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Tecnologie e tecniche della ripresa

e della registrazione audio


I microfoni

Conservatorio “N. Rota” di Monopoli (BA) docente: Dario Casillo

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Si autorizza, in deroga al secondo punto, l’utilizzo per l’insegnamento
Principio di funzionamento

▪ I microfoni sono dei trasduttori e quindi device che trasformano una


grandezza fisica in un’altra.

▪ Il microfono sostanzialmente converte l’energia meccanica dell’onda


sonora in energia elettrica (tensione elettrica).

▪ A seconda del tipo di progettazione e del tipo di funzionamento, i


microfoni si suddividono in vari tipi.

▪ Alcuni microfoni richiedono un’alimentazione di energia elettrica per il


regolare funzionamento detta “alimentazione phantom” e può essere da
12, 24 o 48 Volt.

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Microfoni e phantom

● La Phantom viaggia lungo lo stesso cavo che porta il segnale verso


un mixer, o una scheda audio.
● Alcuni microfoni sono dotati di una batteria a corrente continua,
interna o esterna, e traggono la propria alimentazione da quella,
proprio come nei radiomicrofoni, nei quali l’alimentazione serve anche
a fornire l’energia necessaria al trasmettitore interno per inviare il
segnale in modalità WiFi.
● I microfoni che usano l’alimentazione phantom non possono funzionare
se il dispositivo cui sono collegati (es. mixer, scheda audio, ecc.) non
fornisce tale alimentazione.

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1

Alimentazione phantom

● Il cavo audio stesso ha una


struttura ben precisa a tre
conduttori, tipicamente con
connettori detti XLR.
● Il Pin 1 è il contatto di massa.
● Il Pin 2 (HOT) e 3 (COLD)
sono contatti di segnale.

Connettori XLR
(Omegatron per Wikipedia)
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I connettori XLR

● I cavi microfonici con connettori XLR o Canon sono usati


soprattutto come connessioni bilanciate, ottimizzando al
massimo il rapporto segnale rumore e l’eliminazione di eventuali
interferenze nei cavi troppo lunghi (come quelli superiori ai 9
metri).
● I cavi sbilanciati con connettori XLR si possono ottenere
mediante un ponte, una saldatura tra il pin 1 della massa e il pin
3 del segnale COLD si può realizzare la tipica connessione
come nei cavi Jack/Jack. Questo tipo di cavo potrebbe danneggiare
alcuni microfoni che non richiedono la phantom se è in uso durante l’uso.

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Microfoni e tipologie principali

Le due tipologie di microfoni più utilizzate oggi sono:


● I microfoni Dinamici o a Bobina mobile che non
hanno bisogno di alimentazione, sono robusti, facili da
gestire nel mixing generale, usati soprattutto sul
palco.

● I microfoni a Condensatore, che hanno bisogno di


un’alimentazione Phantom +48 Volt, molto sensibili e
usati soprattutto in studio di registrazione.

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Microfoni e tipologie principali

● tipologie di diaframma
● Largo (come il modello U87 in figura)

● Piccolo (come il modello KSM137)

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Microfoni dinamici
● Un avvolgimento fatto di un materiale conduttore è fissato sul
diaframma che viene investito dall'onda sonora e che vibra in
conseguenza di questa.
● L'avvolgimento si trova all'interno di un campo magnetico generato
da un apposito magnete posto al suo interno.
● Quando il diaframma vibra, fa muovere con sé anche l'avvolgimento
che rompe le linee del campo magnetico e dunque nell'avvolgimento
viene indotta una corrente.
● In questo modo il segnale elettrico generato ha lo stesso andamento
dell'onda acustica che ha investito il diaframma.

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Microfoni dinamici

Di seguito diamo un elenco indicativo delle caratteristiche principali


dei microfoni elettrodinamici:

● Sono i più resistenti e per questo vengono comunemente


impiegati in situazioni live dove i cantanti più scalmanati possono
dare sfogo alla loro esuberanza senza rischiare di danneggiarli.
● La frequenza di risonanza di questo tipo di microfoni è di circa 2.5
KHz, questo li rende particolarmente adatti per la riproduzione
della voce e delle chitarre.
● È in grado di sopportare pressioni sonore anche molto elevate.

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Microfono dinamico

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Microfono a nastro

● I microfoni a nastro sono simili ai microfoni


dinamici, ma la bobina mobile è però sostituita
da un nastro molto sottile e spesso piegato “a
fisarmonica”.
● Il nastro è il “punto debole” di questo microfono
che deve essere molto sottile e leggero per
avere il migliore fattore di sensibilità ma di
conseguenza anche di fragilità.
● I microfoni a nastro generano tensioni molto
ridotte; quindi spesso sono dotati di un
preamplificatore interno.
● Pertanto richiede alimentazione a batteria o
esterna.
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Microfoni a condensatore
Il microfono a condensatore è composto da due lamine, dette
armature:
● una lamina fissa
● una lamina mobile, che viene spostata dalla variazione di pressione
sonora emessa dalla sorgente audio.
● Il condensatore è fatto con questo sistema di lamine e dall’aria che vi è
tra di loro contenente le cariche elettriche.

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Principio di funzionamento di un
condensatore

● L’aria e il materiale tra le due


armature è detto dielettrico, il
campo in cui si generano delle
cariche elettriche quando
alimentiamo il dispositivo con la
Phantom.
● Le cariche accumulate sono un
campo elettrostatico variabile con
l’onda sonora in arrivo.

