DI
(prof. R. Monastero)
Parte I
Cinematica
ii
INDICE
INTRODUZIONE..............................................................XI
iv
Parte I - CINEMATICA
§ 1.- Rotismi......................................................................283
§ 2.- Rotismi ordinari..........................................................284
§ 3.- Cambi di velocità .......................................................286
§ 4.- Rotismi epicicloidali....................................................289
§ 5.- Applicazioni...............................................................293
§ 6.- Rotismi epicicloidali in serie ........................................297
ix
Parte II - DINAMICA
Appendice
Risultante delle forze d’inerzia .......................................561
Momento risultante delle forze d’inerzia ..........................562
Equilibramento delle forze d’inerzia nei manovellismi.......568
Appendice
Espressione dell'energia cinetica per il corpo rigido ........ 608
Energia cinetica del monocilindro .................................. 611
Uniformazione ............................................................. 613
INTRODUZIONE
l'analisi di ciò che accade in corrispondenza dei vincoli, sarà, quindi, pos-
sibile trovare le informazioni utili allo studio meccanico di una macchina.
Da questo quadro, sia pure di carattere assolutamente generale,
si può comprendere quindi come la Meccanica applicata alle Macchine si
differenzia dalla Meccanica Razionale: mentre il compito di quest'ultima
si esaurisce nella ricerca delle leggi generali che governano i fenomeni
del moto e quelli con esso connessi, è compito della Meccanica applicata
alle Macchine lo studio delle leggi fondamentali che regolano i movimenti
relativi fra i corpi che compongono una macchina tenendo conto che si
tratta di corpi fisicamente reali e quindi, per un verso, tenendo conto sia
della loro conformazione, sia del modo in cui essi sono collegati, ed inol-
tre studiando ancora la natura delle forze agenti sulle singole parti ed i
problemi generali dell'equilibrio dinamico; tiene conto dei materiali costi-
tuenti le varie parti della macchina, per quegli aspetti che possono avere
influenza sui fenomeni del moto e della trasmissione delle forze.
L'ampiezza del campo applicativo di una disciplina come la
Meccanica applicata alle Macchine si può dedurre esaminando una cla s-
sificazione delle macchine in base alla loro funzione. Si hanno:
macchine motrici (o motori) la cui funzione è quella di trasformare una
energia, di qualsiasi forma, in energia meccanica; (motori a
combustione interna, motori oleodinamici, motori a vapore,
elettric i, a fluido, ecc.);
macchine generatrici la cui funzione è inversa di quella dei motori, e
quindi trasformano energia meccanica in una diversa forma
di energia; (pompe, compressori, dinamo, alternatori, ecc.);
macchine operatrici che costituiscono la tipologia più vasta ed a cui è
devoluto il compito di realizzare operazioni specifiche, diverse
dalla pura e semplice trasformazione d’energia; (macchine
utensili, agricole, tessili, di sollevamento e trasporto, confeziona-
trici, da ufficio, per la fabbricazione della carta, per la stampa,
armi, veicoli, elettrodomestici, manipolatori, macchine per il
movimento di terra, ecc.).
A questa classificazione si può pure aggiungere un’ulteriore categoria, in
cui inserire le
macchine trasmettitrici, ossia quelle macchine la cui unica funzione è
quella di trasmettere energia meccanica operando sem-
plicemente una trasformazione sui fattori costituenti il
lavoro, ossia le for- ze e gli spostamenti (ingranaggi, tra-
smissioni a cinghia o a cate- na, sistemi articolati, camme,
ecc.); queste, in effetti, non hanno un’utilità industriale diretta
ma consentono, una volta accoppiate fra loro, la realizzazione di
una qualsiasi altra macchina.
La Meccanica applicata alle Macchine è di base sia per l'analisi del fun-
xiii