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2004/05
Modellistica - Parte 1
Principi di conservazione
Espressione della costanza nel tempo di una grandezza fisica misurabile per sistemi isolati
(principi primi in fisica)
• Conservazione dell’energia
Relazioni costitutive
(necessarie per poter esplicitare le varie componenti delle leggi generali di conservazione)
• Cinetica chimica
• Relazioni termodinamiche
• Equazioni di trasporto
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Principi di conservazione: conservazione della massa
(La quantità accumulata di una certa grandezza contenuta nel sistema è data dal bilancio
tra quanto entra nel sistema, quanto ne esce e l’eventuale produzione/consumo interno)
Flusso in ingresso Flusso in uscita Variazione temporale
− =
di massa di massa di massa nel sistema
formulazione alternativa
Tasso di immissione Tasso di uscita Tasso di accumulazione
− =
di massa di massa di massa nel sistema
∗ Un sistema chiuso può scambiare lavoro e calore con l’esterno ma non materia.
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Principi di conservazione: conservazione della massa - es. serbatoio
½i
fi fi, f = flussi volumetrici in ingresso e in uscita m3 /s
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Principi di conservazione: conservazione della massa - es. serbatoio
1 L 1
ḣ(t) = [fi(t) − f (t)] −→ h(s) = [fi(s) − f (s)]
A As
Serbatoio
12
10
livello
Sistema del primo ordine:
8
puro integratore
Variabili
6
ingresso complessivo = fi(t) − f (t) con
fi(t) = δ−1 (t − 4) m3 /s
4
2
f (t) = −δ−1 (t − 2) m3 /s
ingresso complessivo h(0) = 10 m
0 A = 1 m2
−2
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Tempo (sec)
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Principi di conservazione: conservazione della massa - es. fluido in condotta
Nell’ipotesi di flusso turbolento si può assumere che ogni porzione verticale infinitesimale di
fluido si muova come un’unica unità (non ci sono gradienti di velocità radiali). La densità
e la velocità del fluido possono variare sia nel tempo che nella direzione del moto z.
Si applica il principio della conservazione della massa alla porzione infinitesimale di fluido
compresa tra z e z + dz.
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Principi di conservazione: conservazione della massa - es. fluido in condotta
∂ρ(t, z)
A dz = v(t, z)Aρ(t, z) − v(t, z + dz)Aρ(t, z + dz)
∂t
∂f
f (z + dz) ≈ f (z) + dz
∂z z
e quindi
A∂(v(t, z)ρ(t, z))
v(t, z + dz)Aρ(t, z + dz) ≈ Av(t, z)ρ(t, z) + dz
∂z
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Rapidi richiami sulle reazioni chimiche
• Materia composta da atomi i quali possono legarsi tra loro per formare le molecole.
• Composto chimico = tipo particolare di molecola nella quale gli atomi sono diversi tra
di loro.
• Le molecole si formano attraverso una reazione chimica che consiste in una rottura e
formazione di legami chimici tra atomi.
• Le reazioni chimiche, dunque, riguardano esclusivamente le variazioni dei legami tra gli
atomi.
• Una reazione può sviluppare calore, in tal caso è detta esotermica, o assorbire calore,
ed essere quindi endotermica. Una reazione esotermica è quindi una reazione che
comporta un trasferimento di calore dal sistema all’ambiente. Similmente una reazione
endotermica è una reazione che comporta un trasferimento di calore dall’ambiente al
sistema. Necessita dunque di energia esterna per procedere.
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Rapidi richiami sulle reazioni chimiche
• I composti chimici presenti all’inizio della reazione sono detti reagenti, quelli che si
ottengono alla fine della reazione sono invece i prodotti di reazione.
• Una reazione non può avere luogo, o viene rallentata fino a fermarsi o addirittura a
regredire se non sono soddisfatte una serie di condizioni come la presenza dei reagenti
in misura adeguata, condizioni di temperatura, pressione e luce adatte alla specifica
reazione.
Es.: reazione tra idrossido di sodio ed acido cloridrico per produrre cloruro di sodio (sale
da cucina)
N aOH + HCl → N aCl + H2 O
stesso numero di atomi dello stesso tipo sia nella parte sinistra (reagenti) che nella parte
destra (prodotti) della reazione, ma combinati in maniera diversa.
