Sei sulla pagina 1di 1

Cicerone retore

All’interno delle sue opere di retorica cicerone fa una riflessione su come un oratore debba esprimersi. Parla di
retorica all’interno delle sue opere Orator, De oratore e Brutus. Anche il De Inventione opera incompiuta e
giovanile.
I generi principali dell’oratoria sono:

Genere giudiziario che comprende le orazioni che vengono pronunciate durante un processo, in difesa o
in accusa dell’imputato;
Genere deliberativo, orazioni di tipo politico pronunciate davanti a senato o cittadini;
Genere dimostrativo orazioni che hanno lo scopo di elogiare persone vive (panegirici) o defunte
(laudario funebris).

Le fasi della composizione sono la vera e propria creazione del discorso trasformando l’idea in parole
concrete.

Inventio, scelta argomenti della tesi;


dispositio, disposizione organizzata degli argomenti in modo da rendere chiaro il discorso;
elocutio, scelta del lessico e delle figure retoriche, più o meno persuasivo;
Memoria, il testo viene appreso mnemonicamente;
actio, declamazione del discorso in pubblico (persuasione).

Le parti di un’orazione possono variare in base al tipo di contenuto dell’orazione stessa. Le parti generiche
presenti in tutte le orazioni sono:

Exordium, apertura del discorso con cui cerca il favore degli uditori;
Propositio o partito dove dichiara lo scopo del discorso;
narratio, espone i fatti in maniera chiara;
argumentatio, dove espone gli argomenti e le prove a sostegno dei fatti narrati;
Peroratio, riassunto del discorso per convincere in chiusura chi ascolta.

Gli scopi finali dell’oratoria o dell’ars dicendi possono essere:

Probare —>sostegno tesi con validi argomenti;


Delectare —>produzione di un discorso piacevole per chi ascolta;
Movere/Flectere —>coinvolgimento emotivo di chi ascolta.

A questi tre fini corrispondono tre registri stilistici: umile, medio e sublime.

Potrebbero piacerti anche