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L'importanza degli studi sulla cultura dei contesti è emersa alla fine degli
anni 70. Il Cross Cultural Management, descrive i comportamenti
degli individui all'interno delle organizzazioni e che provengono da
culture diverse; inoltre studia le diversità culturali tra organizzazioni di
contesti culturalmente distanti. Gli studi si sono canalizzati verso due
filoni: il Cross Cultural Research ed il Cross National Research. Il Cross
Cultural Research è centrato sullo studio delle diversità in
somiglianze delle Culture di macroaree ambientali. Il Cross National
Research analizza la cultura dei paesi occidentali e la relazione tra il
funzionamento dell'organizzazione e la cultura dell'ambiente in cui
operano.
2.2 I CONCETTI INTERPRETATIVI DELLA CULTURA DEI CONTESTI
La maggior parte degli studiosi concorda sul fatto che i valori alla base
della cultura dei contesti influenzano il comportamento degli individui
e delle organizzazioni in esso operanti. E' chiara, quindi,
l'interdipendenza che la cultura nazionale e quella organizzativa hanno
sulla corporate culture. Infatti Thèvenet sostiene che il manager di
successo deve considerare sia la cultura esterna o del contesto, sia la
cultura interna, a livello di impresa. A questi due livelli, Schwartz
aggiunge la Cultura Individuale che poggia su valori che gli individui
sviluppano per rispondere a tre esigenze: - regolazione tra individuo e
gruppo; - sopravvivenza della società; - rapporto tra uomo e natura.
Per Koeber e Kluckhohn la cultura è un insieme di pattern, impliciti ed
espliciti, di comportamento, trasmessi attraverso simboli che
costituiscono il risultato distintivo dei gruppi umani. Si enfatizza la
caratteristica non naturale della Cultura e dei modelli
comportamentali che discendono da un'evoluzione di processi di
selezione di idee credi. Nel 1961, Kluckhohn e Strodtbeck Hanno
sviluppato sei dimensioni per descrivere la cultura di un gruppo: -
Relationship to nature: relazioni individuo-natura, si può dar luogo
ad un orientamento di dominio, di sottomissione di armonia con la
natura; - Beliefs about human nature: individui innatamente buoni o
cattivi, o con tracce di bontà e di cattiveria;
CAPITOLO 2 GLI STUDI SULLA CULTURA DEI CONTESTI
2.1 LE RADICI DEGLI STUDI DI CCM
L'importanza degli studi sulla cultura dei contesti è emersa alla fine degli
anni 70. Il Cross Cultural Management, descrive i comportamenti
degli individui all'interno delle organizzazioni e che provengono da
culture diverse; inoltre studia le diversità culturali tra organizzazioni di
contesti culturalmente distanti. Gli studi si sono canalizzati verso due
filoni: il Cross Cultural Research ed il Cross National Research. Il Cross
Cultural Research è centrato sullo studio delle diversità in
somiglianze delle Culture di macroaree ambientali. Il Cross National
Research analizza la cultura dei paesi occidentali e la relazione tra il
funzionamento dell'organizzazione e la cultura dell'ambiente in cui
operano.
2.2 I CONCETTI INTERPRETATIVI DELLA CULTURA DEI CONTESTI
La maggior parte degli studiosi concorda sul fatto che i valori alla base
della cultura dei contesti influenzano il comportamento degli individui
e delle organizzazioni in esso operanti. E' chiara, quindi,
l'interdipendenza che la cultura nazionale e quella organizzativa hanno
sulla corporate culture. Infatti Thèvenet sostiene che il manager di
successo deve considerare sia la cultura esterna o del contesto, sia la
cultura interna, a livello di impresa. A questi due livelli, Schwartz
aggiunge la Cultura Individuale che poggia su valori che gli individui
sviluppano per rispondere a tre esigenze: - regolazione tra individuo e
gruppo; - sopravvivenza della società; - rapporto tra uomo e natura.
