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Il periodo vittoriano

Il romanzo vittoriano

Il lungo regno della regina Vittoria, secondo per durata in tutta la storia inglese, vide una delle fasi più prolifiche della letteratura del paese, che
trovò il suo perno nel genere letterario del romanzo

Durante l'Età vittoriana (1837-1901), il romanzo diviene il genere portante della letteratura inglese. [84] Le donne giocarono un ruolo importante in
quest'ascesa sia come autrici che come lettrici. [85] La serializzazione mensile incoraggiò l'aumento di popolarità di questo genere, insieme a un
aumento del tasso di alfabetizzazione, a miglioramenti tecnologici nella stampa e a un miglior distribuzione della ricchezza che permise a più
persone d'interessarsi alla letteratura. [86] Molti romanzi venivano pubblicati sui giornali a capitoli, ad esempio Il Circolo Pickwick di Dickens, che
venne pubblicato in venti parti tra l'aprile del 1836 e il novembre dell'anno successivo. [87] Altre opere di Dickens e di Thackeray vennero
pubblicate così.[88] Tuttavia la pratica di pubblicare edizioni in tre volumi continuò sino alla fine del secolo. [89] Altro fattore che permise l'ascesa
del genere fu la nascita di biblioteche che permettevano di prendere libri in prestito in cambio di un'iscrizione annuale.

Gli anni tra il 1830 e il 1840 vedono la nascita del romanzo a sfondo sociale che "nacque dagli sconvolgimenti sociali e politici che seguirono
il Reform Act 1832".[90] Questo sottogenere nasce come reazione alla rapida industrializzazione e ai conseguenti problemi sociali, politici ed
economici e vuole criticare gli abusi del governo e delle industrie e mettere in luce le sofferenze dei poveri, che non traevano alcun
miglioramento dai progressi economici del paese. [91] Storie relative alla povera classe lavoratrice avevano come pubblico la più facoltosa classe
media e miravano a promuovere un cambiamento. Esempi di questo genere sono Oliver Twist di Dickens (1837-38), Sybil, ovvero le due
nazioni(1845) di Benjamin Disraeli (1804-81) e Alton Locke (1849) di Charles Kingsley(1819-75).

Dickens e Thackeray

Charles Dickens (1812-70) emerge sulla scena letteraria nei tardi anni 30 dell'Ottocento e diviene presto uno dei più famosi romanzieri della
letteratura inglese. Dickens usava una feroce satira su alcuni aspetti della società: le cosiddette workhouse in Oliver Twist; gli errori del sistema
giudiziario in Casa Desolata, l'effetto disumanizzante del denaro in Dombey e Figlio; i difetti della filosofia utilitaristica applicati alla società
in Tempi difficili. Alcuni critici credono che il sentimentalismo di Dickens smorzi la sua vis satirica.[92] Più di recente, particolarmente apprezzate
sono state le ultime opere di Dickens, oltre ai già citati Dombey e Figlio e Casa desolata: Canto di Natale (1843), La piccola Dorrit (1855-
57), Grandi speranze(1860-61) e Il nostro comune amico (1864-65).[93] Durante il periodo vittoriano, William Makepeace Thackeray (1811-
1863) veniva considerato secondo solo a Dickens e suo solo degno concorrente, ma oggi è molto meno letto e conosciuto quasi esclusivamente
per La fiera delle vanità (1847), un'acuta satira contro molti strati della popolazione, con una sensibilità leggera e spiritosa.

Le sorelle Brontë

La metà del secolo vede l'ascesa di tre sorelle scrittrici: Emily, Charlotte e Anne Brontë. I loro romanzi suscitarono scalpore quando vennero
pubblicati ma ben presto vennero accettati come classici. Le tre sorelle cominciarono la loro carriera letteraria da giovanissime e pubblicarono
insieme un libro di poesie nel 1846. L'anno seguente ciascuna delle tre pubblicò un proprio romanzo. Quello di Charlotte (1816-55) fu Jane
Eyre, scritto con uno stile innovativo che combinava il naturalismo con il melodramma gotico e il cui narratore interno era una donna che
raccontava di sé in prima persona, primo caso nella letteratura inglese. [94].

