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1 IntrepiDante

Con coraggio verso la bellezza

1°GIORNO

La Vita Nova
Personaggi
Dante
Beatrice
Guido
La storia di Dante e Beatrice
Questa è la storia di Durante Alighieri, conosciuto da tutti con il nome di Dante.
Dante visse più di 700 anni fa nella città più bella e ricca di quell’epoca: Firenze!
Qualcuno allora si chiederà: perché ci dovrebbe interessare la storia di un uomo che è
vissuto più di 700 anni fa? Perché questo Dante è così importante? Cosa avrà fatto mai
per essere ricordato così a lungo?
Dovete sapere che Dante è considerato il poeta più grande d’Italia!
Anzi, a dirla tutta possiamo dire che la lingua italiana l’ha inventata lui! Dante, infatti fu il
primo scrittore ad usare l’italiano per scrivere le sue poesie. All’epoca di Dante, nel 1300
circa, la lingua con la quale si scriveva era il latino, ed era la lingua degli studiosi, una
lingua che ora non si parla più; mentre la lingua che si parlava tra la gente comune, era
detta “volgare” ed era la lingua che capiva anche chi non aveva studiato. Dante, siccome
voleva condividere con tutti le cose che gli stavano a cuore, decise di usare proprio il
volgare per scrivere le sue opere. Dal “volgare” nacque poi la lingua italiana che è giunta
fino a noi.
Ecco spiegato il motivo per cui Dante è così importante!

Ma chi era Dante? Come è diventato un poeta? Qual è la sua storia?


Non ci crederete, ma Dante diventò un poeta grazie ad una ragazza della quale si
innamorò: Beatrice! Non me lo sto inventando, l’ha scritto proprio Dante in una delle sue
opere: si chiama la “Vita nova” ed è la storia di come Dante ha conosciuto Beatrice e
come lei gli abbia cambiato la vita. Ve ne racconto un pezzo:

Dante aveva compiuto da poco nove anni. Un giorno, mentre passeggiava per la sua
Firenze, vide una ragazza bellissima, aveva più o meno la sua età e da quell’istante non
riusciva a pensare ad altro che a lei: Beatrice!
Fu proprio un colpo di fulmine! Dante ricorda tutto di quel giorno in cui la vide per la
prima volta: i profumi nell’aria, il cinguettio degli uccelli. Si ricorda ogni dettaglio di
Beatrice: indossava un vestito rosso, con una cintura nera, portava degli orecchini e una
collana. Ma più di tutto, Dante si ricorda cosa provò quando la vide, quello che accadde
dentro di lui: il cuore gli batteva forte, iniziò a sudare, cominciò ad avvertire una strana
sensazione nello stomaco! Tanto che Dante all’inizio si spaventò: cosa mi sta succedendo?
Pensava. Come mai non riesco a controllare il mio corpo? Ma subito dopo fu invaso da
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una strana allegria, che gli faceva vedere le cose con altri occhi: tutto era più bello dopo
la vista di Beatrice. Dante capì per la prima volta cosa fosse l’amore!

Da quel primo incontro passarono nove lunghi anni, durante i quali Dante perse le tracce
della sua Beatrice, senza dimenticare mai il giorno in cui la incontrò. Nove anni dopo,
quando Dante aveva diciotto anni, rivide Beatrice, che era ormai una donna. Fu un
incontro ancora più memorabile del primo:
Beatrice era vestita di bianco e aveva lo sguardo basso, ma quando vide passare
Dante alzò la testa e con un cenno della mano ed un sorriso gli rivolse un saluto. Non
potete neanche immaginare come si sentì Dante: il cuore gli usciva dal petto,
sembrava che avesse raggiunto il culmine della felicità.

DANTE
Mi ha sorriso! Mi ha salutato!

GUIDO
Ciao Dante, come va?

DANTE
Guido, amico mio, non trovi che la vita sia meravigliosa?
Non pensi che tutto quello che ci circonda sia bellissimo?

GUIDO
Dante ma stai bene? Mi sembri strano?
Non avrai mica bevuto di prima mattina?

DANTE
Ma cosa dici amico mio! Ti sembro ubriaco?
Ebbene sì: sono ubriaco di amore!

GUIDO
Calmati, dimmi cosa è successo?

DANTE
Ho rivisto Beatrice!

GUIDO
Vuoi dire quella Beatrice di cui mi parli sempre?

DANTE
Sì, esatto, proprio lei!

GUIDO
Raccontami, come è andata?

DANTE
Stavo camminando per la via, quando l’ho vista arrivare.
Lei ha alzato lo sguardo, mi ha sorriso e mi ha salutato!
Capisci Guido? Lei ha salutato proprio me!
Sa che esisto, mi conosce!

GUIDO
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Tu sei proprio innamorato cotto!

DANTE
Si Guido: mi viene voglia di dirlo a tutti,
di scrivere delle poesie per dire
a tutti ciò che ho nel cuore!

GUIDO
Che matto che sei, Dante!

DANTE
Guido, non puoi capire…ora tutto ha senso.
La vita ha senso, tutto è bellissimooooooo!

Ma quell’euforia non era destinata a durare a lungo. Pochi anni dopo infatti, accadde
qualcosa che segnò per sempre la vita di Dante. Beatrice, quando aveva da poco
compiuto 24 anni, morì. Questo fatto drammatico, provocò in Dante una profonda
tristezza accompagnata da un senso di vuoto.

DANTE
Perché? Perché io dico!
Era la ragione della mia felicità… e ora non c’è più!
Che senso ha tutto questo?

GUIDO
Dai Dante, non fare così… lo so che adesso è dura,
ma vedrai che passerà, la dimenticherai.

DANTE
No Guido! È proprio questo il punto:
io non voglio dimenticare Beatrice.
C’è qualcosa che ora non capisco…

GUIDO
In che senso non capisci?

DANTE
Non lo so: quello che provo per Beatrice ancora adesso
è qualcosa di reale, non è finito con la sua morte.
Se il buon Dio mi farà vivere ancora un po’ prometto
che scriverò su Beatrice un poema
che nessun altro uomo ha mai dedicato ad una donna!

E fu così che dieci anni dopo Dante tenne fede alla sua promessa e scrisse il suo più
grande capolavoro: la Divina Commedia!

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