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CARTAGINE - Metropoli in espansione.

Popolo di commercianti che dominò il mediterraneo per 1 millennio. Esportavano vari oggetti, ma la
porpora era il bene più pregiato.
Si dice fosse un popolo spietato per via dei loro sacrifici umani alle divinità e per come trattavano gli
ufficiali perdenti.
La loro invenzione più importante fu l'alfabeto, il quale poi fu la base per i restanti alfabeti.
I loro nemici storici furono i Romani.
Famosi per la loro abilità nel costruire flotte navali.
Situavano nell'attuale territorio del Libano, e la maggior parte della popolazione viveva sulla costa che
affaccia sul mediterraneo.
La prima persona a definirli fenici fu proprio Omero, termine che significa - uomini della porpora.
Cartagine era una colonia fenicia fondata nell'814 ac, Roma le è quasi coetanea (753 ac). Entrambe erano
le 2 città più potenti del mediterraneo. Si rispettavano fra di loro, ma i cartaginesi si sentivano un po'
superiori; rispetto e paura vanno d'accordo, quindi per non danneggiarsi a vicenda stipularono dei
trattati fra di loro:

- 509
- 348
- 306
- 278

Con questi trattati Roma e Cartagine si impegnarono reciprocamente a non espandersi nei reciproci
territori, nei possedimenti e nei traffici commerciali.

I GUERRA PUNICA 264 - 241

Nel 265 i mercenari campani di Messina fecero entrare i cartaginesi per assicurarsi la protezione contro il
comune nemico greco (vocazione espansionistica di Gerone II?). Essi in una condizione di confusione
interna chiamarono in aiuto anche i romani, i quali entrarono nel territorio Cartaginese nel 264 grazie ad
Appio Claudio, il quale dopo aver forzato il blocco navale cartaginese riuscì ad entrare in Sicilia. Vennero
così rotti gli accordi con Cartagine.
Annone, comandante cartaginese sgomberò messina, mostrando la volontà punica di non forzare la
situazione, ma in questo modo i cartaginesi e i siracusani, trovatisi davanti un nemico comune decisero
di allearsi e porre l'assedio a Messina.
I consoli del 263 riunirono gli eserciti in 4 legioni che combatterono nel territorio di siracusa, Gerone II,
tiranno di Siracusa, fu costretto ad arrendersi e stipulare un'alleanza con Roma.
I cartaginesi vista la situazione decisero di spostarsi verso Agrigento, dove le 4 legioni romane li
sconfissero nel 262 con la resa della città.
Costò cara ai romani.
Nel 261 i romani deliberarono di costruire la prima grande flotta da guerra romana e nel giro di un anno
furono costruite 100 quinqueremi.
Vediamo la capacità di adattamento, ma anche di ingegno, poichè la battaglia navale venne vinta dai
romani a Milazzo (260) grazie all'espediente dei corvi, lunghe aste con cui agganciavano il nemico
fungendo da ponti che portavano lo scontro al corpo a corpo. Così Gaio Duilio distrusse 1/3 delle navi
cartaginesi.
Dal 259 al 257 il console Lucio Cornelio Scipione riuscì a sconfiggere i cartaginesi in Sardegna e in
Corsica, per poi riconcentrare le forze in Sicilia.
Attilio Regolo decise di portare la guerra in Africa, dove dopo un primo successo vi fu un'escalation del
conflitto: in marcia su cartagine l'esercito romano venne sconfitto e Regolo catturato.
Nel 254 venne ricostruita una flotta navale romana, con la quale i romani presero Palermo. Ma venne
distrutta da una tempesta l'anno dopo.
La guerra proseguì fra vittorie romane e disastrose tempeste distruttive. Dal punto di vista economico e
sociale la situazione era insostenibile da entrambe le parti: a Cartagine era in corso una lotta interna fra
fautori dell'espansione in Africa e quelli che intendevano usare tutte le risorse disponibili per battere
roma e mantenere la supremazia sul mediterraneo.
A Roma invece i comizi esasperati resero console uno scriba, per poi ricorrere alla dittatura.
Nel 241 Gaio Lutazio Catulo battè Annone costringendo i cartaginesi alla pace, essi sgombrarono la
Sicilia, liberarono i prigionieri pagando un tributo e accettando le condizioni di resa durissime dei comizi
romani.