L'opera di Emily (1818-48) fu Cime tempestose che, secondo Juliet Gardiner per "la sua vivida passione sensuale, la potenza del linguaggio e la
fervida immaginazione, smarrì e sconvolse i critici" e spinse molto del pubblico dell'epoca [95] e dei primi critici a pensare che fosse stato scritto
da un uomo.[96]Anche se divise la critica al momento della sua uscita e fu spesso accusato di mostrare una passione immorale, il libro venne in
seguito riconosciuto come uno dei classici della letteratura inglese. [97].

Il romanzo di Anne (1820-49) fu Agnes Grey, incentrato sulla vita solitaria di una governante. A differenza di Emily, che morì l'anno successivo,
le altre due sorelle continuarono a scrivere dopo il '47. Il secondo romanzo di Anne, Il segreto della signora in nero (1848) fu forse il più
scioccante di quelli pubblicati dalle sorelle, in quanto, la descrizione che Anne fa, nel tentativo di raccontare la realtà senza edulcorarla,
dell'alcolismo e della perversione risultò molto forte per la sensibilità del suo tempo. [98] Charlotte continuò invece la propria carriera con tre
romanzi: Shirley (1849), Villette (1853) e Il professore (1857).

Elizabeth Gaskell

Elizabeth Gaskell (1810-65) è stata una scrittrice di successo. Celebre per il suo primo romanzo Mary Barton, pubblicato anonimamente nel
1848. Altra opera importante è Nord e Sud del 1855, in cui viene comparato lo stile di vita del nord industrializzato dell'Inghilterra con quello
del più ricco sud. Anche se i suoi romanzi seguono lo stile tipico dell'età vittoriana, la Gaskell spesso critica nelle sue opere le consuetudini del
suo tempo e nei suoi primi lavori si concentra sul lavoro in fabbrica nelle Midlands. Inoltre mette in risalto il ruolo delle donne, con trame
complesse e personaggi femminili dinamici.

Anthony Trollope

Anthony Trollope (1815-82) fu uno dei più prolifici, celebri e considerati romanzieri inglesi dell'età vittoriana. I suoi romanzi più amati
come L'amministratore (1855) e Barchester Towers(1857) sono ambientati nella fittizia contea del Barsetshire. Le opere di Trollope mostrano la
vita della classe dei possidenti e dei professionisti della prima Inghilterra vittoriana. Secondo Henry James, la miglior qualità di Trollope è stata
"la grande attenzione al reale" e "ciò che lo rende così interessante, è il suo desiderio di soddisfarci sotto questo aspetto".
George Eliot

George Eliot (pseudonimo di Mary Ann Evans 1819-80) è stata una delle maggiori scrittrici del periodo vittoriano. Le sue opere,
soprattutto Middlemarch(1874) costituiscono un importante esempio di realismo in letteratura e sono stati ammirati per unire la ricchezza di
dettagli dello stile vittoriano con una visione d'ampio respiro intellettuale che li ha rimossi dal ristretto orizzonte geografico che descrivevano,
portando l'autrice ad essere comparata con Toltoj. Anche se la sua reputazione crollò dopo la sua morte, nel ventesimo secolo venne di nuovo
esaltata dalla critica. Virginia Woolf considerò Middlemarch "uno dei pochi romanzi inglesi scritti per gli adulti". I diversi adattamenti televisivi
e cinematografici delle opere di Eliot hanno aperto la sua opera a un più ampio numero di lettori.

George Meredith

George Meredith (1828-1909) è stato un romanziere e poeta inglese, ricordato in narrativa per i suoi romanzi La prova di Richard
Feverel (1895) e L'egoista(1879) e in poesia per la sua innovativa raccolta poetica Amore moderno (1862).[99]

Thomas Hardy

L'interesse nei confronti del mondo contadino e nei cambiamenti che stavano avvenendo nella sua situazione economica e sociale furono il
fulcro dell'opera di Thomas Hardy (1840-1928). Realista, nella tradizione di George Eliot, venne influenzato anche dal romanticismo,
specialmente da Wordsworth. Un'altra importante influenza su di lui furono le teorie scientifiche di Darwin. Come Dickens, anche Hardy è
fortemente critico nei confronti della realtà vittoriana, sebbene Hardy si concentri di più sul declino della società contadina. Sebbene Hardy fu
autore di poesie nel corso della sua vita, e si considerava principalmente un poeta, la sua prima raccolta venne pubblicata solo nel 1898, mentre
lui ottenne fama come autore di romanzi tra cui Via dalla pazza folla(1874), Il sindaco di Casterbridge (1886), Tess dei d'Urbervilles (1891)
e Jude l'Oscuro (1895). Quest'ultimo romanzo ricevette critiche tanto aspre da spingere l'autore a smettere di dedicarsi alla scrittura. In romanzi
come Il sindaco di Casterbridge o Tess dei d'Urbervilles, Hardy prova a ricreare il genere della tragedia, ispirata dal dramma greco,
specialmente da Eschilo e Sofocle sebbene le differenze con la tragedia greca siano molte: quelle di Hardy sono romanzi in prosa, non pezzi
teatrali in poesia e i personaggi dell'autore inglese provengono dalle classi basse della società e non dalla nobiltà.

