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1° CORO DA EDIPO RE DI SOFOCLE Musicato da Rino CARPARELLI

 Parola dolce di Zeus


Quale messaggio tu porti
Dall’aurea Pito a Tebe splendente
Si tende nell’ansia il mio cuore
E spasima di sgomento
 Apollo guaritore, Apollo sovrano di Delo.
 Sacro terrore mi prende di te:
quale debito esigi da noi
 o nuovo, o rinnovato nel giro degli anni
 dimmelo o figlia dell’aurea speranza voce immortale
 te invoco dapprima figlia divina di Zeus, Atena
e tua sorella Artemide che questa terra protegge
assisa sul trono glorioso nel cerchio dell’agorà
e Apollo saettante
Oh mostratevi Voi che la morte stornate
E se già altra volta rintuzzaste la rovinosa fiamma
Del male insorto alla città
Venite anche ora.
 Oh soffro mali innumerevoli
Tutto il mio popolo è malato
né arma del pensiero si offre a difesa
non mautarno i frutti.
Della mia terra gloriosa
Né più resistono le donne allo strazio dei parti e l’uno sull’altro
Come rapidi uccelli
Con più foga di un indomito fuoco
Li vedi slanciarsi alla spiaggia del Dio d’occidente
Di queste in numeri morti
Si dissangua la città
Senza compianti né lamenti
Cadaveri infetti coprono il suolo
E giovani spose e madri incanutite alla sponda di un’ara
Singhiozzano disperse dalle pene dai lutti imploran oace.
Peani si accendono confusi a flebili voci
Un radioso soccorso tu manda a noi
Aurea figlia di Zeus.
 Ares violento che senza bronzo di scudi
Mi assale e ora mi brucia
Il dorso indietro rivolta a fuga precipitosa
Via dai confini della mia terra
Verso il letto vasto di Anfitrite
O verso il flutto tracio in ospide approdo
E qualcosa la notte risparmia
Il giorno si affretta a chiuderne l’opera
Tu o zeus padre dominatore
Delle folgori fiammanti col tuo fulmine annientalo
Apollo liceo vorrei che i dardi scoccati
Dalle corde ritorte dell’aureo tuo arco
Si spandessero indomiti
A mio riparo a mia protezione
Così come fiaccole ardenti di Artemide
Quando i monti di Licia trascorre.
E il dio dall’aurea mitra invoco
Il Dio che a questa terra da’ nome
Evio Bacco rubicondo
Compagno delle Menadi
A noi si accosti liberatore
Con ardente torcia incenerendo
Il Dio fra gli dei più dispregiato!

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