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La Quaresima, ancora una volta, è alle porte. In questo periodo dell'anno il Signore
Gesù ci invita a camminare con lui per compiere la volontà del Padre; attraverso la Sua
sofferenza e la Sua morte in croce, Egli redime il mondo.
Il nostro motto come Chierici Regolari Minori è "Ad majorem Resurgentis Gloriam".
Queste parole sono state ovviamente scelte con cura dai nostri Santi Fondatori. In
latino la parola Resurgentis è un participio nel caso genitivo (relativo a Cristo) e
significa letteralmente "del Risorgente". Così, il nostro motto illustra riccamente il
continuo atto salvifico del Cristo che risorge: riportare l'umanità ribelle al Padre;
attraverso il nostro comune apostolato realizziamo il regno del Signore Gesù Cristo
ovunque siamo, in collaborazione con il popolo di Dio, nelle nostre comunità . E
certamente, il periodo quaresimale ci dà l'opportunità di fermarci e riflettere, di
essere consapevoli della nostra umanità , delle nostre debolezze, fallimenti e peccati, di
chiedere al Signore Gesù il perdono, la guarigione e la forza e di poter ricevere la sua
grazia e misericordia.
Rendiamo grazie a Dio per la Dieta Generale dell'Ordine che si è tenuta dal 7 al 18
febbraio presso la Fraterna Domus, a Sacrofano (Roma). Il tema della Dieta Generale
di quest'anno, "Un cuore umile e contrito non disprezzerai" (Salmo 50:19), possa
continuare a guidare le nostre comunità nella riflessione di questa Quaresima,
tenendo presente non solo il nostro voto di umiltà ma anche l'esempio stesso dei
nostri Santi Fondatori, San Francesco Caracciolo, il Ven. Agostino Adorno e P. Fabrizio
Caracciolo, che hanno voluto seguire completamente e da vicino il mite e umile di
cuore, il Signore nostro Gesù Cristo.
La penitenza è uno dei cardini della nostra spiritualità di Chierici Regolari Minori.
Infatti, nel Breve Apostolico Sacrae Religionis di Papa Sisto V, emanato il 1° luglio
1588 e che sancisce l'approvazione definitiva della Chiesa del nuovo Ordine religioso,
si afferma il desiderio dei nostri Santi fondatori di vivere come una congregazione di
chierici chiamati a servire Dio per la salvezza delle anime e, con la professione dei voti
religiosi, ad essere più intimamente vicini a Dio e, in umiltà e devozione, a seguire i
suoi comandi e praticare continuamente preghiere, opere spirituali e penitenza.
Nelle nostre attuali Costituzioni (Cap.III, "La vita spirituale", art. 3, n.61) si afferma che
come Chierici Regolari Minori e seguaci di San Francesco Caracciolo, dobbiamo
meditare spesso la passione di Cristo per poter comprendere meglio e accettare
l'invito del Signore ad essere suoi seguaci che devono rinnegare se stessi, “prendere
ogni giorno la sua croce e seguire i miei passi" (Luca 9,23). Come Chierici Regolari
Minori, la pratica della penitenza è la nostra risposta alla chiamata del Signore alla
conversione, a vivere non più per noi stessi ma per gli altri, a partecipare al sacrificio
di Cristo, a diventare persistenti e fedeli nella nostra vocazione, a superare le
tentazioni del mondo, a essere capaci di accettare con generosità le difficoltà e le sfide
nelle nostre fatiche "in un costante e pacifico impegno nella vita comunitaria, e nella
spontanea adesione interiore a un modo di vivere semplice e austero" (Costituzioni
CRM n. 66). Forse possiamo chiederci con quali altri modi creativi possiamo compiere
1
atti circolari di penitenza nelle nostre comunità per essere solidali con la Chiesa
Universale nel raggiungere Gesù stesso che si identifica nei poveri, nei malati, negli
anziani, nei prigionieri, nei poveri migranti e in tutte le persone emarginate.
Nel messaggio per la Quaresima di quest'anno 2022, Papa Francesco scrive che questo
tempo è un invito per noi "alla conversione, al cambiamento di mentalità , affinché la
verità e la bellezza della vita si trovino non tanto nel possedere quanto nel dare, non
tanto nell'accumulare quanto nel seminare e condividere il bene". Papa Francesco ci
invita a riflettere sulle parole di San Paolo ai Galati (6,9-10): "Non stanchiamoci di fare
il bene, perché a tempo debito raccoglieremo la nostra messe, se non ci arrendiamo.
Perciò , finché ne abbiamo la possibilità , facciamo del bene a tutti”. Il Santo Padre è
pieno di fervore quando ci dice di non stancarci di fare il bene, includendo in esso la
pratica continua e perseverante della preghiera, la conversione e la frequente
ricezione del perdono di Dio nel Sacramento della Riconciliazione, "sradicando così il
male nella nostra vita", e di praticare la carità verso gli altri.
Più che mai, a causa dell'oscurità dei nostri tempi e della guerra in corso iniziata dalla
Russia, c'è bisogno di intensificare la nostra pratica di penitenza e di preghiera per la
pace e la conversione del mondo. Papa Francesco ci ha invitato a digiunare per la pace
questo mercoledì 2 marzo e a rivolgerci alla nostra Madre Celeste, la Regina della
Pace, per "preservare il mondo dalla follia della guerra". Raccomando vivamente di
recitare quotidianamente il rosario e di praticare la nostra adorazione personale per
pregare per le vittime di questa folle guerra. Saremo vicini a loro nelle preghiere e nei
pensieri.
Che San Giuseppe, Nostra Signora Regina della Pace, San Michele Arcangelo e i nostri
Santi Fondatori intercedano per noi, proteggano le persone colpite dalla guerra e che
Dio esaudisca la nostra preghiera per porre fine a questa guerra in Ucraina. Amen.
Posso condividere con voi la preghiera per la pace nel nostro tempo, che potreste
pregare con le vostre comunità .
AMRG.
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Ai capi del mondo concedi la saggezza
di vedere, oltre i confini di razza, religione e nazione,
a quella comune umanità che ci rende tutti tuoi figli
e fratelli e sorelle gli uni degli altri.
Pietro J. Scagnelli