La narrativa di genere

H. G. Wells (1866-1946), considerato insieme al francese Jules Verne uno dei padri del genere fantascientifico[100][101][102][103][104][105][106][107],


pubblica molte delle sue opere più note sul finire dell'età vittoriana, tra cui La macchina del tempo(1895) e La guerra dei mondi (1897), in cui
descrive la più famosa invasione della Terra da parte di alieni.

Il maggiore autore di storie di fantasmi del XIX secolo è stato Sheridan Le Fanu, noto per il romanzo Lo zio Silas (1865) e per il racconto
gotico Carmilla (1872), in cui descrive la persecuzione di una vampira nei confronti di una ragazza. Un importante romanzo per lo sviluppo del
genere orrorifico è il celebre romanzo epistolare Dracula (1897) di Bram Stoker, una storia gotica su un gruppo di persone che cerca di
fronteggiare un terribile vampiro rumeno.

Le prime storie d'indagine e gialle (mystery) della letteratura inglese sono considerati i romanzi La donna in bianco (1859) e La Pietra di
Luna (1868) di Wilkie Collins. Il genere tuttavia trova il suo massimo esponente in questo periodo nella figura di Arthur Conan Doyle, con il suo
ciclo di 4 romanzi e 56 racconti sul brillante detective Sherlock Holmes, pubblicati tra il 1887 e il 1927. Caratteristica della serie il fatto che la
maggior parte delle opere in essa hanno come narratore interno l'amico e assistente di Holmes, il Dottor Watson.

Sebbene preceduto da Il re del fiume d'oro (1841) di John Ruskin, l'iniziatore tradizionale del moderno fantasy è considerato George
MacDonald autore de Le fate dell'ombra (1858) e La principessa e i goblin (1872). Altro autore fantasy molto prolifico sul finire del secolo è
stato William Morris.

Si diffonde in questo periodo, influenzato dalle scoperte archeologiche di avventurieri nelle colonie, il genere del cosiddetto "mondo perduto",
come sottogenere del romanzo d'avventura. Uno dei suoi maggiori esponenti è Henry Rider Haggard col suo Le miniere di re Salomone del
1885. Altro genere di romanzo d'avventura è Il prigioniero di Zenda (1894) di Anthony Hope, ambientato nella fittizia nazione della Ruritania e
ispirato alle manovre politiche e agli intrighi del tempo.

Nel periodo vittoriano la letteratura per ragazzi si evolse come genere a sé stante. Alcune opere divennero note a livello internazionale come Le
avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (1865) e il suo seguito Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò di Lewis Carroll. Anche i
romanzi di Robert Louis Stevenson (1850-94) sono generalmente considerati per ragazzi. La sua opera principale è Lo strano caso del dottor
Jekyll e del signor Hyde (1886), in cui descrive lo sdoppiamento di personalità di un intelligente e onesto medico che si trasforma in un
mostro psicopatico dopo aver ingerito una pozione per separare la parte buona di sé da quella cattiva. Altre sue opere sono Il ragazzo
rapito(1886), ambientato durante la rivolta giacobita del 1745, e L'isola del tesoro(1883), una classica avventura piratesca. Tra la fine dell'età
vittoriana e l'inizio dell'età edoardiana Beatrix Potter, scrittrice e illustratrice, si è resa famosa per i suoi libri per bambini che avevano degli
animali come protagonisti. La sua opera più famose è La storia di Peter Coniglio (The tale of Peter Rabbit), pubblicata nel 1902, che fa parte di
un gruppo di opere comprendente ventitré libri.

