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G1-F6-21/12/21

1. Sia R3 [x] lo spazio vettoriale dei polinomi a coefficienti reali di grado minore o uguale a 3. Fissato
q(x) = x3 + 2, si consideri l’applicazione
f : R3 [x] → R2
definita da
f (p(x)) = (p(0), (pq)(0))
Si costruisca, se esiste, oppure si provi che non esiste un’applicazione lineare
g : R2 → R3 [x]
tale che g ◦ f ha 3 autovalori distinti.
2. Si consideri lo spazio vettoriale S(2, R) delle matrici 2 × 2 simmetriche. Si consideri la matrice
 
1 1
P =
1 −1
(1) Si verifichi che per ogni X ∈ S(2, R), P XP ∈ S(2, R).
(2) Sia f : S(2, R) → S(2, R) l’applicazione lineare definita da f (X) = P XP . Si determini se f è o no
diagonalizzabile.
3. Esercizio 3. Si consideri la matrice reale, dipendente dal parametro k ∈ R
 
0 0 0
A = 1 − k 1 − k 2 − 2k 
k k 2k
(1) Si determinino i valori di k ∈ R per cui A è diagonalizzabile e quelli per cui è triangolabile ma non
diagonalizzabile.
(2) Si determini una base di ciascun autospazio della matrice
 
−1 1 0
B= 2 2 4
−1 −2 −3
(3) Determinare se esiste un valore di k per cui A e B sono simultaneamente triangolabili.
4. Per ogni n ≥ 2, determinare, se esistono, due matrici complesse n × n A e B che siano simultane-
amente triangolabili e non commutino.
5. Sia D(n, C) il sottoinsieme di M (n, C) delle matrici diagonalizzabili. Determinare il sottospazio di
M (n, C) generato da D(n, C).
6. Dato  ∈ R,  > 0, due matrici A = (ai,j ) B = (bi,j ) in M (n, C) si dicono -vicine se per ogni i, j,
|ai,j − bi,j | < . Dimostrare che per ogni A esiste B diagonalizzabile tale che A e B siano -vicine.
Resta vero su R invece che C?
7. Sia V = M (n, R). Sia f ∈ V ∗ non nulla, A ∈ M (n, R), A 6= 0. Si consideri l’applicazione
T : V → V, T (X) := tr(A)X + f (X)A, ∀X ∈ V .
(1) Verificare che T è un endomorfismo di V .
(2) Verificare che, se f (A) 6= 0, allora T è diagonalizzabile.
(3) Fissato n = 2, sia    
1 1 a b
A= , f( ) := a − b + c
−1 0 c d
Determinare una base di M (2, R) che diagonalizzi T .
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8. Sia A una matrice reale n × n avente esattamente due autovalori reali distini di molteplicità
geometrica d1 e d2 rispettivamente. Se d1 + d2 = n, dimostrare che esiste un polinomio p(t) tale che
rango(p(A)) = d1 .
9. Si consideri la matrice reale  
2 0 0
A = 1 3 1
0 −1 1
(1) Determinare, se esiste, una base di R3 che diagonalizza A.
(2) Determinare, se esite, una base di R3 che triangola A.
10. Si costruisca, se esiste, un endomorfismo f di R3 che soddisfi contemporaneamente le seguenti
condizioni:
(1) f ((1, 0, 0)t ) = (3, 4, −1)t ;
(2) esiste un autospazio per f di dimensione 2;
(3) dim(Im(f )) = 2.
11. Siano A, B ∈ M (n, C) due matrici diagonalizzabili.
Dire, giustificando la risposta, quali delle seguenti affermazioni sono vere e quali false.
(1) A + B è diagonalizzabile.
(2) Se AB = BA, allora A + B è diagonalizzabile.
(3) La matrice a blocchi  
A 0
∈ M (2n, C)
0 B
è diagonalizzabile.
(4) AB è diagonalizzabile.
(5) Se AB = BA, allora AB è diagonalizzabile.
Stesse domande su un campo K arbitrario invece di C.
12. Si costruisca, se esiste, una matrice B ∈ M (3, R) che verifichi tutte le seguenti proprietà:
(1) B e simile alla matrice  
0 −1 −1
A= 1 2 1
−1 −1 0
(2) Il vettore (1, 0, 1)t appartiene al nucleo di B.
(3) Im(B) = {(x, y, z)t ∈ R3 | x − y − 2z = 0}.
13. Sia A una matrice n × n complessa.
(1) Supponiamo che tr(A) = 0. Dimostrare che A è simile ad una matrice B tale che bi,i = 0 per ogni
1 ≤ i ≤ n. La cosa resta vera su un campo arbitrario K?
(2) Dimostrare che esiste λ ∈ C tale che A è simile ad una matrice B avente bi,i = λ per ogni 1 ≤ i ≤ n.
La cosa resta vera su un campo arbitrario K?
(3) Supponiamo che A non sia un multiplo di In . Dimostrare che A è simile ad una matrice B tale
che bi,i = 0 per 1 ≤ i ≤ n − 1, mentre bn,n = tr(A). La cosa resta vera su un campo arbitrario K?
14. Sia f un endomorfismo di V diagonalizzabile; dim(V ) = n. Supponiamo che esista v ∈ V tale
che {v, f (v), . . . , f n−1 (v)} sia una base di V . Dimostrare che allora tutti gli autovalori di f hanno
molteplicità algebrica uguale a 1.
15. Dimostrare che ogni polinomio monico di grado n in K[t] è uguale, a meno del segno, al polinomio
caratteristico di una matrice A ∈ M (n, K).
 
I 0
16. Sia Jk := k ∈ M (n, R), 1 ≤ k ≤ n. Sia
0 0
   
Jk C Jk 0
E := {C ∈ M (n, R)| simile a }
0 Jk 0 Jk
(1) Determinare se E è un sottospazio vettoriale di M (n, R).
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(2) Se lo è, determinare dim(E).


17. Per ogni B ∈ M (n, R) sia fB : M (n, R) → M (n, R) l’applicazione lineare denita da
fB (X) = BX − XB .
a) Se B è simmetrica, allora dim(ker(fB )) ≥ n.
b) Se B è antisimmetrica, allora S(n, R) e A(n, R)) sono sottospazi fB -invarianti.
c) Si dimostri che se X è un autovettore di fB e fB (X) 6= 0, allora X non è invertibile.
18. Siano A, B ∈ M (n, R) tali che A + B = AB.
(1) Si provi che 1 non è autovalore di B.
(2) Si provi che 1 non è autovalore di A.
(3) Si provi che ker(A) = ker(B)
λ
(4) Si provi che l’applicazione λ 7→ è una bigezione dallo spettro di B allo spettro di A.
1−λ
(5) Dimostrare che se B è diagonalizzabile, allora A e B sono simultaneamente diagonalizzabili.
19. Siano A, B ∈ M (n, R) con det(B) 6= 0. Diciamo che v 6= 0 è un B-autovettore di A se esiste λ ∈ R
tale che Av = λBv. Diciamo che A è B-diagonalizzabile se esiste una base di Rn di B-autovettori di
A.
(1) Dimostrare che A è B-diagonalizzabile se e solo se AB −1 è diagonalizzabile.
(2) Dimostrare che se A e B sono diagonalizzabili e AB = BA, allora A è B-diagonalizzabile.
20. Sia V un K-spazio vettoriale, dim(V ) = n, f un endomorfismo di V . Sia 1 ≤ k ≤ n. Dimostrare
che se ogni sottospazio W di V di dimensione dim(W ) = k è f -invariante, allora f è un multiplo di
idV .

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