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Ugo Foscolo esce il 6 febbraio 1768 a Zante, un'isola dello Ionio che apparteneva alla Repubblica
veneta (oggi si trova in territorio greco).
Il suo nome di battesimo è Nicolò ma dal 1797 egli usò il nome Ugo.
Il padre è veneziano mentre la madre è greca.
Nell'estate 1785, Ugo raggiunge il padre a Spalato, in Dalmazia. Qui Foscolo prosegue gli studi.
Nel 1788 muore il padre e nel 1793 si trasferisce a Venezia dalla madre.
Foscolo conosce il greco moderno, l'italiano e le grandi lingue classiche: il latino e il greco.
Negli anni veneziani nascono le prime prove poetiche.
Egli compone odi, canzonette, poemetti, elegie e una tragedia Tieste.
Molto importante è anche la sua attività di traduttore.
Negli anni veneziani, Foscolo viene ammesso nel salotto di Isabella Teotochi della quale diviene
l'amante. Grazie a lei conosce Cesarotti, Pindemonte e altri intellettuali.
La discesa di Napoleone in Italia nel 1796 accende in lui l'entusiasmo politico e si impegna per la
causa rivoluzionaria della Francia.
Quando però Napoleone cede Venezia all’Austria, con il Trattato di Campoformio del 1797, la
delusione del poeta è grande e il suo atteggiamento diventa sempre più antifrancese.
Foscolo si sposta a Milano dove collabora al giornale “Monitore italiano”, pubblicando anche una
difesa di Vincenzo Monti, suo amico.
Alla fine del 1798 a Bologna pubblica Le ultime lettere di Jacopo Ortis.
Nel 1799 si arruola come volontario nella Guardia Nazionale per partecipare alla difesa della
Repubblica Cisalpina.
Intanto a Bologna viene pubblicato di nuovo l’Ortis poi viene pubblicata l’ode “A Luigia
Pallavicini caduta da cavallo”.
Intanto torna Milano e svolge diverse missioni militari in Toscana dove si innamora di Isabella
Roncioni.
A Milano invece ha una relazione con Antonietta Fagnani, moglie del Conte Arese, per la quale
scrive l’ode All'amica risanata.
Alla fine del 1801 viene pubblicato a Milano primo volume delle Ultime lettere di Jacopo Ortis
(nel 1802 viene stampata l'edizione definitiva).
Intanto a Venezia muore il fratello Gian Dioniso (Giovanni) forse suicida.
Nel 1803 Foscolo pubblica varie edizioni delle poesie con 12 sonetti e due odi.
Dal 1804 fino al 1806 è nella Francia del Nord qui ha una relazione con la profuga inglese Sofia
Hamilton detta Sunny dalla quale ha la figlia Mary, chiamata con il nome di Floriana.
In Francia traduce Il viaggio sentimentale di Sterne e scrive “La notizia intorno a didimo
Chierico”.
Nel 1806 conosce a Parigi Manzoni, poi incontra Pindemonte a quale dedica il poemetto dei
Sepolcri stampato nel 1807.
Nel 1808 diventa professore di ……………italiana presso l'Università di Pavia.
Foscolo per il suo atteggiamento verso i francesi e verso i letterati ha un numero sempre maggiori di
nemici tra i quali anche Monti.
La censura della sua nuova tragedia Aiace segna la rottura definitiva tra il poeta e il potere
Napoleonico.
A Firenze lavora al poema Le Grazie e scrive una terza tragedia La Ricciarda.
Dopo la sconfitta di Napoleone a Lipsia 1813, Foscolo rientra a Milano e per non giurare fedeltà
agli austriaci, Foscolo fugge in esilio prima in Svizzera e poi a Londra.
Durante l'esilio inglese emergono due aspetti della sua personalità:
- la passione per il lavoro, la dignità, il rispetto dei propri ideali, da un lato;
- la ricerca di lusso e la prodigalità, il suo carattere polemico e la passionalità rovinosa,
dall’altro.
Dal 1816 Foscolo risiede a Londra dalla quale poi si allontanerà per sfuggire all'assalto dei
creditori.
Viene accudito con amore dalla figlia.
Foscolo produce una grande quantità di scritti e saggi sui maggiori autori della letteratura
italiana: Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto ecc.
Negli ultimi anni Foscolo vive in condizioni misere e muore a Londra il 10 settembre 1827.
Nel 1871 fu sepolto nella Basilica di Santa Croce a Firenze.
L'epistolario (raccolta di lettere)
L'epistolario è un’opera ricca e importante nella nostra letteratura.
L’epistolario raccoglie le lettere d'amore rivolte alla famiglia, ad amici e conoscenti, e ad editori.
Anche se molte lettere sono andate smarrite, l'epistolario permette di seguire le vicende
biografiche, psicologiche e culturali del poeta.
L’epistolario esprime la soggettività del poeta e il suo narcisismo: ciò avviene attraverso la
costruzione di vari personaggi, come se Foscolo, per parlare di sé stesso, sentisse il bisogno di
specchiarsi in un doppio, in un alter ego ossia un altro sé stesso.
Nelle lettere foscoliane, falso e vero sono indissolubili: vi è un’indulgenza verso il proprio mondo
psicologico.
Foscolo si sofferma sui particolari della propria esistenza e soprattutto sulla sua sfera
sentimentale, manifestando un aspetto adolescenziale e insicuro.
Nelle lettere d'amore troviamo la spontaneità e l'artificio.
Le dichiarazioni di amore eterno risultano esibizionistiche ed esprimono un narcisismo
rovinoso.
Nelle lettere d'amore vi è una fusione tra arte e vita che caratterizzerà il tardo romanticismo.
Più interessanti sono le lettere relative alla sua attività pubblica nella quale Foscolo rivendica la
sua integrità e dignità per difendersi da maldicenze, inimicizie oppure quando perché è costretto
ad umiliarsi per chiedere prestiti o aiuti.
Interessanti sono anche le lettere dall'esilio inglese nelle quali Foscolo è consapevole del suo
stato di bisogno e di sventura.