Per Koeber e Kluckhohn la cultura è un insieme di pattern, impliciti ed
espliciti, di comportamento, trasmessi attraverso simboli che
costituiscono il risultato distintivo dei gruppi umani. Si enfatizza la
caratteristica non naturale della Cultura e dei modelli
comportamentali che discendono da un'evoluzione di processi di
selezione di idee credi. Nel 1961, Kluckhohn e Strodtbeck Hanno
sviluppato sei dimensioni per descrivere la cultura di un gruppo: -
Relationship to nature: relazioni individuo-natura, si può dar luogo
ad un orientamento di dominio, di sottomissione di armonia con la
natura; - Beliefs about human nature: individui innatamente buoni o
cattivi, o con tracce di bontà e di cattiveria; -Relationships between
people: responsabilità verso gli altri: nelle società individualiste ciò si
avverte verso la famiglia, in quelle collettiviste verso gruppi più ampi; -
Nature of human activity: propensione a vivere il presente o a progettare
il futuro; - Conception of space: concezione dello spazio come privato,
pubblico o un mix; - Orientation to time: decisioni basate su esperienze
del passato, del presente o su obiettivi del futuro. Hofstede ha definito
la cultura di un contesto come una programmazione mentale collettiva
enfatizzando il ruolo del sistema educativo nella formazione di una data
cultura. Individui con geni diversi e contesti opposti si ricevono gli
stessi insegnamenti possono presentare idee valori simili. La
programmazione mentale si manifesta su tre livelli: - universale,
condivisa in maniera diversa dalla collettività; - collettiva, insieme di
valori condivisi da una collettività; - individuale, comportamenti che
rendono l'individuo come unico. Martin e Siehl hanno analizzato
contesti ed organizzazioni in cui coesistono culture diverse. La cultura
dominante in un'impresa esprime i valori centrali condivisi dalla
maggioranza dei membri che in essa operano. La minoranza può
avere valori diversi, sottocultura, che in alcuni casi possono diventare
una sfida ai valori dominanti, controcultura. Sia una sottocultura
rafforzativa quando esiste una certa aderenza tra i valori della cultura
dominante e quelli della sottocultura. Questa assicura la stabilità
organizzativa ma può spingere a sottovalutare il confronto. Sia una
sottocultura ortogonale quando c'è un'accettazione dei valori dominanti e
di altri valori della sottocultura. Questa conduce ad accettare le
diversità, in un confronto dialettico costruttivo di credi e valori diversi.
La controcultura sia quando valori e credimi sono in contrasto con
quelli dominanti: può favorire un cambiamento culturale ma può creare
anche un clima conflittuale.
2.3 I DIVERSI APPROCCI ALLO STUDIO DELLE DIMENSIONI
CULTURALI Hofstede
Lo studio di Hofstede tra il 1967 e il 1973 si è basato sui
comportamenti degli addetti di 40 consociate estere dell'IBM. Dopo
aver somministrato 16 mila questionari in 50 Paesi di 3 regioni del
mondo, ha individuato 4 dimensioni culturali per spiegare la varianza dei
dati ottenuti. Controllo dell'incertezza (Uncertainty Avoidance): misura
il modo in cui la società si sente minacciata da situazioni incerte e
cerca di evitarle. È stata misurata considerando lo stress degli
impiegati a percepire tensioni. Le società a debole controllo sono
maggiormente predisposte ad accettare i rischi e ad essere più
tolleranti verso idee diverse. Le società a forte controllo hanno regole
precise e si ricercano verità e valori incontrovertibili. Distanza
Gerarchica (Power Distance): misura il livello di accettazione del
potere nelle istituzioni e della disuguaglianza della sua distribuzione
all'interno delle organizzazioni. È stata misurata considerando la
percentuale di subordinati che ritiene il proprio capo autoritario.
