PRINCIPIO DI AGGLOMERAZIONE 1
Storicamente si costata che gli uomini hanno trovato più vantaggioso ed efficiente gestire i
propri rapporti personali, sociali, economici e di potere, in modo spazialmente concentrato.
a – nei costi di trasporto, che aumentano con l’aumentare della distanza tra luogo
della produzione e luogo della commercializzazione;
b – nella formazione di diseconomie legate ai prezzi dei fattori meno mobili che
entrano nella produzione e alla rendita.
I costi di trasporto incidono nella determinazione di quegli elementi che rendono più
appetibile una localizzazione concentrata rispetto a una diffusa.
La rendita è connessa alla dinamica delle preferenze localizzative delle imprese e delle
famiglie.
• economie esterne alle imprese ma interne alle stesse industrie o settore produttivo;
La realtà mostra che la produzione è sensibile sia ai costi di trasporto delle merci che ai
costi dei fattori produttivi, i quali risultano a loro volta sensibili alle economie di scala.
Supponendo un mercato lineare, il grafico seguente illustra gli spazi di mercato che
diverse imprese (A, B, C, D,) che si trovano distanziate tra loro e che producono con le
La somma del prezzo di produzione (p1) e di quello del trasporto (τ.δ), proporzionale
alla distanza (δ), rappresenta il prezzo al consumatore.
p = p1 + (τ.δ)
prezzi
p1
0 A a1 B b1 C c1 D d1 E Distanza δ
Fig. 1 – aree di un mercato lineare in cui le imprese producono tutte con lo stesso prezzo, in funzione della
distanza.
Se una delle imprese, ad esempio la C, produce a costi minori delle altre (p2), rimanendo
costanti i costi di trasporto (τ.δ), le aree di mercato si modificherebbero come
rappresentato nel grafico seguente (Fig. 1a). L’impresa C allargherebbe il proprio spazio di
mercato da (b1 – c1 di fig.1) a a2 - c2, estromettendo così le imprese B e D ed erodendo
spazi anche alle imprese A ed E.
p1
p2
0 A a2 a1 B C D d1 d2 E distanza δ
Fig. 1a - Aree di mercato in un mercato lineare in cui una impresa produce a prezzi inferiori rispetto alle altre,
in funzione della distanza.
P = Pf + Pt
in cui
Pf = prezzo franco fabbrica di un lotto x1
Pt = prezzo del trasporto che è funzione della distanza dal luogo di produzione
Una volta noto l’andamento del prezzo del bene P in funzione della quantità prodotta (Xi):
Pf + Pt = Pmax – b . (Xi)
p’
-b
A δ1 δ2 δ
Xi
Xi
a p'
b
45 °
Xi
a p' δ
Xi
Domanda
complessiva
A
distanza
0 B
b – caso di mercato circolare, dal volume del cono ottenuto facendo idealmente
ruotare di 360° il triangolo formato dalla curva di domanda individuale AOB (fig. 3a)
attorno all’asse verticale (fig. 3b), anch’esso moltiplicato per la densità (d)
Xi
mercato circolare
A
B’ 0 B Distanza
c
c
Xo X quantità
Fig. 4a
Si nota dalla figura che l’impresa, al di sotto di una dimensione minima di scala (Xo) non
ha più alcuna convenienza a produrre poiché i costi diverrebbero proibitivi.
prezzo
d
X quantità
Fig. 4b
p° a
c°
b
d
Xo X quantità
Fig.4c Sotto l’aspetto spaziale, il prezzo del prodotto così definito determina un’area di
mercato dell’impresa ed una sua localizzazione tale da non sovrapporsi, nel breve
periodo, a quella di altre imprese (Fig. 5a).
c
d
a) l’impresa
c° c
a’ ) il mercato
d
p°
c’ d’
d’
c’
Xo X° X
IL LUNGO PERIODO
b’ ) il mercato
prezzo
d
c b) l’impresa
p°
c’ d’
d’
c’
X° X
Le imprese
Mentre nelle imprese le economie interne di scala favoriscono la crescita dimensionale dei
volumi prodotti nello stesso luogo, quelle esterne favoriscono invece la concentrazione
nello stesso territorio di imprese e attività diverse.
Per economie di localizzazione si intendono quelle economie connesse
all’agglomerazione di attività simili che sono esterne alle singole imprese ma interne
al settore industriale o all’industria. Queste economie riguardano:
a – la possibilità del costituirsi di processi di specializzazione fra imprese all’interno del
ciclo produttivo settoriale complessivo,
Le famiglie
Relativamente alle famiglie, i fattori che spingono all’agglomerazione sono:
• i vantaggi connessi alla presenza di servizi pubblici (ospedali, scuole, biblioteche,
sistemi di trasporto, infrastrutture per il tempo libero, ecc.);
• i vantaggi derivanti dalla presenza di servizi privati alla persona, di organizzazioni
culturali, ecc.
• i vantaggi connessi alla varietà di opzioni possibili per quanto riguarda il lavoro, la
residenza, la gestione del tempo libero, gli acquisti, ecc.