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Gruppo 1:
Beatrice Filieri, Riccardo Coccia, Daniele Refolo, Simone Costantini, Claudiu Ungureanu.
STORIA
L’Aniene era un fiume molto importante per i primi abitanti che si insediarono lungo le sue rive,
compresi i romani, al tal punto che lo rispettavano come una sorta di divinità.
Il suo nome, infatti, devira da una leggenda dello scrittore Plutarco:
Aniene devira da «Anio», un re etrusco affogato nelle sue acque nel tentativo di catturare il
rapitore di sua figlia.
Successivamente, però, venne chiamato Teverone dai popoli insediati nella parte bassa del
fiume.
Il primo acquedotto fu costruito nel II secolo a.C., e da allora l’Aniene è diventato una risorsa
fondamentale per Roma e i paesi intorno.
Una volta era la risorsa più grande: la sua forza era usata per
muovere le pale dei mulini, veniva utilizzato per l’agricoltura, le
donne vi lavavano i panni e serviva per dissetare gli animali.