L'accettazione è elevata nei paesi latini ed è bassa nei paesi nordici,
anglosassoni e germanici, in cui si ricerca una più equa distribuzione
del potere. Individualismo/Collettivismo: Misura il livello di
interazione tra individui e gruppi. L'individualismo è stato misurato
sulla propensione degli individui a contare su se stessi piuttosto che a
ritenersi dipendenti dall'organizzazione cui appartengono. Le società
collettiviste, come il Giappone, valorizzano le relazioni ed il tempo
impiegato per il gruppo; le società individualiste, USA, UK, Paesi
germanici, valorizzano il tempo per se stessi e sono più opportuniste.
L'impresa giapponese è intesa come comunità, permeata dallo spirito di
gruppo e le decisioni sono il frutto di una concertazione collettiva in
cui sussistono relazioni d'autorità (top-down) e relazioni di tipo
ascendente (bottom-up) e di tipo trasversale. L'impresa anglosassone
è tipicamente individualistica e fortemente gerarchizzata con relazioni
interne di tipo top-down. Mascolinità/Femminilità: individua modelli di
comportamento e stili manageriali. la mascolinità viene misurata con
la propensione degli impiegati a preferire ricompense, scatti di
carriera e maggiori guadagni piuttosto che qualità nelle relazioni e
nell'area in cui si vive. Nei paesi a cultura maschile, USA UK Austria
Germania Giappone Italia, l'enfasi è posta sul singolo, sulla propria
carriera; in quelle a cultura femminile, Finlandia Svezia Norvegia
Paesi Bassi, i lavoratori preferiscono la riduzione dell'orario di lavoro
rispetto all'aumento del salario, con un inclinazione al vivere sano. Long-
Term Orientation: si ispira al Dinamismo Confuciano in misura
l'orientamento degli individui nel ricercare la virtù attraverso la
perseveranza è la capacità di sacrificare obiettivi di breve.o in funzione
di quelli di lungo periodo. Le società con orientamento a breve termine
mostrano un grande rispetto per le tradizioni un basso orientamento
al risparmio per il futuro ed un focus sul breve periodo. Le società
con orientamento a lungo.o mostrano una capacità adattarsi alle
mutate condizioni e tradizioni, una forte propensione al risparmio e
la perseveranza nel raggiungimento degli obiettivi di lungo periodo.
Indulgence/Restraint: L'indulgenza misura la propensione degli
individui alla gratificazione e al godersi la vita. La restrizione sia quando
gli individui sopprimono la gratificazione e risultano essere
maggiormente orientati al duro lavoro e al raggiungimento
dell'obiettivo.
Limiti al modello di Hofstede.
Sono principalmente tre i limiti imputabili al modello di Hofstede: 1)
La misurazione articolata è differente delle varie dimensioni rende
difficile la loro generalizzazione e pone dei limiti interpretativi. 2) Il
campione degli intervistati costituisce una sottopopolazione
influenzata dalla cultura organizzativa e da esperienze professionali e
scambi culturali che rendono difficile la generalizzazione delle loro
preferenze alle società a cui per nazionalità individui appartengono. 3)
Le sovrapposizioni tra le dimensioni rendono l'integrazione in un unico
modello molto difficile a causa dell'utilizzo di diversi database tra le prima
quattro dimensioni e le ultime due.
2.3.1 Il contributo di TROMPENAARS
Allo scopo di risolvere i conflitti internazionali tra imprese, dovuti a
scontri tra culture diverse, Trompenaars ha individuato delle dimensioni
della cultura. Emotività/Neutralità: Misura il livello di emotività,
ovvero quanto le emozioni influiscono il comportamento degli individui
e le loro scelte. I più emotivi sono gli iraniani, i più neutrali i coreani.
Universalismo/Particolarismo: misura il livello di adeguamento delle
società alle norme. Le società universaliste sono più inclini a seguire le
regole come unica via per un comportamento egualitario. Le società
particolari ste invece pongono enfasi sui particolarismi e sulle differenze
tra gli individui. Individualismo/Collettivismo: assume lo stesso
significato della dimensione di Hofstede. Specificità/Diffusione:
individua l'ottica sistemica mediante la quale i vari aspetti della
cultura convivono. Specificità: netta distinzione tra vita lavorativa e
privata (Svezia). Orientamento al risultato/all'attribuzione: come gli
individui raggiungono il successo ed il potere, focalizzandosi sul
risultato o alternativamente attraverso il riconoscimento di una
situazione di fatto e di una posizione naturalmente conseguita.