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Rapidi richiami sulle equazioni chimiche
• La stechiometria di una reazione chimica indica in che rapporti due o più sostanze
reagiscono tra di loro.
• Gli atomi reagiscono tra loro in rapporti esprimibili con numeri naturali o frazionari. La
stechiometria di una reazione viene rappresentata attraverso coefficienti, detti appunto
stechiometrici e questi coefficienti esprimono i rapporti molari con cui le sostanze
coinvolte nella reazione reagiscono. Es. αA + βB−→γC + ηD
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Rapidi richiami sulle equazioni chimiche
• Metanolo (o alcol metilico), CH3 OH, utilizzato come solvente e reattivo, reazione
principale
CO + 2H2 ) * CH3 OH
• Acido acetico, CH3 COOH, prodotto (con catalizzatori) a partire da monossido di car-
bonio (CO) e metanolo (CH3 OH) in un processo che comprende un reattore CSTR
che opera ad una pressione di 30-60 atm e ad una temperatura di 150-200 ◦ C. L’acido
acetico è un composto molto diffuso in natura e lo si identifica tra gli additivi alimentari
con la sigla E 260.
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Principi di conservazione: bilanciamento dei componenti
Per ogni componente i si può scrivere un’equazione di bilanciamento delle moli (unità: moli
per unità di tempo):
Flusso Flusso Tasso Variazione
in ingresso in uscita di formazione temporale
− + =
di moli di moli di moli di moli
i-esimo comp. i-esimo comp. i-esimo comp. i-esimo comp.
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Principi di conservazione: bilanciamento dei componenti
Si può anche definire una relazione di bilanciamento sulla quantità totale di moli (di tutti i
componenti)
flusso flusso tasso variazione
in ingresso − in uscita + di formazione = temporale
totale di moli totale di moli totale di moli totale di moli
Si noti che le moli non vengono necessariamente conservate nelle reazioni chimiche (uno o
più reagenti si trasformano in uno o più prodotti, e inoltre α + 1 6= γ + η)
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Relazioni costitutive: cinetica chimica
Con velocità di reazione si intende il tasso di variazione nel tempo del grado di avanzamento
di una reazione chimica, ovvero il tasso di variazione nel tempo delle concentrazioni delle
specie chimiche coinvolte nella reazione.
∗ Concentrazione molare o molarità, indica il rapporto tra le moli di soluto A presenti (n) e il volume della
soluzione (V ), cioè, in formula
n
CA =
V
L’unità di misura è pertanto mol/l o mol/m3 .
† Nell’ipotesi di reazione a volume costante e senza l’accumulo di prodotti intermedi.
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Relazioni costitutive: cinetica chimica
• rp velocità della reazione del componente principale (funzione della temperatura e delle
concentrazioni dei reagenti).
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Relazioni costitutive: cinetica chimica
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Relazioni costitutive: cinetica chimica
3H2 + N2 *
) 2N H3
a 250 atmosfere (atm) e 450-500◦ C con una resa del 10–20 %.
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Relazioni costitutive: cinetica chimica
• Reazioni miste
k1
A+B −→ C
k2
C+B −→ D
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Relazioni costitutive: cinetica chimica
Osservazioni
• Si è tacitamente ammesso, nel caso di reazioni che conducono ad uno stato di equilibrio,
di essere sufficientemente lontani da tale equilibrio per poter trascurare la reazione
inversa. Ad esempio, in una reazione reversibile A * ) B del primo ordine in entrambi i
sensi con costanti k1 e k2 , la velocità con cui A scompare (A → B) deve tener conto
anche della contemporanea riformazione di A (B → A). All’equilibrio le concentrazioni
CA )eq e (CB )eq dei due componenti sono costanti e si ha
k1 (CA )eq − k2 (CB )eq = 0.
e cioè la specie A continua permanentemente a consumarsi con velocità uguale a quella
con cui si forma come prodotto della reazione inversa.
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Si definiscono
• reazioni omogenee: reazioni che avvengono tra specie all’interno della stessa fase (sol-
ida, liquida o gassosa);
Esempi
• Il valore dell’ordine di reazione può anche essere un numero non intero; per la reazione
di formazione del dicloruro di carbonile (fosgene)
CO + Cl2 → COCl2
si trova r = k[CO][Cl2 ]1.5 e la reazione è di ordine 2.5.
