TRAMA A largo della costa di Devon, precisamente a Nigger Island, 8 persone che non si conoscono vengono invitate a trascorrere una breve vacanza. Nigger Island è di proprietà di un certo Ulik Norman Owen. Sull’isola gli ospiti vengono accolti dal maggiordomo Thomas Rogers e da sua moglie Ethel, quindi in tutto sull’Isola ci sono 10 persone. I proprietari Owen non sono sull’isola, ma gli ospiti non sono turbati dalla loro assenza. Gli 8 protagonisti perlustrano la casa e si sistemano nelle varie camere; in ogni camera è appesa una filastrocca infantile sulla morte di dieci bambini, mentre sulla tavola della sala centrale invece ci sono dieci statuette. Durante una cena gli ospiti sentono una voce metallica che li accusa di essere degli assassini, ognuno di loro cerca però di scagionarsi anche ammettendo il falso. A poco a poco gli ospiti iniziano a morire secondo i metodi della macabra filastrocca appesa nelle loro camere; ogni volta che muore un ospite sparisce una statuetta al centro del tavolo. Il primo a morire è il giovane Marston avvelenato con il cianuro, la seconda è la signora Rogers che muore misteriosamente nel sonno. Allora Blore, Armstrong e Lombard decidono di perlustrare l’isola senza successo, allora comincia a farsi strada l’idea che l’assassino possa essere uno di loro. Questi omicidi inspiegabili continuano a susseguirsi, viene ritrovato morto Macarthur in spiaggia, il maggiordomo Rogers invece viene ritrovato colpito da un’accetta, mentre il dr. Armstrong viene gettato in mare. Il poliziotto Blore viene colpito da una lastra di marmo a forma d’orso ed Emily Brent muore avvelenata. Vera, rimasta sola con Lombard, uccide quest’ultimo credendolo l’assassino; turbata dai sensi di colpa va in camera e si impicca. A questo punto ritorna in scena il giudice Wargrave che non era realmente morto, a questo punto si capisce che era lui l’artefice della messa in scena. Infine il giudice si toglierà la vita lasciando irrosolto il mistero di Nigger island, l’isola in cui vengono ritrovati 10 cadaveri.
GIUDICE WARGRAVE: Colpevole di aver condannato a morte
PERSONAGGI una persona e artefice di tutta la messa in scena di Nigger PRINCIPALI Island LOMBARD: Un ex capitano colpevole di aver fatto morire di PERSONAGGI fame 21 indigeni. SECONDARI BLORE: Un ex ispettore di polizia accusato di falsa testimonianza. CONIUGI ROGERS: che hanno ucciso la loro padrona per avere l’eredità.
DR. ARMSTRONG: Che uccide, ubriaco, una vecchia signora
durante un’operazione.
MACARTHUR: Ex militare che mandò a morire in una missione
inutile l’amante della moglie.
EMILY BRENT: Vecchia signora colpevole di aver portato al
suicidio la sua ex governante.
VERA: Insegnante di ginnastica che lascia morire affogato un
bambino da lei accudito.
MARSTON: Investe due fratellini con la propria auto.
Dieci piccoli indiani è ambientato nella prima metà del
TEMPO DELLA Novecento. STORIA Il periodo di tempo in cui gli eventi si svolgono inizia l’8 agosto TEMPO DELLA del 1925, con l’arrivo degli ospiti sull’isola, fino al pomeriggio NARRAZIONE del 12 agosto quando arrivano i primi soccorsi. La vicenda si svolge a “Nigger Island” (Sud Inghilterra), LUOGO precisamente nella villa del presunto signor Owen. TEMI La tematica ricorrente in questo romanzo è la ricerca di un TRATTATI vero colpevole, il quale non potrebbe essere punito (come meriterebbe) dalla legge poiché non ci sono prove convincenti E schiaccianti da presentare in tribunale. Si parla del fatto che colui che commette questi assassini sia spinto a fare del male a qualcuno poiché ha dentro di lui da un istinto sempre più forte e difficile da contenere. Allo stesso tempo questa persona però non vuole causare dolore a persone innocenti, e decide così di uccidere persone "colpevoli di omicidi" rimasti impuniti. Coloro che hanno colpe meno gravi vengono uccisi per primi per evitare il peso dell'ansia sempre più opprimente che si sviluppa in un ambiente relativamente chiuso, che porta a sospettare di tutti quanti gli altri invitati.
Questo libro mi è piaciuto in quanto il genere poliziesco di
GIUDIZIO Agatha Christie affascina e tiene in sospesa ogni trama fino alla PERSONALE conclusione. E molto interessante il modo con cui la scrittrice descrive le dieci singole morti mascherando sempre il colpevole in modo tale da farlo apparire ogni volta come una persona estranea al gruppo, ma interessata all'uccisione dei singoli componenti. Senza la spiegazione finale non avrei mai conosciuto il vero colpevole. Sono però del parere che sia il libro più bello tra tutti quelli che ho letto finora, perché mi ha tenuto fino alla fine con il fiato sospeso.