Orientamento al passato/futuro: come gli individui si relazione allo
scorrere del tempo e quanto questo influenza le loro decisioni. Gli USA
non danno alcun peso al passato mentre per i francesi il passato
condiziona le decisioni da prendere nel presente e per le prospettive
future. Controllo interno/esterno: misura il grado di subordinazione
alle forze naturali, come dominabili o viceversa non dominabili.
2.3.2 "Pratiche" e "Valori" nelle analisi del GLOBE
Un approccio di sintesi e quello del globo che identifica le tendenze
culturali di 62 paesi, raggruppate in 10 cluster al fine di valutare
l'impatto che la cultura del contesto, esaminata con l'ausilio di 9
dimensioni, a sulla percezione e sulla leadership nelle imprese
appartenenti ai diversi cluster. Fondamentale è stata la distinzione
nelle interviste a 17.000 manager tra Pratiche e Valori. Le Pratiche
sono gli stati attuali e le correnti percezioni culturali degli individui,
viceversa i Valori sono i futuri orientamenti ed il desiderio di
cambiamento; una netta differenza tra pratiche e valori evidenzia il
cambiamento culturale in atto in quel dato cluster. Power Distance:
livello di accettazione della distribuzione ineguale del potere nelle
organizzazioni, uguale alla distanza gerarchica di Hofstede. Istitutional
Collectivism: incoraggiamento agli individui da parte di istituzioni ed
organizzazioni ad integrarsi in un'entità più ampia è da considerare
l'armonia e la cooperazione come principi fondamentali. Si incoraggia
l'azione collettiva. In-Group Collectivism: Orgoglio nel far parte del
gruppo. Fedeltà, lealtà e coesione sono sentimenti importanti.
Uncertainty Avoidance: Individua l'inclinazione degli individui ad
accettare norme e regole al fine di ridurre l'incertezza. Uguale al controllo
dell' incertezza proposto da Hofstede. Future Orientation: propensione
alla pianificazione e programmazione di lungo periodo. Gender
Egalitarianism: Misura il grado di accettazione dell'uguaglianza tra i sessi,
in merito alla distribuzione equa del potere e negli ambienti di
carriera. Assertiveness: misura il grado con cui gli individui risultano
essere sicuri di sé e propensi al confronto. in questo caso la
comunicazione è talvolta aggressiva con una scarsa propensione alla
condivisione degli ideali altrui. Human Orientation: Misura il grado in
cui gli individui premiano igienico raggiano valori come lealtà, altruismo,
gentilezza, generosità. Se elevata si da' molta importanza alle relazioni
interpersonali. Performance Orientation: Misura la propensione al
raggiungimento degli obiettivi, dei risultati e all'eccellenza. Gli stili di
Leadership. Charismathic/Value based leadership: Valori in
caratteristici sono visione del futuro, sacrificio di sé, decisione ed
orientamento al risultato. Molto apprezzato in quasi tutti i paesi,
soprattutto negli Stati Uniti, Europa nordica e Europa germanica. Self-
Protective: tendenza a concentrarsi su se stesso, capacità di
stimolare il confronto, rispetto per le procedure e tendenza a salvare
la faccia. Accettazione media, ma molto elevata in Asia soprattutto
in Taiwan e Giappone. Human: modestia e solidarietà sono valori
importanti, come l'altruismo. Diffuso in Asia, Paesi islamici ed area
mediterranea. Team Oriented: Lavoro di squadra, ottica collaborativa,
mantenere insieme il gruppo, aiutare gli altri. Secondo stile più
accettato, diffuso prevalentemente nei paesi collettivisti. Turchia, Africa
ed Europa Nordica. Partecipative: stile di leadership non autocratico,
presenza di concertazione collettiva (ricerca di accordo comune).
Molto diffuso nell'impresa giapponese. Autonomous: propensione
all'individualismo, indipendenza e all'unicità. Poco apprezzato e diffuso.