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Relazioni costitutive: cinetica chimica
Una delle non linearità più importanti nell’ambito delle reazioni chimiche nasce dalla dipen-
denza della costante di velocità k dalla temperatura. Tale dipendenza è definita dalla legge
di Arrhenius
200 con
150
• k0 fattore proporzionale
k(T)
100
• Ea energia di attivazione (energia necessaria per
la formazione del complesso attivato)
50
• R costante dei gas perfetti 1.987 cal/moli ◦ K
0
200 250 300 350 400 450
Temperatura assoluta
500 550 600 • T temperatura assoluta
• Quando l’energia di attivazione è data in unità molecolari, invece di unità molari, e.g.
joules per molecola invece di joules per mole, la costante dei gas è sostituita con la
costante di Boltzmann.
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Relazioni costitutive: cinetica chimica
Ea
collisioni tra due o più molecole, l’energia fornita al
sistema (ad es. sotto forma di energia termica)
Reagenti permette che le forze elettriche repulsive, generate
dalle nubi di elettroni delle molecole, siano vinte. Le
¢Gº reazione con molecole si trovano, se orientate opportunamente, ad
catalizzatore
una distanza tale da poter riorganizzare i legami tra i
Prodotti diversi atomi dando luogo ai nuovi composti chimici, i
Reazione prodotti della reazione.
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Relazioni costitutive: cinetica chimica
Un processo spontaneo è una reazione chimica in cui il sistema rilascia energia libera (spesso
sotto forma di calore) e si sposta ad uno stato energetico più basso, termodinamicamente
più stabile. Le reazioni di questo tipo avvengono naturalmente (e.g. ossidazione della
carta) con il corso del tempo. Le reazioni spontanee (variazione di energia libera di Gibbs
∆G◦ < 0) vengono anche dette esoergoniche (avviene senza necessità di lavoro esterno)
mentre quelle non spontanee, endoergoniche, richiedono lavoro esterno.
Energia libera
¢Gº>0
Reagenti Reagenti
¢Gº<0
Prodotti Prodotti
Reazione Reazione
Differenza tra reazione spontanea e non spontanea
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Osservazioni
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Principi di conservazione: bilanciamento dei componenti
k k
Reazione reversibile∗ A * d
) B con A −→ i
B e B −→ A
dCA
Ad es. ipotizzando solo reazioni del = −kdCA + kiCB
dt
primo ordine rd = kdCA e ri = kiCB dCB
= kd CA − ki CB
dt
10
Concentrazioni in reazione reversibile N.B. Relazione di conservazione della massaa
CA
9 CB CA(t) + CB (t) = CA (0) + CB (0)
8
In altri termini CA(t) + CB (t) è un invariante di
7
reazione. Le 2 equazioni differenziali non sono
Concentrazioni
6
indipendenti. In questo esempio kd > ki
5
a In realtà si dovrebbe scrivere
4
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Principi di conservazione: bilanciamento dei componenti
Reazione (in fase liquida) reversibile tra il tetrossido di azoto∗ (N2 O4 ) – in soluzione di
cloroformio – e il diossido di azoto (o perossido di azoto) (N O2 )
N 2 O4 *
) 2N O2
Tale reazione è elementare e quindi
2
r d = k d C N 2 O4 , r i = ki CN O2
(reazione inversa del secondo ordine); inoltre all’equilibrio si ha
2
CN O2 eq kd
= = Kc
(CN2 O4 )eq ki
con Kc costante di equilibrio in funzione delle concentrazioni della reazione. Sperimen-
talmente si trova (a 0 ◦ C, e per concentrazioni basse) Kc = 6.6 10−6 moli litri−1 (in fase
gassosa la reazione ha un Kc più elevato).
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Principi di conservazione: bilanciamento dei componenti
1 2 k k
Reazione consecutiva A −→ B −→ C
dCA
= −k1 CA
dt
Ad es. ipotizzando solo reazioni del dCB
primo ordine r1 = k1 CA e r2 = k2 CB = k1 CA − k2 CB
dt
dCC
= k2 CB
dt
Inoltre – dalla conservazione della massa – si ha
CA (t) + CB (t) + CC (t) = CA (0) + CB (0) + CC (0)
Concentrazioni in reazione consecutiva
10
CA
9 C
B
CC
8
7
Concentrazioni
6
il massimo di CB è tanto più grande quanto più
5
k1 è maggiore di k2 (e viene raggiunto prima,
4 tmax ↓ se (k1 − k2 ) ↑ ).
