Nome: Sinitria Razza: Kalashtar (+2 saggezza,+1 carisma) Classe: chierico

Allineamento: maligno Lingue: Comune, Quori e Elfico Statura: Media (171 cm e 48

Kg) Età: 23 Abilità: Intuizione e persuasione Livello: 3

Punti ferita: 29(d8) Classe armatura: 5 Monete: 193mo, 58ma e 107me

Forza: 16 +3

Intelligenza: 18 +4

Saggezza: 22 +6

Destrezza: 14 +2

Costituzione: 16 +3

Carisma: 18 +4

Trucchetti: 1 guida e 2 taumaturgia(p. 283)

Incantesimi: 2 persuasione, 2 cura ferite, 1 scopri trappole e 1 cecità

Equipaggiamento:

-staffa delle 7 voci(aiuta a persuadere le persone +10%, può provocare delle voci nella
testa delle persone mentre stanno dormendo)
-mazza delle anime(d6 +1)

-simbolo sacro
-arco lungo(d8)
-60 freccie
-armatura di scaglie
-sacco medio
-3 razioni di cibo
-borraccia

BACKSTORY:
Sinitria era una normale Kalashtar, come tutte le abitanti di Rhotian, la città in cui
abitava, lei sognava di diventare una palladina del bene e della giustizia, era una
persona sempre solare ed aiutava sempre le sue 3 sorelline minori. Aveva 14 quando
un popolo di Orchi provenienti dal lontano Oriente, originari delle montagne Kirite,
invasero Rhotian; la distrussero fecero di essa una grande rovina. In quel momento
Sinitria si trovava nella palestra delle arti di combattimento, quando sentii un boato
immenso, gli orchi erano entrati in città ella vide la sua famiglia morire davanti a se,
così tanto dolore procurato solamente per del poco oro che la città possedeva. Un
orco stava correndo verso di lei quando tutto di un tratto tutto si fermo sia il tempo
che lo spazio, Sinitria senti due voci parlarle, solamente in seguito alla loro rivelazione
capì che erano le voci di Ertub e Viridia, le due divinità principali dell'inganno, esse
decisero di aiutare la piccola ragazza a scappare, infatti la resero invisibile fino alla
città più vicina. Sinitria era colma di rabbia, non voleva più come ,fino a poco prima, la
giustizia ma voleva vendicarsi, l'ira aveva vinto la ragione e da quel giorno ella inizò a
far parte di una setta per cercare di conquistare potere e trucidare coloro che uccisero
la sua famiglia.