In definitiva, gli autori del GLOBE credono che la cultura delle
imprese sia il risultato della cultura nazionale e di contingenze strategico
organizzative. I leader sono influenzati dalle pratiche e valori della
cultura nazionale che riflettono nell'impresa.
2.3.3 La teoria dei Valori di SCHWARTZ.
Schwartz individua i valori come costrutti legati all'emotività degli
individui seguono nel processo di selezione e valutazione delle azioni
e politiche che pongono in essere. I valori sono sviluppati dagli
individui come risposta a tre problematiche: - rapporto tra sé e gli
altri; - preservazione della società; - rapporto uomo natura; Schwartz
individua 10 metavalori: Self-direction: orientamento all'autonomia
emotiva, di azione, indipendenza e creatività, intesa come esplorazione
del nuovo. Stimulation: eccitazione per il nuovo ed il diverso.
Hedonism: piacere fisico e gratificazione di sè. Achievement:
orientamento al successo personale. Power: Status sociale, prestigio,
controllo e dominanza sugli altri. Security: inclinazione verso la sicurezza,
armonia, stabilità nelle relazioni. Conformity: Inclinazione al reprimere
le azioni e comportamenti il rispettosi delle norme e delle tradizioni.
Tradition: profondo rispetto delle tradizioni. Benevolence: propensione
nel favorire il benessere della collettività. Universalism: comprensione e
protezione del benessere delle persone e della natura. Schwartz
considera i 10 metavalori come spicchi di una ruota, costruita sulla base di
due direttrici che individuano il modo con cui gli individui
rispondono alle tre problematiche. La raffigurazione dei metavalori nella
ruota si spiega col fatto che Schwartz considera tali valori come parte
di ogni individuo, tuttavia spetta all'individuo sviluppare un dato valore
invece che un altro, a seconda del contesto culturale in cui è inserito. La
prima direttrice individuata oppone Self-Enhancement a
Trascendence, checontrappongono rispettivamente Achievement e
Power a Universalism e Benevolence, ovvero l'opposizione di valori che
enfatizzano individuo ed altri che tutelano il benessere collettivo. La
seconda direttrice oppone Openess to change a Conservation, che
contrappongono Self-direction e Stimulation a Conformity e Tradition,
ovvero l'apertura al nuovo contro la resistenza al cambiamento. Rispetto
alle tre sfide, Schwartz ha elaborato tre dimensioni culturali: -
Embedded vs Autonomy: In merito alla prima sfida, ovvero al rapporto tra
individui e gruppo, si può avere un orientamento Embedded quando gli
individui sono inclini a sentirsi radicati nel gruppo, viceversa si può
avere un orientamento Autonomy quando gli individui valutano se
stessi in maniera autonoma rispetto al gruppo. - Hierarchy vs
Egalitarianism: In merito alla seconda sfida, della preservazione della
società, l'orientamento Hierarchy prevede per gli individui la
necessità di avere rapporti gerarchici, viceversa l'orientamento
Egalitarianism prevede una preferenza per relazioni paritetiche tra i
diversi membri della società. - Mastery vs Harmony: Nella terza sfida,
tra uomo e natura, l'orientamento Mastery conduce alla formazione di
sé, viceversa l'orientamento Harmony conduce alla armonia tra uomo
e natura e dal rispetto nei confronti di quest'ultima.
2.3.4 Il modello del TMC
Può essere considerato un modello di sintesi dei vari studi di CCM poiché
recupera concetti basilari delle dimensioni culturali di Hofstede e
Trompenaars. E’ stato introdotto d Thomas e si basa sulla
convinzione che la cultura sia un sistema di linee guida per gruppi,
organizzazioni e società. Questo modello, conosciuto anche come
Cultural Orientations Model, prevede 10 dimensioni e per ogni
dimensione un dato numero di orientamenti. Qui di seguito una precisa
esposizione delle dimensioni e relativi orientamenti. ENVIROMENT
(Ambiente): indica il modo in cui gli individui vedono e si
relazionano con l’ambiente circostante. Prevede tre orientamenti: -
Controllo: visione che pone l’ambiente in subordine rispetto agli
individui che ritengono di poterlo dominare e plasmare in base alle
proprie esigenze. - Armonia: Visione che pone l'individuo in armonia
con l'ambiente, l'uomo inteso come parte della natura. - Costrizione:
Visione che pone gli individui in subordine rispetto all'ambiente.