3
0
0 5 10 15
Tempo (sec)
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Principi di conservazione: bilanciamento dei componenti
1 k
A −→ B
k2
A −→ C (es. nitrazione del bromobenzene)
3 k
A −→ D
dCC
6
= k2 CA
5
dt
dCD
4 = k3 CA
3
dt
2
+ conservazione della massa
1
X X
0
0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4 4.5 5
Ci(t) = Ci(0)
Tempo (sec)
i i
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Principi di conservazione: es. reattore chimico
Serbatoio con miscela perfettamente mescolata e reazione del primo ordine (a temperatura
costante)
k
A −→ B
½i
fi fi, f flussi volumetrici in ingresso e in uscita m3 /s
CA ρi, ρ densità liquido in ingresso e in uscita, kg/m3
CAi
CBi CB CAi, CBi, CA e CB concentrazioni in ingresso/serbatoio, moli/m3
k f
A B V volume liquido nel serbatoio, m3
½
• I flussi volumetrici fi, f e le concentrazioni ρi, ρ sono riferiti alla miscela (composta dai
componenti A e B).
L. Lanari Controllo dei Processi (Università di Roma “La Sapienza”) – Modellistica - parte 1 28
Principi di conservazione: es. reattore chimico
Bilanciamento componenti:
• Componente A
– flusso in ingresso di moli = fiCAi moli/s
– flusso in uscita di moli = f CA moli/s
– tasso di formazione di moli = kCAV , k ha unità∗ s−1
d(V CA )
– variazione temporale di moli dt
d(V CA)
= fiCAi − f CA − kCA V
dt
• Componente B
d(V CB )
= fiCBi − f CB + kCA V
dt
Si noti il segno + nel termine di formazione in quanto il componente B viene prodotto
(in quantità proporzionale alla concentrazione di A).
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Principi di conservazione: es. reattore chimico
∗ Si definisce peso molecolare il rapporto fra la massa della molecola considerata ed 1/12 della massa dell’atomo
12 C;è dato dalla somma dei pesi atomici degli atomi che costituiscono la molecola. Ad esempio una mole
di CO2 ha un peso molecolare di 44 g essendo il peso atomico di C e O pari rispettivamente a 12 e 16.
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Principi di conservazione: bilanciamento dei componenti - es. serbatoio
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Principi di conservazione: bilanciamento dei componenti - es. reazione 2◦ ordine
dCA (t)
V = f (t)CAi(t) − f (t)CA (t) − V rA (t)
dt
Linearizzazione: definendo con δf (t), δCAi(t) e δCA(t) le variazioni rispetto alle condizioni
di equilibrio (f¯, C̄Ai, C̄A) si ha
K1 K2
δCA(s) = δf (s) + δCAi(s)
1 + τs 1 + τs
con
C̄Ai − C̄A f¯ V
K1 = , K2 = , K3 =
f¯ + 2kC̄AV f¯ + 2kC̄AV f¯ + 2kC̄A V
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Principi di conservazione: bilanciamento dei componenti - es. 3 serbatoi
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Principi di conservazione - es. serbatoio di gas
fo(t)
fi(t) • ρ densità molare in condizioni standard
p(t)
Equazioni fondamentali
fi(t) = k1 mi(t), equazione della ventola
p
fo(t) = k2 mo(t) p(t)(p(t) − p1 (t)), equazione della valvola
dn(t)
= ρfi(t) − ρfo(t), bilanciamento moli
dt
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Principi di conservazione - es. serbatoio di gas
Linearizzazione
fo(t) = f o + C1 (mo(t) − mo) + C2 (p(t) − p) + C3 (p1 (t) − p1 )
∂fo(t) ∂fo(t) ∂fo(t)
C1 = , C1 = , C1 =
∂mo(t) ss ∂p(t) ss ∂p1 (t) ss
K1 K2 K3
p(s) = mi(s) − mo(s) − p1 (s)
1 + τs 1 + τs 1 + τs
V KF C1 C3
con τ = , K1 = , K2 = , K3 =
RT ρC2 C2 C2 C2
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