penetrazione punta
4 d
5
6 c
7 20 m.
9
0 5 10 15
Numero di colpi penetrazione punta
testa muro
Piede muro
D.19
Fronte corpo di frana
D.5 1
D.6 2
4
D.13 1
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
2 Numero di colpi penetrazione punta
1
3
D.11 2
4
1 3
5
2 4
5
b 6
3
7
1 6
4
8
2 7 0 5 10
5
Numero di colpi penetrazione punta
b 3
6 8
4 9
c
7
5 10
8 0 5 10
6 Numero di colpi penetrazione punta
9
7
10
8
11
c 9 a
12
10
13
11
14
12
15
d
13
16
a 14
17
15
18
16
19
17
20
0 5 10 15 20
0 5 10 15 20 25 30 35
Numero di colpi penetrazione punta
d Numero di colpi penetrazione punta
Profili litostratigrafici con indicazione dei risultati delle prove penetrometriche dinamiche
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PARAMETRI GEOTECNICI
c φ γ γs
Strato Litologia
(kPa) (°) (kN/m³) (kN/m³)
Corpo di frana 0 18 14 19
Detriti di copertura 0 24 18 19
Argilla con sabbia a granulometria medio
0 0 16 19
grossolana
Argilla con sabbia a granulometria
0 0 19 20
grossolana con presenza di sporadici ciottoli
Sabbia a granulometria medio grossolana
0 23 15 19
con presenza di ciottoli
Sabbia a granulometria grossolana con limo
9 35 17 19
e argilla
Complesso metamorfico alterato e
0 40 22 23
disgregato
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Fonti