Time: Modo in cui gli individui percepiscono il passare del tempo per
l'uso che ne fanno. - Single focus/multi focus: Il primo prevede la
preferenza di portare a termine il compito nel tempo prefissato
piuttosto che sullo svolgimento di relazioni interpersonali. Il secondo
pone l'accento sullo svolgimento di più compiti concentrandosi sulle
relazioni piuttosto che sul rispetto delle scadenze. -Fixed/fluid: Il
primo si riferisce al rispetto dei tempi e delle scadenze, puntualità e
programmazione temporale; il secondo delle il tempo come un
qualcosa di flessibile, vi è un mancato rispetto delle consegne. -
Past/present/future: Le colture orientate al passato danno valore alle
tradizioni ed il leader delle imprese concepiscono il futuro passando
dal passato. Le culture orientate al presente si adattano alla situazione
attuale e puntano su programmi di breve termine. Le culture orientate al
Futuro guardano in prospettiva futura e sono volte al cambiamento,
puntando sul programmi di lungo termine. ACTION: Relazioni tra
individui e preferenza al risultato o alle interazioni. Prevede due
orientamenti. -Be/doing: Le culture dell'Essere accentuano l'affiliazione
e le qualità personali con enfasi sulla spontaneità dei sentimenti. Enfasi
posta sulla qualità della vita e delle relazioni. Le culture del Fare si
focalizzano sul risultato da raggiungere ad ogni costo.
COMMUNICATION: Come gli individui in generale si relazionano. -High
context/low context: il primo conduce a relazioni focalizzate sulla
fiducia e conoscenza diretta; Il secondo indica una conduzione
tipicamente impersonale. - Direct/indirect: Confronto diretto nelle mail
risolvere i conflitti che sono visti come un'occasione di crescita;
confronto indiretto implicito e non verbale in cui i conflitti sono visti come
una minaccia ed evitati per salvare la faccia e proteggere le onore o
evitare l'imbarazzo. - Expressive/Instrumental: Comunicazione
espressiva quando si lasciano trasparire le proprie emozioni, la seconda
è pragmatica, impersonale ed orientata al risultato. - Formal/Informal: La
prima sia quando si seguono le procedure, c'è il rispetto dei ruoli,
comunicazione rigida. Sia una comunicazione informale quando
questa è amichevole e rilassata, rispetto dei ruoli flessibile e non
rigido. SPACE: come viene marcato il territorio fisico e psico sociale
fra gli individui. - Privato: propensione alla distanza tra sé e gli altri,
contatto fisico limitato, limitata socializzazione. - Pubblico: Propensione
alla comunità, ed ad una minore distanza tra sé e gli altri, importanza
delle relazioni umane. POWER: come vengono percepite le
disuguaglianze di potere. - Hierarchy: Potere e autorità centralizzate,
ripartizione diseguale del potere. - Equality: Potere e decentralizzato,
minori differenze sociali, libertà di espressione. INDIVIDUALISM:
Attiene al modo in cui vengono definite le identità personali degli
individui. - Individualism/Collectivism: la prima pone l'attenzione
sull'identità personale dell'individuo, la seconda invece antepone
l'individuo allo spirito di gruppo. - Universalistic/Particularistic: Le
culture universaliste usano regole, norme e procedure per un fine
egualitario; le culture particolari ste invece enfatizzano le differenze e
le unicità degli individui e dei gruppi. COMPETITIVENESS: il modo in cui
gli individui ed i gruppi esaltano la propria competitività. -
Competitive/Cooperative: nella prima la competizione è vista come un
valore, le persone sono orientate alla affermazione ed al raggiungimento
di traguardi. Nella seconda vi sono relazioni armoniose, è apprezzato
il consenso e la qualità della vita. STRUCTURE: Il modo in cui gli
individui ed i gruppi affrontano i cambiamenti, rischi ed incertezze.
