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La popolazione della Terra

La popolazione dalle origini all’età moderna e il boom demografico


La storia della popolazione della Terra non è di facile ricostruzione: si tratta di un
vero e proprio rompicapo, che consiste nell’unire diversi tipi di dati registrati in tempi
diversi e con modalità ben differenti.

Ad esempio, lo svolgimento del censimento ormai di routine nella maggior parte dei
Paesi del mondo, non era dato per scontato nel passato.

Per quanto riguarda l’alba della civiltà, si ritiene che da una stima iniziale di 5
milioni di individui nell’8000 a.C, si sia passato a una stima di 200 milioni di
persone nel I secolo d.C. Questa rapida crescita demografica fu però ostacolata per
più di 7 secoli da carestie, guerre ed epidemie, come per esempio la peste nera,
diffusa in Europa nella metà del XIV secolo.

Nell’anno 1000 la popolazione contava ancora quota 250 milioni, e si dovette


aspettare il 1600 per vedere la stima toccare i 500 milioni.

Negli anni successivi, tuttavia, la crescita della popolazione prese un ritmo più
accelerato: già alla metà del XVIII secolo si raggiunsero gli 800 milioni di individui
grazie alla rivoluzione industriale, definita la vera e propria scintilla del boom
demografico: infatti, conseguentemente al suo avvenimento, la popolazione sfondò il
miliardo nell’Ottocento, raddoppiandosi nei soli 100 anni successivi.

Durante il Novecento, la stima demografica inizia a diventare sempre più una


previsione reale e i dati si rivelano sempre più concreti.

Dal 1960 ad oggi, la popolazione è passata dai 3 ai 7,5 miliardi e si prevede una
crescita costante nel futuro prossimo.

Svariate sono le ipotesi sulle cause dell’esplosione demografica: sicuramente


l’inurbamento, la meccanizzazione, il miglioramento delle condizioni igieniche e
sanitarie e i progressi nella medicina hanno avuto un ruolo fondamentale nella
crescita demografica degli ultimi secoli.

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