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L’arte degli anni 70 e 80 in Italia

L’arte di questa fase può essere divisa in tre periodi:

1. Il Classicismo Barocco

2. Il Realismo Esistenziale

3. Neo-Espressionismo

Il Classicismo Barocco
Fabrizio Clerici, Sonno Romano (1955): Artista nato a Milano fu amico di De Chirico e Alberto Savinio e si
avvicinò alla pittura metafisica. L’opera rappresenta la città di Roma con numerosi linguaggi: la metafisica,
l’architettura con Piranesi (per la costituzione della stanza). Presenza di statue antiche che rimembrano il
Barocco antico. Non sappiamo se il contesto sia in costruzione o già terminato. Vi è il tema Caravaggesco
dato dai fiori o del melograno che si stanno seccando come il canestro di frutta di Caravaggio.

Fabrizio Clerici, Latitudine Bocklin (1979): Isola dei morti di Bocklin rifatta ma in un contesto spaziale.
Clerici reinterpreta il classicismo di Bocklin.

Fabrizio Clerici, Un istante dopo (1978): Classicismo fantascientifico con un immaginario spaziale ma
legato alla pittura.
Riccardo Tommasi Ferroni,(toscano ma romano di adozione) Interno (1971): Dietro vi è un sacco di Burri.

Riccardo Tommasi Ferroni, Interno romano (1972)

Riccardo Tommasi Ferroni, Veduta di Roma:

Riccardo Tommasi Ferroni, Allegoria Romana (1972)

Riccardo Tommasi Ferroni, Astolfo (1972): Autoritratto ironico

Riccardo Tommasi Ferroni, Autoritratto con Filippo IV: Artista che si raffigura come un nano.
Riccardo Tommasi Ferroni, Salomè (1976): Ironia dell’Olympia di Monet.

Riccardo Tommasi Ferroni, Estate (1976): Sacco di Alberto Burri sullo sfondo.

Da il Classicismo Barocco è nato la corrente dell’Anacroniscmo nel 1980, tra questi il più noto è Stefano di
Stasio.

Stefano DI Stasio, Autoritratto (1978): Pittura surrealista simile a quella di Dalì

C.M. Mariani, La mano obbedisce all’intelleto (1983):

A.Abate, Le ore di Edipo (1988): Linguaggio esasperato.


Il Realismo Esistenziale/Sociale
Si sviluppa nell’ambiente romano e del Nord Italia (Milano)

Renato Guttuso, I Funerali di Togliatti (1972): Opera di grandi dimensioni conservata a Bologna. Vi è il tema
della folla. Le figure sono quelle della storia del partito comunista e del comunismo internazione (Lenin,
Pablo Neruda, Longo e Gramsci, Nilde Iotti ed Enrico Berlinguer).

Renato Guttuso, LA vucciria (1974): Rappresenta il mercato di Palermo da cui veniva. Legame con il
cubismo ( cassette di frutta, olive e formaggio e lampada che evoca Guernica) e con una molteplicità di stili.

Alberto Sughi, Teatro D’Italia (1984): Dipinto in cui appaino personaggi dei primi anni 80 (Gianni De
Michelis, Gianni Agnelli, Mario Sarcinelli, Cesare Romiti, Sofia Loren e Valentina Cortese) sembra riprendere
la copertina dei Beatles di Peter Blake e di musica alla Tuileries di Manet. Spaccato dell’italia con prelati,
ballerine, donne con seno scoperto. Nello sfondo vi è il Colosseo e vi è la presenza del Parlamento.
Alberto Sughi, Ciclo La Cena (1976-1977): Dimensione realista ed espressionista inglese di Francis Bacon e
di Munch. Mondanità che ha dei caratteri che sfiorano la volgarità (una cameriara con il seno quasi di
fuori). Aspetti di forte critica sociale nei confronti dei ceti abienti.

Ettore Scola, La terrazza (1980): Film con critica sociale dei ceti abienti. Dimensione di realismo sociale ma
le storie di queste persone gli confersce delle storie individuali (realismo esistenziale).
Renzo Vespignani, Periferia (1980): Rappresentazione delle periferie, prosecutore delle periferie di Sironi.
Vespignani era di sinistra invece Sironi era fascista. Vespignani espone alla Galleria “Il Fante di Spade”.

Renzo Vespignani,Caddilac (1959): Interpretazione della macchina opposta a quella dei californiani. La
macchina è un segnale di oppressione e rimanda alla prostituzione di strada.