Collegata a Unc. Avoidance. - Order/Flexibility: nella prima si cerca di
ridurre il rischio ed incertezza, prendendo gli eventi maggiormente
prevedibili; Nella seconda ci sono deviazioni dalle norme, i conflitti sono
la normalità e vi è scarsa attenzione verso le minacce. THINKING: Come
si svolge nella mente degli individui la concettualizzazione. -
Inductive/Deductive: Il metodo induttivo dal particolare al generale si
oppone al metodo deduttivo dal generale al particolare. -
Linear/Sistemic: nell'approccio lineare i problemi sono affrontati in
maniera segmentata; in quello sistemico, invece, i problemi sono
affrontati in modo unitario.
CONFRONTO CRITICO TRA I DIVERSO MODELLI DI CCM
1) Un primo confronto può essere fatto tra TMC e Hofstede-Trompenaars.
il TMC costituisce una sintesi dei diversi modelli di cross cultural
management e le dimensioni power, individualismo, competitiveness e
Structure derivano dagli studi di Hofstede e Trompenaars. TMC vs
Hofstede. Power può essere ricondotta alla Power distance di
Hofstede, in quanto fanno riferimento all'accettazione di una
distribuzione ineguale del potere ( anche se l'orientamento Equality
del TMC prevede una società più egualitaria). Structure ed
Environment possono essere ricondotte all' Uncertainty Avoidance di
Hofstede. la prima si riferisce a come vengono affrontati i rischi e le
incertezze, la seconda concerne il rapporto tra individuo e natura ( un
orientamento al controllo è sintomo di riduzione dell' incertezza).
L'Individualism è riconducibile a Individualism/Collectivism, ma
includendo anche l'orientamento Universalism/Particularism richiama
anche alcune caratteristiche della Mascolinità/Femminilità
(universalismo-femminilità, tolleranza verso il prossimo). Alla
Masc./Femmin. è riconducibile Space in quanto l'orientamento al
pubblico è tipico delle culture femminili. Lo stesso vale per
Competitiveness e Communications dove rispettivamente
l'orientamento alla cooperazione e alla comunicazione indiretta sono
tipici delle culture femminili. l merito del TMC è quello di aver
compiutamente esplicitato la dimensione incompleta di Hofstede della
Mascolinità/Femminilità. TMC vs Trompenaars. L'orientamento
Universalismo/Particolarismo e Individualismo/Collettivismo della
dimensione Individualismo sono riconducibili alla medesima proposta
da Trompenaars. L'orientamento Essere (Being) e Fare (Doing) della
dimensione Action sono riconducibili all'orientamento all'attribuzione
vs al risultato. Space è riconducibile a Specificità/Diffusione in quanto
indicano l'orientamento verso la vita privata o pubblica;
Communications (Expressive/Instrumental) è riconducibile a
Emotività/Neutralità; Environment è riconducibile a Controllo
Interno/Esterno; infine l'orientamento al passato vs futuro è riconducibile
a Time.
2) Un secondo confronto critico può essere fatto tra Globe e Hofstede.
