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Istituto Statale di Istruzione Superiore “Archimede”

San Giovanni in Persiceto (BO)

Laboratorio di Elettrotecnica ed Elettronica

Relazione n°2 Studenti Gruppo 2:


Data:20/10/2021 ▪ Dall’Oca Emanuele
▪ Lambresa Daniele
Classe: 5°M ▪ Ballarh Youssef
Docenti: Alex Caselli e Zambrotta Pasquale ▪ Ambrosino Alessandro

Titolo Esperienza: Diverse applicazioni di diversi inseguitori di tensione

DISPOSITIVI ED ATTREZZATURE IMPIEGATE


DEVICE PART NUMBER NOTE
Necessaria al funzionamento
Alimentazione Duale +15V/-15V
dell’integrato UA741
Breadboard / Ci permette di provare il circuito
Cavi / /
Amplificatore operazionale UA741 Utilizzo come inseguitore
Componente elettronico che al
100kΩ, 100kΩ, 1MΩ
Resistori passaggio di corrente oppone una forza
chiamata resistenza

RELAZIONE

L’esperienza si basava sulla verifica del funzionamento di diversi circuiti relativi agli inseguitori di tensione.

Essi sono i seguenti:

caratteristiche a livello circuitale


Primo circuito nessuna resistenza e nessuna tensione applicata in
ingresso

Secondo circuito inserimento di di una resistenza (100kΩ) sul pin non


invertente

Terzo circuito

inserimento di tre resistenze, due da 100kΩ una sul


pin invertente e una sul non invertente, infine una
resistenza da 1MΩ come resistenza di feedback.

Primo inseguitore
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San Giovanni in Persiceto (BO)

Il primo circuito rappresenta un’ inseguitore di tensione privo di resistenze e senza nessuna tensione in ingresso
dando però in uscita una tensione di 1mV.

Quindi senza nessuna tensione applicata in ingresso, ma con un'alimentazione duale ai pin 4 e 7 il circuito dava
in uscita un valore di tensione.

Se avessimo applicato una tensione in ingresso la tensione d’uscita sarebbe stata uguale a quella d’ingresso.

il circuito relativo è il seguente:

(circuito multisim)

(Circuito tinkercad)

Collegamenti:

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Per quanto riguarda i collegamenti abbiamo il pin 2 collegato al 6 (nell’immagine sopra realizzata con
tinkercad non si vede ma il collegamento c’è); quindi il pin invertente collegato all’output.

Per quanto riguarda gli altri collegamenti abbiamo il pin non invertente collegato a massa e sui pin 4 e 7
l’alimentazione duale, infine abbiamo l’oscilloscopio collegato all’uscita dell’operazionale.

Considerazioni e immagini:

Come possiamo notare dallo schema abbiamo ottenuto in uscita ciò che ci aspettavamo ovvero 1mV.

Le immagini successive sono relative al circuito su breadboard e alla misurazione della tensione d’uscita.

(circuito su breadboard)

(misura della tensione d’uscita tramite multimetro)

Secondo circuito - secondo inseguitore


Nel secondo circuito vi sono stati dei cambiamenti non troppo rilevanti infatti è stata semplicemente inserita
una resistenza da 100kΩ sul pin non invertente.

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San Giovanni in Persiceto (BO)

In questo caso ci è stato chiesto di trovare la corrente di bias, noi sappiamo che la corrente in ingresso è uguale
a 0 perchè la resistenza di ingresso dell'operazionale è idealmente infinita, ma possiamo trovare una corrente
molto piccola ovvero la corrente di bias una corrente statica dovuta dalla polarizzazione alimentando
l’amplificatore operazionale.

|Vo−Voffset |
La formula per ottenere questa corrente è la seguente: Ibias=
Ri

La corrente di bias è stata trovata quindi indirettamente grazie alle misurazioni relative alla tensione d’uscita e
alla tensione di offset, ovvero la differenza di potenziale che deve essere applicata all’amplificatore per ottenere
una Vo nulla; mediante multimetro abbiamo collegando i diversi capi sulla breadboard nei punti interessati; la
resistenza Ri è stata misurata anch’essa per ottenere dei risultati reali.

Tensioni misurate su breadboard:

Vo = -3mV Voffset = 5,1 mV

Resistenza da 100kΩ valore reale:

Ri = 98,5

Calcolo ibias:

|−3 mV −5,1 mV |
Ibias= = 80nA
98,5

Dopo aver calcolato la corrente di bias ci siamo rivolti al circuito realizzato su multisim dove abbiamo eseguito
una sorta di confronto tra i due circuiti per quanto riguarda i valori di tensione.

Esso è il seguente:

Circuito su tinkercad:

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Dopo aver concluso il secondo circuito ci siamo rivolti verso il terzo e ultimo inseguitore formato da tre
resistenze, due da 100kΩ e una da 1MΩ; le prime due sono state collegate rispettivamente ai pin invertente
(pin2) e al pin non invertente (pn3), mentre la resistenza da 1MΩ è stata collegata con un capo al pin 2 e l’altro
al pin 6.

Nel terzo circuito ci era stato richiesto di misurare le correnti che scorrono sulle due resistenze mediante le
misurazioni dei valori di tensione e delle resistenze reali, ovvero misurate con il multimetro su breadboard.

Abbiamo cominciato tenendo come punto di riferimento lo schema su multisim, esso è il seguente:

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Dopo aver fatto e osservato il circuito su multisim, abbiamo misurato i valori reali delle resistenze e
successivamente dopo aver creato il circuito su breadboard abbiamo misurato la caduta di tensione su di esse
ottenendo i seguenti valori:

Resistenze Valore nominale Valore reale misurato


R1(pin invertente) 100kΩ 99,3KΩ
R2(pin non invertente) 100KΩ 96,8KΩ

Tensioni Valore misurato


VR1 1,4mV
VR2 -3,8mV

Dopo aver ricavato le misure abbiamo ricavato tramite legge di ohm i valori di corrente (I1/I2) sulle resistenze.

Calcoli (valori di tensione/resistenza ricavati dalla breadboard):

V 1,4 mV V 3 , 8 mV
I 1=
R
→ I = 99,3 k Ω = 14nA I 2=
R
→ I = 96,8 k Ω = 39nA

Calcoli (valori di tensione/resistenza ricavati da multisim):

4,351mV 5,38 mV
I 1=
100 k Ω = 43nA I 2=
100 k Ω = 53nA

Come possiamo notare non c’è troppa differenza per quanto riguarda i valori ricavati “realmente” da quelli
ricavati in modo digitale essendo nell’ordine dei nA.

Realizzazioni circuitali:
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(circuito realizzato a scuola)

(circuito tinkercad)

(misura della VR1)

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OBIETTIVO: L'obiettivo principale è stato quello di apprendere il funzionamento delle
diverse applicazioni degli inseguitori di tensione trovando le correnti di offset e bias, imparare
nuovi concetti nell’ambito degli amplificatori operazionali e trarre delle nostre conclusioni in
base ai dati ricavati.

CONCLUSIONI: L'esperienza è andata a buon fine, non ci sono stati particolari problemi
nelle realizzazioni circuitali, tranne un piccolo intoppo con uno degli integrati il quale
probabilmente era difettoso per il semplice fatto che raggiungeva temperature troppo elevate
con tensioni di alimentazione troppo basse.
Abbiamo appreso le diverse applicazioni dei diversi circuiti e siamo riusciti a migliorare le
nostre capacità in ambito tecnico.

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Giudizio:
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SCHEMA TABELLE GRAFICI RELAZIONE VOTO FINALE

Data: ___ / ___ / ______ , PROF.

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