GLI ANNI FRA LE 2 GUERRE PUNICHE 241-218

Incuranti del trattato di pace con i cartaginesi, i romani gli imposero di abbandonare anche la Sardegna e
la Corsica. Cartagine ancora sofferente per la I guerra Punica, noon potè far altro che sottomettersi a tale
prepotenza.
A Roma stava prendendo forma una nuova politica di espansione brutale.
A Cartagine il contraccolpo fu molto duro: le lotte interne si risolsero a favore di Amilcare, sostenitore
della politica aggressiva per la conquista del mediterraneo.
Nel 237, Amilcare e il figlio Annibale, riconquistarono parte della Spagna, fino all'Ebro, mentre un
trattato con Roma confermò questa linea di demarcazione fra possessi cartaginesi e interessi romani.
Adesso rimaneva solo il problema di Sagunto: città alleata di roma che rientrava però nella zona
territoriale cartaginese. I romani preferirono congelare questa situazione ambigua e proseguirono alla
conquista della Valle Padana, con la sua romanizzazione, vincendo sui celti e formando 2 colonie latine
(Piacenza e Cremona) e la creazione di un presidio a Modena.
Intanto la regina illirica Teuta, praticava la pirateia a danno degli alleati romani nell'adriatico. L'Illiria
situava nell'area di interesse della Macedonia, per la quale affacciarsi sull'adriatico poteva diventare un
pericolo per i romani, così si limitarono a spedire un'ambasciata a Teuta per chiederle di rinunciare alla
pirateria, nel 230, ma questa disinformata sulla potenza dei romani, uccise gli ambasciatori. I romani così
attaccarono con 200 navi l'Illiria, vinsero e conquistarono 2 città strategiche, Durazzo ed Apollonia,
creando un principato autonomo che diedere a Demetrio di Faro.
In Macedonia, nel 229, era salito al trono Filippo V, e la presenza romana nell'adriatico non potè durare
a lungo, infatti nel 219, Demetrio di Faro e Filippo V si allearono attaccando i possedimenti illirici romani,
i romani sconfissero Demetrio, facendo si che una coalizione antimacedone potè approfittare della
situazione per ristabilire gli equilibri in Grecia nel 217, ma Roma non potè intervenire poichè era in piena
guerra annibalica (II guerra punica).
Fra le 2 guerre è importante sapere che:
1) I cartaginesi vollero continuare la lotta con i romani per la conquista del mediterraneo.
2) Compare Annibale.
3) Il problema di Sagunto da tenere a mente, ritorna con Annibale nella II guerra Punica.
4) Conquistarono la Val Padana.
5) Conquistarono Teuta.
6) Tenere a mente Filippo V.

II GUERRA PUNICA 218-201

Annibale creò il casus belli assediando Sagunto.


Il suo piano era quello di prendere di sorpesa i roman, attraverso il passaggio sulle Alpi, contando
sull'appoggio degli alleati romani interessati a un ridimensionamento di Roma.
I romani volevano fermare Annibale nella gallia meridionale, per questo Publio Scipione si imbarcò verso
marsiglia, ma Annibale lo prevedette, costringendolo a tornare in Italia, preparandosi a uno scontro nella
valle padana.
Il fratello di Publio Scipione sbarò in Spagna prtandovi la guerra, immobilizzando parte dell'esercito
cartaginese.
Annibale nel frattempo scendava in italia dopo una serie di vittorie in val padana, arrivando sul lago
Trasimeno dove vinse ancora una volta e morirono 25.000 uomini.
Quinto Fabio Massimo venne eletto dittatore, egli comprese che non era possibile vincere una battaglia
frontale, così

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