Ieri ho incontrato tuo padre Passato ß |ß (punto di ancoraggio)
ME MA
Domani partirò con Maria (punto di ancoraggio) à| à futuro
I tempi deittico-anaforici che, oltre ad ancorarsi a ME, si ancorano a qualcosa di espresso nel testo, tramite un avverbio o un’altra proposizione che si definiscono momenti di riferimento e che rappresentiamo con la sigla MR
MA2 e MR MA1 ME Quando è arrivato Giovanni avevo da poco finito di lavorare
(punto di ancoraggio di MA1) | ß (passato rispetto a MA2 e a ME) ß || (punto di ancoraggio di MA2 e di ------------------------------------------ (passato rispetto a ME) ß || MA1)
ME MA1 MA2 e MR Quando avrai finito di fare i Guarderai la televisione compiti (punto di à (futuro anteriore rispetto a MA2 | (punto di ancoraggio di MA1) ancoraggio di MA1 e di || e a ME) à
MA2) || -------------------------------------------------- à (futuro rispetto a ME)
Giovanni disse che sarebbe partito per l’America: sarebbe partito è futuro rispetto a MA-MR e passato rispetto a ME, mentre disse è passato rispetto a ME.
Il congiuntivo si può adoperare in proposizioni indipendenti, dove assume il valore di: - esortativo (anche con il senso di imperativo): si decida in fretta e scelga bene;; - dubitativo: e se avesse preso la macchina? - ottativo (augurio o anche timore): volesse il cielo!;; che Dio ci guardi! - esclamativo: Vedessi che prezzi!
Nelle proposizioni subordinate non sempre la scelta del congiuntivo dipende dall’espressione dell’incerto o dell’impossibile. Nella scelta del congiuntivo è molto importante il verbo della proposizione principale. Reggono sempre il congiuntivo: • i verbi che esprimono un ordine, una preghiera o un permesso (ordinò che tutte le truppe fossero pronte per l’attacco;; voglio che tu sia qui per le 9,00;; pregò che il Signore la esaudisse;; consento che la cena sia spostata alle 21);; • i verbi che esprimono opinione (suppongo che tu sia pronto);;
Con alcuni verbi si usa l’indicativo o il congiuntivo ma con sfumature diverse di significato (Esempi dalla Grammatica italiana di Luca Serianni): • ammettere, ind. 'riconoscere': ammisi davanti al professore che non avevo studiato bene;; cong. 'supporre, permettere': ammettendo che tu abbia ragione, cosa dovrei fare?;; • badare, ind. 'osservare': cercò di non badare all'effetto che gli faceva quella strana voce;; cong. 'aver cura': mi consigliava di badare che non cadessi;; • capire, comprendere, ind. 'rendersi conto': non vuole capire che io non sono un suo dipendente;; cong. 'trovare naturale': capisco che tu voglia andartene;; • pensare, ind. 'essere convinto': penso anch'io che tu sei stanco;; cong. 'supporre': penso che tu sia stanco.
Il congiuntivo si usa inoltre: 1) con alcune congiunzioni subordinanti, come affinché, benché, sebbene, a meno che, ecc. (sebbene sia stanco andrò a cena fuori);; 2) con aggettivi o pronomi indefiniti come qualunque, chiunque, qualsiasi, dovunque (chiunque sia non voglio vederlo);; 3) con espressioni impersonali, come è necessario che, è probabile che, è bene che (è bene che ti vada a casa al più presto) 4) in sequenze ormai fisse come vada come vada;; costi quel che costi).