Renzo Vespignani, Bocca sulla strada (1959):


Renzo Vespignani, Calciatori (1960): Litografia

Renzo Vespignani, Ponte sulla Periferia (1964): Litografia. Realismo con venature essistenziali.

Renzo Vespignani, Dimora (1964):

Pierpaolo Pasolini, Autoritratto con Fiore in Bocca:


Giuseppe Guerreschi, Casa della Fiducia (1962): Ammicamento al genere Pop inglese però espresso nel
linguaggio della pittura ad olio.

Giuseppe Guerreschi, Canto della rivolta (1960): Artista che vendeva e lavorava con gli Stati Uniti.

Piero Guccione, Autoritratto nel paesaggio (1971): (Siciliano nato a Scicli e lì fonda la scuola di Scicli) Figura
senza volto che ricorda Fransis Bacon.

Piero Guccione, La curva di viale Tiziano (1971): Grande capacità tecnica con uno stile inconfondibile.

Piero Guccione, Balcone (1964): Uso di colori forti con una memoria della luce Siciliana che aveva dentro

Piero Guccione, Roma (1960) Muro dimensione esistenzialista


Piero Guccione, Finchè non sorge la luna (1968-1969): Macchina che richiama quella americana. Nella
macchina si specchiano delle nuvole.

Piero Guccione, Angoscia (1979): Opera del periodo di ritorno in Sicilia. Il colore del Mediterraneo diviene
spettacolare. Realismo luminosi con contrasti di luce. Dimensione esistenziale che si apre al sole delle
origini.

Piero Guccione, Omaggio a C. D. Friedrich (1981): Viandante di fronte ai mari del Sud. Ripresa dell’ opera
di C.D. Friedrich, Viandante davanti al mare di nuvole (1818):

Piero Guccione, Il Grido della luna (1980): Restano i temi esistenziali legati al passare del tempo e della
stagione.

Piero Guccione, Paesaggio Marino (1980): Paesaggi lirici della costa sud-orientale della Sicilia. Sottilissima
percezione visiva del mondo.
Gruppo di Scicli (1979)
Aderiscono alla scuola di Scicli fondata da Piero Guccione:

- Sonia Alvarez, Interno (1980):

- Franco Polizzi, Paesaggio (1980):

- Franco Sarnari, Il mare si muove (1970):


Gruppo della Meta-cosa a Milano (1979)
Fondato da Gianfranco Ferroni (pittore di origine toscane ma di adozione Milanese) vicino al realismo
sociale ed esistenziale ma poi torna ad una pittura pura e lineare. Il gruppo è una specie di superamento
del limite invalicabile degli oggetti che si ottiene sono con la pittura.

Gianfranco Ferroni, Comodino di corsia (1979):

Gianfranco Ferroni, Interno con lettino (1979):

Gianfranco Ferroni, Lenzuolo sul cavalletto (1983):

Gianfranco Ferroni, Interno cucina-notte (1978): Riprende “La torre rossa” di De Chirico del 1913.

(Torre rossa di De Chrico)


In tale gruppo della Meta-cosa abbiamo:

- Sandro Luporini, Finestra con gabbiano (1975): Sembra che non si può uscire dalla finestra.

- Giuseppe Bartolini, Orto botanico e aereo (1978):

- Bernardino Luino, Il Letto (1978-1979):

Bernardino Luino è andato poi a New York, lavorando diversamente da quelli della Trans-Avanguardia, ha
cominciato a selezionare le immagini scrupolosamente fino a realizzare: “La Facciata” (1982-1983) in cui vi
è l’iper-realismo riprendendo la poetica Pop ma applicato alla vita di tutti i giorni.
Luino riprende A. Wyeth con una ripresa dell’io romantico e moderno.
A New York Luino collabora con la galleria Henoch.

Bernardino Luino, La Facciata color Aragosta (1984): Ripresa dell’iper-realismo ma con una riformulazione
dell’io.

Bernardino Luino, La Strada (1982-1983):


Bernardino Luino, Finestra (Il Ponte di Haas) (1982-1984): Pesaggio che è un non paesaggio.

Bernardino Luino, L’idrante:

Bernardino Luino, New York:

Il Neo-Espressionismo (1979)
Con la Tran-Avanguardia in Italia ed in Germania con il gruppo dei Nuovi Selvaggi.

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