Di Papa November - self-made SVG version of Image:Dielectric.png,


incorporating Image:Capacitor schematic.svg as its base., CC BY-SA 3.0,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4030086 13
Microfoni ad elettrete

● Il microfono a condensatore tipologia ad


elettrete è molto usato soprattutto per le sue
dimensioni.

● Un elettrete è un materiale isolante in cui è


imprigionata una carica elettrica. Per tale
motivo, un microfono a elettrete non ha
bisogno di alimentazione phantom.

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Tavola riassuntiva delle caratteristiche

sensibilità robustezza dinamica e risposta in rapporto S/N


meccanica frequenza

dinamico - + - +
condensatore + - + -

● la sensibilità è quella caratteristica di rilevare anche i segnali più deboli.


● la dinamica corrisponde al range tra il suono più debole e quello più forte.
● la risposta in frequenza corrisponde alla capacità di rilevare in modo lineare tutto il range delle frequenze udibili.
● il rapporto segnale/rumore corrisponde alla possibilità di limitare i danni dovuti alla presenza di interferenze audio sul
segnale audio utile alla rappresentazione del suono finale.
Il diagramma polare (multi-pattern)

Il diagramma polare è un grafico che rappresenta il campo


d’azione della sensibilità di ripresa sonora del microfono
rispetto alla traiettoria del suono e lo spazio circostante.

Omnidirezionale Cardioide Supercardioide Figura a 8


Bidirezionale

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Il diagramma polare

Il diagramma polare si sceglie in base a tanti fattori


direttamente collegati alla destinazione d’uso della ripresa
sonora.
Dalla musica al cinema, dal field recording alle intercettazioni
ambientali le scelte e la pratica nell’uso dei microfoni richiede
competenza e capacità di progettazione e intuizione.
I supporti microfonici e protezioni

● shock mount, molto spesso è chiamato anche


ragno e serve a limitare le vibrazioni ricevute dal
microfono che possono propagarsi anche
attraverso l’asta microfonica.

● Boom, usato soprattutto nelle riprese audio per il


cinema e la televisione.
antipop e dead-cat

sono gli accessori utili a limitare i suoni le eccessive pressioni sonore e i transienti d’attacco delle consonanti oppure
semplicemente il vento e i movimenti dell’aria.

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Cavi per microfoni

● I cavi sono il mezzo di collegamento tra il microfono e i dispositivi


riceventi tipo il mixer o la scheda audio.
● La cosiddetta massa nel cavo serve a proteggere i segnale audio dalle
interferenze. Infatti i cavi di rame che trasportano il segnale sono avvolti
in una calza di fili di rame a forma di rete creando una schermatura dai
disturbi esterni.
● Il tutto è rivestito da una guaina gommosa che protegge e rende
flessibile l’avvolgimento eventuale del cavo stesso.
● Ogni cavo termina ai due capi con dei connettori rigorosamente scelti e
saldati in funzione della destinazione d’uso.

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Cavi microfoni

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Connettori e cavi bilanciati e sbilanciati

● Nella connessione sbilanciata, si usa un cavo che dal


microfono arriva a un connettore jack TS (tip e sleeve).
Utilizzate generalmente nei cavi di linea. Sono costituite da due
conduttori: uno trasporta il segnale, l'altro svolge la funzione di
massa. Il conduttore di massa viene utilizzato come schermo
contro le interferenze elettrostatiche cosiddetta gabbia di
Faraday.

● Nella connessione bilanciata, si usano due connettori XLR, per


applicazioni professionali e collegamenti lunghi. Utilizzate
generalmente nei cavi microfonici. Sono costituite da tre
conduttori: il cavo che trasporta il segnale, la massa e un altro
cavo che trasporta una copia del segnale invertita di fase
rispetto alla massa.
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Connessione bilanciata
Connessione bilanciata

● Con la connessione bilanciata, ai pin 2 e


3 viene applicato lo stesso segnale, ma
invertito di fase su uno dei piedini.

● Quando si arriva al trasformatore audio, i


disturbi e il segnale su uno dei conduttori
vengono nuovamente invertiti di fase

● Il segnale, che era già invertito, per così dire si “raddrizza” e quindi sui due conduttori abbiamo il
doppio del segnale “buono”
● I disturbi erano tutti e due “dritti”, quindi invertendo di fase uno dei due, si ha una somma che
azzera i disturbi stessi.
● Quindi connessione bilanciata → doppio del segnale, zero disturbi (in teoria)!!!
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Livelli di equipaggiamento bilanciati e sbilanciati
Le apparecchiature audio con connettori bilanciati (3 pin) funzionano a un livello di linea
nominale più elevato rispetto alle apparecchiature con connettori sbilanciati.
Non c'è nulla di strano sono solo standardizzati a diversi livelli.

Questi sono i livelli nominali di ingresso e uscita per i due tipi di apparecchiature:

Bilanciato: +4 dBu (1,23 volt)

Sbilanciato: -10 dBV (0,316 volt)


Interfacciamento di apparecchiature bilanciate e sbilanciate

Le apparecchiature bilanciate funzionano a un livello nominale che è di circa


12 dB superiore rispetto alle apparecchiature sbilanciate.

Il collegamento di un'uscita bilanciata +4db ad un ingresso sbilanciato a -10db


potrebbe causare distorsioni, se i picchi di segnale dell'apparecchiatura a +4
superano l'headroom dell'apparecchiatura di -10db.

Quindi, molte apparecchiature hanno un interruttore di livello +4/-10. Impostate


l'interruttore in modo che entrambi i dispositivi collegati funzionino allo stesso
livello. Se non c'è un tale interruttore su nessuno dei due dispositivi, dovete
collegare tra loro un convertitore, adattatore +4/-10.

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