La poesia vittoriana

La poesia di questo periodo è fortemente ispirata dai romantici, ma cerca anche di prendere nuove direzioni. [108] In particolare, si cerca di
sviluppare in poesia il monologo drammatico, che sarà perfezionato da Browning. La critica letteraria del Novecento si concentrò sull'ispirazione
che questi poeti diedero al successivo modernismo. [109]

Tennyson
Alfred Tennyson (1809-92) stato un poeta laureato del Regno Unito per buona parte dell'età vittoriana. È stato descritto da Eliot come "il più
grande maestro di metrica e di malinconia" e di lui ha anche detto che possiede "il più fine orecchio di qualsiasi poeta inglese da Milton".
[110]
 Tennyson è stato un pioniere nell'uso del monologo drammatico in poesia come dimostrano le sue opere The Lotus-
Eaters (1833), Ulysses (1833) e Tithonus (1860).[111]

I coniugi Browning

Anche Robert Browning (1812-89) intraprese questa strada, ottenendo i maggiori risultati dall'uso di questa tecnica come dimostra in My Last
Duchess, Andrea del Sarto e The Bishop Orders his Tomb, che furono pubblicati nella raccolta in due volumi Men and Women del 1855. Nella
sua introduzione all'edizione della Oxford University Press delle Poems 1833-1864 di Browning, lo studioso Ian Jack scrisse che Thomas
Hardy, Rudyard Kipling, Ezra Pound e Thomas Stearns Eliot "hanno tutti imparato dall'esplorazione che Browning fece sulle possibilità
drammatiche della poesia e sull'uso del linguaggio colloquiale in essa". [112] Sua moglie Elizabeth (1806-61) era già divenuta una poetessa
affermata prima di incontrarlo. La sua opera più famosa sono i 44 Sonetti dal portoghese, pubblicata nel 1850 nella raccolta Poesie.[113]

Matthew Arnold

La fama di Matthew Arnold (1822-88) come poeta "nei passati decenni [...] è crollata drasticamente" [114] ed è oggi maggiormente noto per il suo
saggio Cultura e anarchia (1869) e per la poesia Dover Beach (1867), in cui viene mostrato un mondo da incubo nel quale le vecchie verità
religiose sono rifiutate. L'opera è spesso considerata come uno dei primi, se non il primo, esempio di sensibilità modernista. [115] Arnold fu
insieme un critico e un ammiratore della poesia romantica ed è visto come un ponte tra il romanticismo e il successivo modernismo [116]: infatti in
molte sue opere si ritrovano conflitti psicologici ed emozionali, incertezze, la sensazione di una mancanza di unità dell'io e l'estraniazione
dell'individuo rispetto alla società, poi chiamata alienazione, temi tipici del modernismo. Kenneth Allot nel 1954 scrisse: "Se un poeta può
insegnarci a capire cosa proviamo e come vivere con i nostri sentimenti, allora Arnold è un contemporaneo." [117]

Dante Gabriel Rossetti

Dante Gabriel Rossetti (1828-82) è stato un poeta, illustratore, pittore e traduttore. Cofondatore, nel 1848, insieme a William Holman
Hunt e John Everett Millais, del movimento dei Preraffaelliti, divenne poi l'ispiratore di una seconda generazione di artisti e scrittori che furono
influenzati dal movimento, tra cui William Morris e Edward Burne-Jones.[118] L'opera di Rossetti è caratterizzata dallo stile medievaleggiante.
[119]
 Poesia e immagine sono strettamente connesse in Rossetti e spesso scrisse sonetti come complemento per dei suoi dipinti. Inoltre illustrò
alcune poesie di sua sorella Christina Rossetti, tra cui Goblin Market.

Arthur Clough

Arthur Hugh Clough (1819-1861) è stato descritto come "un abile poeta i cui esperimenti nell'estendere il campo e i soggetti del linguaggio
letterario erano molto avanti in rispetto al suo tempo". [120] Clough è considerato uno dei più lungimiranti poeti inglesi dell'Ottocento anche a
causa della sua schiettezza in campo sessuale che sconvolse i suoi contemporanei. [120] Spesso in contrasto con le credenze religiose e gli ideali
sociali del suo tempo, è stato detto che i suoi versi posseggono la malinconia e la perplessità di un'epoca di transizione, sebbene dal suo Through
a Glass Darkly traspare che egli stesso non mancasse di determinate certezze religiose. [120]

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