Hofstede ritiene che il Globe abbia ripreso e segmentato le variabili
del suo modello: Power distance and uncertainty avoidance
sarebbero state riprese, il collettivismo ripreso è scisso in institutional e
in group, facce della stessa medaglia secondo Hofstede; mascolinità e
femminilità sarebbero state ricomprese nel gender egalitarianism e
assertiveness; infine la Long Term orientation sarebbe stata
rinominata future orientation. Queste critiche di Hofstede non
appaiono condivisibili: L'Istitutional collectivism rispecchia un
orientamento politico istituzionale che spiega che ruolo hanno le
istituzioni in merito allo sviluppo degli interessi per i singoli e per la
collettività. Il Gender Egalitarianism attiene alla parità tra i sessi e non ha
niente a che vedere con la mascolinità e la femminilità. Hofstede critica
il Globe di aver utilizzato come campione solo manager, e ciò
porterebbe ad una valutazione distorta poiché influenzata dallo
specifico ruolo. Questa critica sarebbe da condividere in quanto
condurrebbe a dei risultati che non prendono in esame un ampio
gruppo di lavoratori. Tuttavia la scelta di optare per un unico ruolo
come campione comporterebbe una visione più chiara per le
differenze tra i diversi contesti. Inoltre la critica potrebbe essere fatta
anche ad of schede che utilizza come campione la cultura
organizzativa dell'IBM. Ulteriore critica riguarda l'utilizzo indiscriminato
da parte del Globe della cultura organizzativa e nazionale come se ci
fosse una relazione diretta, mentre Hofstede precisa che i due aspetti
vanno distinti. Critica condivisibile anche se il Globe offre un quadro
molto intuitivo. Inoltre Hofstede critica il Globe di aver considerato
la cultura statunitense di chiaro stampo etnocentrico. Nonostante agli
autori del Globe sia chiaro l'influenza dei fattori economici sulle
variabili culturali come l'Individualismo e Power distance, questi non
ne hanno tenuto conto secondo Hofstede. Critica che appare
alquanto ingiusta poiché gli autori del Gobe hanno sempre tenuto
conto del rapporto tra dimensioni ed indicatori economici. Il Globe ha
affermato che le tre dimensioni (Power Distance, Unc. Avoidance,
Indiv./Coll.) derivano dagli studi di Hofstede ma precisano che non vi è
una chiara corrispondenza perché office Ted e non ha separato le
pratiche dai valori.
3) Un terzo confronto può essere fatto tra Schwartz e Hofstede.
sulla ruota dei valori di Schwartz appaiono rappresentate le
dimensioni di Hofstede: il lato destro della ruota (power, achievement,
hedonism, stimulation e self-direction) è riconducibile a valori tipici del
l'individualismo; il lato sinistro della ruota (universalism, benevolence,
tradition, conformity security) presenta valori tipici dello spirito
collettivista. L'orientamento Self-enhancement vs Self-Trascendence si
ricollega a alle dimensioni di Hofstede quali l'individualismo/
collettivismo and uncertainty avoidance; l'orientamento Openes to
change vs Conservatism si ricollega a mascolinità/ femminilità e Power
distance. Il valore power In contrapposizione a universalism ricorda la
Power distance; Il valore power in associazione ad achievement ricorda
la masculinity; i valori power-achievement in contrapposizione a
universalism-benevolence ricordano la masc./femm.; self-direction in
opposizione a conformity-tradition ricorda l'indiv./coll.; conformity-
tradition-security in opposizione a self-direction-stimulation ricordano la
Unc. Avoid.
L'orientamento alla contaminazione culturale.
La cultura di impresa è il risultato di credi e valori che influenzano
la routine organizzativa; tuttavia la cultura di impresa non è statica
ma il risultato di adattamento esterno ed integrazione interna. Con il
processo di internazionalizzazione di impresa si confronta con nuove
culture ed accoglie lavoratori e manager di diversi contesti. L'ingresso
in mercati culturalmente distanti può essere l'opportunità per
incrementare le conoscenze ed il patrimonio culturale attraverso
processi di knowledge transfer e sharing knowledge. L'intensità della
apprendimento culturale favorisce e rafforza la performance nel
mercato ospite: ciò è possibile solo se i partner costituiscono uno
sfondo adatto per l'apprendimento, gettando le basi per una learning
alliance. Questo sfondo richiede trasparenza, fiducia in Relazioni
contrarie all'opportunismo. Le maggiori cause di fallimento di alleanze
strategiche sono dovute a: - mancanza di fiducia e cooperazione tra i
partner; - scarsa attenzione prestata ai problemi interni all'alleanza; -
fraintendimenti di natura culturale e di incapacità di risolverli.